- Coordinamento CSM Lazio

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LINEE GUIDA DISTURBI D’ANSIA:
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
CRITERI DIAGNOSTICI ATTUALI: La maggior parte della letteratura recente utilizza i criteri DSM-IV-R e i
criteri ICD-10, quest’ultimo più specifico per la sintomatologia somatica.
Secondo il DSM-IV-R è più rappresentato nelle donne ed è associato frequentemente ai disturbi
somatoformi e condizioni mediche organiche.
PSICODIAGNOSTICA E ALTRI ACCERTAMENTI CLINICI-DIAGNOSTICI
Hamilton Anxiety Scale
Inventory Beck Scale
Clinical Global Impression
ECG
ESAMI EMATOCHIMICI
SCREENING ORMONALI
LINEE GUIDA ESTRATTE DALLA NICE CLINICAL GUIDELINE 123; 113; 22
“IL PROBLEMA DELLA DIAGNOSI”
La maggior parte dei pazienti con sintomatologia ansiosa consulta inizialmente il MB per un sintomo fisico
relativo a problematiche respiratorie, cardiache, gastrointestinali, neurologiche
Bisogna prendere in considerazione i disturbi d’ansia ogni qualvolta:
- il paziente riferisce ansia e preoccupazione per una condizione clinica organica che non richiederebbe una
così evidente attenzione
- il paziente riferisce ansia e preoccupazione per una condizione clinica che non è oggettivamente
diagnosticabile
- il paziente riferisce frequentemente una sintomatologia dolorosa facilmente correlabile con una
condizione di stress psicologico
- il paziente richiede rassicurazioni eccessive sulle condizioni di salute fisica
- il paziente presenta frequentemente comorbilità con malattie fisiche
- il paziente presenta frequentemente comorbilità con i disturbi dell’umore
- il paziente presenta comorbilità con disturbo da abuso di sostanze
TRATTAMENTO
Prevede un modello così detto a “gradini” includendo interventi psicologici e psicofarmacologici dai più
semplici a quelli più complessi, cosi articolati:
A BASSA INTENSITA’ : interventi indirizzati alla spiegazione del sintomo attraverso l’informazione facilitata (
opuscoli, materiali on-line didattici), partecipazione a gruppi psicoeducativi
A MEDIA INTENSITA’: tecniche di rilassamento, interventi di terapia cognitivo-comportamentale,
considerato il trattamento psicoterapeutico più efficace, in assenza o in associazione al trattamento
psicofarmacologico.
Il farmaco di prima scelta è la sertralina, a seguire la paroxetina, successivamente si può considerare un
SNRI o Pregabalin.
Diversamente negli Attacchi di Panico, American Psychiatric Association, riconosce come farmaco di prima
scelta la fluoxetina.
Per la sintomatologia ansiosa particolarmente grave possono essere associate le BDZ (alprazolam e
clonazepam) fino a 12 settimane.
Si raccomanda di non utilizzare i neurolettici.
E’ necessario rivalutare l’efficacia al trattamento psicoterapeutico dopo 12-18 incontri.
E’ necessario rivalutare l’efficacia del farmaco nei primi 3 mesi ogni 2-4 settimane mantenendolo, in caso di
buona risposta, per almeno 12 mesi.
AD ALTA INTENSITA’:
Si dovrà considerare un intervento basato sulla combinazione di più trattamenti psicologici e
psicofarmacologici nonostante, l’efficacia di più interventi integrati, non sia ancora evidenza scientifica.
L’ESITO DEL TRATTAMENTO
La pratica clinica si concentra esclusivamente sulla valutazione della regressione del sintomo per un periodo
di 6-12 settimane ma non sulla valutazione funzionale.
Il gruppo di riferimento internazionale sui disturbi d’ansia e sui disturbi dell’umore (ICGDA) suggerisce in
merito la valutazione di 5 domini:
1) Presenza/assenza di sintomatologia ansiosa
2) Presenza di ansia anticipatoria
3) Presenza di fobie-panico correlate
4) Severità della malattia
5) Disabilità secondaria
Il ICGDA definisce pazienti “response” se presentano un miglioramento clinicamente significativo
con la presenza di minimi sintomi;
il ICGDA definisce pazienti in completa remissione se i 5 domini non sono più valutabili per almeno
3 mesi
BIBIOGRAFIA
Management of generalized anxiety disorder: J. Davidson in J. Clin. Psychiatry, 2010; 12 (2)
NICE clinical guideline 113
NICE clinical guideline 22
NICE clinical guideline 123
Francesca Caccamo
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