COMUNICATO STAMPA FEDERCOMMERCIO Affinché la nuova

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 COMUNICATO STAMPA FEDERCOMMERCIO Affinché la nuova legge sblocchi finalmente la situazione Riunita lo scorso 20 novembre l’Assemblea Federcommercio Si è tenuta a Lugano presso la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino il 20 novembre l’Assemblea annuale di Federcommercio. I lavori assembleari sono stati un buon momento per fare il punto della situazione su numerose tematiche legate al commercio in Ticino. La situazione di crisi che il comparto sta vivendo negli ultimi anni e che attanaglia tutta l’economia non è ancora risolta. Al momento sia per piccoli commerci che per grande distribuzione la ripresa si fa attendere. In Svizzera nei primi 6 mesi del 2013, si è registrata una diminuzione del fatturato e delle vendite rispetto all’anno precedente, mentre che dal mese di luglio sembra esserci una debole ripresa. In Ticino la situazione è più difficile: il mercato è ancora in flessione, in particolare il settore del Non Food, anche perché contrassegnato da un’importante diminuzione dei prezzi. Le difficoltà del mercato ticinese sono probabilmente dovute anche alla congiuntura locale più debole ma sicuramente al turismo degli acquisti che, almeno nel settore del non food, non sembra ancora essersi stabilizzato. Per dare un’idea della cifra d’affari legata al turismo degli acquisti, si parla di una perdita stimata in 430 milioni di franchi, corrispondenti a circa 1'200 posti di lavoro. A questo proposito, la Federcommercio ha preso nota di un recente studio che dimostra che il fenomeno degli acquisti coinvolge tutte le fasce sociali della popolazione e non come spesso affermato, le persone in difficoltà economiche e si rammarica del fatto che a livello politico e delle autorità non venga prestata a questo fenomeno la stessa attenzione data alla questione dei padroncini, malgrado ne abbia le stesse caratteristiche (disparità di trattamento) e le stesse conseguenze negative in termini di posti di lavoro, indotto economico sul territorio. La nuova legge per le aperture dei negozi è ferma da troppo tempo in Parlamento (Commissione della gestione e delle finanze del Gran Consiglio). La situazione potrebbe sbloccarsi a breve termine. Infatti, per fine febbraio dovrebbe venir redatto un rapporto dopo le rassicurazioni da parte del Consiglio di Stato che il testo di legge non è in conflitto con le richieste oggetto delle mozioni Abate e Lombardi. Federcommercio auspica un pronto sblocco della situazione, così che i commercianti abbiano migliori condizioni quadro dove operare. Da questo punto di vista, la Federcommercio ritiene importante poter tenere aperti i negozi il sabato fino alle 18.30 anche nei mesi invernali e non solo l’estate ed inoltre di avere la possibilità di aprire i negozi i giorni festivi parificati, in particolare durante periodi di affluenza di turisti, quando in Italia i negozi sono aperti (Corpus Domini, …). Il settore del commercio raccoglie circa 15'000 collaboratori in grandissima parte molto tutelati. Nella grande distribuzione vi sono infatti diversi Contratti collettivi di lavoro o regolamenti aziendali. A livello ticinese vi è un Contratto collettivo di lavoro del ramo della vendita (non obbligatorio), sottoscritto da alcune aziende, e recentemente (il 1° aprile scorso) è entrato in vigore il Contratto Normale di Lavoro per il settore della vendita (negozi con meno di 10 addetti). Questa misura del Consiglio di Stato concerne la stragrande maggioranza dei negozi ticinesi. Il CNL rende obbligatorio il salario minimo orario, esclusa la tredicesima. Va ricordata l’esistenza del CNL generale le cui condizioni sono state riprese dal CCL. Federcommercio è un'associazione che raggruppa grande distribuzione – DISTI, con circa 20 aziende – e commercianti regionali – con complessivamente circa 1’000 negozi affiliati – per un totale di più di 15'000 collaboratori. Il settore del commercio è una parte fondamentale dell’economia ticinese; infatti il settore contribuisce in maniera importante al PIL cantonale, nella misura del 6% circa. L’Associazione promuove lo sviluppo e l'immagine del commercio ticinese e la tutela degli interessi delle società dei commercianti regionali. Federcommercio rappresenta oggi circa 1’000 negozi ossia circa il 40% del totale, distribuiti tra centri cittadini e centri commerciali. La cifra d’affari complessiva che ruota attorno al settore è valutata in circa 3 miliardi di franchi ‐ pari a circa 3/4 del commercio ticinese. Alla fine dei lavori assembleari Federcomercio ha consegnato un piatto commemorativo alla SCIA ‐ Società Commercianti Industriali e Artigiani del Locarnese per il 125° anniversario, congratulandosi per il traguardo raggiunto e festeggiato nel 2013, sottolineando l’importante sostegno all’economia regionale. Lugano, 21.11.2013 Per maggiori informazioni Augusto Chicherio, Presidente Federcommmercio, 079 444 24 64 Rinaldo Gobbi, Segretario Federcommercio, 079 337 44 07 La consegna del piatto commemorativo a SCIA. Da sin. Augusto Chicherio, Presidente Federcommercio, Giovanni Caroni, Presidente SCIA e Lisa Pantini, Segretariato Federcommercio 
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