Presentazione di PowerPoint

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DIDATTICA LABORATORIALE
[email protected]
Matematica. Apprendimenti di
base con e- learning
Prof.ssa Maria Nina De Donatis
Tutor [email protected]
a. s. 2009/2010
Primo incontro
1.
2.
Accoglienza dei corsisti (motivazioni, aspettative, scambio e-mail) e distribuzione di
materiale (percorsi [email protected] e indicazioni per il curricolo).
Presentazione in power point della metodologia del piano [email protected] e delle tematiche
trattate, con esplicitazione degli obiettivi del corso.
3.
Confronto all’interno del gruppo su quanto si sa e quanto si sta progettando nel proprio
Istituto relativamente alle Indicazioni per il curricolo. Integrazioni da parte del tutor (premessa,
traguardi e obiettivi di apprendimento e loro interrelazioni). Dibattito.
4. A casa: lettura delle indicazioni per il curricolo.
Secondo incontro
1. Riflessioni sui materiali letti.
2. Partendo dall’analisi di un’attività, il tutor conduce il gruppo a sperimentare direttamente la
metodologia del laboratorio e mostra degli elaborati prodotti da una classe.
3. Ricerca, nell’attività proposta, di riferimenti alla metodologia presenti nel piano [email protected] e
nelle indicazioni per il curricolo.
4. A casa: esplorare le attività e sceglierne una da sperimentare successivamente nelle proprie
classi.
Terzo incontro
Uso delle nuove tecnologie: excel e cabri
Quarto incontro
1.
Analisi e discussione del protocollo di sperimentazione in classe.
2.
Definizione dei gruppi di lavoro per attività scelta.
3.
Lavoro di gruppo: compilazione di una griglia di analisi dell’attività.
4.
Condivisione dei materiali prodotti dai gruppi.
Incontro finale
1.
Condivisione delle esperienze di sperimentazione.
2.
Discussione sull’attività di formazione.
3.
Valutazione complessiva e condivisa dell’esperienza di formazione dei docenti
e di sperimentazione; produzione di un report finale. (diario di bordo)
Tra un incontro in presenza e l’altro i corsisti faranno incontri on line con il tutor
(utilizzando Breese) per discutere sull’efficacia della metodologia adottata
OBIETTIVI
del Piano [email protected]
Il progetto [email protected] si propone una
rinnovata formazione dei docenti di
matematica che operano nell’intero
territorio italiano, puntando a una
nuova
metodologia
d’approccio
all’insegnamento-apprendimento della
matematica.
OBIETTIVI
del Piano [email protected]

il miglioramento dell’insegnamento della
matematica nella scuola italiana, anche
al fine di ovviare ai deficit rilevati
dall’indagine
OCSE-PISA
nelle
competenze matematiche dei nostri
allievi.
OBIETTIVI
del Piano [email protected]
Il piano prevede di intervenire, in forma
sistematica sulla formazione in servizio
dei docenti di matematica al fine di
consolidare e aggiornare la loro
preparazione lungo tutto l’arco della vita
professionale.
Il corso prevede:
 una formazione iniziale in presenza
 la sperimentazione in classe
 un incontro finale in presenza
L’IMPIANTO
culturale e metodologico
del Piano [email protected]

Il progetto [email protected] propone
agli insegnanti esempi concreti
di attività da svolgere in classe
avvalendosi di una
DIDATTICA
LABORATORIALE
LABORATORIO
Di classe
Di gruppo
Aspetti organizzativi
•Organico di classe
•Classe intera
•Classi parallele
•Gruppi di livello o no
•Gruppi della classe
•Gruppi verticali
Aspetti didattici
Recupero/Potenziamento (Lab.disciplinare)
Attività di ricerca centrata sull’apprendimento (lab.Disciplinare)
Attività interdisciplinari sui saperi trasversali
Aspetti Strutturali
Laboratori specifici (Scienze, informatica, artistica,musicale ecc.)
Laboratori non specifici (aula, biblioteca, palestra, bosco ecc.)
BOTTEGA RINASCIMENTALE
In tutte le proposte, infatti, si delinea, sia pure con accenti e
intensità diversi
 una concezione delle competenze matematiche come un
complesso di processi basati sia sulla matematizzazione come
modellizzazione della realtà all’interno di una teoria sempre
più sistematica,
sia sullo scambio con gli altri, sull’interfaccia tra l’esperienza
individuale e quella collettiva
“Comunicazione della mente”
MOMENTO SOCIALE MOMENTO PERSONALE (Vigonski)

Contenuti, contesti e processi



Tutte le attività propongono un insegnamentoapprendimento della matematica in cui sono
intrecciati tre aspetti fondamentali:
i contenuti disciplinari (conoscenze)
le situazioni (i contesti) in cui i problemi sono
posti, che vengono utilizzati come sorgenti di
stimoli materiali per gli allievi
i processi (le competenze)che l’allievo deve
attivare per collegare la situazione problematica
affrontata con i contenuti matematici da veicolare.
Anche nelle indicazioni per il curricolo c’è il
richiamo agli oggetti matematici e non alle teorie
numeri anziché aritmetica,
spazio e figure anziché geometria,
relazioni e funzioni anziché algebra,
dati e previsioni anziché probabilità e statistica.
Questa scelta tende a valorizzare nel primo ciclo
gli oggetti con cui gli alunni devono fare
esperienza, rispetto alla sistemazione teorica,
che peraltro non deve essere tralasciata.
I nuclei per scuola primaria e
secondaria di 1° grado
nuclei tematici:
nuclei di processo:
• il numero
• misurare
• lo spazio e le figure
• argomentare e
congetturare
• le relazioni
• i dati e le previsioni
• risolvere e porsi problemi
IN CONCLUSIONE
I PUNTI DI FORZA DEL
PROGETTO [email protected]
•
Attività didattiche
Propongono un modo nuovo di fare
matematica
•
Sperimentazione in classe
Una formazione in servizio in cui teoria
e pratica didattica sono un tutt’uno
Il nostro obiettivo:
andare a prenderli
dove sono e
accompagnarli dove
li vogliamo condurre
(Witnestein)
La scuola deve far si che
un giovane ne esca con una
personalità armoniosa e non
ridotto a uno specialista;
altrimenti il giovane, con
quella su specializzazione,
somiglierà più che altro a un
cane ben ammaestrato.
Albert Einstein
I MATERIALI
Il progetto [email protected] si avvale dei materiali
prodotti in un progetto pluriennale realizzato
tra il 2000 e il 2005 nell’ambito delle finalità
previste da un Protocollo d’Intesa, sottoscritto
dal Ministero della Pubblica Istruzione e
dall’UMI (Unione Matematica Italiana) ed esteso
poi alla SIS (Società Italiana di Statistica).
Protocollo tuttora in vigore.
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