scarica - RiassuntiSDF

annuncio pubblicitario
Storia della psicologia - Riassunti
WUNDT: 2^ metà dell'800. Fondatore della psicologia.
WOLFF: divise la metafisica in 4 parti (ontologia, cosmologia, teologia, psicologia). Opera
distinzione tra psicologia empirica (fatti fondati sull'esperienza) e psicologia razionale
(essenza dell'anima).
Il termine psicologia verrà poi utilizzato per designare una disciplina autonoma rispetto
alla filosofia.
L'uomo come oggetto di studio scientifico è alla base delle scienze umane. Per molti secoli
tale prerequisito è venuto a mancare. Il pensiero ha escluso l'uomo come oggetto
d'indagine.
La scienza cinese pone nel cuore lo spirito vitale ma attribuisce localizzazioni psicologiche
in altri organi. Il pensiero ebraico fa derivare dal cuore il pensiero e l'azione.
SMITH: ha scritto informazioni sul rapporto tra danni celebrali e disturbi periferici.
PITAGORA: 3 facoltà psichiche -> intelligenza, passione, ragione.
IPPOCRATE: fonda una scienza dell'uomo in cui confluiscono osservazioni sociologiche,
psicologiche e fisiologiche. Dottrina caratterologica: ritiene vi siano 4 umori corrispondenti
a 4 tipi di temperamento diversi (sanguigno, flemmatico, collerico e melanconico).
Afferma che il cervello è l'organo più importante del corpo e gli organi di senso agiscono in
sua dipendenza. Sede dell'intelligenza è il ventricolo sx del cuore.
ARISTOTELE: 1° testo di psicologia. Cervello -> potere di raffreddamento sul cuore.
PUNTI IN COMUNE TRA ARISTOTELE E PITAGORA:concez. Dell'uomo come parte della
natura e della relativa possibilità di studio.
DAL MEDIOEVO AL RINASCIMENTO
La filosofia greca aveva posto tutte le premesse affinchè le scienze dell'uomo potessero
progredire. Plinio poneva il cuore come sede della mente che veniva portata al cervello per
mezzo delle arterie.
PENSIERO MEDIOEVALE: è lontano dallo studio dell'uomo che non veniva visto come parte
del mondo naturale. Esistenza del mondo dell'alchimia e dei maghi -> la ricerca è però
impregnata di spirito magico.
PENSIERO RINASCIMENTALE: con il rinascimento inizia la ricostituzione della scienza
dell'uomo. Magia bianca, nera e conseguente affiancamento di quella naturale -> non
esistenza del sovrannaturale ma presenza di forze prodigiose in natura. Concezione
deterministica. Importanza dell'astrologia -> moti degli astri esercitano potere sugli eventi
del mondo.
CARTESIO E IL DUALISMO CARTESIANO: condizioni che portano alla fondazione delle
scienze umane. 600-> abbattimento barriere che il cristianesimo aveva posto allo studio
dell'uomo. Cartesio distingue la Res Extensa dalla Res Cogitans. Anima pensante e corpo
come una macchina.
“dualismo” -> il corpo ha una estensione dello spirito e interagisce con la ghiandola
pineale. Corpo come meccanismo perfetto -> ricerche sul pensiero incontrano ancora
ostacoli del potere religioso. Indipendenza tra corpo e mente.
“Dottrina idee innate”->3 tipi di idee -> derivanti dai sensi, dalla memoria o
dall'immaginazione (legame tra mente e realtà), idee costruite direttamente dalla mente
(come i sogni) e infine idee innate a cui l'uomo deve accedere attraverso l'osservazione e
l'esprerienza.
“Concezione del mondo costituito da apparenze”-> persistono comunque idee indubitabili.

Studio dell'uomo come meccanismo -> passaggio da un indagine sull'essenza della
mente ad una sui processi indipendentemente dalla sostanza che la compone.

Passaggio della concezione dell'uomo come macchina ad animale (primo passo
compiuto dagli empiristi mentre il secondo è stato compiuto in Francia con
Lamettrie, Caudillac e Buffon)
DAGLI EMPIRISTI AGLI ASSOCIAZIONISTI
Il filone che prende origine da Cartesio è razionalista. Si contrappone all'empirismo i cui
principali rappresentanti furono Locke, Berley e Hume. Avversione ad ogni forma di idee
innate nell'affermazione della derivazione di ogni conoscenza dall'esperienza -> è la
distinzione tra razionalisti ed empiristi. La discussione sul problema delle idee innate parte
dalla definizione di “idea”.
Hume affermava che le idee innate erano legate alla costituzione originale della mente
umana. Se per idee si intendono i pensieri non esiste alcune che sia in grado di non esser
fatto risalire a qualcuno di precedentemente sentito. L'intelletto umano è determinato da
fattori ambientali quindi la mente in origine era una tabula rasa.
“Intelletto”-> tale termine verrà utilizzato da Locke riferendosi ad una facoltà e non ad
una sostanza (veniva bandita la metafisica).
Gli empiristi non negavano l'esistenza dell'anima ma ne negavano un indagine metafisica
distinguendo i “prodotti” dell'uomo in “processi” ed “effetti”. Tale distinzione portò alla
nascita di una psicologia scientifica (problema dell'essenza).
Apertura 2 vie di indagine:
– quella dei processi che si svolgono nell'intelletto
– quella relativa allo studio dei rapporti tra mente e corpo.
HUME -> Associazioni -> processi fondamentali che regolano l'intelletto. I principi
dell'associazione formulati da Aristotele vennero approfonditi da Hume -> tra le idee si
stabilivano dei legami segreti che portavano ad una rapida formulazione delle idee.
Distingueva idee per somiglianza, contiguità e causazione. Tale principio introdusse il
metodo dell'introspezione.
HARTLEY -> spiega come avvengono fisiologicamente le associazioni -> teoria delle
“vibraziuncole” che gli oggetti esterni provocano sugli organi di senso del sistema
nervoso.
ASSOCIAZIONISMO
STUART MILL: principio associazione sincrona (oggetto costituito da una somma di
sensazioni costituenti un percetto).
JAMES MILL: teoria della chimica mentale -> nel costruire le idee complesse, le idee
semplici si comportano come gli elementi della chimica quando si uniscono tra loro.
BAIN -> ammetteva l'esistenza di fattori innati di organizzazione del comportamento. Il
movimento precede la sensazione e a sua volta precede il pensiero. L'individuo opera
inizialmente con movimenti casuali.
IDEOLOGI->Francia -> intenzione di superare l'essenzialismo nelle ricerche sull'anima.
Ricerca corrispondenza tra fisico e morale.
CONDILLAC-> Studio processi mentali. Apre la via ad uno studio scientifico dei processi
psicologici. Confronto uomo/animale.
BUFFON->giunge al concetto di storia naturale. Considerazione dell'uomo come parte
integrante della natura (somiglianza/differenza con gli animali). Polemica antimeccanicistica.
LA METTRIE->La mente è una proprietà della materia. L'anima non ha principi innati ma si
governa per volontà del corpo. Cadono ostacoli del dualismo cartesiano.
CABANIS ->Rifiuta riduzionismo meccanicista. Sostiene una possibilità di considerare
l'uomo unicamente dal punto di vista fisico.
Fisica e morale -> poli opposti -> unica dimensione. Sist. Nervoso governa ogni parte del
corpo. Il morale è un principio regolatore del fisico. Unità dell'uomo affermata.
PENSIERO TEDESCO DOPO KANT
18° sec-> impulso dato allo studio da Federico 2*. Kant supera barriera tra empirismo e
razionalismo attraverso giudizi sintetici a proprio. Superamento distinzione tra psicologia
razionale ed empirica. Precursori-> Herbert e Fechner.
HERBART-> psicologia matematica-> concezione della psicologia come scienza metafisica
e non sperimentale. Negava i nessi tra psicologia e fisiologia. Afferma autonomia della
psicologia. Sostiene necessità di misurazione dei fatti psichici (variabilità idee in base a
tempo e intensità).
2 idee contemporanee possono integrarsi in una unità più complessa. Tenderanno ad
inibirsi. L'inibizione di una idea da parte di un altra non sarà mai completa in quanto essa
stessa non cessa di esistere ma entra nel cervello a livello inconscio -> 1^ formulazione di
inconscio.
Le idee possono unificarsi -> massa appercettiva. Tendono a superare la soglia di
coscienza. Utilizzava l'introspezione e affermava necessità di una operazione matematica
della scienza psicologica -> 2 operazioni fondamentali -> tolse l'oggetto di studio del
dominio qualitativo a favore del quantitativo -> teoria misurazione dei fenomeni psichici.
FECHNER-> nascita psicofisica -> era un fisico. Persistenza della questione materialistica
che vede da un lato la difesa del vitalismo (grandi fisiologi, Muller, Liebig) e dall'altro
giovani fisiologi (Helmhotz) che sosterranno la necessità di considerare gli essere viventi
soggetti alle stesse leggi valide per il resto della natura.
Materialismo radicale: l'anima è per Fechner una proprietà della materia inerente alla sua
organizzazione in atomi. Ogni materia è dotata di anima -> prodotti sono effetti di
processi che avvengono nella materia che compone il nostro sistema nervoso.
La scienza può determinare i processi che si svolgono nella materia e causano effetti
nell'anima. Cervello-> analizzabile a liv. Fisico,chimico ecc.
