Casalinghe veramente disperate

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07/12/2006 The Economist: "CASALINGHE VERAMENTE DISPERATE" versione originale "Really
Desperate housewives"
traduzione di Astrid Gollner - referente AIFA Lombardia
Non deve sorprendere se rientra in una nuova causa femminista in tutto il mondo: la condizione delle donne
che affermano di avere problemi a focalizzare la loro attenzione e che non riescono ad attirare l’attenzione di
nessuno per un tempo sufficientemente lungo per condividere i loro problemi. Una persona che crede
fortemente in questa causa è Sari Solden, scrittrice americana sul (e affetta dal) Deficit di Attenzione e
Iperattività: un termine familiare ai genitori dei paesi di lingua inglese, dove l’ADHD (oppure a volte anche
solo ADD) è stato diagnosticato a milioni di bambini che non riescono a stare fermi, o che non riescono a
concenstrarsi a lungo, oppure non riescono a fare nessuna delle due cose. Il mercato farmaceutico
americano per l’ADHD – spesso chiamato semplicemente Ritalins – ammonta ad una valore di oltre 3 miliardi
di dollari, di cui i bambini sono i maggiori utilizzatori.
Sari Solden però vede un’ “epidemia nascosta” tra le donne adulte.
Per quanto riguarda la presenza del disturbo in età evolutiva, ne è stato fatto un gran parlare da persone
scettiche che affermano che viene diagnosticato troppo frequentemente. Alcuni affermano che i medici
offrono troppo velocemente soluzioni chimiche per i piccolissimi che magari sono solo turbolenti o vivaci.
Sam Goldstein, affermato esperto americano, afferma che il disturbo esiste, ma che persone sotto stress
potrebbero essere troppo precipotose nel confermare che si tratti di ADHD.
Per quanto riguarda le donne adulte, Sari Solden afferma il contrario: milioni di persone che soffrono
silenziosamente hanno bisogno di aiuto ma non ne ricevono. Citando le reazioni al suo libro “Donne con il
Deficit di Attenzione” (il cui titolo più brillante in giapponese è “Donne che non riecono a fare ordine tra le
loro cose” e in tedesco è “La principessa del caos”), riferisce un forte interesse nel Medio Oriente, in Cina e
in tutta l’Europa. In tutto il mondo sono nati gruppi di sostegno per le donne che soffrono di ADHD; in
Australia esiste una e-community che si chiama ADDventurous Women (Donne A(DD)vventurose).
Anche in paesi dove l’ADHD è una sindrome riconosciuta tra i disturbi in età evolutiva, è difficile trovare una
cura per le donne adulte. In Inghilterra, dove ai bambini viene somministrato il Ritalin quasi ai livelli
americani, ci sono due cliniche del servizio sanitario nazionale che lottano per aiutare il crescente numero di
adulti afflitti da ADHD.
Caroline Knight, donna inglese afflitta da ADHD che ha combattuto molto per avere un aiuto, dice che si è
rovinata la vita e le sue prospettive lavorative. I farmaci l’aiutavano: “riuscivo a stare in coda senza diventare
impaziente e a guardare il TG senza distrarmi”, ma molti medici del servizio sanitario non prescrivono il
Ritalin agli adulti.
Judie Gade, a capo del gruppo australiano, dice che i suoi membri non riescono a trovare farmaci per
l’ADHD; molti medici, non credendo in un disturbo specifico, offrono semplicemente antidepressivi. Donne
cattoliche irlandesi si trovano a confronto con lo scetticismo della chiesa, afferma Diane Zaccheo, terapista
ADHD. Secondo Jadis Blurton, psicologa, a Hong Kong il numero delle donne che si fanno avanti sta
crescendo, ed è cresciuto negli ultimi 5 anni, soprattutto tra immigrate, ma devono combattere per trovare
medici locali che possono curarle.
E non si tratta nemmeno di ipocondria del mondo ricco, afferma Paulo Matthos, che guida un gruppo di
studio all’Università federale di Rio de Janeiro. La proporzione dei bambini brasiliani con i sintomi di questo
disturbo, usando una definizione americana, è del 5% - comparabile con gli Stati Uniti. Tra gli adulti la
proporzione risulta essere tra 1.5 e 3.5%.
Anche se le donne soffrono tanto quanto gli uomini, vengono curate meno spesso. Matthos sospetta un “gap
dei sessi” alla base di questo: in Brasile le donne non fanno frequentemente lavori difficili, e di conseguenza i
loro problemi rimangono nascosti.
E molte donne brasiliane non hanno la possibilità che hanno invece le donne americane – saccheggiare le
medicine dei loro figli. Durante una delle puntate della serie televisiva americana del 2004 “Desperate
housewives”, una tormentata Lynette Scavo faceva incursione nel bagno buttando giù il Ritalin del figlio nel
tentativo di diventare una “Supermamma”.
A distanza di un anno, i risultati di una ricerca panoramica dimostrano che l’uso del Ritalin tra gli adulti era
fortemente incrementato, soprattutto tra le donne. Mentre le prescrizioni per la fascia d’età dai 20 ai 44 anni
sono cresciute del 139% negli ultimi 5 anni, la percentuale delle donne afflitte da ADHD è salita al 164%. E’
semplicemente l’arte dell’imitazione o è il potere subliminale del piccolo
schermo?
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