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Roma repubblicana
Unità 15 • La fine della Repubblica
Sintesi
Gli eventi
•• La nascita del latifondo aveva indebolito l’economia romana e
creato difficoltà nel reclutamento dell’esercito. Per risolvere la
situazione, il tribuno della plebe Tiberio Gracco propose una riforma
agraria che prevedeva l’assegnazione ai contadini delle terre
dell’ager publicus (133 a.C.). La riforma fu approvata ma Tiberio fu
ucciso. Nel 123 a.C. suo fratello, Caio Gracco, propose di estendere
la cittadinanza romana a tutti gli Italici, provocando una rivolta della
plebe e la morte di Caio.
•• Nel 107 a.C. divenne console Caio Mario, “uomo nuovo” del partito
popolare. Dopo aver sconfitto Giugurta, re della Numidia, riformò
l’esercito, arruolando anche i nullatenenti: ne derivò un esercito
di professionisti, più legato ai propri comandanti che allo Stato.
Mentre Mario sconfiggeva i popoli germanici di Cimbri e Teutoni, il
Senato affrontava la richiesta di ottenere la cittadinanza romana
da parte degli alleati italici: di fronte a ripetuti rifiuti, questi nel
91 a.C. scatenarono una guerra, che ebbe fine nell’88 a.C. con
l’accoglimento della loro richiesta.
•• Nell’88 a.C. Silla, generale filosenatorio, divenne console e
gli fu affidato il comando della guerra contro Mitridate, re del
Ponto. Il partito popolare, capeggiato da Mario, si oppose, e Silla
marciò su Roma con il suo esercito, dando inizio alla guerra civile.
Silla, vittorioso, venne nominato dittatore e ripristinò il potere
dell’aristocrazia.
•• L’espansione dello Stato romano rese evidenti le debolezze del
sistema repubblicano. Ne approfittarono alcuni generali, che si
contesero il potere grazie alla popolarità raggiunta con i successi
militari: Crasso, ricco umo d’affari, nel 73 a.C. represse la rivolta
degli schiavi guidata da Spartaco; Pompeo, vicino al Senato, liberò
l’Egeo dai pirati e fu inviato in Asia Minore contro Mitridate.
•• Pompeo chiese al Senato un’assegnazione di terre per le sue truppe,
che gli fu rifiutata; allora strinse alleanza con l’astro emergente
del partito popolare, Caio Giulio Cesare, e con Crasso: fu il primo
triumvirato (60 a.C.). Cesare, divenuto console, ottenne il comando
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Roma repubblicana
Unità 15 • La fine della Repubblica
di un esercito per conquistare la Gallia. Nel 49 a.C. il Senato nominò
Pompeo unico console: Cesare, allora, marciò contro Roma e
Pompeo fuggì in Grecia. Cesare lo sconfisse a Farsàlo e, tornato a
Roma, divenne conosole a vita. Cesare attuò riforme a beneficio del
popolo, dei veterani dell’esercito e degli abitanti delle province, ma
il suo potere preoccupava i senatori, che nel 44 a.C. ordirono una
congiura e lo uccisero.
•• Dopo l’assassinio di Cesare il potere fu assunto da un secondo
triumvirato: il comando delle province orientali fu affidato a Marco
Antonio; Emilio Lepido prese quello dell’Africa; Caio Ottaviano,
nipote di Cesare, assunse il governo dell’Italia e delle province
occidentali. Ma l’accordo fra i triumviri durò poco: Lepido accettò
la nomina a pontefice massimo e si ritirò; Antonio in Egitto sposò
Cleopatra e costituì un proprio regno; Ottaviano comandò una
spedizione contro di lui e lo sconfisse nella battaglia di Azio (31 a.C.),
segnando la fine della repubblica.
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Roma repubblicana
Unità 15 • La fine della Repubblica
seguita da
crisi delle
istituzioni
repubblicane
Espansionismo di
Roma nel II secolo
a.C.
causa
ascesa dei capi
militari
crisi della piccola
proprietà agricola
tentativi di riforma
agraria di Tiberio
e Caio Gracco
guerra civile
contro Mario e
dittatura
Silla
guerra civile
contro Pompeo
e consolato
a vita
Giulio Cesare
fine della
repubblica
Ottaviano
crisi del
reclutamento
dell’esercito
riforma
dell’esercito
di Mario
afflusso di nuove
ricchezze
richiesta della
cittadinanza da
parte degli Italici
(guerra sociale)
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nascita del ceto
dei cavalieri
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