PSICOFISICA -> 2^ metà 900. Ponte tra anima e corpo. Determina tale reazione con la
matematica. Legge di Weber-Fechner: Weber aveva rilevato che se ad un soggetto
venivano presentati 2 stimoli di diversa intensità aumentava la difficoltà appena
percepibile ma restava costante il rapporto tra i 2 stimoli.
PSICOLOGIA: apporti da varie discipline -> astronomia -> Bessel -> osservazione
astronomica della velocità di spostamento dei corpi celesti. Al microscopio veniva applicato
un reticolo ove l'astronomo udiva contemporaneamente il battito di un orologio -> insieme
di operazioni da compiere -> rilevare 2 stimoli visivi e 1 uditivo.
1796: il Regio Astronomo di Greenwich, Maskelye licenziò l'assistente notando ampi
margini d'errore nel calcolo. Questione ripresa 20 anni dopo da Bessel (questione
tempistica individuale). Differenza sistematiche tra persone nella rilevazine dei tempi.
Ricerche avrebbero consentito l'equazione personale. Nasceva la problematica dei tempi di
reazione-> studio del tempo necessario affinchè una persona risponda alla presentazione
di uno stimolo.
1840: studio metodi osservazione. Si ritenne che l'errore potesse essere dovuto
all'insieme di operazioni che l'astronomo doveva compiere nel corso dell'osservazioni.
Doveva rilevare 2 stimoli visivi e contare. Eredità dall'astronomia alla psicologia.
DONDERS: utilizzo tempi di reazione escogitato da Helmhotz. Somministrava uno stimolo
ad un soggetto -> misura del 1° tempo di reazione. Successivamente 2° stimolo e mira
tempo di reazione -> differenza tra i 2 tempi di corrispondeva alla velocità dell'impulso
nervoso. Il metodo sottattrivo di Donders venne impiegato da Wundt -> tentativo di
dimostrare con la sottrazione dei tempi di reazione l'esistenza delle fasi in cui riteneva si
articolassero i processi mentali.
METODO SOTTRATTIVO: impediva alla psicologia di diventare scienza in quanto non
persistevano dei tempi di durata dei processi mentali -> dimostrare che nella mente
richiede del tempo.
Nuovo esperimento: 3 condizioni per il rilevamento dei tempi di reazione. Differenze tra
tali tempi discrimina il lasso di tempo necessario alla discriminazione tra stimoli e scelta di
quelli a cui rispondere.
ARCO RIFLESSO: stimolazione recettori sensoriali si provocavano delle risposte
automatiche. Substrato nervoso composto da una parte afferente (recettore sensoriale
che porta l'impulso) e di un ramo efferente (fibra motoria che conduce agli effettori
periferici). Al centro -> contatto tra afferente ed efferente. Non a contatto con la volontà
degli individui (es. riflesso rotuleo).
LEGGE DI BELL MAGENDIE: inizio 19 sec. Bell e Magendie dimostrarono indipendenza
delle vie sensoriali da quelle motorie. Ogni nervo che ha origine dal midollo spinale ha 2
radici -> recidendone una si conserva la sensibilità dell'altro. Dimostra unità distinte
costituenti il sistema nervoso.
LEGGE ENERGIA NERVOSA SPECIFICA: Muller. Sensazioni ricevute -> organi sollecitati.
Sensazioni diverse in base ai nervi stimolati -> principio base delle percezioni sensoriali ->
distinzione tra rappresentazione e cosa rappresentata, tra caratteristica dello stimolo e la
relativa percezione.
INFERENZA INCOSCIA: sistema percettivo corregge immediatamente le percezioni ->
correzione determinata dall'esperienza.
L'EVOLUZIONISMO
concetto di adattamento con la misurazione delle abilità mentali.
Dottrina evoluzionistica -> alla base vi è il concetto di selezione naturale. Secondo tale
principio le specie che non riescono ad adattarsi all'ambiente finiscono con lo scomparire.
Processo di modificazione della specie-> la discendenza presenterà un modo più
accentuato i caratteri adattativi. Principio di Darwin si applica anche ai caratteri psichici.
Galton studia le caratteristiche psicologiche individuali e la loro trasmissione ereditaria.
Teoria della misura delle differenze individuali e teoria delle correlazioni che dotavano la
psicologia differenziale applicata di strumenti statistici.
Dottrina evoluzionistica -> strutturalismo wundtiano -> Herbart e Helmatz -> studia i
contenuti di coscienza dell'uomo adulto normale. Duplice evoluzione filogenetica ->
dell'evoluzione al costituirsi della specie umana e autogenetica (dal bambino all'adulto).
Cartesio: tra res cogitans e res extensa-> studio prospettiva meccanicistica.
Buffon: uomo nella scala zoologica.
Cabanis: studio scientifico dell'uomo sul piano biologico e mentale.
Herbart e Fechner: studio matematico dei processi mentali
Donders: metodo sottrattivo
Bell-Magendie: dicotomia nel sistema nervoso tra componenti sensitivi e motorie.
Evoluzionisti:concetto di adattamento.
WUNDT: Sintetizza le concezioni e i risultati empirici psicologici emersi nell'ambito di
discipline come la fisiologia, la filosofia, l'etica, l'antropologia. Ha scritto nel 1873 la prima
opera sistematica della psicologia scientifica moderna ove vengono trattati temi filosofici
ed epistemologici (rapporto tra vitalismo e meccanicismo, rapporto fra principio casuale e
finalistico9.
1879-> fonda il laboratorio di psicologia sperimentale, studia 4 campi d'indagine: la
psicofisiologia dei sensi, il tempo di reazione, la psicofisica e l'associazione mentale. Le
sue teorie si riferiscono al volontarismo secondo cui tutti i processi psichici umani passano
attraverso la percezione, l'appercezione e l'atto di volontà.
Definizione programmatica dell'oggetto-> l'esperienza umana immediata, contrapposta
all'esperienza mediata che è oggetto delle scienze fisiche.
Wundt codificò il metodo sperimentale insistendo sull'importanza del controllo e
quantificazione delle variabili psichiche che erano circoscritte ai processi sensoriali e
percettivi semplici.
Brentano, teorico della psicologia dell'atto trovava incompatibilità fra ricerca psicologica e
sperimentazione di laboratorio.
Wundt enunciò un principio che continua ancor oggi a caratterizzare le sistematizzazioni
psicologiche: principio del parallelismo psicofisico secondo cui i processi mentali e quelli
fisici sono paralleli (al cambiamento di uno, corrisponde quello dell'altro). Si contrappone
alla psicologia introspezionistica di derivazione hobbesiana poiché insiste nel porre gli
eventi mentali in relazione a stimoli e reazioni oggettivamente conoscibili e misurabili
difendendo l'importanza della ricerca sugli animali. Conferisce all'introspezione lo status di
metodo psicologico privilegiato ponendo le premesse dell'introspezionismo sistematico.
Formula e sviluppa concetti quale quello di sintesi creativa. Attenzione alla psicopatologia.
LO STRUTTURALISMO
TITCHENER: Tradusse l'opera di Wundt nascondendone l'eclettismo e le componenti non
sperimentalistiche. Elabora un sistema sotto il nome di strutturalismo o esistenzialismo
titcheneriano o introspezionismo. Tra i suoi allievi ricordiamo Boring.
LA PSICOLOGIA STRUTTURALISTA: la psicologia ha per oggetto l'esperienza umana. La
scientificità intrinseca dello psicologo ha la stessa natura e livello potenziale rispetto alla
scientificità intrinseca della fisica. La differenza si trova nel fatto che, la prima studia
l'esperienza in quanto indipendente dal soggetto mentre la secondo in quanto dipendente
dal soggetto. In quest'ultimo caso dipendono molto le condizioni oggettive dell'osservatore
stesso.
“mente” e “coscienza” si riferiscono all'esperienza umana immediata: la sente è la somma
di tutti i processi mentali che hanno luogo nella vita di un individuo mentre la coscienza è
la somma dei processi mentali che hanno luogo in un determinato momento del presente.
Lo scopo dell'indagine psicologica consiste nel descrivere i contenuti elementari della
coscienza e nell'evidenziare le leggi che presiedono al loro combinarsi. La psicologia
titcheriana è descrittiva. Spiega i contenuti coscienti in termini motivazionali istintuali e
simili. La struttura mentale è la somma di elementi specifici.
L'esperienza cosciente si presenta sotto forma di percezioni, idee, emozioni. L'interesse
della psicologia è rivolto agli elementi semplici o costitutivi delle percezioni che sono le
sensazioni, emozioni o stati affettivi.
La sensazione corrisponde allo stato di coscienza concomitante alla stimolazione di un
organo sensoriale. Sottolinea l'esistenza delle sensazioni cinestetiche (provengono dal
movimento).
Immagine -> compare nei processi mentali relativi ad esperienze non attuali come i ricordi
o le anticipazioni del futuro.
Stati affettivi -> costituito dalle emozioni, sentimenti.
Gli elementi della coscienza hanno degli attributi. Quelli fondamentali della sensazione e
dell'immagine sono 4: qualità, intensità, durata e chiarezza.
Gli stati affettivi possiedono gli attributi della qualità, intensità ma manca la chiarezza.
