Suore Orsoline - Giornata della Vita Consacrata

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Giornata della Vita Consacrata
Il cuore della Vita Consacrata
"Appartenere al Signore
vuol dire
essere bruciati
dal suo amore incandescente"
(Benedetto XVI)
Dal Messaggio per la 12a Giornata mondiale della vita consacrata
Della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata
2 febbraio 2008
“ Tutto quello che c’ è in me è del mio Amato, a lui devo tutto; non si pensi che io ami un altro né si pensi che io
desideri che altri si compiacciano di me, perché
io sono e sarò sempre del mio Amato, come lui è mio:
chi mi vuol bene voglia bene anche a lui, perché io sono di chi lui vuole che io sia” . Queste parole, tratte dal
Commento al Cantico dei Cantici di Fr. Luis de León (1528-1591), descrivono bene il cuore della vita consacrata […].
Come ci ha ricordato il Santo Padre Benedetto XVI, nel discorso ai Superiori e alle Superiori Generali del 22 maggio
2006,
“ appartenere al Signore
vuol dire essere bruciati dal suo amore incandescente,
essere trasformati dallo splendore della sua bellezza:
la nostra piccolezza è offerta a Lui quale sacrificio di soave odore...
Essere di Cristo significa mantenere sempre ardente nel cuore una viva fiamma di amore” . Nella stessa occasione, il
Papa ha messo in guardia dall’ insidia della mediocrità, dell’ imborghesimento e della mentalità consumistica, che
mette oggi a repentaglio anche la vita consacrata, rammentando che “ il Signore vuole uomini e donne liberi, non
vincolati, capaci di abbandonare tutto per seguirLo e trovare solo in Lui il proprio tutto” .
Per leggere l'intero messaggio clicca qui
A tutte le sorelle
d'Italia, Eritrea, Etiopia, Kenya, Polonia, Brasile, Argentina
l'augurio di
essere bruciate dall'amore incandescente
della Trinità.
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BERGAMO: PREPARAZIONE ALLA GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA
I consacrati della diocesi di Bergamo hanno organizzato due serate in preparazione alla Giornata. La prima si è
svolta martedì 29 gennaio nella chiesa di S. Bartolomeo in città ed è stato un incontro di preghiera interculturale.
All'ingresso della chiesa ogni partecipante ha scelto un vasetto di primule multicolori, simbolo della varietà dei carismi
e delle culture in cui essi si incarnano. Le primule sono state portate all'altare a formare un giardino variopinto, in
mezzo al quale è stata esposta l'Eucaristia per l'adorazione.
I canti in spagnolo, filippino, tagalo, inglese, polacco e italiano sono stati animati da un coro di giovani e suore di varie
culture. Durante l’ adorazione la nostra suor Mary Roselet ha eseguito con altre 5 donne indiane una danza
religiosa, piena di dolcezza e di devozione. Da sola suor Mary ha danzato il Magnificat.
L’ incontro di preghiera è terminato con il canto: Semina la pace, che si conclude così:
Sì, nascerà il mondo della pace
Di guerra non si parlerà mai più.
La pace un dono che la vita ci darà
Un sogno che si avvererà.
Perché questo grande sogno si avveri, la vita consacrata è chiamata ad essere segno profetico della fraternità che,
nata dalla pasqua di Gesù, deve diffondersi in ogni cuore, nelle famiglie, nella società.
Le nostre comunità sono chiamate oggi ad essere “ esperte in umanità… esperte di comunione” , a diventare un
laboratorio di intercultura, per aiutare il mondo a sperare ancora, a sognare la pace come traguardo possibile agli
uomini di buona volontà.
Qui sotto si possono vedere alcune fotografie dell’ incontro.
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