UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE MUSEO DI STORIA NATURALE Verbale della riunione del Consiglio Scientifico del 10 gennaio 2005 Riunione N. 5 Il Consiglio Scientifico del Museo di Storia Naturale convocato con lettera protocollo 413/04 del 22/12/04, si è riunito oggi 10 gennaio alle ore 16.00 presso la sala delle Carte Geografiche – Sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale per discutere il seguente ordine del giorno: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Definizione programma annuale; Ripartizione dotazione; Carta dei servizi; Richiesta personale; Gestione contratti di ricerca e convenzioni; Varie ed eventuali Presenti: Arrigoni Pier Virgilio, Barsanti Giulio, Bartolozzi Luca, Berti Roberto, Cellai Ciuffi Giovanna, Cioppi Elisabetta, Clemente Pietro, Diani Gabriella, Moggi Cecchi Jacopo, Pratesi Giovanni. Assenti giustificati: Acidini Cristina, Lanzinger Michele. Presiede: Pratesi Giovanni Segretario: Dell’Edera Matteo Il Presidente propone di rimandare la discussione dei punti 3, 4 e 5 dell’ordine del giorno alla prossima riunione del Consiglio. Il Consiglio approva. 1. Definizione programma annuale. Fino ad ora si è agito in maniera consistente su vari punti: orari di apertura, costo dei biglietti, introduzione di varie formule tariffarie. Per il futuro avremmo la possibilità di attingere a fondi consistenti che verrebbero messi a disposizione dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, purchè si intervenga con progetti strutturali alla riorganizzazione delle formule ostensive del Museo. Il Presidente ritiene che sia opportuno orientarsi su programmi strutturali che apportino miglioramenti tangibili alle sezioni sul piano ostensivo. Per il 2005, come già emerso nelle precedenti riunioni del Consiglio, il Presidente propone di iniziare dalla sezione di Antropologia. Questo processo di sistemazione della sezione sicuramente comporterà un esborso finanziario consistente da parte del Museo, poiché non sarà possibile attingere esclusivamente a finanziamenti esterni bisognerà destinare a questo scopo anche fondi interni. Una destinazione esclusiva a questo processo dei proventi che derivano dalle prestazioni da tariffario (vendita di biglietti, materiale vario e proventi derivanti dal prestito di parti di collezioni) sarebbe auspicabile. Il Presidente propone la creazione di una commissione che dovrebbe studiare le formule di rinnovamento che si riterranno necessarie ed essenziali. Il destinare tutti i proventi da tariffario ad un’unica sezione non mortificherebbe la progettualità che le sezioni hanno dimostrato di avere attraverso i progetti presentati. Questo perché dovrebbe essere rivista anche la ripartizione della dotazione alle sezioni. Va rivista necessariamente, intanto perché certe voci, come ad esempio le consulenze, non sono più ammissibili, inoltre altre voci come ad esempio la catalogazione e l’inventariazione, vanno instradate in un percorso diverso. Queste dovranno essere attività istituzionali. Altre voci andranno centralizzate (manutenzione automezzi e strumenti) e dal risparmio che si otterrà si finanzieranno i progetti proposti dalle sezioni. 1 Inoltre per alcune sezioni i progetti sono molto generici e non fanno riferimento al funzionamento, per altre c’è una sovrapposizione tra le spese per il funzionamento e la richiesta di fondi per progetti, senza contare che quasi tutti i progetti presentati risultano poco chiari su alcune voci. Arrigoni dice che nell’esaminare la documentazione trasmessa ha avuto delle grosse difficoltà nel capire quali sono le spese fisse e la parte delle spese che possono essere destinate a finanziare eventuali progetti. Pertanto bisognerebbe stare molto attenti a ridurre le dotazioni perché potrebbe succedere che, con la nuova ripartizione, alcune sezioni non riescano a coprire le spese fisse. Pratesi ribadisce che il problema da risolvere è stabilire la destinazione dei proventi da tariffario, mentre la dotazione da assegnare alle sezioni potrebbe rimanere, magari stabilendo dei parametri nuovi in base ai quali si deciderà l’ammontare per ciascuna sezione. Ciuffi propone che se i proventi da tariffario verranno tolti alla gestione delle sezioni, le dotazioni delle sezioni dovrebbero essere lasciate inalterate. Bartolozzi, dopo aver ricordato che il Museo deve svolgere anche un’attività di ricerca e di accrescimento delle collezioni, propone di usare i proventi da tariffario derivanti dalla vendita dei biglietti e del materiale ai progetti strutturali e destinare i proventi derivanti dai prestiti all’accrescimento delle collezioni e alla ricerca. Clemente si dice d’accordo con Pratesi, sia sulla destinazione della dotazione, che sull’ipotesi di procedere ad un investimento centralizzato su una sezione che favorisca una maggiore efficacia della spesa. Propone di stilare un regolamento per l’accesso ai fondi strutturali. Oppure che si sappia se una sezione può godere di ulteriori finanziamenti, in modo da avere tutta una gamma di possibilità. Inoltre propone di effettuare delle verifiche di attuabilità e di garanzia all’interno della sezione che riceverà i finanziamenti strutturali. Afferma che il Consiglio debba prendere la decisione politica di finanziare