La psicologia procede mediante l'osservazione empirica. I dati empirici oggettivi sono
rilevabili dall'esterno del soggetto (comportamenti) e diventano psicologici qualora siano
interpretati alla luce dell'introspezione. Quest'ultima è sottoposta a regole del controllo
sperimentale sistematico. Nel procedere, lo psicologo deve seguire 2 norme: adottare il
criterio elementistico e salvaguardarsi nell'arrore dello stimolo.
Criterio elementistico: implica la scomposizione dei dati negli elementi più semplici.
Errore dello stimolo: consiste nell'attribuzione di significati o di valori ai dati
dell'esperienza cosciente che vanno invece riportati nella pura esistenzialità. Il soggetto
impara a riferire la propria esperienza cosciente immediata scindendola dall'involucro
sociale, culturale e linguistico, impara a descrivere il processo cosciente determinato in lui
dall'oggetto stimolo anziché l'oggetto stimolo in quanto tale.
IL FUNZIONALISMO
Allaccio alla psicologia dell'atto.
Studia i mezzi messi in opera dall’individuo per
raggiungere determinate finalità. Considera l’uomo nelle sue condizioni culturali.
James -> ispiratore del movimento funzionalistico. Filosofia pragmatistica è legata a
Darwin. Odia il metodo sperimentale, interesse per la corrente di coscienza. I funzionalisti
considerano l'organismo umano come ultimo stadio del processo evolutivo. I processi
mentali sono considerati i mezzi che hanno aiutato l'organismo a sopravvivere
all'adattamento nell'ambiente.
L'interrogativo principale diventa “a cosa servono e come funzionano i processi mentali?”.
L'accento è posto sulle operazioni dell'intero organismo biologico umano e animale anziché
sui contenuti della mente isolata dal corpo. Per i funzionalisti i processi mentali sono
espressi dall'organismo che esprime i processi biologici.
Acquisenso tale valenza biologica, lo psicologo acquisisce una valenza esplicativa -> gli
psicologi funzionalisti descrivono e spiegano rimanendo all'interno della psicologia.
Oggetto della ricerca sono le attività mentali relative all'acquisizione, all'immagazinamento
, all'organizzazione e valutazione.
Importante è il concetto di comportamento orientato verso qualcosa -> comportamento
adattativo. Esso è caratterizzato dalla presenza di 3 comportamenti:
– stimolazioni motivate
– stimolazione sensoriale
– risposta che altera la situazione in modo tale da soddisfare le condizioni motivanti.
La coscienza emerge quando il comportamento è ostacolato da eventi problematici in
ordine di sopravvivenza dell'organismo una volta svolto il ruolo adattativo tende ad
eclissarsi e a farsi sostituire dagli automatismi comportamenti.
Secondo Dekley, l'arco riflesso non è scomponibile in 3 entità reciprocamente indipendenti
(studio e risposta) ma costituisce un anello unitario in una ininterrotta catena di archi
riflessi. Ogni attività dell'organismo vivente è un processo globale e continuo. Stimolo e
risposta svolgono ruoli diversi nella coordinazione relativa al raggiungimento dello scopo.
E' una distinzione funzionale.
I processi mentali vengono ridefiniti in termini di funzioni. I primi sono la sensazione,
l'emozione, i secondi sono la percezione, la motivazione, l'apprendimento e il pensiero.
La sensazione diventa oggetto molto marginale nella ricerca funzionalistica. Viene
riconosciuto il valore adattativo dei processi sensoriali. L'organismo assolve la funzione
adattativa consistente nel localizzare gli oggetti nel suo spazio circostante e nel
discriminare le loro dimensioni. Quanto all'emozione i funzionalisti ne sottolineano il
carattere adattativo, di riadattamento organico automatico che ne aumenta l'efficacia della
risposta a situazioni particolari. I funzionalisti ammettono l'esistenza di molto emozioni
non funzionali alla sopravvivenza.
La percezione è considerata processo mentale indipendente e viene definita da Carr come
cognizione di un oggetto presente in relazione ad un comportamento adattivo. Viene
attribuita molto importante alla motivazione. Importantissimo è l'l'adattamento che
consiste nell'acquisizione di modalità di risposta a situazioni presenti nell'ambiente.
LEGGE DELL'EFFETTO:ogni atto che in una data situazione produce soddisfazione, finisce
con l'essere associato a quella situazione.
Minore importanza viene attribuita all'apprendimento “per prove ed errori”. Si sostiene
che, sin dal primo impatto col problema l'organismo si comporta in modo selettivo ed
analitico.
Il funzionalismo detronizza l'introspezione del suo status di unico metodo psicologico.
ECLETTISMO METODOLOGICO:valorizzare la sperimentazione pratica nel modo meno
sistematico e rigoroso. E' accompagnata dal metodo genetico e dal metodo osservazionale
puro. I funzionalisti accettano i contributi della conoscescenza psicologica della filosofia,
della storia, della letteratura, dell'arte, dell'antropologia comparata.
Vengono considerati anticipatori del contemporaneo interdisciplinarismo.
POLEMICA FRA STRUTTURALISTI E FUNZIONALISTI
Entrambi appartengono alla famiglia soggettivistica.
Titchener critica il funzionalismo -> contrappone il proprio sperimentalismo sistematico
alle componenti filosofiche o aprioristiche presenti negli scritti della scuola di Chicago che
tengono a riportare la psicologia al periodo prescientifico. Attacca il vitalismo finalistico
che i funzionalisti applicano alla psicologia. Titchener pur riconoscendo scientificamente lo
studio delle funzioni mentali, sostiene che esso debba esser preceduto dallo studio dei
contenuti mentali.
La critica dei funzionalisti verso lo strutturalismo è quella secondo cui i momenti di
coscienza rilevati mediante l'introspezione, sono transitori ed evanescenti e cessano di
esistere non appena trascorsi mentre le funzioni mentali sono persistenti e continuative.
Ricordiamo inoltre l'aspetto relativo all'utilità della psicologia. Titchener si erige a difensore
di una scienza psicologica pura.
I funzionalisti operano una realtà opposta -> influnzati dalla filosofia pragmatistica che
identifica il vero con l'utile, giustificano la scienza psicologica sulla base del valore sociale
dei suoi risultati, non intendono aggiungere una psicologia applicata alla tradizionale
psicologia pura. La ricerca psicologica doveva caratterizzare in senso utilitario
focalizzandosi sulle differenze interindividuali.
BILANCIO STORICO
STRUTTURALISMO: dagli anni 20 in poi la psicologia si è sempre interessata allo studio
delle variabili antropologiche-culturali, dello sviluppo intellettivo ed affettivo.
L'elementismo titcheneriano è stato messo in crisi dal globalismo fenomenologico della
Gestalt.
Il descrittivismo statico dell'analisi strutturalistica è stato superato dall'esplicazionismo
delle nuove psicologie dinamiche. L'introspezionismo è crollato sul piano metodologico sia
e contenutistico. Lo strutturalismo è stato il sistema psicologico più organico ed ha
rappresentato il punto di riferimento di quasi tutte le concettualizzazioni psicologiche. Lo
strutturalismo ha inoltre contribuito al riconoscimento della psicologia come scienza
indipendente. Ricordiamo l'avversione per la metafisica della psicologia come scienza.
FUNZIONALISMO:Si identificava con la scuola di Cornell. Ha influenzato la psicologia
odierna. I comportamentisti si appropriarono delle tematiche del funzionalismo quale lo
studio e l'apprendimento oltre all'istanza utilitaria. Denunciarono le numerose componenti
filosofiche o comunque prescientifiche delfunzionalismo quali lo studio della volontà.
Filosofia e psicologia sono vicine, legate alle istanze narrative della logica e dell'etica.
Il concetto di funzione risultò compatibile ad alcuni orientamenti non comportamentistici e
si interessava di processi cognitivi dal gestaltismo alla psicologia cognitivistica del problem
solving. L'orientamento biologizzante del funzionalismo ha lasciato il segno nella psicologia
odierna ed ha fatto proprio il concetto di adattamento dell'organismo all'ambiente e
definisce con il termine “funzioni” i propri oggetti di ricerca.
Di derivazione funzionalistica lo studio della percezione, il ruolo dell'apprendimento. Sul
piano della metodologia della ricerca psicologica i ricercatori attuali che denunciano
l'artificiosità della situazione di laboratorio si ricollegano alla diffidenza dei funzionalisti nei
confronti della sperimentazione. I ricercatori si dedicano inoltre allo studio
dell'apprendimento verbale.
Nella letteratura psicologica contemporanea il termine “funzionalismo” viene usato come
sinonimo di antiteoricismo.
LA RIFLESSOLOGIA E LA SCUOLA STORICO CULTURALE
L'opera di Wundt ebbe influenza sugli psicologi russi. All'indirizzo spiritualistico si
affiancava una corrente materialistica che riduceva i processi psichici a processi
psicologici. Gli psicologi decisero di rivedere le basi teoriche e metodologiche della propria
disciplina alla luce delle teorie leniniste e marxiste (spesso definita psicologia comunista).
La riflessologia è rapprentata da Pavlov e Bechterev.
Con il termine “Riflessologia” s'intende una concezione dei processi psichici riducibili a
riflessi cioè processi fisiologici ed elementari.
