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ITALIANO
Costanza Teodosia Potenza
Cosa sono i disturbi alimentari

Con il termine DCA si fa riferimento ad un disturbo o disagio
caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio
corpo

Quando le caratteristiche del disturbo alimentare diventano
importanti e coincidono con i criteri diagnostici di uno stato
patologico specifico, si può parlare di una vera e propria malattia

I disturbi alimentari sono problematiche di origine prevalentemente
psicologica. Se non trattati adeguatamente possono portare ai
ricoveri ospedalieri e nei casi più estremi alla morte
 I disturbi alimentari sono visti come un tentativo inconscio di
fronteggiare sofferenza e dolore emotivo non risolti
 I disturbi alimentari possono avere molte cause, spesso sovrapposte,
ma il cibo in sé non è una di queste
Un disturbo alimentare è sintomo di molteplici problematiche
psicologiche sottostanti che si esprimono in un comportamento
alimentare autodistruttivo
Tutti i disturbi alimentari necessitano di un aiuto professionale e
specifico che richiede l’intervento di uno psicoterapeuta con un
supporto medico e nutrizionale
I disturbi alimentari più frequenti sono: l’anoressia, la bulimia, l’obesità,
l’ortoressia
L’ANORESSIA
L’Anoressia
L’anoressia è un disturbo alimentare molto
diffuso specialmente tra le ragazze
adolescenti.
Le cause
Esistono diversi tipi di cause:
 familiari
 culturali
 sociali
 psicologiche
 psichiatriche
 genetiche
 immunitarie
 biologiche
Le più comuni sono:
Cause familiari
L'adulto deve imparare a non minimizzare
i problemi dei giovani e ad avere
l'umiltà di chiedere aiuto agli
esperti, se necessario. Molti autori
hanno osservato che l’anoressia è un disturbo che
si presenta spesso in famiglie con un
atteggiamento eccessivamente
protettivo nei confronti dei figli.
I figli tendono ad interpretare tale
atteggiamento come una forma di
oppressione sviluppando spesso
una tendenza autodistruttiva. Spesso si
tratta di famiglie in cui mancano regole
chiare e confini definiti tra i
diversi membri, con un’eccessiva
intrusione di ciascuno negli spazi
dell’altro.
Cause psicologiche
Le cause psicologiche che possono portare
all’anoressia comprendono delusioni d'amore,
forte desiderio di sottoporsi ripetutamente a
diete ferree per il raggiungimento di uno
standard estetico; gravi difficoltà scolastiche o
lavorative; alterazione della normale condizione
familiare o anche una forzata separazione da
questa; lutti o gravi incidenti ad amici o parenti;
abusi sessuali e/o fisici.
I sintomi
Perdita di peso rilevante (oltre il 15% del peso
considerato normale per età, sesso e altezza)
Paura intensa di ingrassare anche quando si è
sottopeso
Alterazione nel modo di vivere il peso, la taglia e
le forme corporee
Amenorrea ovvero scomparsa delle
mestruazioni (assenza di almeno tre cicli mestruali
consecutivi)
insufficienza renale
perdita dei capelli
perdita dei denti
arresto cardiaco
osteoporosi
infertilità
morte

