la pseudogravidanza nella cagna

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LA PSEUDOGRAVIDANZA NELLA CAGNA
La PSEUDOGRAVIDANZA o falsa gravidanza o gravidanza isterica, più
propriamente PSEUDOCIESI, è una condizione molto frequente nelle cagne (più
del 50% delle cagne va incontro a questo disturbo) ma non deve essere considerata
una vera e propria patologia, ma semmai predisponente ad altre patologie; si può
definire addirittura una “normale anormalità”. Le cagne soggette a Pseudogravidanza
dopo ogni calore (di solito da 1 a 2 mesi dopo) mostrano i segni clinici della
gravidanza e della lattazione anche se non è avvenuto un accoppiamento fecondo.
Tale situazione è dovuta ad un aumento del livello ematico della prolattina, che è
l'ormone responsabile dell'avvio e del mantenimento della lattazione stessa; questo
avviene poiché in natura nei canidi selvatici si riproduce solo la femmina dominante
(la femmina alfa, il più elevato rango sociale) mentre le altre femmine possono
accoppiarsi solo se lasciano il branco, con un maschio solitario. Nonostante ciò però
vanno anche loro in calore in concomitanza della femmina dominante sia per dare la
possibilità al capobranco di avere più di una cucciolata sia per poter, nell'eventualità
che la femmina dominante non abbia abbastanza latte per i cuccioli o muoia,
sostituirla nell'accudimento dei piccoli. Questo secondo alcuni etologi è fatto anche
per guadagnare punti nei confronti del maschio dominante per la scelta nelle stagioni
successive.
Da un punto di vista sintomatologico tale situazione mima in tutto e per tutto la
gestazione e solo la certezza del mancato accoppiamento con un maschio può
escluderla nelle fasi iniziali; dopo invece 3-4 settimane sarà possibile, attraverso
un'ecografia, distinguere le due situazioni.
Il primo segnale che il proprietario riscontra nella cagna è un cambiamento nel
comportamento, con i sintomi tipici delle cure parentali con irrequietezza,
eccitabilità, palpitazioni, ridotta attività fisica e anoressia, ricerca di un luogo dove
appartarsi e dove costruire un nido che accolga i cuccioli. Spesso si assiste ad
atteggiamenti materni nei confronti di altri animali presenti o di oggetti come
bambole, peluches o altro, fino a mostrare in certi casi forme più o meno marcate di
aggressività verso estranei nell’intento di proteggere i cuccioli.
A questo si associa molto spesso un aumento del volume delle mammelle, la
produzione di variabili quantità di latte ed una lieve distensione addominale.
La diagnosi è esclusivamente clinica ed anamnestica e la terapia non è necessaria la
maggior parte delle volte (il problema si risolve da solo con il progredire del ciclo);
nel caso in cui ci sia invece una lattazione imponente bisognerà somministrare dei
farmaci che antagonizzino l'azione della prolattina. Può essere utile applicare
anche un collare di Elisabetta alla cagna per evitare il fenomeno dell'autosuzione
che stimola la ghiandola mammaria (mima l'azione dei cuccioli).
E' necessario somministrare questi farmaci antiprolattinici perchè il ristagno di latte a
livello mammario può favorire l'insorgenza di processi infiammatori (mastiti) a
carico della ghiandola. Nel caso di cagne che soffrano frequentemente di episodi di
falsa gravidanza dopo ogni periodo estrale, l’ovariosterectomia o l’ovariectomia
(l’asportazione cioè di utero e ovaie o delle sole ovaie), rappresenta la scelta di
elezione. Questo impedirà la recidiva del problema e rappresenta inoltre (soprattutto
se eseguita in giovane età) una prevenzione dello sviluppo di tumori mammari, molto
frequenti nel caso di ripetute sollecitazioni ormonali dovute alle continue lattazioni.
Quindi per i proprietari di cagne che presentano frequentemente pseudogravidanze, il
consiglio è quello di parlarne con il proprio Medico Veterinario di fiducia per
prendere la decisione più corretta e migliore per la salute dell'animale.
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