SECENOV: padre della fisiologia russa. Teoria materialistica dei processi psichici. Gli
studiosi di fisiologia consentivano di spiegare il comportamento secondo un meccanismo
semplice di cui si conoscevano le basi fisiologiche cioè l'arco riflesso. Ad uno stimolo
dell'ambiente corrisponde una reazione motoria dell'animale. Tale reazione è mediata
dall'attività di un centro nervoso localizzato dal midollo spinale. L'arco riflesso spinale
poteva spiegare i processi comportamentali involontari. Suppone che per spiegare i
processi comportamentali localizzati nel cervello, il meccanismo di base era lo stesso ->
stimolo – centro nervoso – reazione.
Per Secenov i processi psichici erano riducibili a riflessi cerebrali relativamente alla loro
struttura di base. Alla psicologia spettava l'analisi dei contenuti dell'attività psichica
acquisiti durante lo sviluppo autogenetico e legati all'ambiente in cui l'individuo cresce.
BECHTEREV:Tra 1910 e fine anni 20 si diffuse la vera e propria corrente riflessologica
fondata da Bechterev. Era partito dall'idea di fondare una psicologia oggettiva
sperimentale priva di riferimenti spiritualistici e introspettivi. Oggetto d'indagine erano i
riflessi su cui si fondava l'attività psichica. La riflessologia era una concezione generale
unitaria di tutti i fenomeni fisiologici, psicologici e sociali. Nello studio del processo di
acquisizione dei riflessi aveva privilegiato i riflessi motori a differenza di Pavlov le cui
ricerche sui riflessi condizionati riguardavano l'attività riflessa vegetativa. Secondo
Bechterev lo studio dell'attività motoria avrebbe permesso una conoscenza approfondita
non solo degli animali ma anche dell'uomo.
PAVLOV: concezione sistematica delle basi fisiologiche del comportamento. Era partito
dall'osservazione della secrezione psichica, cioè del fenomeno per cui il cane salivava, non
solo quando il cibo veniva a contatto con i recettori gustativi ma anche in assenza di
questi quando attendeva la somministrazione del cibo -> reazione denominata riflesso
incondizionato. Il comportamento è l'insieme di processi che regolano l'interazione uomoambiente. I processi elementari sono riflessi incondizionati, risposte innate agli stimoli. In
un secondo stadio i processi sono più complessi.
Lo stimolo incondizionato produce una reazione incondizionata. Si studiato che uno
stimolo nuovo (incondizionato) segnali l'applicazione successiva dello stimolo
incondizionato allora la reazione si produce subito dopo lo stimolo condizionato e dopo
quello incondizionato.
Pavlov descrisse una serie di processi fisiologici che sarebbero stati alla base della
formazione dei processi incondizionati.
La teoria pavloviana fu estesa allo studio del comportamento umano. Secondo tale teoria
una caratteristica peculiare dell'uomo era la capacità di formar riflessi condizionati verbali.
Gli studi sul linguaggio come secondo sistema di segnalazione costituirono un tema
fondamentale delle ricerche della scuola pavloniana. Un tema centrale fu il
condizionamento basato sull'azione degli stimoli condizionanti e/o incondizionati sulle
mucose degli organi interni. La scuola pavloniana ha fatto perddere le connotazioni di
dogmatismo e osservanza alle posizioni teoriche originarie di Pavlov.
Adozione tecniche neurofisiologiche per lo studio dei processi cerebrali che intervengono
nella formazione dei riflessi condizionati abbondando in parte l'impotazione
concettualistica di Pavlov.
LA SCUOLA STORICO CULTURALE
La scuola pavloviana fu considerata come la scuola sovietica per eccellenza. La psicologia
fu stimolata dal contesto sociopolitico a cercare una nuova prospettiva teorica e
metodologica in conformità ai principi del materialismo storico e dialettico.
Istituto di psicologia di Mosca -> esponenti: Vygotsky, Leontijev e Lurija.
Questioni da affrontare -> rapporti psicologia/marxismo, psicologia/scienza e ruolo della
psicologia nella società comunista.
VYGOTSKIJ: 1924 da inizio a ricerche sui processi cognitivi che furono alla base della
scuola storico culturale. Formulazione sistematica dei concetti e metodi della teoria storico
culturale. Esamina funzioni psichiche dei primati, del bambino e adulto. Affronta rapporto
tra animale e uomo e tra adulto e bambino.
Doppia prospettiva-> evolutiva in senso filogenetico (animale/uomo) e ontogenetico
(bambino/uomo).
Processi fisiologici e comportamentali come i riflessi condizionati possono essere comuni
sia all'uomo che all'animale. Per gli animali costituiscono l'unità fondamentale del
comportamento, nell'uomo invece costituiscono processi elementari (meno tipici).
Concezione degli strumenti nell'uomo-> sia utensili, sia simboli-> il linguaggio è un
simbolo. Uso degli strumenti appreso durante lo sviluppo ontogenetico.
Pensiero e linguaggio: 2 diverse radici genetiche -> il bambino può utilizzare diverse
forme di linguaggio senza implicare i processi intellettivi (2° anno di età). Il linguaggio
costituisce una vera e propria forma di interazione.
LURIJA: 2 tipi di uso del linguaggio -> come strumento di comunicazione e come
regolazione del comportamento. 2 funzioni del linguaggio e in 2 momenti diversi: funzione
comunicativa (1 anno e mezzo), funzione regolativa (4 anni circa).
Si interessò di processi emotivi dinamici. Studia la neuropsicologia -> linguaggio come
strumento di regolazione del comportamento. Rapporto tra funzioni cerebrali e funzioni
psichiche.
Ha rappresentato un indirizzo differente e in implicita polemica con Pavlov. Le funzioni
cerebrali mediano funzioni psichiche complesse e non sono traducibili in termini di riflessi
condizionati ma sono sistemi di interazione la cui organizzazione si sviluppa in relazione
con l'ambiente. Linguaggio: risultato interazione di strutture celebrali diverse che si
sviluppa nel corso dell'ontogenesi.
Concetto di interiorizzazione -> 1° stadio -> linguaggio espresso a voce altra come
strumenti di regolazione delle azioni. Tale fase viene denominata linguaggio egocentrico.
PIAGET:percorso opposto -> da funzione interna il linguaggio diviene una funzione
socializzante. Per la teoria storico-culturale lo sviluppo di funzioni complesse come il
linguaggio ha come condizione necessaria l'interazione dell'individuo con l'ambiente
sociale. La struttura del linguaggio è innata ma la prestazione linguistica è determinata
dall'ambiente sociale.
Grande interesse per la psicolinguistica hanno le considerazioni fatte da Vygotskij sulle
differenze tra linguaggio interiore ed esteriore. Quest'ultimo è più completo (differenze sul
piano grammatica).
Problema dei condizionamenti storico-sociali dei processi mentali fu affrontato attraverso
lo studio dello sviluppo psichico infantile. Rapporto tra culture e società diverse nello
sviluppo delle capacità mentali.
Nucleo centrale della scuola storico culturale è il problema dello sviluppo mentale infantile.
PSICOLOGIA DELLA GESTALT
Gestalt: affermazioni teoriche e impostazioni metodologiche a partire dai lavori di
Werthermerie e Kohler. E' una corrente di pensiero psicologico nata e sviluppata in
Europa. Il clima culturale in cui si inserisce è costituito da quella cultura tedesca che ha
dato origine tra l'altro alla psicologia come scienza per reazione alle principali correnti
psicologiche.
Gestalt come risposta alla psicologia di Wundt il cui metodo era quello di scomporre ogni
fenomeno nei suoi aspetti più elementari per ottenere unità semplici non ulteriormente
riducibili. I gestaltisti rifiutano tale teoria e assumono come carattere distintivo
l'antielementismo.
Il concetto di “sintesi creativa” con il quale Wundt cercava di tener conto delle complessità
di qualcosa che ricorda la chimica mentale di Mill. Questo tema lo avviava ai gestaltisti.
KANT: influenza la Gestalt. Propone una soluzione della frattura fra empirismo e
razionalismo mediante il concetto di sintesi a priori: processo nel quale la mente non è
passiva (antiempirismo) e ne deriva la propria attività dalle idee innate o da altri principi
che esulano dall'esperienza (antirazionalismo).
L'atto di conoscere è una attività unitaria e unificante in cui la materia fornita dai sensi
viene organizzata secondo forme proprie della mente. Tale aspetto è sottolineato
nell'opera di Brentano la cui tesi fondamentale pone l'aspetto specifico dei fenomeni
psichici nella intenzionalità, ne deriva che l'oggetto della psicologia non è il materiale
fornito ai nostri sensi ma l'atto di percepire gli elementi esterni.
BRENTANO: psicologia dell'atto. Sottolinea il ruolo assunto dal soggetto e non attribuisce
al dato sensoriale semplice quell'importanza che è propria di sistemi come quello di
Wundt.
TEORIA DELLA PRODUZIONE DI MEINONG: si basa sulla distinzione tra oggetti di ordine
superiore e oggetti di ordine inferiore. Vengono chiamate rappresentazioni non prodotte o
elementari quelle generate dagli oggetti di ordine inferiore, cioè che per esserci non hanno
bisogno dell'esistenza di qualcun altro oggetto, si definiscono “rappresentazioni prodotte”
quelle che producono gli oggetti superiori da cui deriva l'esistenza di quelle inferiori.
SCUOLA DI GRAZ: atteggiamento antielementista.
