- IC IPPOLITO NIEVO di CORDOVADO

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EMIGRAZIONE
di Lisa Coassin
Mi chiamo Giacomo; vivo in Italia, con mia moglie Sara.
Abbiamo una casa molto grande e una figlia di nome Valentina.Un
giorno, tanto tempo fa, io, mia figlia e Sara andammo da mia
madre e da mio padre, che vivevano non molto lontano da casa
nostra.
Arrivati, la nonna Linda, abbracciò la piccola, felice di rivederla.
Passammo la serata in famiglia a ridere e scherzare tutti insieme.
Dopo alcuni giorni i
problemi vennero
fuori: niente più
soldi, eravamo agli
sgoccioli.
Dovevo fare
qualcosa.
Dovevo partire per il
Canada per avere i
soldi per l’affitto
della casa e le tasse.
Devo
proprio
partire.
LA PARTENZA
Giacomo salì sul treno diretto in Canada:
-MI MANCHERETE MOLTISSIMO, ma
vi scriverò - dissi.
Sara annuì:
-Ti scriverò anch’io.Il treno è partito,ma Sara è lì e guarda il
treno che continua la sua corsa.
Seduto sul mio sedile,
pensavo, a mia moglie e a
Valentina, a come sarebbe
stata la mia vita in Canada.
Mi mancavano già le sue
mani di velluto che passava
nella mia faccia; mi
sembrava che fosse passato
un anno dalla partenza.
Mi manchi
…
Arrivato a destinazione, sistemai le mie valige nella mia
baracca, dove c’era un letto fatto con paglia e un lenzuolo
come coperta e una piccola lanterna per la notte.
Al mattino ci svegliavamo molto presto per lavorare 17 ore su
24; guadagnavamo pochissimo. Nel mio tempo libero
scrivevo lettere a Sara:
Cara Sara,
Sono nella mia baracca, ho appena finito di
lavorare e mando un bacio a Valentina.
Mi mancate molto.
Giacomo
BACI
(papà)
Quando Sara leggeva le mie lettere, dal suo viso cadevano
lacrime.
DOPO DUE ANNI
Sono ancora in Canada a lavorare; le
mani sono piene di schegge e di ferite.
Una volta mentre lavoravo
dietro di me sentii un
sibilo, un serpente; mi si
rizzarono i capelli: avevo
molta paura, però ebbi il
coraggio di prendere un
bastone e colpire la roccia
che mi stava accanto. Il
serpente dalla paura si
rintanò sotto le rocce.
DOPO QUATTRO ANNI
Il ritorno, SI VA A CASA!
Mi domandai diverse volte come mai il
tempo del ritorno sembri sempre più lungo
di quello dell’andata.
Arrivati alla
stazione ritrovai
tutti i miei
famigliari.
Ero felice di
rivederli.
SI VA A
CASA!
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