Oggi si prega per la Chiesa in Cina

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Oggi si prega per la Chiesa in Cina
di Leone Grotti
Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina
istituita nel 2007 da Benedetto XVI nella famosa lettera del 27 maggio «ai vescovi, ai
presbiteri, alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa cattolica nella
Repubblica Popolare Cinese». La giornata, dedicata a Maria aiuto dei cristiani,
coincide in Cina con la festa della Madonna di Sheshan, unico santuario mariano
nazionale cinese, che si trova a 40 km da Shanghai.
Il santuario di Sheshan è stato costruito sulla sommità dell’omonima collina, alta
appena 100 metri, e ci si arriva attraverso un sentiero immerso nel folto delle canne di
bambù. Ai lati del sentiero si trovano le stazioni della via crucis, che accompagnano i
fedeli fino in cima. La collina ha sempre avuto un ruolo molto importante per la
religiosità cinese. Prima che venisse costruito il santuario, infatti, era sede di templi
taoisti e buddisti. Nel 1700 l’imperatore Kangxi, vicino al cristianesimo, ha dato il
permesso ai gesuiti di costruire sulla collina un’edicola. Nell’800, l’edicola è
diventata una chiesa e infine un santuario dedicato a Nostra signora aiuto dei
cristiani. Nel 1924 a Shanghai si è svolto il primo sinodo cinese e Celso Costantini lo
ha nominato santuario nazionale. Durante la Rivoluzione culturale il santuario è stato
usato come magazzino, le vetrate sono state spaccate e la statua della Madonna che
eleva al cielo Gesù Bambino che si trova sulla guglia più alta, da dove domina tutta la
vallata, ridotta in mille pezzi.
Lo scorso 20 maggio, Benedetto XVI durante il Regina Coeli si è rivolto così alla
Chiesa cattolica cinese: «Che i cattolici cinesi annuncino con umiltà e con gioia
Cristo morto e risorto, siano fedeli alla sua Chiesa e al Successore di Pietro e vivano
la quotidianità in modo coerente con la fede che professano. Maria, Vergine fedele,
sostenga il cammino dei cattolici cinesi, renda la loro preghiera sempre più intensa e
preziosa agli occhi del Signore, e faccia crescere l’affetto e la partecipazione della
Chiesa universale al cammino della Chiesa che è in Cina».
Una preghiera di cui i cattolici in Cina hanno bisogno visto che, come dichiarato
in una recente intervista dal cardinale Zen, «la persecuzione si fa sempre più reale e
concreta. Su questo punto non vi è alcun miglioramento da parte del governo. Essi
ricorrono a metodi ancora più pericolosi, quanto abili, perché non si fermano a
minacciare le persone, ma li inducono in tentazione. Essi non vogliono fare dei
martiri, vogliono produrre dei rinnegati. Per la Chiesa è dunque molto peggio. Essi
hanno i mezzi per tentate le persone, buone, timide o deboli, e di ridurli
all’obbedienza. Questi mezzi sono il denaro, ma anche il prestigio, gli onori o una
posizione nella società. Di fronte a ciò, il Santo Padre ha istituito la Giornata di
preghiera del 24 maggio : è un fatto unico e nuovo che dice bene a che punto è la cura
di Benedetto XVI per la Chiesa in Cina, per cui il Santo Padre è inquieto e della quale
dispone di informazioni molto dettagliate».
Di seguito la preghiera scritta da papa Benedetto XVI in occasione della Giornata
mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina:
Vergine Santissima, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra,
venerata col titolo di “Aiuto dei cristiani” nel Santuario di Sheshan,
verso cui guarda con devoto affetto l’intera Chiesa che è in Cina,
veniamo oggi davanti a te per implorare la tua protezione.
Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna
sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza
fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini.
Con il docile “sì” pronunciato a Nazaret tu consentisti
all’eterno Figlio di Dio di prendere carne nel tuo seno verginale
e di avviare così nella storia l’opera della Redenzione,
alla quale cooperasti poi con solerte dedizione,
accettando che la spada del dolore trafiggesse la tua anima,
fino all’ora suprema della Croce, quando sul Calvario restasti
ritta accanto a tuo Figlio che moriva perché l’uomo vivesse.
Da allora tu divenisti, in maniera nuova, Madre
di tutti coloro che accolgono nella fede il tuo Figlio Gesù
e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle.
Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti
con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua,
dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni situazione,
fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio.
Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina,
tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare,
affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù.
Nella statua che sovrasta il Santuario tu sorreggi in alto tuo Figlio,
presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore.
Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore,
mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa.
Madre della Cina e dell’Asia, prega per noi ora e sempre. Amen!
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