VON EHRENFELS:1890 pone in rilievo le qualità gestalt date dalle relazioni che
intercorrono tra essi, nella loro struttura. Rappresenta come punto cardine l'esempio
emblematico della tendenza a superare una spiegazione basata su aspetti elementari
costruendo il complesso a partire dalla somma delle parti semplici. Superamento
elementismo.
POLEMICA KOFKA BENUSSI: Benussi viene accusato di ipotizzare una corrispondenza
biunivoca eccessivamente rigida tra complesso di stimoli e rendimenti percettivi; un modo
per attribuire troppo poca autonomia agli aspetti più prettamente psicologici risponde alle
sensazioni che stanno alla loro base. I gestaltisti abbandonano ogni teoria si basi sugli
aspetti elementari.
CONCETTO DI GESTALT:”Il tutto è il più della somma delle parti”-> 1° passo teorico. Non
sono sufficienti le parti a spiegare il tutto. Si determinano poi le leggi non arbitrarie
secondo le quali gli elementi vanno a formare un tutto.
Una stessa parte ha caratteristiche diverse se presa singolarmente o inserita nel tutto.
Gestalt: rovesciamento teorie precedenti. Considera entità globali aventi una intrinseca
organizzazione, le esperienze. Impianto teorico che si estende all'intera gamma degli
aspetti cognitivi che non si limita ad aspetti percettivi, alle forme di organizzazione
sensoriale ma individua tali forme in altri ambiti della psicologia.
KOHLER:2 significati della parola Gestalt, sia connotazione di forma che muta per se
stessa. Si può estendere oltre le attività sensoriali.
GESTALT: impianto teorico che si estende all'intera gamma degli aspetti cognitivi e non si
limita a quelle percettivi, alle forme di organizzazione sensoriale ma individua tali forme in
altri ambiti della psicologia.
PRIMI LAVORI DEI GESTALTISTI
Data di nascita della Gestalt -> 1912 quando Wertheimer pubblica il suo lavoro sul
movimento stroboscopico. In un ambiente buio si illumini con un raggio, un oggetto a sx
dell'osservatore poi si spenga e li illumini un secondo oggetto a dx. Il risultato percettivo è
quello di vedere un unico oggetto che si sposta velocemente -> chiamato “fenomeni fi”.
Se tale esperienza non può essere spiegata, l'osservatore dovrebbe vedere tra piano
materiale (detto realtà fisica) e piano percettivo (realtà fenomenica). L'osservazione di
tale discrepanza ha fatto si che si dovesse abbandonare la fiducia in un modello basato
sulla corrispondenza puntuale tra stimolazione e sensazione. Si è considerato il fenomeno
fi come una eccezione alla regola.
Il fenomeno però non è una semplice ipotesi. Le caratteristiche di tale fenomeno sono tali
da mostrare una struttura non riconducibile ad una imprecisione.
Gestaltisti -> scopo di sottolineare l'inadeguatezza di tutte quelle spiegazioni definibili
“teorie del mosaico” cioè i modelli ove il risultato percettivo è dato dalla giustapposizione
di parti generate da sensazioni tra loro svincolate e non interagenti come appunto possono
essere le tessere di un mosaico.
ANELLO WERTHEINER-BENUSSI: appare di un grigio omogeneo. Si disponga un oggtto
come una matita lungo la verticale indicata dalle frecce che separano i due campi ->
l'anello, dal punto di vista percettivo non appare più omogeneamente grigio ma più scuro
sullo sfondo chiaro e più chiaro sullo scuro. Togliendo la divisione il risultato torna
omogeneo.
Cosa significa? L'organizzazione del risultato percettivo segue leggi peculiari ed è
indipendente.
PRINCIPALI TEMI DELLA GESTALT
Lo sviluppo della Gestalt non è stato lineare ed omogeneo. E' possibile individuare temi
principali nei gestaltisti -> atteggiamento fenomenologico nei confronti dei dati percettivi,
teoria di campo nella formulazione delle leggi che governano le organizzazioni percettive e
l'interpretazione riguardante il funzionamento del sistema nervoso deve spiegare i dati
percettivi.
– 1atteggiamento fenomenologico: fa riferimento al modo di rapportarsi ai fatti estesi ai
vari campi della psicologia. Vengono presi in considerazione i fatti così come vengono
forniti dagli organi di senso. Tutti i modelli di spiegazione, i costrutti ipotetici, le
concezioni sul funzionamento dell'apparato percettivo e dei fenomeni psicologici hanno
valore solamente perchè in grado di convalidare i fatti direttamente derivati
dall'esperienza. Un gestaltista osserva il reale e accetta l'esperienza in maniera diretta
attribuendone quel valore che manifestamente ci presenta. Un introspezionista invece
cerca di scoprire le sensazioni elementari attraverso una impostazione che mira a
distruggere l'oggetto come entità organizzata. L'atteggiamento fenomenologico
differenza la Gestalt da metodo comportamentista. Il comportamentismo infatti tenta
di ovviare gli inconvenienti derivanti dalla soggettività del metodo introspezionista e si
propone di prendere in considerazione quelle variabili che possono essere misurate in
maniera oggettiva. Nell'impiegare un metodo fenomenologico un gestaltista ritiene di
cogliere una oggettività più genuina e in grado di estendersi anche a quegli aspetti non
perfettamente misurabili. L'oggettività viene fondata sull'esperienza diretta e lascia in
secondo piano gli aspetti considerati prettamente scientifici. Tale impostazione ha
portato ad una considerazione della Gestalt come teoria filosofica. In realtà, un
gestaltista non inserisce l'esperienza diretta nell'insieme di schemi concettuali che gli
permettono di individuare soltanto gli aspetti quantitativi. Prima si osserva il fenomeno
e poi lo si quantifica.
–
2il concetto della teoria di campo: Concetto di campo legato a termini come teoria
dinamica, distribuzioni, vettori ecc. Sono strumenti concettuali inusitati per le teorie
che hanno preceduto la Gestalt e così centrali e caratterizzanti da poter essere
utilizzati come criteri discriminanti per stabilire se una certa importanza possa definirsi
gestaltista o no. Per i gestaltisti da un lato è stato facile poter dire che il risultato
fenomenico non dipende da un modello meccanico e in ciò hanno polemizzato con
l'associazionismo le teorie del mosaico, il comportamentismo legato al paradigma
stimolo-risposta ma dall'altro lato è molto complesso determinare le condizioni precise
con cui tutte le forze concorrono alla formazione del risultato finale. Secondo la
Gestalt, in psicologia le uniche possibilità di spiegazione vanno attribuite ad una teoria
che usi strumenti concettuali quali forze, campo, equilibrio; la ragione fondamentale
sta nel fatto che l'ordine stesso presente nelle cose è di tipo dinamico. Tale condizione
è talmente radicata in Kohler che in un suo saggio volto a dimostrare come le forme
percettive possano essere perfettamente descritte con gli strumenti propri della fisica
dei campi. E' possibile tradurre in termini dinamici una situazione che sembra
descrivibile solo in termini meccanici.
Ebbingaus studia la memoria mediante un modello meccanico, ha utilizzato sillabe
senza senso, un materiale che si ipotizzava privo di caratteristiche se non quella di
esser costituito da entità isolate. Ricerche successive hanno dimostrato che si sono
rivelati fondamentali fattori dinamici quali il modo di presentare il materiale, il contesto
cognitivo, il tipo di attenzione e motivazione. Caratteristiche analizzabili mediante un
modello che prevede interazioni descrivibili molto più appropriatamente mediante una
teoria di campo.
Per la Gestalt ogni fenomeno dovrebbe esser descritto con attenzione agli aspetti
dinamici. Costruire una “teoria di campo” significa individuare le precise regole
dell'interazione tra le parti. I gestaltisti hanno definito come “principi di unificazione
formale” quelle regole che fissano i principi generali: vicinanza, somiglianza,
continuazione, pregnanza, destino comune, esperienza. Sono metodi di descrizione
dotati di validità a priori indipendente dai fatti; quindi nascono nel dato fenomenico e
ad esso si rivolgono. In questa prospettiva si può capire come il loro numero sia
definita dalla varietà di fatti da spiegare e dal grado di precisione che ci si prefigge.
Principi di Wertheiner hanno il compito di darci indicazioni su come si comporta il
campo fenomenico. Indicazioni che sono perfettamente adeguate nei casi
paradigmatici e un po' meno negli altri. Tali principi di unificazioni vengono considerati
come uno dei principali risultati ottenuti dalla Gestalt.
- fattore vicinanza --> si vedono due gruppi di 3 macchine ed è impossibile cogliere
con pari evidenza percettiva gruppi diversi. Il risultato dell'organizzazione percettiva va
attribuito all'influenza del fatto e vicinanza.
- principio di somiglianza --> si vedono coppie di dischetti e quadratini e non è
possibile percepire come coppia una formata da dischetto e quadratino.
- principio di continuità --> a comparire tra loro sono quelle parti che si dispongono
secondo una linea più uniforme
- principio di chiusura --> le parti presenti nel campo tendono a formare unità
chiuse.
