Radici della civiltà - Volume 1 Capitolo 14 Dalla prima guerra civile

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Radici della civiltà – Volume 1
Capitolo 14 Dalla prima guerra civile al primo triumvirato
1 La novità, portata da Mario nella lotta politica a Roma, fu
A la ricerca di appoggio sia da parte dei plebei che dei cavalieri
B il fatto che un aristocratico fosse stato scelto come capo dei popolari
C l’appoggio dell’esercito che obbediva ai suoi comandanti più che al Senato
D la concentrazione di cariche politiche nelle mani di un solo uomo
2 Mitridate era
A il re del Ponto che, per allontanare i Romani dall’Asia Minore, ordinò il massacro di quelli che vi si trovavano
B il re di Numidia che fece massacrare i mercanti italici e romani che si trovavano nella città di Cirta
C il capo dei pirati che infestavano il Mediterraneo, danneggiando le attività dei mercanti
D il re di Pergamo che aveva lasciato i suoi beni in eredità a Roma
3 La guerra tra Mario e Silla ebbe inizio quando
A Mario assediò e conquistò Roma, mentre Silla era impegnato a combattere in Oriente
B Mario sterminò i seguaci di Silla, dopo essere entrato a Roma col suo esercito
C Silla, fattosi eleggere dittatore, emanò le liste di proscrizione contro i seguaci di Mario
D Silla si impadronì di Roma con le armi prima di iniziare la campagna contro Mitridate
4 Silla, dopo aver sconfitto i popolari,
A allontanò i suoi nemici da Roma, mandandoli in esilio e confiscandone i beni
B fece pubblicare liste di proscrizione, con i nomi di chi poteva essere ucciso impunemente
C cercò di arrivare a una conciliazione con i popolari, affidando ai loro capi cariche importati
D non mise in atto nessuna persecuzione, ma li escluse da tutte le cariche pubbliche, sia importanti che secondarie
5 Le riforme di Silla ebbero l’obiettivo di
A rafforzare il ruolo dei cavalieri all’interno del Senato
B rendere più facile l’emergere di uomini nuovi
C consolidare il potere dell’aristocrazia romana
D rendere più forti i rapporti con gli alleati italici
6 Tra le sue riforme Silla attuò
A la diminuzione del numero dei senatori, in modo che il Senato fosse composto solo da famiglie dell’aristocrazia
romana
B la limitazione del potere dei tribuni della plebe cui fu proibito di ripresentarsi per un secondo mandato
C il divieto, per i tribuni della plebe, di fare approvare leggi dai concili della plebe perché questo compito
spettava solo al Senato
D lo spostamento del confine del territorio di Roma, entro cui era proibito entrare armati, fino ai fiumi Magra e
Rubicone
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Capitolo 14 Dalla prima guerra civile al primo triumvirato
7 I gladiatori che si ribellarono sotto la guida di Spartaco
A furono in grado, grazie all’addestramento militare ricevuto, di formare un esercito e affrontare le truppe romane
B arrivarono a minacciare la stessa città di Roma, grazie al fatto che al loro esercito si erano uniti i più poveri tra
gli Italici
C devastarono le campagne di gran parte dell’Italia Meridionale, ma non misero mai veramente in difficoltà
l’esercito
D approfittarono dell’assenza delle legioni, impegnate in Oriente, per questo riuscirono a infliggere alcune
sconfitte all’esercito
8 La guerra servile si concluse
A con la cattura e la crocifissione di Spartaco
B con la sconfitta e la morte di Spartaco
C con la fuga di Spartaco dopo la sconfitta
D con la fuga e la dispersione degli schiavi sconfitti
9 Gneo Pompeo
A era uno dei capi popolari, sopravvissuti alla repressione di Silla grazie a una fuga tempestiva in Spagna
B apparteneva a una famiglia italica ed era plebeo, ma si schierò con Silla che gli affidò il comando della Spagna
C all’inizio della carriera politica si era schierato con Silla e il Senato, poi aveva assunto un atteggiamento più
moderato
D fece carriera con Mario, ma, dopo la sua morte, si schierò con Silla che lo accolse per le sue capacità di
generale
10 Dopo le vittoriose campagne militari in Oriente, Pompeo
A tornò a Roma dove il Senato gli impose di sciogliere l’esercito in cambio di una distribuzione di terre ai suoi
soldati
B sciolse il suo esercito, anche se il Senato non aveva accettato né la distribuzione di terre ai veterani né la
sistemazione politica data all’Oriente
