Radici della civiltà - Volume 2 Capitolo 3 Società e visione del

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Radici della civiltà – Volume 2
Capitolo 3 Società e visione del Mondo in età imperiale
1 Durante il periodo imperiale, i cittadini romani risultavano divisi tra
A liberi e schiavi
B ottimati e popolari
C ricchi e poveri
D nobili e plebei
2 L’accentramento del potere nelle mani dell’imperatore
A non provocò sostanziali modificazione nella carriera politica che continuò ad essere legata alla posizione
sociale
B favorì l’ascesa politica dei plebei, di cui gli imperatori si fidavano di più, rispetto ai nobili
C limitò l’importanza della condizione sociale nella carriera politica che risultò condizionata dal favore
dell’imperatore
D tolse ogni importanza al cursus honorum, poiché alle varie cariche non corrispondeva un potere reale
3 Nella società romana la ricchezza
A non coincideva con il potere, anche perchè l’arricchimento attraverso il commercio e l’agricoltura era giudicato
con disprezzo
B era fonte di privilegi giuridici e politici, ai più ricchi infatti erano riservate le cariche più importanti del cursus
honorum
C era fondamentale per ottenere il favore degli imperatori, continuamente alla ricerca di denaro per le spese
pubbliche e private
D non doveva essere ostentata per evitare di incorrere nelle ire della plebe, nel periodo repubblicano e, in seguito,
in quella dell’imperatore
4 In epoca imperiale, gli intellettuali
A godettero di prestigio sociale e agiatezza economica, per il ruolo chiave che ricoprirono nella diffusione
dell’ideologia imperiale
B furono nettamente divisi tra i più famosi, importanti per la diffusione dell’ideologia imperiale, che erano
privilegiati, e gli altri che vivevano spesso nella miseria
C erano divisi per categorie: alcuni, soprattutto storici e avvocati, erano agiati, anche se non ricchi, altri, come i
poeti e gli scrittori, erano quasi sempre poveri ed emarginati
D non godevano di nessun prestigio, anzi erano disprezzati come inutili fannulloni e censurati dal potere;
raramente riuscivano a mantenersi col le loro attività
5 In epoca imperiale, la plebe
A continuò ad esercitare un importante ruolo politico, come dimostrano i giochi e le elargizioni gratuite di grano,
fatti dagli imperatori per ingraziarsela
B anche se vide ridimensionato il suo ruolo politico, rispetto all’età repubblicana, continuò ad essere la migliore
alleata degli imperatori contro l’aristocrazia senatoria
C non ebbe più il peso politico che i tribuni della plebe le avevano assicurato durante la Repubblica, anche se gli
imperatori cercarono di ingraziarsela con i giochi
D fu protagonista di numerose rivolte e rivendicazioni sociali, costringendo gli imperatori a ricorrere sia alla
repressione che alle elargizioni di grano
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6 I collegia erano
A scuole, riservate ai figli dei veterani che volevano intraprendere la carriera militare
B istituzioni simili ai nostri orfanotrofi, ma finanziate dai privati
C unità in cui era diviso il territorio della città di Roma, in occasione delle elezioni
D associazioni che regolavano le attività lavorative e assistevano i propri membri
7 I liberti erano
A schiavi liberati dai loro padroni, molti dei quali erano diventati ricchi e potenti
B gli schiavi di casa che svolgevano attività amministrative ed educavano i giovani
C gli schiavi imperiali a cui il sovrano affidava importanti compiti nella burocrazia
D i debitori che erano diventati schiavi per non essere riusciti a saldare il debito
8 La grande affluenza di schiavi nel territorio dell’Impero romano
A determinò un abbassamento dei salari e un aumento della povertà tra i proletari
B offrì una grande abbondanza di manodopera per l’agricoltura e le miniere
C migliorò il livello di vita dei liberi perché tutti potevano permettersi uno schiavo
D riguardò soprattutto le città e il settore del commercio navale, ma poco le campagne
9 Secondo gli storici contemporanei, il mancato sviluppo tecnologico ed economico, nel mondo romano, è
legato
A alla grande abbondanza di schiavi
B al disprezzo per il lavoro manuale
C alla limitata domanda di beni di consumo
D alle scarse conoscenze scientifiche
10 A Roma le terme erano
A circoli privati, riservati solo ai nobili e ai ricchi che le usavano come luogo d’incontro