3il postulato dell'isomorfismo: Quando si espongono processi di tipo psicologico
difficilmente si è portati a considerare il loro versante materiale. La realtà fisiologica
che sottendono. Il postulato dell'isomorfismo si prefigge di dimostrare che processi così
astratti possono sembrare quelli del pensiero, della memoria hanno un preciso
supporto materiale, sono originati da fatti che prevedono movimenti di atomi e
molecole. Il razionalismo, l'origine e la garanzia di oggettività, per una corrente
filosofica doveva essere fondata sulla Res Cogitans. Si deve ricorrere ad una teoria in
cui i processi di ordine superiore trovano garanzia su un piano che non è direttamente
sperimentale e nemmeno suscettibile di analisi scientifica poiché deriva da una autorità
che si situa ad un livello dell'esperienza. Se nel fare psicologia si vuole anche far
scienza occorre trovare una soluzione diversa -> quella per cui il pensiero e gli aspetti
della psiche sono determinati da processi descrivibili in termini sperimentali.
Il postulato è un concetto che indica una identità strutturale tra piano dell'esperienza
diretta e processi fisiologici ad esso sottostanti. Qualsiasi manifestazione del livello
fenomenico trova un corrispettivo in processi che a livello cerebrale presentano
caratteristiche funzionalmente identiche. Dobbiamo provare a livello del sistema nervoso
una forma che le rispecchi.
Il postulato ha avuto due ordini di conseguenze:
1^ di tipo euristico -> costituisce una discriminante per la ricerca in neurofisiologia tutte
le scoperte sui fatti fisiologici che non sono in grado di restituirci il dato fenomenico. Sono
progressi di un sapere che, per quanto vicino, non è ancora di tipo psicologico.
2^ -> indica nell'isomorfismo una via per far si che il mondo, quello che così ci appare, su
cui ragioniamo sia riconducibile in tutti i suoi aspetti ad un unico ordine coerente di
principi. Il postulato dell'isomorfismo è stato considerato un tentativo di voler ridurre
l'attività del cervello alla presenza di correnti elettriche. In direzione opposta si situa una
interpretazione meno fisiologizzante, la quale imputa all'isoforfismo il fatto di costituire
una reduplicazione del mondo esterno; secondo questa interpretazione i correlati del
mondo esterno non sarebbero altro che un mondo miniaturizzato riproposto nel cervello.
La polemica su questo tema rimane tuttora aperta. La questione presenta complessità
dovute sia agli aspetti tecnici che filosofici.
–
ALTRI AMBITI DI APPLICAZIONE DELLA GESTALT: memoria e apprendimento, dinamica
della personalità, psicologia sociale, psicologia dell'arte, psicologia genetica. Gli aspetti
dinamici si possono riscontrare anche in ambiti di ricerca disparati.
Trattato di Kofka si prefigge lo scopo di presentare un panorama completo dei campi della
psicologia. Per quanto riguarda la psicologia del pensiero si esprime così “quando abbiamo
cercato di rispondere alla domanda relativa alla ragione per cui le cose appaiono come
appaiono abbiamo elencato i vari principi dell'organizzazione. Dobbiamo trovare delle
proprietà intrinseche che ne spieghino l'organizzazione e, pur essendo incapaci di
esprimere tali proprietà in termini che non siano logici, dobbiamo esser convinti che
corrispondono realtà psicofisiche, proprio come nel senso della percezione sono convinti
che alle proprietà qualitative degli oggetti percepiti corrispondano delle realtà psicologiche.
Indicazioni riproposte anche nel caso della trattazione sulla memoria, l'apprendimento e la
psicologia sociale. Secondo Kofka i gruppi psicologici devono sorgere attraverso processi di
organizzazione del campo, differiscono dalle organizzazioni di gruppo da noi considerate
per il fatto dell'inclusione dell'io. Ci siamo infatti imbattuti in un numero suff.di casi in cui
l'IO andava considerato alla stregua degli altri oggetti del campo. In quanto parte di un
gruppo, l'io presenterà delle caratteristiche dovute a tale appartenenza.
LA PSICOLOGIA DEL PENSIERO
I canoni esplicativi della Gestalt possono essere applicati ai vari campi di ricerca della
psicologia, vale la pena di prendere in considerazione la psicologia del pensiero. La Gestalt
ha prodotto concetti esplicativi caratterizzanti il suo modo di procedere. Nello studio dei
processi del pensiero, le intepretazioni dinamiche tra le componenti possono apparire in
maniera manifesta ed esemplare. Kohler ha introdotto il concetto di insight (vedere
dentro). Molti psicologi a lui contemporanei ritenevano che i processi di apprendimento e
di pensiero si attuassero secondo un insieme di tentativi effettuati per caso. Il
raggiungimento dello scopo viene ottenuto in seguito a tentativi che vengono corretti in
seguito ai risultati.
Procedimento definito “per prove e per errori”. Alla soluzione si giunge attraverso un
accumulo di esperienza. L'impostazione di Kohler è opposta. Tende ad attribuire
intelligenza al soggetto che apprende. Tale sperimentazione è consistita nell'osservazione
di scimpanzè posti dinnanzi situazioni problematiche come il raggiungimento del cibo
posto dietro sbarre. Le azioni degli animali tendono ad una soluzione ottenuta in seguito
ad una strategia non casuale. Tale impiego costituisce un atto di intelligenza poiché
instaurava una ristrutturazione del campo cognitivo attraverso un atto di insight.
Il divario tra impostazione gestaltista di Kohler e quella comportamentista di Thorndike è
stata la base della controversia riguardante il carattere continuo o discontinuo
dell'apprendimento. E sembrato che i gestaltisti propendano per un punto di vista che
vede nell'apprendimento caratteristiche di discontinuità.
In una situazione che non presenta possibilità di ristrutturazione, in assenza di altre
strategie il soggetto ricorrerà a quel repertorio di comportamenti che gli è già noto; la
discontinuità rispetto alle condizioni precedenti avviene solo quando le condiz. Sono tali da
permettere il salto qualitativo richiesto. Una impostazione che segue gli sviluppi forniti da
Kohler è quella seguita da Wertheinet. Proponeva l'analisi delle condiz in cui si può
giungere ad un atto di intelligenza creativa, quel tipo di pensiero che ci permette di
risolvere problemi che Wertheiner ha definito di tipo produttivo.
Spesso nell'apprendimento vengono seguiti metodi che prevedono atti puramente
mnemonici, dettati dall'applicazione passiva di regole già apprese; Wertheiner vuole
dimostrare come si possa giungere a soluzioni generali quando si adotta una impostazione
che osservi la situazione come totalità significante e non come insieme di parti. Se la
ricerca è dettata da una comprensione della struttura del problema e non dalla
successione di regole nella mente di chi cerca deve essere presente il criterio per poter
decidere se il passo compiuto è proficuo o inutile.
Il pensiero che segue porta ad una ristrutturazione del campo chiamato pensiero
produttivo ed è diverso da un procedimento mnemonico. Dunker ha osservato come solo
raramente si ha una immediata ristrutturazione del campo cognitivo mentre avviene
frequentemente che un processo di soluzione richieda una serie di successive
ristrutturazioni le quali anche se non risolvono il problema permettono di formularlo in
maniera più adeguata. Ha introdotto concetti utili nello studio delle condiz. Che facilitino o
no la trasformazione delle strutture del problema.
CONCETTO DI FISSITA' FUNZIONALE: atteggiamento che ostacola la soluzione tendendo
ad attribuire agli elementi della situazione solo quelle caratteristiche che per abitudine
siamo soliti riscontrarvi.
LA PSICOLOGIA SOCIALE: Lewin ha studiato aspetti del comportamento umano meno
facilmente tratti da criteri scientifici ed ha affrontato degli strumenti concettuali in grado di
offrire i mezzi di analisi per un tipo di realtà così complessa. I gestaltisti si rivolgono ad
alcuni aspetti della vita psichica: percezione, pensiero, processi cognitivi. Lewin mostra
come si possa costruire un sapere scientifico basato su analisi sperimentali anche nel caso
di eventi non ripetibili. A tale scopo occorre distinguere 2 impostazioni sul modo di
giungere alla conoscenza scientifica. Da un lato impostazioni di tipo aristotelico che
portano alla considerazione di eventi ripetibili (scienza descrittiva – classificatoria).
Dall'altro vi è un modo di produrre conoscenza di tipo galileiano in cui l'attenzione è
focalizzata alle condizioni che costituiscono l'evento. Ci avviciniamo al concetto di
funzione.
Uso della topologia -> concetto di regione come situazione psicologica. Le regioni,
situazioni ,oggetti possono avere valenza negativa o positiva. La persona è il luogo in cui
nascono tensioni in grado di mutare l'equilibrio che può esser ristabilito mediante
saturazione della valenza. La struttura gerarchica delle regioni varia nel tempo. Punto di
vista sulle difficoltà dinamiche -> bambino debole di mente ha una minore capacità di
ristrutturazione dinamica rispetto uno normale.
IL COMPORTAMENTISMO
Nel 1700 iniziò a farsi strada l'idea che la psiche potesse esser meglio conosciuta
attraverso l'analisi dell'esperienza. Oggetto della psicologia era la psiche, la sua
caratterizzazione di sostanza era l'anima che andava sostituendosi con la coscienza. Il
comportamentismo rappresenta il capovolgimento dell'oggetto di studio della psicologia.
