moni-ovadia-biografia

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MONI OVADIA
Nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita.
Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d'artista
come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia
il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena
internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se
stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un "teatro musicale" assolutamente peculiare,
in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e
umorista. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria
è la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo
ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante.
Per il Teatro Franco Parenti crea, in collaborazione con Mara Cantoni, lo spettacolo “Dalla sabbia
dal tempo” in occasione del “Festival di Cultura Ebraica” nel 1987. Nel '90 fonda la
TheaterOrchestra e inizia a lavorare stabilmente con il CRT Artificio di Milano che produce lo
spettacolo ”Golem” messo in scena con la collaborazione di Daniele Abbado che debutta al
Petruzzelli di Bari e viene presentato con successo a Milano, Roma, Berlino, Parigi e New York.
Da non dimenticare nel 1990, “Progetto Ritsos: Delfi Cantata”, ispirato al poeta greco Ghiannis
Ritsos con le musiche di Piero Milesi e ripreso nel 1994 in una nuova edizione per il “Festival
Suoni e Visioni” di Milano . A memoria del Venticinquennale del terremoto che distrusse la valle del
Belice.
Nel 1993 con “Oylem Goylem”, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, Ovadia si
impone all'attenzione del grande pubblico.
Nel 1994, inizia il sodalizio artistico con Roberto Andò debuttando nell'opera multimedia
“Frammenti sull'Apocalisse” di Daniele Abbado. Partecipa insieme all'attore tedesco Bruno Ganz al
primo lungometraggio di Andò “Diario senza date” presentato alla 51° Mostra del Cinema di
Venezia nella sezione Finestra sulle Immagini.
Nel gennaio 1995 crea, con la collaborazione di Mara Cantoni “Dybbuk”, spettacolo sull'Olocausto
accolto come uno degli eventi più importanti della stagione teatrale. Con Mara Cantoni e il Piccolo
Teatro nel febbraio del '96 dà vita allo spettacolo “Ballata di fine millennio”. Nel 2001 debutta con
“Il Banchiere errante”, spettacolo semiserio sul denaro.
Nel 2006, crea lo spettacolo “Es iz Amerike”, un viaggio teatral-musicale sull'epopea ebraica nella
cultura e nello show biz statunitense.
Nel 2005 collabora con i Modena City Ramblers nel loro album dedicato ai 60 anni della
liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista, “Appunti partigiani”, prestando la propria voce
per la canzone “Oltre il ponte”. Nel cinema recita in “La vera vita di Antonio H.” di Enzo
Monteleone, dove interpreta un musicista ebreo, in “Caro Diario” di Nanni Moretti e “Facciamo
paradiso” di Mario Monicelli. Nel 2015 è in scena con “Le supplici” di Eschilo al teatro greco di
Siracusa.
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