Le cure
Tendenzialmente l’anoressia è curata ambulatorialmente.
Nei casi gravi (perdita eccessiva di peso, comparsa di
patologie psicologiche e sociali, comparsa di complicanze
mediche come ipopotassiemia, anomalie cardiache,
nessun miglioramento nel comportamento della paziente
dopo circa 12-16 settimane dal trattamento ambulatoriale)
il trattamento ambulatoriale risulta insufficiente per la cura
del paziente ed è necessario ricorrere al ricovero
ospedaliero, anche contro la volontà dello stesso malato
(ricovero ospedaliero obbligatorio, TSO).
L’OBESITA’
Che cos’è l’obesità?
L‘obesità è una vera e propria
malattia, cioè una condizione
patologica cronica causata da
una combinazione di fattori:
ereditari, genetici, metabolici,
alimentari, culturali, sociali e
psicologici, con ripercussione
nell'ingestione dei cibi
L’obesità, tra i disturbi
dell’alimentazione, è quello
più diffuso a livello mondiale e
vengono colpiti individui di
qualunque sesso ed età.
Per obesità si intende una
patologia caratterizzata da un
aumento di peso e da un
accumulo di grassi eccessivo
rispetto a quanto necessita
veramente l’organismo
L’ età dell’obesità
Negli Stati Uniti, circa il 15% dei
bambini (tra i 6 e gli 11 anni) e il 15,5%
degli adolescenti (tra i 12 e i 19 anni)
sono obesi. L'aumento dell'obesità tra i
giovani americani negli ultimi 20 anni è
molto elevato.
In Italia i risultati di un'indagine
promossa dal Ministero della Salute
indicano che all'età di 9 anni in città
campione di Lombardia, Toscana,
Emilia Romagna, Campania, Puglia e
Calabria il 23,9% dei bambini è in
soprappeso ed il 13,6% è obeso
Le cause dell’obesità
Nonostante ci siano influenze di tipo ormonale o
genetico, il fattore principale è l’assunzione di una
quantità di calorie maggiore rispetto a quelle bruciate
attraverso l’esercizio o le normali attività quotidiane. Il
corpo immagazzina questo eccesso di calorie sotto
forma di grasso
Le cause principali sono:
 sedentarietà
 dieta poco salutare o cattive abitudini
alimentari
 problemi medici
 carenza di sonno
I sintomi
I sintomi associati all’obesità includono:
 disturbi del sonno
 russare
 apnea nel sonno
 dolori alla schiena e alle articolazioni
 sudorazione eccessiva
 costante senso di calore
 eruzioni o infezioni nelle pieghe della
pelle
Le conseguenze
Le conseguenze sono molte e varie: dall'aumento del
rischio di morte prematura a diversi disturbi
debilitanti e psicologici che non sono letali, ma che
possono influire negativamente sulla qualità della
vita.
I principali problemi di salute associati ad obesità e
sovrappeso sono:
o malattie respiratorie (sindrome da "apnea nel
sonno")
o alcune forme di cancro
o osteoartrite
o problemi psicologici
o alterazione della qualità della vita
Le cure dell’obesità
Tra i disturbi dell’alimentazione, l’obesità si diversifica
da anoressia e bulimia, poiché non vi è né il rifiuto del
cibo, né la sua eliminazione attraverso il vomito.
L’obesità è comunque una patologia che può essere
curata attraverso l’educazione alimentare, la dieta
corretta e il costante esercizio fisico, oltre al supporto
psicologico.
LA BULIMIA
La bulimia
La parola bulimia deriva dal greco e vuol dire fame da bue. È un
disturbo del comportamento alimentare per cui una persona affetta
ingurgita una quantità di cibo eccessiva per poi ricorrere a diversi
metodi per riuscire a non metabolizzarlo e a non ingrassare. La
bulimia è spesso associata ad altri disturbi mentali come la
depressione, l’ ansia e a problemi come la tossicodipendenza o
l‘alcolismo. La bulimia è più comune tra coloro che hanno un parente
stretto che ha sofferto o soffre della condizione. Altri fattori di rischio
per la malattia sono lo stress psicologico, una pressione culturale per
un certo tipo di corpo, scarsa autostima e l‘obesità.
Cause
Le cause principali sono:
 Biologiche: vi è una certa evidenza di predisposizioni genetiche che
contribuiscono alla comparsa di questo disturbo alimentare.

Sociali: I mass media che propongono una forma del corpo "ideale" sono
ampiamente considerati come un fattore che contribuisce alla bulimia.