Ritiene sia pertinenza di essa il comportamento osservabile ma giunge a rifiutare che essa
debba occuparsi della coscienza. L'oggetto della psiche viene esplicitato nei contenuti
psicologici e se ne propone lo studio attraverso la loro osservazione in termini di
comportamenti emotivi, abitudinari o d'apprendimento. Aspira a dare una forma scientifica
alla psicologia. La storia della psicologia sperimentale è stata influenzata dal
comportamentismo che nasce nel 1913. Watson ne influì accogliendo la biologia
darwiniana e spostando l'attenzione dalla natura della conoscenza ai processi adattativi
che essa esibisce, e per l'idea che l'uomo è un animale che reagisce all'ambiente.
L'evoluzionismo aveva chiarito che fra uomo e animale non vi era grande differenza.
Studiando la psicologia animale si sarebbe dovuto arrivare alla conoscenza della coscienza
in base all'esame del comportamento osservabile.
Morgan e Thorndike avevano dato impulso decisivo alla preparazione di apparati di
laboratorio adatti per la sperimentazione animale. L'apprendimento si verificava attraverso
una serie di tentativi ed errori che portava al consolidamento delle reazioni dell'organismo
che erano state ricompensate (legge dell'effetto che si caratterizza per l'approccio
comportamentista, tale legge dice che un azione accompagnata o seguita da uno stato di
soddisfazione tenderà a presentarsi spesso). La legge dell'effetto sottolineava il carattere
adattativo dell'uomo.
La filosofia radicale non crede nell'importanza della coscienza in quanto considerata in
grado di confondere la spiegazione scientifica.
WATSON: attacca il metodo introspettivo per 2 motivi: - l'osservatore si identifica con
l'osservato e l'osservazione introspettiva era compiuto da una persona che parlava di cose
che altri non potevano vedere. Introspezione come modo di descrivere l'esperienza
scomponendola in elementi semplici.
Sviluppa il comportamento esplicitato in termini di adattamento all'ambiente, contrazione
muscolare, insieme di movimenti. L'unità di osservazione psicologica è il comportamento
nel senso di azione complessa, manifestata dall'organismo nella sua interessa. Questi
comportamenti non si identificano nelle singole reazioni manifestate dall'organismo e
costituenti l'oggetto di studio della fisiologia. Watson si interessa di variabili dipendenti
complesse. Il molecolarismo e il riduzionismo si specificano nell'idea che quei
comportamenti non sono altro che la combinazione di reazioni più semplici, di molecole
costituite dai singoli movimenti fisici che sono studiati dalla fisiologia e dalla medicina.
Watson fa riferimento ai principi della frequenza, recenza e condizionamento.
Principio del condizionamento parte dalla rilevazione di risposte incondizionate a
determinati stimoli. La ricerca sul condizionamento individuava delle unità stimolo che
consentivano di definire l'ambiente nel quale l'organismo reagisce e offriva un principio
chiave per spiegare la genesi delle risposte complesse.
Secondo Watson le nevrosi non sono innate ma definite in termini di risposte emozionali
apprese.
Negava che l'uomo fosse, al momento della nascita dotato di un bagaglio psicologico
personale. L'uomo era il prodotto delle sue esperienze.
TOLMAN: tenta di rispecificare l'oggetto psicologico. Comportamentismo intenzionale si
caratterizza per l'apprendimento in presenza di uno scopo.
Parla di variabile interviente -> riconosce che un metodo oggettivo conosce soltanto la
variabile dipendente rappresentata dal comportamento e può infierire la presenza di
variabili intervienti mentali. Molti comportamentisti non compresero che i criteri della
scientificità erano da un lato relativi e dall'altro soddisfatti anche da altri approcci
osservativi.
HULL: teoria ipotetico-deduttiva: basi matematica per prevedere il comportamento.
SKINNER: interessato all'osservazione del comportamento e dalle occasioni in cui ad una
risp ha fatto seguito una ricompensa.
Punto di partenza del comportamentismo è il dualismo fra mente e corpo. Quest'ultimo
esibisce un comportamento che appariva osservabile in maniera più scientifica della
psiche. Sul piano filosofico appariva più importante per attingere ad una reale conoscenza
dell'uomo.
Nel privilegiare il comportamento, tra relaz. Tra esso e la mente può essere intesa in vari
modi: - parallelismo psicocomportamentale (ogni evento ha un suo corrispettivo
comportamentale). - priorità del comportamento da cui si originano i fenomeni psichici.
2 sistemi: uno di circuiti diretti che riguarda le relazioni oggettive e gli automatismi verbali
e un sistema simbolico.
KENDLER: ritiene che i concetti stimolo risposta possano essere intesi in 4 modi diversi: linguaggio tecnico – orientamento metodologico che invita la psicologia ad affrontare i suoi
problemi nei termini di variabili indipendenti osservabili – modello applicato agli eventi
interni – gruppo di teorie.
Stimolo -> modificazione dell'ambiente in grado di provocare una risposta.
Risposta -> mutamento
TOLMAN: distinzione tra apprendimento e risposta comportamentale.
Distinzione tra stimolo normale (evento fisico) e stimolo reale -> pregnanza psicologica.
Concetto di Rinforzo: qualsiasi eventi in grado di soddisfare le esigenze motivazionali del
soggetto. Rinforzo come condizione di apprendimento.
PIAGET
Reinserimento della psicologia in un quadro filosofico ha permesso di superare l'impasse
del metodo sperimentale. L'originalità di Piaget consiste nello stile di lavoro che gli ha
acquisito grazie alla sua formazione eclettica. Valorizza i fatti, i particolari apprezza le
sciente naturali. Superamento del problema religioso: rifiuto di spiritualismo e metafisica.
Controverso rapporto con la filosofia: da un lato produce soltanto saggezza ma non
conoscenza, dall'altra è speculativa e non verifica le ipotesi. L'unico tipo di filosofia
rilevante per la scienza è lo studio del problema della conoscenza.
L'epistemologia neo-positivista si basa sul principio per cui la percezione ci fornisce in
modo diretto e fedele i dati dell'esperienza, la logica fonda i suoi criteri di verità e falsità
della conoscenza sul linguaggio. La percezione ci fornisce un immagine sempre deformata
della realtà esterna e così la logica trova la sua origine nell'azione.
L'epistemologia genetica trova la giustificazione alla sua adeguatezza sul piano della
verifica empirica. Domina il problema dell'elaborazione di una concezione biologica della
conoscenza
fondata
sull'indagine
sperimentale
delle
diverse
forme
assunte
dall'intelligenza. La trasformazione degli organismi e il divenire dell'intelligenza è il
problema cardine da cui dipende la comprensione dei fatti psicologici. Obiettivo primario
diviene l'identificazione delle leggi che regolano le trasformazioni che caratterizzano lo
sviluppo cognitivo umano e che dipendono all'interdipendenza tra struttura e funzione
negli organismi viventi. Da un lato era convinto che la logica trova il suo fondamento
nell'azione, nell'organizzazione spontanea delle azioni. Sistema logico in cui si ritrovano i
principi dell'organizzazione biologica. Il rapporto tra le parti e il tutto è definito dalla
gamma delle possibili relazioni tra le parti che danno luogo a varie forme di equilibrio. La
totalità così intesa è una struttura formata da elementi subordinati a delle leggi di
composizioni che caratterizzano il sistema come tale.
La psicologia consente di mettere alla prova le ipotesi sulla conoscenza umana con il
ragionamento. Spiega i fatti in termini di casualità a differenza della logica che descrive le
forme relative ai fatti nei termini di un equilibrio ideale tra le parti. La ricerca deve
condurre all'identificazione delle strutture che nell'organismo danno luogo alle forme di un
equilibrio reale.
Il sistema psicologico elaborato da Piaget postula una continuità tra sistemi biologici e
psicologici: continuità data dal principio funzionale dell'adattamento dell'organismo
all'ambiente.
Da un lato abbiamo l'assimilazione mediante la quale fa propri gli elementi dell'ambiente,
dall'altro c'è l'accomodamento per il quale le strutture vengono modificate. Trasformazione
di tipo qualitativo in quanto cambiano i rapporti tra le parti.
Sviluppo del bambino si articola in 3 stadi principali:
– stadio senso-motorio. Indifferenziazione tra bambino e mondo esterno. Il bimbo giunge
alla coordinazione tra visione e comprensione per poi costruire l'ogg permanente. La
differenziazione tra esterno ed interno avviene per un processo di decentramento
legato alla formazione delle strutture logico-matematiche elementari che trovano
espressione nell'azione. La casualità è di tipo fenomenico. Differenziazione fra IO e
ambiente è un processo che si realizza mediante gli scambi tra bambino e persone da
cui hanno origine i sentimenti e tra il bambino e le cose da sui sorgono gli interessi. Le
strutture che si formano in questa prima fase contengono già gli stati ontogenetici
successivi. L'oggetto permanente è al livello della azioni che il bambino esercita
direttamente sul mondo esterno
– 2° stadio si suddivide in 2 periodi -> pre-operatorio dai 2 ai 7 anni e delle operazioni
concrete dagli 8 agli 11. Nel pre-operatorio sembrano ragionare solo sugli stati o le
configurazioni delle situazioni, ignorano il ruolo che le trasformazioni hanno nel
produrre il mutamento. Nel 2 periodo i bambini basano le proprie reazioni sul principio
di identità e di reversibilità. Sul piano nella casualità, nel primo periodo si assiste alla
produzione di spiegazioni finalistiche ad un realismo dovuto all'indifferenziazione tra
psichico e fisico per cui assimila sistematicamente i fenomeni psichici alla propria
azione.