B strutture sportive, aperte sia agli uomini che alle donne e, proprio per questo, erano luoghi malfamati
C piscine, divise tra pubbliche (gratuite e riservate alla plebe) e private (costose e per i più ricchi)
D luoghi dedicati allo sport e alla cura del corpo, dove tutti potevano incontrarsi e conversare
11 A Roma lo sport
A esaltava le capacità individuali, perciò per i Romani era importante partecipare alle gare
B era soprattutto uno spettacolo, perciò i Romani più che partecipare, assistevano alle competizioni
C aveva anche un significato politico, infatti in età repubblicana gli atleti vittoriosi potevano candidarsi ad alcune
magistrature
D era praticato sia dagli uomini che dalle donne perché si riteneva che all’armonia del corpo corrispondesse
quella dell’anima
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12 A Roma gli spettacoli teatrali
A si svolgevano davanti a un pubblico rumoroso e distratto ed erano spesso occasione di disordini e tumulti
B avevano un carattere sacro, perché si svolgevano solo durante le feste dedicate al dio Bacco ed erano aperti a
tutti
C erano poco frequentati, perché si preferivano i giochi del circo ed erano sottoposti a una rigida censura
D erano l’unica occasione per criticare il potere attraverso la satira, perciò spesso si verificavano scontri tra gli
spettatori
13 Gli acquedotti
A furono costruiti in tutto il territorio dell’Impero, ma la loro gestione era estremamente carente
B erano opere rudimentali, ma poiché erano le prime, suscitarono grande impressione
C erano diffusi soprattutto nel territorio di Roma ed erano gestiti con grande efficienza
D servivano agli imperatori per aumentare il consenso e diffondere il modello di vita romano
14 La venerazione dell’imperatore
A lasciò sempre scettici i Romani che ne fecero spesso oggetto di satira
B fu imposta con la forza ai Romani, mentre era già presente in Oriente
C iniziò con il culto di Augusto e si andò sempre più rafforzando
D era limitata alla sola plebe e non si diffuse mai tra la classe dominante
15 I caldei erano
A indovini e astrologi, immigrati a Roma dalla Mesopotamia
B una popolazione mediorientale che adorava divinità mostruose
C artigiani nomadi, particolarmente abili nella lavorazione del rame
D sacerdoti specializzati nell’interpretare il volo degli uccelli
16 L’orfismo era un culto
A proveniente dell’Egitto e basato sulla divinizzazione dell’imperatore
B misterico e basato sull’immortalità dell’anima e la sua trasmigrazione dopo la morte
C diffuso nella cultura ellenistica e legato alla resurrezione dalla morte
D diffuso in Palestina e basato sull’attesa di un salvatore che avrebbe redento l’intera umanità
17 La comunità degli Esseni credeva
A nell’arrivo di un Messia che si sarebbe messo alla guida del popolo ebraico per dargli l’indipendenza
B nella metempsicosi, cioè nella trasmigrazione delle anime da un corpo all’altro, dopo la morte
C in un Salvatore che sarebbe stato capace di portare al popolo ebraico la salvezza spirituale
D in un giudizio divino finale che avrebbe premiato i buoni e condannato i cattivi per l’eternità
18 La capacità di diffusione del cristianesimo era legata
A al fatto che si rivolgeva a tutti gli uomini, lasciandoli liberi di continuare a seguire le loro usanze
B al fatto di essere l’unico culto a lasciare la speranza di una vita migliore dopo la morte
C alla sua capacità organizzativa, in grado di sostenere i credenti nelle difficoltà materiali oltre che spirituali
D alla natura dell’Impero romano, in grado di favorire la diffusione delle idee, grazie alla sua ampiezza e alla sua
rete stradale
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19 L’importanza di Paolo di Tarso è dovuta al fatto che
A diede un’organizzazione alle prime comunità cristiane
B convertì, per la prima volta, alcuni membri della famiglia imperiale
C elaborò un importante corpo dottrinale e svolse un intenso proselitismo
D diede un carattere organico al cristianesimo con l’elaborazione dei Vangeli
20 Per quanto riguarda la scienza, i Romani
A elaborarono nuove teorie scientifiche, soprattutto nel campo della fisica
B si dedicarono alla diffusione delle conoscenze raggiunte fino ad allora
C ne limitarono lo studio poiché la ritenevano in contrasto con la religione
D avendo un carattere pragmatico, non le prestarono particolare attenzione
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