Un nuovo passo nella cura del tumore del surrene

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REGIONE DEL VENETO
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
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COMUNICATO STAMPA 10 luglio 2012
Un nuovo passo nella cura dei tumori del surrene
L’Unità di Endocrinologia, diretta dal prof. Franco Mantero, è stata uno dei due centri italiani ad avere un
ruolo di primaria importanza in uno studio clinico internazionale sulla terapia del carcinoma surrenale. I
surreni sono due piccoli organi ghiandolari, a forma di triangolo, posti al di sopra del polo superiore di
ciascun rene.
Il Centro di Padova, assieme a quello di Torino, ha contribuito con un cospicuo numero di casi al successo
dello studio e, soprattutto, ha fornito le basi per la definizione di un nuovo protocollo, definendo
l’associazione chemioterapica più efficace nel rallentare la progressione di questa grave forma di tumore.
A giugno, la più importante rivista internazionale di medicina, il New England Journal of Medicine, ne ha
pubblicato i risultati. La ricerca, nata sotto l’egida dell’ENS@T (European Network for the Study of Adrenal
Tumors) è stata condotta da una ventina di Centri di endocrinologia e di oncologia endocrina di tutto il
mondo, coordinati dal gruppo di ricercatori tedeschi di Wurzburg, che hanno trattato oltre 300 pazienti
affetti da questa rara e aggressiva patologia.
Questo lavoro fa seguito a un altro studio multicentrico, anch’esso pubblicato sul New England Journal of
Medicine alcuni anni fa, nel quale gli stessi autori italiani avevano dimostrato la validità di un altro farmaco
nel ritardare o evitare la comparsa di recidive in pazienti con carcinoma del surrene, dopo che il tumore era
stato asportato in modo apparentemente radicale.
Si tratta dunque di un’altra tappa rilevante nella ricerca che il gruppo dell’Endocrinologia di Padova, in
collaborazione con l’Istituto Oncologico Veneto, porta avanti da tempo, grazie anche ai finanziamenti del
MIUR e della Comunità Europea con lo scopo di migliorare la prognosi di questa infausta malattia.
Gli studi sono orientati fondamentalmente in due direzioni: da un lato ricerche di base sugli aspetti
genetico-molecolari di queste neoplasie, per individuare markers diagnostici e prognostici sempre più
specifici; dall’altro la messa a punto e la validazione di nuove metodologie diagnostiche e la
sperimentazione in vivo di nuove combinazioni di farmaci.
Questo settore dell’endocrinologia è oggi oggetto di molta attenzione, perché la diffusione sempre
maggiore di tecniche diagnostiche di imaging, come l’ecografia, la TAC e la risonanza magnetica, permette
di scoprire la presenza di masse surrenaliche, prima nemmeno sospettate. Il clinico, di fronte a ciò, deve
impostare una diagnosi differenziale e prima di tutto escludere la possibilità che si tratti di neoplasie
maligne. L’Unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova conta su un’esperienza ormai
ventennale in questo campo, tale da esser considerata tra i Centri di riferimento nazionale del settore.
si autorizza la diffusione ai media - dr.ssa Luisella Pierobon– CAPO UFFICIO STAMPA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
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