Culturali: nei paesi sviluppati le donne sono costantemente indirizzate verso un
certo ideale di bellezza. Vedere ovunque immagini di donne perfette e magre
rende difficile accettare ed amare il proprio corpo così com’è.
Sintomi
Una persona affetta da bulimia nervosa presenta i seguenti sintomi:
Abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo
e dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare.
•
•
Comportamenti di compenso. Il vomito autoindotto è il meccanismo di
compenso più utilizzato nella bulimia, molte persone utilizzano lassativi e
diuretici impropriamente, altre fanno esercizio fisico in modo eccessivo.
•
•
Preoccupazione estrema per il peso e le forme corporee.
Fare molto esercizio fisico, anche quando fuori il tempo è brutto, anche
quando non si sta bene o si è stanchi
I soggetti con bulimia nervosa tipicamente si vergognano delle loro
abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle.
Una caratteristica essenziale della bulimia nervosa è il frequente
ricorso a inappropriati comportamenti compensatori per prevenire
l’incremento ponderale. Tra i metodi il più utilizzato è
l’autoinduzione del vomito
che riduce la sensazione di malessere fisico e la paura di ingrassare.
Altri metodi di eliminazione sono l’uso inappropriato di lassativi e
diuretici
e il digiuno nei giorni successivi.
Il vomito ripetuto può condurre ad una cospicua e permanente perdita
dello smalto dentale, specialmente a livello delle superfici linguali dei
denti incisivi. Questi denti diventano scheggiati, intaccati e “tarlati”.
Inoltre si può avere un aumento della frequenza delle carie.
Cure
I pazienti bulimici possono guarire grazie all’aiuto di un’équipe
formata da medici, nutrizionisti e psicologi. I medici aiutano il
paziente a ristabilire un rapporto corretto con il cibo e ad affrontare i
pensieri e le sensazioni negative. La terapia per la bulimia usa diverse
tecniche, ma il successo della terapia dipende dal paziente. Bisogna
farsi prescrivere dei farmaci e ascoltare i consigli del nutrizionista.
L’ORTORESSIA
L’ortoressia
L’ortoressia è la malattia di chi è ossessionato dal
mangiare sano.
Gli ortoressici perdono ore per fare la spesa
leggendo con attenzione le etichette di ogni
prodotto o percorrendo chilometri per scovare il
negozio dove acquistare alimenti sicuri.
Gli ortoressici sono un vero e proprio tormento se vanno
a mangiare a casa di altri o al ristorante in quanto
chiedono i componenti di ogni piatto che analizzeranno
con cura per poi mangiarne solo pochi bocconi.
Le cause
L'ortoressia è un disturbo sviluppatosi di recente (negli ultimi decenni) nelle
società occidentali. Fattori di tipo culturale e sociale hanno un grosso peso
nell'insorgenza dell'ortoressia, le cui cause principali sono le seguenti:
 Bombardamento mediatico sulle diete, l'alimentazione e i rischi del cibo
contaminato: la nostra società passa, attraverso i principali mezzi di
comunicazione, tantissimi messaggi relativi all'alimentazione. A volte utili e
corretti, a volte meno. Si parla spesso di diete e di regimi alimentari,
evidenziando come la qualità dei cibi e una corretta alimentazione possano
aiutare ad allungare la vita, a tenere lontano le malattie e a mantenere un aspetto
più giovane, tonico e bello nel tempo.
 Eccessiva importanza all'aspetto fisico: avere
un'immagine di sé e un'autostima personale esageratamente
basate sull'aspetto fisico è una delle cause/concause
dell'ortoressia. Gli ortoressici sono spesso ossessionati
dall'idea di avere un corpo bello, forte e scolpito
 Tendenza all'ipocondria e ai disturbi ossessivi compulsivi: si tratta di
condizioni predisponenti all'ortoressia perché chi soffre di questo
disturbo teme in modo irrazionale le malattie, ha paura di contrarle
attraverso gli alimenti impuri e cerca di rendere il corpo più forte e
resistente attraverso quella che crede essere un'alimentazione adeguata.
Tratti caratteriali ossessivi e compulsivi, tendenti alla mania del controllo,
possono essere all'origine dello sviluppo di questo disturbo che
effettivamente è tutto centrato intorno alle regole e al controllo
I sintomi
L'ortoressia porta con sé una serie di sintomi che non riguardano solo il
rapporto con il cibo, ma vanno a coinvolgere tutta la vita personale e
affettiva del soggetto colpito. Eccoli:
 Pensieri continui e ossessivi sugli alimenti
 Comportamenti ritualizzati e ossessivi rispetto alla scelte dei cibi, alla
programmazione (anche con largo anticipo) di quali alimenti consumare
e di come prepararli. Il soggetto spende parecchio tempo ed energie per
pianificare i propri pasti, per cercare gli alimenti giusti e infine per
cucinarli. Il tutto alla scopo di evitare di assumere alimenti ritenuti
contaminati e quindi dannosi per la salute
 Restrizione sempre più rigida della gamma
alimentare: l'osservazione scrupolosa delle sempre più
assurde e restrittive regole alimentari porta molta
soddisfazione personale. Al contrario, una loro
trasgressione fa sentire in colpa e per punizione il
soggetto inasprisce ancora di più le regole
 Progressivo isolamento sociale: la maniacale attenzione per
l'alimentazione non riesce a conciliarsi con una normale vita
affettiva e relazionale. L'ortoressico non riesce più a uscire a cena
con amici o fidanzato/a. Preferisce consumare i pasti in solitudine
e i suoi comportamenti alimentari diventano spesso oggetto di
litigi con le persone vicine. Per questo i rapporti si sfaldano
 Deficit nutrizionale: dal momento che la ricerca degli
alimenti sani diventa sempre più ossessiva e i criteri di
selezione degli alimenti sempre più rigidi, l'ortoressico
consuma pochissimi cibi e il suo corpo va incontro ad un
importante stato di carenze nutrizionali
Le cure
Per affrontare l'ortoressia ci vuole un approccio multidisciplinare che
includa l'intervento di uno psicologo psicoterapeuta e di un medico
nutrizionista. Ottimi risultati hanno dato i percorsi di psicoterapia basati
su un approccio cognitivo comportamentale, volto a insegnare un nuovo
modo di approcciarsi al cibo e di mangiare. Spesso il percorso
psicoterapeutico coinvolge anche i familiari.
Solo in alcuni casi all'intervento psicoterapeutico viene affiancata anche
la somministrazione di psicofarmaci.
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