(Vienna 1814

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(Vienna 1814-1815)
Prima del congresso di Vienna la situazione politico-territoriale
europea e italiana si configurava come indicato nelle seguenti cartine:
Dopo la caduta dell’impero napoleonico, fu convocato il Congresso
di Vienna per dare un assetto definitivo all’Europa, sconvolta da
tanti anni di guerre. Al congresso parteciparono i rappresentanti dei
Paesi vincitori (Austria, Prussia, Russia e Gran Bretagna.
Vi partecipò anche la Spagna, Il Portogallo, la Svezia e la Francia,
che uscì sconfitta dal congresso e perse tutte le conquiste
napoleoniche.
Con la Francia fu firmato il Trattato di Parigi, che riportò sul trono
il re Luigi XVIII di Borbone, fratello e legittimo discendente di
Luigi XVI, ghigliottinato durante la Rivoluzione francese.
I veri protagonisti del congresso furono i sovrani e i ministri della
quattro potenze vincitrici: lo zar Alessandro I, il primo ministro
austriaco Metternich, il re di Prussia Federico Guglielmo III e per
l’Inghilterra il duca di Wellington e lord Castlereagh.
Ad essi si affiancò il principe di Talleyrand, rappresentante della
nazione vinta, il quale grazie, alla sua grande abilità diplomatica
divenne uno dei massimi protagonisti del Congresso, sostenendo che
egli non rappresentava un popolo sconfitto, ma il legittimo re di
Francia, anch’egli nemico e vittima di Napoleone.
Duca di Wellington
Talleyrand
Metternich
Principio della legittimità e dell’equilibrio
Dopo lunghe discussioni il Congresso stabilì alcuni principi in
base ai quali si sarebbe riportato l’ordine in Europa dopo il
ciclone napoleonico. Il primo principio fu quello della
legittimità, che consisteva nel restituire i troni ai rispettivi
sovrani, ai quali Napoleone li aveva tolti illegalmente.
Il secondo fu il principio dell’equilibrio che già nel Settecento
aveva guidato la politica europea. Secondo questo principio,
nessuna delle potenze vincitrici avrebbe potuto ingrandirsi oltre
un certo limite a spese delle altre.
IL CONGRESSO DI VIENNA
DISEGNO’ A TAVOLINO UNA
NUOVA CARTA DELL’EUROPA
BASANDOSI SUI PRINCIPI SEGUENTI:
LEGITTIMITÀ
EQUILIBRIO
Conseguenze del Congresso di Vienna:
POSITIVE
TRENT’ANNI
DI PACE
NEGATIVE
DEFINIZIONE
ARTIFICIOSA
DEI CONFINI
EUROPEI
RITORNO DELLE
MONARCHIE
ASSOLUTE
NAPOLEONE BONAPARTE
Nel 1815, Napoleone, che era stato inviato in esilio all’isola
d’Elba, fuggi e tornò in Francia, dove riarmò l’esercito contro le
grandi potenze, ma fu definitivamente sconfitto a Waterloo.
I vincitori firmarono un secondo trattato di Parigi nel 1815 col
quale imposero alla Francia condizioni più dure delle precedenti.
L’EUROPA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA
Al termine delle trattative di Vienna l’Europa si presentava cosi’:
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