ULTIMA CHIAMATA Domenica e Lunedì gli elettori saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari. L’istituto del Referendum è stato previsto dalla nostra Costituzione per consentire ai cittadini di abrogare (annullare) delle leggi della Repubblica. Dunque è data facoltà a tutti gli elettori di prendere una posizione su quattro domande finalizzate alla cancellazione di leggi ESISTENTI. Si comprenderà facilmente che si tratta di un’occasione UNICA attraverso cui i cittadini possono esprimersi su problemi concreti che riguardano la collettività. A differenza delle normali elezioni politiche o amministrative in cui ci limitiamo a scegliere un Partito e deleghiamo ai politici le scelte da fare per nostro conto nel caso dei Referendum siamo noi stessi a compiere una scelta che avrà delle ricadute sulla vita della nazione e dunque sulla nostra vita. La consultazione referendaria del 2011 ha al centro quattro quesiti: due riguardano la privatizzazione dei servizi di gestione e distribuzione dell’acqua, uno l’energia nucleare e uno il legittimo impedimento. PRIMO QUESITO (Scheda Rossa) Viene chiesto ai cittadini l’annullamento della legge che consente di affidare a soggetti privati la gestione dei servizi idrici. Si tratta di una scelta che va al di là della semplice opportunità organizzativa. Infatti il comitato promotore del Referendum oltre ad evidenziare che la gestione privata ha determinato l’aumento spropositato delle bollette, maggiori disservizi ed un crollo degli investimenti per migliorare la rete, la depurazione e l’efficienza, evidenzia come la scelta incorpori una forte connotazione etica. Si tratta in fondo di decidere se l’acqua, fonte di vita, bene primario per l’uomo, strumento di sviluppo dei popoli, possa essere ricondotta a semplice MERCE e non debba invece rimanere un DIRITTO per tutti. Quest’ultima chiave di lettura ha determinato il coinvolgimento nella campagna referendaria di gran parte dell’associazionismo cattolico (AGESCI, Azione Cattolica, ACLI, Pax Christi, etc) e, addirittura di intere Diocesi con i loro Vescovi e, proprio ieri, il tangibile appoggio del Papa. Se il votante ritiene perciò che l’acqua deve rimanere un diritto di tutti e non deve essere affidato ai privati chiederà l’annullamento delle legge votando SI SECONDO QUESITO (Scheda Gialla) Viene chiesto ai cittadini l’annullamento della legge che consente ai privati che prendono in gestione i servizi idrici di percepire una remunerazione minima del 7% per il capitale investito indipendentemente dall’efficienza del servizio prestato. Definire per legge un guadagno sicuro ad una gestione privata rappresenta un paradosso che va contro le stesse regole di mercato. In fondo però si ammette che la gestione dell’acqua non può avere come fine il profitto ma il bene comune che come obiettivo richiede un impegno da parte dello Stato che deve garantire i servizi essenziali alla cittadinanza. Se il votante ritiene perciò che i privati non debbano lucrare sulla gestione dell’acqua chiederà l’annullamento delle legge votando SI TERZO QUESITO (Scheda Grigia) Viene chiesto ai cittadini l’annullamento della legge che consente la costruzione in Italia di Centrali Nucleari. In realtà circa vent’anni orsono gli italiani avevano rinunciato al nucleare con un altro Referendum. Ciò nonostante di recente è stata introdotta dal legislatore la possibilità di riprendere la via dello sfruttamento dell’atomo per la produzione di energia. I rischi di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti (Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima), al di là dalla contingenza causata dagli incidenti, sussiste la pericolosità delle radiazioni che contaminano i terreni esposti per migliaia di anni, infine è stato accertato da recenti studi che, anche in assenza di catastrofi, vivere in prossimità di una centrale aumenta in modo significativo il rischio di tumori, leucemie e malformazioni. Irrisolto è pure il nodo delle scorie che le centrali producono che rimangono altamente pericolose per decine di migliaia di anni. Se il votante ritiene perciò che non si debbano costruire in Italia Centrali Nucleari chiederà l’annullamento delle legge votando SI QUARTO QUESITO (Scheda Verde) Viene chiesto ai cittadini l’annullamento della legge che prevede per alcune cariche del Governo (Ministri e Presidente del Consiglio) di assentarsi dalle udienze penali in cui si è imputati con la giustificazione di stare adempiendo a funzioni istituzionali. Il percorso di questa legge è stato alquanto tortuoso ed in parte alcuni articoli della stessa sono già stati giudicati anti-costituzionali. Rimane il fatto che gli elettori devono decidere se il principio enunciato dalla Costituzione all’art. 3 (l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge) deve essere rispettato o meno. Il quesito è stato strumentalizzato politicamente riferendolo esclusivamente all’attuale Premier, in realtà, visti i tempi lunghi di approvazione di una legge costituzionale, gli effetti della stessa sarebbero efficaci dalla prossima legislatura. Con l’abrogazione della legge pertanto si tutelano tutti i cittadini di qualunque colore politico. Se il votante ritiene perciò che la legge deve essere uguale per tutti, compresi i politici, chiederà l’annullamento delle legge votando SI