i progetti strutturali in una sezione, mentre la decisione tecnica deve passare attraverso il Comitato Tecnico Consultivo. Infine propone di stilare preventivamente un calendario delle riunioni del Consiglio Scientifico. Berti si dice d’accordo con Clemente nello stabilire un calendario rigido delle riunioni. Propone che i piani di investimenti abbiano un carattere pluriennale e che vadano ad incidere sostanzialmente sulla comunicazione. Relativamente alla stipula delle convenzioni propone dei criteri rigidi: ogni convenzione si deve autosostenere, perché questo da un lato facilita la programmazione e dall’altro porta chiarezza nel bilancio. Moggi si dice d’accordo con la proposta di concentrare i finanziamenti su una singola sezione, si trova d’accordo con la proposta di Clemente di suddividere la decisione politica che spetta al Consiglio dalla decisione tecnica che va presa e discussa con i responsabili di sezione. Cioppi dopo aver dichiarato che si trova d’accordo con la proposta di concentrare gli investimenti su un’unica sezione, propone di utilizzare una piccola parte dei proventi da tariffario per l’unificazione dell’immagine di presentazione delle sezioni verso l’esterno, propone inoltre, di individuare dei criteri uniformi per stilare i progetti per gli anni prossimi. Barsanti propone che le sezioni presentino unitariamente i progetti, separando la parte che riguarda la catalogazione, il restauro e la manutenzione di ciò che possiedono da ciò che riguarda la ricerca, l’acquisizione e il funzionamento della sezione. Inoltre, le sezioni debbano dare delle priorità ai progetti che hanno presentato. Chiede quanto gli interventi strutturali incideranno sulle risorse e quanto toglieranno alla ricerca, alla manutenzione e all’arricchimento delle collezioni. Dice, infine, che il Consiglio Scientifico debba dare solo un indirizzo generale e dare mandato al Direttore di eseguire le direttive del Consiglio con il Comitato Tecnico Consultivo. Pratesi replica che l’aver stabilito di destinare in un ciclo di interventi pluriennali tutti i proventi che derivano dal tariffario per interventi consistenti è una decisione politica ad indirizzo generale. Bartolozzi dice che sono due le cose da decidere: o mantenere la dotazione per ogni sezione e poi la sezione la ripartisce al suo interno tra i vari progetti, l’altra scelta è opposta e cioè eliminare dalla dotazione e dal tariffario ciò che verrà speso per progetti generali e quello che resta verrà attribuito alle sezioni per il funzionamento. 2. Ripartizione dotazione. 2 Al termine della discussione nel punto precedente il Presidente propone di assegnare alle sezioni la dotazione sulla base dell’assegnazione del 2004, lasciando alle stesse il compito di scegliere i progetti all’interno della dotazione. Destinare ad interventi strutturali, da impiegare nel 2005 per la sezione di Antropologia, i proventi derivanti dalle prestazioni da tariffario. Il Consiglio approva all’unanimità. Il Presidente propone la costituzione di una commissione a cui affidare il compito di progettare l’opera di rinnovamento e di adeguamento della sezione di Antropologia, incluse le modalità di impiego delle risorse disponibili. Suggerisce come membri: Barsanti, Clemente, Moggi, Piccardi, Pratesi e Zavattaro. Il Consiglio approva all’unanimità. Il Presidente chiede a Bartolozzi, Cellai e Cioppi di curare la relazione sulle schede presentate dalle sezioni, magari suddividendo le richieste relative alla dotazione effettuate per funzionamento, ricerca, conservazione e ostensione. 3. Varie ed eventuali. a) Quest’anno ricorre l’anniversario dei 230 dell’istituzione del Museo. Per il 22 di febbraio è stato prenotato il salone de’ dugento in Palazzo Vecchio per una cerimonia a cui sono stati invitati il Rettore, il Presidente della Regione e della Provincia, il Sindaco, inoltre ci saranno degli interventi da parte di Giacobini per conto dell’ANMS e Milanesi per conto della CRUI. In occasione di questa giornata verrà anche distribuito un CD realizzato dal Museo tre anni fa con un contributo del CNR e riguardante la collezione medicea. Inoltre si sta pensando a tutta un’altra serie di iniziative come ad esempio l’istituzione di un premio o l’assegnazione di una medaglia d’oro. b) Moggi esprime il suo apprezzamento per il successo di pubblico che le aperture del sabato e domenica stanno ottenendo, come ha potuto constatare personalmente presso la sezione di Antropologia. c) Berti chiede se sul bilancio dell’anno prossimo possono essere trovate le risorse per l’aperture, almeno durante il fine settimana, del salone degli scheletri della sezione di Zoologia. d) Cioppi propone che, in attesa che venga espletata la gara per l’effettuazione delle visite guidate, la prenotazione delle visite guidate vengano fatte direttamente alla biglietteria delle sale ostensive e che le visite vengano pagate direttamente alla biglietteria. Non essendoci altri argomenti il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 19.30. Della riunione è redatto il presente verbale, approvato seduta stante limitatamente alle delibere assunte, che viene approvato e sottoscritto come segue. Il Segretario Amministrativo (dott. Matteo Dell’Edera) Il Presidente (dott. Giovanni Pratesi) 3