Conclusioni Convegno Diocesano Vita Consacrata Napoli 5

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CONCLUSIONI CONVEGNO DIOCESANO VITA CONSACRATA
NAPOLI 5-6 MARZO 2013
DI SUA ECC. MONS. LUCIO LEMMO – VESCOVO AUSILIARE
PER FEDE I DISCEPOLI FORMARONO LA PRIMA COMUNITÀ (PORTE FIDEI, 13)
Sua Santità Benedetto XVI, con Porta Fidei ha indetto l’anno della fede che vuole essere, un
pellegrinaggio nei deserti del mondo contemporaneo, in cui portare con sé solo ciò che è
essenziale: il Vangelo e la fede della Chiesa.
Il Cardinale Arcivescovo Crescenzio Sepe in Per amore del mio popolo non tacerò ha scritto che
non serve una fede che si tinge di devozionalismo e di ritualità ripetitiva ma una fede incarnata
capace di trasformare la quotidianità e di incidere nelle vicende della vita.
Nel corso del Convegno Ecclesiale di Materdomini 2012, si è avvertita l’esigenza prioritaria di
concentrare la nostra attenzione sul tema ineludibile della formazione, avente come primario
obiettivo l’educazione all’impegno e al senso di responsabilità per il bene comune.
È in questo contesto che si colloca il Convegno Diocesano che stiamo per concludere. Il Convegno,
ci ha offerto un’opportunità di riflessione per un cammino di fede nella Chiesa a servizio di ogni
uomo e di tutto l’uomo.
Ieri pomeriggio, abbiamo riflettuto sul tema La Vita Consacrata, scuola di fede. Siamo stati aiutati
da Sua Ecc. Mons. Antonio di Donna il quale, dopo aver ricordato l’esigenza di riscoprire il
cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato
entusiasmo dell’incontro con Cristo, e dopo aver richiamato la stanchezza della fede nella cultura di
occidente e il difficile contesto socio-culturale in cui viviamo segnato da indifferenza religiosa, ha
proposto a voi consacrati un itinerario di fede alla luce delle quattro Costituzioni Conciliari: il
primato di Dio in cui Dio stesso è cercato e desiderato come Uno (Sacrosanctum Concilium); la
centralità della Parola di Dio come via maestra dell’esistenza e di ogni azione pastorale (Dei
Verbum); la forza della comunione come testimonianza di relazioni vissute in Dio, con Dio e per
Dio (Lumen Gentium); la condivisione delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce
soprattutto dei poveri (Gaudium et Spes). Un itinerario di fede molto chiaro: dal primato di Dio al
servizio dell’uomo.
Significative e profonde le testimonianze di Suor Maria Rut e Veronica che hanno raccontato la loro
fede, l’incontro con l’Altro, l’incontro con l’Uno.
Questo pomeriggio, aiutati dal gesuita P. Sergio Bastianel, abbiamo riflettuto sul tema La vita
consacrata nella chiesa di Napoli, risorsa per il bene comune. Ha messo in evidenza come la
dimensione di servizio al bene comune è insita nella realtà stessa della vita consacrata, nel modo in
cui essa ci viene consegnata dalla tradizione della Chiesa con la caratterizzazione dei tre voti come
via per una libertà pienamente data alla comunione con il Signore, dove i possibili progetti
individuali sono subordinati ad una progettualità comune. In un contesto culturale e sociale con i
segni evidenti della disgregazione, della contesa, dell’inimicizia, in cui il bene privato sembra
essere criterio abituale delle scelte, la vita consacrata è chiamata a porre una vivace presenza di
umanità nell’indicare il criterio della comunione da costruire come necessario, possibile, carico di
umanità possibile. Con ciò stesso la testimonianza di fede può mostrare la sua credibilità.
Anche stasera, le testimonianze di Don Tonino e di Suor Teresa ci hanno aiutato a comprendere
come il rapporto con Dio si declina nell’impegno per il bene comune.
Ed ora, ho la gioia di annunciarvi un evento promosso dal Vicariato della Vita Consacrata in
comunione con il Cardinale Arcivescovo e noi Vescovi Ausiliari: il 1° Festival della Vita
Consacrata che celebreremo dal 22 al 28 aprile 2013 e avrà come tema I Consacrati, artigiani di
un’alleanza: la Chiesa e la strada.
Perché un Festival della Vita Consacrata? Perché intendiamo sollecitare una maggiore e più
approfondita conoscenza della Vita Consacrata nell’Arcidiocesi di Napoli, delle molteplici
espressioni dei suoi carismi e ministeri e della vera ricchezza del suo essere e del suo operare; è un
evento allo stesso tempo culturale e spirituale che interpella il cuore, la ragione, le emozioni e le
relazioni attraverso mostre, stand, conferenze, meditazioni, momenti di preghiera, spettacoli.
Culmine della settimana la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Arcivescovo
Crescenzio Sepe in occasione della Dedicazione della Chiesa Cattedrale: opportunità che rende
visibile il legame dei consacrati e delle consacrate con la Chiesa Diocesana e con il Magistero
(Cattedra) del Vescovo.
L’intera settimana è caratterizzata da tre percorsi:
1. Percorso spirituale: La Parola dal silenzio (percorso animato dalle Sorelle Claustrali)
2. Percorso culturale: La Vita Consacrata si racconta (presso le Librerie dirette dai Religiosi
e dalle Religiose)
3. Percorso artistico: I religiosi comunicatori della bellezza: fede a arte
Il 26 aprile 2013 ogni Istituto di Vita Consacrata organizzerà un evento (conferenze, spettacoli,
animazioni, meditazioni, preghiere, cineforum…) per far conoscere il carisma e la sua realizzazione
nel territorio.
Domenica 28 aprile alle ore 18.00 presso il Seminario Diocesano di Capodimonte Consacrati in
concerto. Presenta: Lino D’Angiò / Interviene: Sua Em. Rev.ma il Cardinale Crescenzio Sepe.
Il Festiva sia per tutti, evento di comunione, di fervore, e di testimonianza.
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