le patologie psichiche - Come fa l amore un uomo di 50 anni

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LE PATOLOGIE PSICHICHE
Le patologie psichiche, in particolare la depressione e i disturbi alimentari,
sono rilevanti e in costante crescita nella popolazione femminile.
La depressione
La depressione è una malattia molto diffusa che, nel corso dell'esistenza colpisce,
almeno una volta, una persona su cinque. Circa il dieci per cento delle assenze dal
lavoro è dovuto ai sintomi di depressione, mentre il cinquanta per cento dei
pazienti depressi non viene diagnosticato. Si tratta di un’alterazione dell’umore,
caratterizzata da tristezza di diversa gravità, senso di solitudine, mancanza di
speranza, contrarietà, sensi di colpa e dubbi. Alcune persone possono provare
questi sentimenti occasionalmente, altre hanno episodi più frequenti o con effetti
più durevoli nel tempo. La depressione non è un’idea o un sentimento insondabile
o comprensibile, ma una malattia vera a propria, che può durare mesi o anni.
Ogni tre persone ammalate due sono donne. Ogni anno due donne su cento si
ammalano, mentre per gli uomini l'incidenza è di uno a cento. Oltre ad avere una
aumentata possibilità di ammalarsi nel corso della vita, le donne tendono a
riferire, rispetto agli uomini, un maggior numero di sintomi. La vulnerabilità delle
giovani generazioni sembra aumentata, probabilmente ciò è dovuto a molti fattori:
uso di sostanze, dieta e ai cambiamenti occorsi nella struttura familiare, sociale e
occupazionale, uniti al generale incremento dell'urbanizzazione. Le differenze tra
i sessi sembrano diminuire con gli anni, con l'affermarsi cioè dei nuovi ruoli
sociali. L'aspetto comunque più allarmante è che, per tutti, il rischio di ammalarsi
è aumentato durante tutto l'arco del ventesimo secolo.
I fattori scatenanti
Sono generalmente gli eventi avversi o le situazioni che comportano stress:
Eventi di vita: lutto, perdita, separazione, nascita, delusioni
Situazioni stressanti: Vita interiore, ambientali
Salute: malattia, disabilità, vecchiaia.
L’esordio della malattia può avvenire a tutte le età, ma i periodi adolescenziali e
della prima giovinezza sono quelli a maggior rischio, soprattutto per le donne. Gli
uomini invece rischiano maggiormente dai 35 ai 44 anni. Circa due casi di
depressione su dieci si prolungano nel tempo diventando cronici. Nella donna la
frequenza della cronicità è quattro volte maggiore che nell’uomo.
Gli obiettivi di O.N.Da
Sensibilizzare e informare sul rischio che un eccessivo carico di responsabilità
porti alla depressione, sul fatto che il lavoro professionale può costituire un fattore
di protezione, ma anche un fattore di rischio aggiuntivo (doppio carico di
responsabilità). Appare altrettanto importante aprirsi, parlare ed esporre i
problemi.
In questo ambito andrebbero coinvolte in particolare le società scientifiche e le
associazioni di pazienti
I disturbi alimentari
I disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia), diffusi perlopiù in
Occidente, riguardano prevalentemente la donna in una fase critica del suo
sviluppo psicofisico, l’adolescenza. Gli attuali modelli di perfezione estetica
imposti prepotentemente dai media portano le ragazze a pressioni psicologiche
molto forti, con un controllo esasperato dei fattori nutrizionali (anoressia nervosa)
che sfocia in forme di non controllo, di vergogna e di vomito (bulimia nervosa).
Non esistono dati precisi per quanto riguarda i disturbi alimentari. Gli
epidemiologi concordano però su alcuni punti: circa il 5% della popolazione
giovanile soffre di disturbi alimentari, l’anoressia nervosa interessa nel 95% dei
casi pazienti di sesso femminile, insorge abitualmente prima dei 25 anni di età (di
solito in epoca adolescenziale, tra i 15 ed i 18 anni).
Il numero di donne che in qualche momento della vita sono colpite da anoressia è
stimato tra lo 0,2 e il 2% di tutta la popolazione femminile e diversi studi indicano
che questo numero è in crescita.
Per quanto riguarda la bulimia il numero di donne che in qualche momento della
vita ne sono colpite varia tra l’1 e il 3% della popolazione. La bulimia colpisce le
donne soprattutto nella tarda adolescenza e nella prima fase dell’età adulta. Le
donne nate dopo il 1960 sono più a rischio di quelle nate prima di tale anno.
Gli obiettivi di O.N.Da
Per i disturbi alimentari è importante informare i genitori che non devono
sovraccaricare le figlie con ruoli e aspettative troppo rilevanti, ma occorre
anche fornire un’adeguata informazione alimentare con corrette campagne di
informazione indirizzate soprattutto nell’età scolare.
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