C venne nominato di nuovo console, malgrado l’opposizione di molti senatori che temevano l’accrescimento del
suo potere
D entrò a Roma alla testa del suo esercito, riuscendo così a far approvare sia la distribuzione di terre ai suoi
veterani sia la sistemazione politica dell’Oriente
11 Per rafforzare il suo potere, Pompeo
A rafforzò il potere del Senato
B aumentò le distribuzioni gratuite di grano alla plebe
C concesse agli Italici il diritto di cittadinanza
D restituì ai tribuni della plebe il diritto di veto
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12 Cicerone era
A un avvocato, appartenente all’ordine dei cavalieri, che difese i Siciliani nel processo contro il governatore
Verre
B un aristocratico che governò la Sicilia con tale capacità che i Siciliani gli chiesero di difenderli contro il Senato
che voleva imporre nuovi tributi
C un intellettuale che avrebbe preferito dedicarsi ai libri piuttosto che alla vita politica, ma fu costretto dalla
famiglia a intraprendere il cursus honorum
D il figlio di un ricco mercante che, grazie alla ricchezza della famiglia, riuscì a battere Catilina nell’elezione al
consolato
13 Catilina era
A un aristocratico che, per risolvere il suo indebitamento, aveva cercato di farsi assegnare il comando della
spedizione contro i pirati
B un giovane avvocato molto intraprendente, che aveva cercato di conquistare il consolato alleandosi con
Pompeo e Cesare
C un nobile, fortemente indebitato, che aveva cercato di farsi eleggere al consolato proponendo la cancellazione
dei debiti
D un giovane cavaliere che aveva intrapreso la carriera politica prima sostenendo Silla, poi alleandosi con
Pompeo
14 La congiura organizzata da Catilina, fallì
A per l’isolamento dei rivoltosi che non trovarono nessun appoggio
B perché Cicerone riuscì a prevenirla e a far arrestare molti congiurati
C per la sconfitta subita dall’esercito ribelle a Preneste
D perché venne a mancare il sostegno promesso da Cesare
15 Il primo triumvirato era
A un patto privato tra i tre uomini più potenti di Roma per dividersi il potere
B una carica pubblica, istituita dal Senato per rafforzarsi con nuove alleanze
C una nuova carica pubblica imposta al Senato dai tre uomini più potenti di Roma
D un’alleanza tra cavalieri, popolari ed esercito per limitare il potere del Senato
16 Il primo triumvirato fu composto da
A Cesare, Pompeo e Crasso
B Cicerone, Pompeo e Crasso
C Catilina, Cesare e Pompeo
D Cesare, Crasso e Cicerone
17 Dopo essere stato eletto console, Cesare
A cercò di limitare il potere di Pompeo bocciando l’assetto politico da lui dato all’Asia Minore
B sostenne la lotta di Cicerone contro il malgoverno delle province, facendo approvare la sua legge contro la
concussione
C fece approvare l’assetto dato da Pompeo all’Asia Minore e la distribuzione di terre ai suoi veterani
D cercò di prendere le distanze dai suoi alleati per guadagnarsi il consenso di tutti i senatori
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Capitolo 14 Dalla prima guerra civile al primo triumvirato
18 Cesare si fece nominare proconsole in Gallia per
A sfruttare le ricchezze della regione per ripagare i debiti fatti per finanziare la sua campagna elettorale
B allontanarsi da Roma dove Cicerone minacciava di rivelare il ruolo da lui avuto nella congiura di Catilina
C bilanciare il comando, accordato dal Senato a Crasso, della campagna contro i Parti
D ottenere l’appoggio dell’esercito attraverso una campagna militare vittoriosa
19 Vercingetorige era
A il capo dei Britanni che oppose ai Romani una tale resistenza da convincerli a rinunciare alla conquista
B il capo dei Galli, riuniti in una coalizione, che guidò una rivolta antiromana, ma fu sconfitto ad Alesia
C il capo di una tribù dei Galli che si sollevò contro i Romani e resistette, malgrado l’esiguità del numero
D il capo degli Elvezi che furono sterminati da Cesare, dopo che li aveva costretti ad attraversare il territorio
degli Edui
20 La romanizzazione della Gallia avvenne
A attraverso il controllo militare di tutta la regione
B grazie al presidio militare e ai matrimoni dei soldati romani con le donne celte
C sia con il controllo militare che attraverso l’alleanza con i gruppi dirigenti locali
D con la costruzione di opere pubbliche e il coinvolgimento delle classi dirigenti locali
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