LA CITTÀ CHE NON C`È - Liceo "Jacopone da Todi"

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LICEO CLASSICO STATALE “JACOPONE DA TODI”
CON ANNESSO LICEO SCIENTIFICO
CORSI CLASSICO - LINGUISTICO - SCIENTIFICO SCIENZE UMANE
SEDE LEGALE: LARGO MARTINO I, 1
06059 TODI (PG)
Tel.: 075 8942386 ♦ E-mail: [email protected]
COMUNICATO STAMPA
ARRIVA IL NUOVO SPETTACOLO DEL LABORATORIO TEATRALE
DEL LICEO: “IL SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”
DA WILLIAM SHAKESPEARE
ADATTAMENTO E REGIA DI FRANCESCO TORCHIA
Lo spettacolo si svolgerà venerdì 30 maggio 2014, alle ore 11.00 e alle ore 21.00,
presso il Teatro comunale di Todi
Lo spettacolo finale del Laboratorio teatrale “Liminalia” costituisce da molti
anni un “fiore all’occhiello” dell’offerta formativa del Liceo, proponendo una
“rivisitazione” dei testi e degli autori teatrali moderna ed accattivante, in cui gli
studenti partecipanti al Laboratorio e protagonisti dello spettacolo sono pienamente
coinvolti, potendo esplicitare la propria creatività e curiosità intellettuale. Infatti, uno
degli aspetti più interessanti del nostro Laboratorio teatrale è costituito dal rapporto
che viene istituito con il mondo attuale, anche quando il testo rappresentato
appartiene ad un’epoca lontana. In altri termini, i testi messi in scena hanno sempre
un riferimento al mondo che viviamo, proprio perché più vicino alla sensibilità degli
allievi; in tal modo, si getta un ponte tra il passato e il presente, perché un grande
testo teatrale è in grado di proiettare i suoi significati fin nel cuore della
contemporaneità.
E infatti, i risultati del nostro Laboratorio teatrale sono davvero straordinari, in
quanto comportano una crescita interiore dei nostri allievi, che affinano le proprie
capacità relazionali e le proprie attitudini alla ricerca, sviluppando curiosità e talento,
volontà di partecipare e di creare. Quest’anno, lo spettacolo rappresenterà il “Sogno
di una notte di mezza estate”, da William Shakespeare, con l’adattamento e la
sapiente regia di Francesco Torchia, storico animatore del Laboratorio “Liminalia”;
lo spettacolo si svolgerà venerdì 30 maggio 2014, presso il Teatro comunale di
Todi, con due rappresentazioni, la prima alle ore 11.00 per la nostra comunità
scolastica, e la seconda alle ore 21.00 per l’intera cittadinanza.
Lo spettacolo, quindi, vedrà i nostri studenti, a quattrocentocinquanta anni
dalla nascita di William Shakespeare, celebrare la “contemporaneità” del bardo di
Stratford mettendo in scena una delle sue più amate (e più rappresentate) opere: il
“Sogno di una notte di mezza estate”. Alla base di questa scelta, c’è la convinzione
che dietro quella storia fantastica e bizzarra, dietro quelle parole così poetiche,
intessute di un linguaggio metaforico all’ennesima potenza (ma per niente ampolloso
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ed enfatico), si manifesti una sostanza universale, extratemporale, capace di parlare
ancora e con la stessa forza ai nostri cuori, alle nostre menti. Lo spettacolo prevederà
qualche variazione sul tema, forse qualche ulteriore complicazione del già
intenzionalmente intricato testo shakespeariano, insomma svilupperà un adattamento
ed una rielaborazione drammaturgica che meglio si adattino alla taglia (forme e
modelli comportamentali) dei liceali dei nostri anni. In particolare, la messa in scena
amplificherà la dimensione onirica, raccontando di un sogno plurimo dentro un sogno
comune che divide e poi fa convergere in unico punto i diversi personaggi dell’opera
scespiriana, in un viaggio iniziatico e visionario “al termine della notte”. L’antinomia
tra il giorno e la notte diviene così il filo rosso a partire dal quale si dipana tutta la
tessitura del racconto scespiriano. Il giorno, regolato dalla Legge, che è prima di tutto
legge morale e poi legge sociale, incarnata in formalità e formalismi che, attraverso
prescrizioni, obblighi e divieti, regolano - in base ai principi del buon vivere - i
comportamenti degli uomini; la notte, dominata dalla selvaggia anti-legge del
desiderio, nella quale le forze primordiali e sorgive, le pulsioni più profonde, la
vitalità della libido (che altro sono gli elfi e le fate se non l’incarnazione di tutto
questo?) prendono il sopravvento, sconvolgendo i teneri cuori dei quattro innamorati
protagonisti del viaggio, e non solo. La “ragione” e la coscienza sono dunque dalla
parte del giorno, mentre l’inconscio primeggia nei territori della notte. Se si vuole,
ancora una volta la classica contrapposizione tra Apollo e Dioniso, tra l’apparente
consolatoria perfezione formale del mondo da svegli e la delirante ebbrezza informale
del mondo dei sogni. E sul confine tra la notte e il giorno, a fare da spartiacque e
nello stesso tempo da trait-d’union tra i due mondi, ci sono i Comici, cioè il Teatro
che, per Shakespeare (ma anche per noi), è quell’arte, magari scombinata e folle, in
grado tuttavia di mettere in comunicazione i poli contrapposti, rendendo nel
contempo meno pericolosa e minacciosa la forza travolgente delle passioni notturne e
più conforme alle leggi della natura la vita diurna. È del resto la funzione che in tutta
la sua opera Shakespeare affida al teatro, nelle sue forme più alte e più colte (la
tragedia) e in quelle più basse e popolari (la commedia, persino quella improvvisata
ed insipiente dei Comici del Sogno): s-velare ciò che la false verità del giorno
nascondono, ritrovare l’autenticità, con tutto il suo portato di silenzi, lacrime, sangue
e risa anche sguaiate, espulsa a forza dalla “ragione” chiacchierona della vita d’ogni
giorno. Il teatro nel teatro perciò, al pari del sogno dentro il sogno, è (o meglio
dovrebbe essere) non l’evasione di un momento, ma piuttosto una fuga senza ritorno,
un nomadismo permanente che sovverte e nello stesso tempo salva. È quindi sulla
base delle considerazioni fin qui esposte che va intesa la veste quasi da musical di
questa messa in scena, così come la sua torsione in direzione di una sorta di opera
rock e psichedelica.
Si auspica, quindi, una larga partecipazione di pubblico a questo “intrigante”
spettacolo che segnala la vivacità progettuale del nostro Liceo e la sua peculiare
attitudine alla promozione del talento e della creatività giovanili.
Todi, 23 maggio 2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Sergio Guarente)
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