– 3° stadio -> comparsa delle operazioni formali: le strutture operatorie consentono la
costruzione di operazioni proporzionali mediante le quali è possibile ragionare per
mezzo di ipotesi, si ha un ragionamento basato su proposizioni svincolate dalla
constatazione immediata della realtà. Gli aspetti operativi corrispondono alle azioni che
trasformano l'oggetto e operazioni mediante le quali si trasformano sia l'ogg. Che
l'organizzazione interna del sistema cognitivo stesso.
Gli strumenti della funzione rappresentativa sono la percezione e l'imitazione. L'imitazione
è la prefigurazione senso-motoria della rappresentazione. Tale passaggio si realizza
mediante un gesto o disegno imitativo.
Lo sviluppo degli aspetti figurativi dipende dalle operazioni rese possibili dallo sviluppo
delle strutture logico-matematiche dell'intelligenza. Percezione visiva e memoria hanno
ruoli diversi: la percezione l' elemento primario della conoscenza da cui derivano tutte le
funzioni cognitive. Alla percezione viene fatta risalire la prerogativa di formare i dati
dell'esperienza a partire dai quali i processi mentali registrano o costruiscono per
astrazione o generalizzazione la conoscenza del mondo.
Memoria intesa come insieme di tracce prodotte dall'esperienza di natura percettiva.
Distinzione tra memoria in senso stretto e memoria in lenso largo. Quest'ultima concerne
la conservazione degli schemi e si esplica nella capacità del soggetto di riprodurre ciò che
è generalizzabile in un sistema di azioni o operazioni. Si tratta della conservazione degli
aspetti funzionali generali. La memoria in senso stretto si riferisce alle sensazioni prodotti
dal riconoscimento. Il rapporto che lega queste 2 forme di memoria può esser espresso
dicendo che la prima forma di memoria non è altro che la traduz in termini figurativi della
seconda.
Piaget studia l'ontogenesi dell'intelligenza che può esser compresa solo in relazione alla
filogesi cioè a tutti i prodotti dell'attività mentale che non possono esser intesi se non
prima ricondotti alla dimensione evolutiva. Adotta il metodo psicogenetico: integrazione
analisi strutturalista alla genetica. Sostiene il colloquio clinico.
Metodo osservazione controllata -> mette in luce i fattori che organizzazione le prestazioni
dei soggetti. Esercizio collettivo della critica condotta in modo sistematico.
IL COGNITIVISMO
HEBB: rivoluzione nel concepire il ruolo del sist. Nervoso centrale in rapporto al
comportamento. Si è posto il problema della variabile interveniente, processi tra stimolo e
risposta non direttamente osservabili e che erano stati introdotti dai neocomportamentisti
per spiegare tutti i fenomeni che non potevano essere interpretati come semplice
corrispondenza tra stimolo e risposta. Era interessato ai processi di mediazione che
consentono all'individuo di non rispondere subito allo stimolo. Per i neocomportamenti le
variabili intervenienti erano ipotetiche e con una funzione logica. Circolo di informazioni
per mezzo di neuroni consentiva di ritardare la risposta rispetto allo stimolo. Formazione
di assembramenti di neuroni costituiva il processo di memorizzazione.
In cosa si distacca dalla tradizione comportamentista? Interesse per i processi che si
svolgono all'interno dell'individuo sul piano logico. Hebb rifiuta l'identificazione del suo
modello con il sistema nervoso. Introduzione della concettualizzazione dei fenomenici che
consiste nella creazione di modelli che facciano riferimento ad una idealizzazione del sist.
Nervoso.
IL MENTALISMO DEI COGNITIVISTI: Mentalismo come sinonimo di metafisicheria,
inconcludenza. Le categorie mentali, non essendo direttamente osservabili non potevano
essere oggetto di ricerca specifica. In questo atteggiamento dei comportamentisti vi era
una componente epistemologica: incontro di tra operazionismo e neopositivismo.
Operazionismo: concetti corrispondono ad operazioni attraverso cui vengono effettuate
determinate situazioni. Il comportamento ha a disposizione delle operazioni che gli
permettono di misurare la situazione ambientale e le risposte del soggetto.
Variabili intervenienti: trovano legittimazione quando le correlazioni tra variabili ambientali
e comportamentali non riescono a fornire un risultato univoco che possa esser interpretato
senza ambiguità.
Concetto di forza dell'abitudine: le risposte si associano agli eventi di stimolazione con
differente forza. Quest'ultima dipende da un certo numero di variabili. Quanto è realistica?
Secondo Hull è celata nel sistema nervoso.
TOLMAN: mappa cognitiva, sorta di rappresentazione mentale che l'organismo costruisce
relativa all'ambiente circostante. Tolman giungerà ad ammettere l'uso dell'introspezione
per studiare i contenuti mentali unicamente a fini di ricerca.
EMPIRISMO LOGICO: scienza considerata come linguaggio diviso in teorico ed osservativo.
Osservazioni empiriche divise in fasi:
1. dare di ogni concetto teorico una definizione contestuale
2. introduzione procedimenti definitori per termini disposizionali che designano
caratteristiche degli eventi fisici osservabili.
Anni 50-> liberalizzazione empirismo. Emerge il cognitivismo. Rifiuto analisi
epistemologiche serrature che avevano contraddistinto il comportamentismo che non è più
in grado di bollare tutto ciò che non è direttamente osservabile. Interesse dei cognitivisti
rivolto all'individuazione di modelli in grado di spiegare dettagliatamente ogni singolo
comportamento.
MODELLISTICA COGNITIVISTA: il modello è una rappresentazione semplificata della realtà
Funzioni svolte dalla mente. Uso modelli consente il superamento delle ambiguità perchè
nella rappresentazione della realtà che costituisce, ogni elemento è definito.
CRAICK: ricerche sul tracking (bersaglio mobile che si sposta sullo schermo e che il sogg.
Deve tenere allineato). Osserva che il soggetto non è in grado di operare più di una
correzione ogni mezzo secondo. Si affermava che l'uomo poteva esser concepito come
elaboratore di info.
Alla convinzione che l'uomo fosse in grado di eseguire un unico compito per ogni decisione
MILLER fissa l'informazioni in pezzi. 7 pezzi alla volta, più o meno 2, a seconda del
compito. Ciò riguardava la memoria a breve termine. Pezzi, non singoli elementi.
Tentativo di introdurre pezzi sempre più grandi di informazione.
BROWN: studia vari tipi di memoria. Memoria secondaria suscettibile ai processi di
interferenza sul piano semantico, per la memoria a breve termine, si rilevano interferenze
fonologiche.
SPERLING: 1960. Tempo di immagazinamento.
GALANTER, MILLER, PIBRAM: tentano di dare una unità privilegiata sul
comportamentismo. Tentano di individuare tale unità nel piano di comportamento, la tote.
Ogni volta che un individuo deve compiere un'azione verifica se l'ambiente è congruente
con i suoi obiettivi.
CHOMSKY: psicolinguistica. Linguaggio come base innata. Distingue la competenza
dell'esecuzione. Linguistica di tipo generativo-trasformazionale.
Anni 50: rottura tra comportamentismo e cognitivismo. Anni 60/70: frantumazione della
teoria. Rifugio in modelli astratti. 1967: nascita ufficiale cognitivismo.
PROSPETTIVA ECOLOGICA
All'interno del cognitivismo vi è un rifiuto dei micromodelli, perplessità nell'analogia tra
uomo e calcolatore.
NEISSER: 3 critiche alla psicologia cognitivista:
– restringe il campo, da attenzione all'esperimento da laboratorio e meno all'esterno.
– Ripiegamento della ricerca su se stessa
– concetto di elaborazione delle informazioni che l'individuo compie nell'ambiente.
GIBSON: nuova linea del cognitivismo. Rifiuta la concezione della mente come cpaace di
elaborare informazioni. Dice che sono già presenti ed emergono con la stimolazione.
SCIENZA COGNITIVA
Nasce nel 77. Insieme problematiche che riguardano l'intelligenza naturale ed artificiale.
Punto di partenza rappresentato dalle reti semantiche. L'informazione stimolo assume
valenza traducibile in un linguaggio simbolico. Nel caso della psicologia ecologica la
struttura dell'informazione stimolo dipende dal mezzo che la trasmette.
PARADIGMA DEL MODULARISMO:
sistemi di analisi in input dal funzionamento obbligato. Livelli intermedi inaccessibili agli
stati centrali della coscienza.
MODELLO CONNESSIONISTA: reti neurali. Concetto di unità di valore. Modello diviso in
sistema per margini esterni degli oggetti visivi BC e quello per i contorni dei tratti TC.
PSICOLOGIA DINAMICA:oggetto costituito dallo studio dell’uomo nel suo adattarsi alle
condizioni dell’esistenza. Problema centrale è l’adattamento dell’uomo all’ambiente
comune. Studio delle differenze.
Binet ha difeso l’osservazione fenomenologica che consiste nel cogliere un fenomeno
psicologico con i caratteri che lo compongono.
SETTORE EDUCATIVO: educazione che si fonda su differenze innate presentato come
negazione di una concezione educativa progressista per la quale un cambiamento
ambientale è in grado di trasformare l’uomo. Accesso alla scuola di fanciulli incapaci
sostenuto da psicologi.
SETTORE PATOLOGICO: rapporti che hanno legato la malattia mentale alla nozione di
colpevolezza.
Scarica