iniziative per inserire la pastorale della salute nel territorio

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DIOCESI DI TRIVENTO,
POGGIO Sannita (Is), 10 dicembre 2003
INIZIATIVE PER INSERIRE LA
PASTORALE DELLA SALUTE
NEL TERRITORIO PARROCCHIALE
- iniziative di formazione: un dibattito pubblico su un tema inerente la salute, o la
bioetica, o una categoria di malati – catechesi specifica o educazione alla salute nelle scuole
- un incontro del consiglio pastorale dedicato al tema della Giornata convegni delle strutture
sanitarie - incontri (parrocchiali) con i professionisti sanitari, con i volontari, con i diaconi, con
i ministri ausiliari della comunione – inserire nella catechesi per ragazzi e per adulti il tema:
senso cristiano della salute, guarigione e malattia – centri di ascolto su temi della salute –
inviare persone disponibili al Camillianum di Roma per formarsi in teologia pastorale
sanitaria.
- iniziative liturgiche: S. Messa per i malati col Vescovo in cattedrale - celebrazioni nei
reparti ospedalieri, nelle case per anziani - animazione dei malati di una messa in parrocchia
- celebrazione speciale del sacramento dei malati in parrocchia, o nelle strutture di cura, o a
domicilio - veglia di preghiera con i giovani - pellegrinaggio a un santuario mariano – usare
la benedizione delle case per amministrare l’unzione ai malati – se c’è un funerale di un
giovane in incidente parlare del valore della vita.
- iniziative caritative: visita del Vescovo in una struttura sanitaria - visita di scuole a
una casa per anziani con dono di un fiore a tutti i malati dell’ospedale - visita a tutti i malati e
anziani della parrocchia - raccolta di fondi per iniziative particolari - festa o intrattenimento
musicale in ospedale o nelle case per anziani - trasporto dei malati e disabili alla
celebrazione della messa festiva - appoggio a famiglie con malati, disabili o anziani –
proporre un volontariato parrocchiale (chiedere se c’è qualcuno disponibile a visitare ed
aiutare i malati della parrocchia) – creare un ufficio infermieristico in parrocchia (2 ore al
giorno) – corsi di assistenza fisico-spirituale per i malati non autosufficienti a domicilio –
ministri straordinari dell’eucaristia in visita ai malati – visita ai malati della parrocchia
ricoverati all’ospedale (quelli soli)
- iniziative per fare cultura della salute/salvezza: conferenze, seminari o corsi di
pedagogia sanitaria (come prevenire, come gestire la malattia), bioetica, bioetica del
quotidiano (le scelte di salute), antropologia medica (la salute integrale, la malattia, la
sofferenza, la morte, la vita) – comunicare su quotidiani, alla radio, riviste professionali, in
bollettini locali, inserirsi nei discorsi sociosanitari trattati dai giornali - diffusione dei sussidi
della giornata del malato.
Finalità della Giornata del malato
Istituita da Giovanni Paolo II con Lettera del 13 maggio 1992, la Giornata mondiale del
malato si propone di:
- sensibili zzare i diversi soggetti, pubblici e privati, alle problematiche del mondo della salute e
della sanità;
- sostenere chi è colpito dalla malattia per aiutarlo a valorizzare la propria sofferenza come
occasione di crescita umana e spirituale, fino a trasformarla in esperienza salvifica;
- coinvolgere la comunità sociale ed ecclesiale in iniziative concrete di presenza e di aiuto a
malati, handicappati, anziani;
- aiutare gli operatori sanitari (professionisti e volontari) ad accrescere la propria competenza
e abilità nel prendersi cura di coloro che si affidano alle loro mani e al loro cuore.
Temi
Ogni anno la Consulta nazionale di pastorale sanitaria della CEI sottolinea un tema
particolare per la Giornata mondiale del malato.
- la comunità ecclesiale che circonda il malato (1994),
- il malato e il suo bisogno di essere ascoltato e valorizzato (1995),
- i volontari che si dedicano all’assistenza socio-sanitaria (1996),
- gli operatori sanitari che compongono un “mosaico terapeutico” a servizio del malato
(1997),
- la comunità cristiana che offre salute e speranza (1998),
- il rapporto tra domanda di salute e salvezza (1999),
- il messaggio cristiano sulla sofferenza come scandalo e come mistero (2000),
- la comunicazione col malato (2001),
- la parabola del buon samaritano (2002).
- Il dono di sé (2003)
- Guarire con la solidarietà (2004)
DOMANDE PER IL LAVORO DI GRUPPO:
1) Nell’opera di Gesù, l’evangelizzazione verbale (annunciare salute, liberazione e
salvezza) è sempre associata all’evangelizzazione gestuale (gesti di cura e guarigione
fisica e spirituale). Quanto è promossa tale associazione nelle parrocchie e nel territorio?
Come migliorarla?
2) Scegliere il o i livelli di azione pastorale della salute più adatti per iniziare ad
evangelizzare (con parole e con gesti) il proprio contesto parrocchiale:
(i sani in parrocchia, i malati a domicilio, i malati in strutture della parrocchia, fare cultura
nelle scuole e sui quotidian)
3) Il disagio giovanile sta emergendo con prepotenza nelle nostre realtà : che cosa si
può fare in concreto? Suggerimenti e proposte.
3) E’ possibile un progetto diocesano di pastorale della salute (a lungo termine e
coordinato)? Spunti ed idee per il responsabile della pastorale sanitaria in diocesi e per
l’Ordinario del luogo.
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