Lezione 11-12 - Dipartimento di Scienze della Formazione

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LA MODERNITÀ
CORSO DI SOCIOLOGIA DEI MUTAMENTI (A.A. 2015/2016)
PROF. ATTILIO SCAGLIONE
IL CONCETTO DI MODERNIZZAZIONE
• Per modernizzazione intendiamo l’insieme dei processi di cambiamento su larga
scala mediante i quali una determinata società tende ad acquisire le caratteristiche
economiche, politiche, sociali e culturali considerate proprie della modernità.
• Pensiero medievale  Orientamento al presente (il riferimento è il ciclo delle
stagioni)
• Pensiero moderno  Orientamento al futuro
• Umanesimo e Rinascimento rivalutano il tempo secolare
• Rinascita dopo la «barbarie del Medioevo»
• Filosofia del XVII sec.  controversia degli antichi e dei moderni (Bacone, Cartesio)
• Illuminismo  Hic et nunc
• Superamento della massima ciceroniana «Historia magistra vitae»
• Liberazione dell’uomo dal terrorismo morale dell’attesa apocalittica
della fine del mondo
• La tradizione del nuovo (Kumar, 1995)
• La rivoluzione francese
• La rivoluzione industriale
• La modernità si identifica con l’occidentalizzazione
• … ma è un processo tendenzialmente globale (The West and The
Rest)
• Il concetto di modernizzazione:
• Cambiamenti degli ultimi 200 anni
• È un processo che è stato preparato nei secoli precedenti
• La sua caratteristica più propria è la globalità:
• Riguarda tutte le dimensioni
• Riguarda il mondo intero
GLI ASPETTI ESSENZIALI DEL PROCESSO DI
MODERNIZZAZIONE
1. lo sviluppo della scienza e della tecnologia
2. l’industrializzazione
3. il progressivo formarsi di un mercato capitalistico globale
4. la differenziazione strutturale e la specializzazione funzionale
5. la trasformazione della struttura delle classi e dei ceti e l’aumento
della mobilità sociale
6. lo sviluppo politico
7. la secolarizzazione
GLI ASPETTI ESSENZIALI DEL PROCESSO DI
MODERNIZZAZIONE
8. l’affermarsi dei valori tipici della modernità, in particolare
l’individualismo, il razionalismo e l’utilitarismo
9. gli sconvolgimenti demografici
10.la privatizzazione della vita familiare
11.la democratizzazione dell’istruzione e lo sviluppo della cultura di massa
e del consumo di massa
12.lo sviluppo dei mezzi di comunicazione
13.la compressione del tempo e dello spazio
MODERNIZZAZIONE ECONOMICA
• Per modernizzazione economica si intende generalmente un sistema di
produzione industriale che:
• applica tecnologie a base scientifica
• sostituisce il lavoro umano e animale con le macchine
• sviluppa una complessa divisione del lavoro (Organizzazione scientifica
del lavoro)
• produce e scambia merci per un mercato globale
• Due modelli: modernizzazione capitalistica e quella dell’economia
socialista.
MODERNIZZAZIONE SOCIALE
• La dimensione sociale della modernizzazione si manifesta nei
fenomeni:
• del cambiamento demografico,
• dell’urbanizzazione,
• della trasformazione della condizione femminile.
• e si esprime principalmente come
• differenziazione sociale,
• e crescita dell’autonomia individuale.
• Simmel (L’atteggiamento blasè)
• Durkheim (La divisione del lavoro)
MODERNIZZAZIONE POLITICA
• Da un lato, processi di democratizzazione e liberalizzazione
• Dall’altro, regimi totalitari (finta modernità?)
• Modernizzazione politica:
• Processo di formazione dello stato nazionale moderno
• L’aumento del grado di differenziazione e di integrazione delle istituzioni
• Lo sviluppo dell’eguaglianza
• Quattro monopoli: militare, fiscale, monetario e giudiziario
MODERNIZZAZIONE CULTURALE
• Il razionalismo
• L’individualismo
• L’utilitarismo
IL MODELLO DELLE PATTERN-VARIABLES
• Ascrizione realizzazione (qualità acquisite)
• Diffusione  specificità (solo alcuni aspetti della personalità)
• Affettività  neutralità affettiva (sfera privata e sfera pubblica)
• Particolarismo  universalismo (uguaglianza)
• Interesse collettivo  interesse privato
LE FASI DELLA MODERNIZZAZIONE
• Possiamo, quindi, identificare tre fasi intensive principali:
a) quella della “Modernizzazione classica o liberal-capitalistica” (dal XVI agli inizi del XIX
secolo) che ha riguardato essenzialmente Olanda, Inghilterra, America del Nord e
Francia;
b) quella della “Modernizzazione autoritaria” che va dal 1860 circa, al 1939, che investe
Italia, Giappone, Germania e Russia;
c) quella attuale, della “Modernizzazione neoliberista” che va dagli anni ottanta del secolo
scorso ad oggi e che colpisce gran parte dei paesi asiatici (Cina, India, Indonesia) e
dell’America Latina (Brasile, Messico, Argentina).
LA SECONDA ONDATA DI MODERNIZZAZIONE (PRIMA FASE)
• La seconda ondata presenta caratteri assai diversi. Conviene distinguere fra
due fasi: una prima, che va dagli anni sessanta dell’Ottocento alla prima
guerra mondiale (1914-18) ed una seconda che va dalla rivoluzione russa
(1917) alla seconda guerra mondiale.
• L’origine del processo si rinviene nella guerra
• In tutti i casi, rileviamo una tendenza verso governi “forti” o autoritari che si
accompagnavano ad una decisa spinta militarista
MODERNIZZAZIONE ACCELERATA E SVILUPPO
INEGUALE
• Una importante differenza rispetto alla prima ondata è data dalla intensità dei
processi che ci fanno parlare di una «modernizzazione accelerata».
• La “modernizzazione accelerata ottiene successi nell’immediato, con tassi di
crescita superiori a quelli dei paesi più maturi, ma, sul lungo periodo, presenta
un conto assai salato.
• I paesi avanzati hanno rappresentato inizialmente un elemento propulsore
per la modernizzazione di quelli ancora arretrati, fornendo un modello cui
ispirarsi ed, occasionali aiuti economici.
LA SECONDA ONDATA DI MODERNIZZAZIONE
(SECONDA FASE)
• Fine della prima guerra mondiale
• Nonostante la sconfitta bellica, la spinta verso la modernizzazione
non si esaurisce e produce due distinti modelli:
• Modello autoritario (nazionalista-fascista): Italia e Germania
• Modello socialista (Russia, poi URSS)
• Finta modernità o modernizzazione parziale
LA LUNGA TRANSIZIONE DALLA SECONDA ALLA TERZA ONDATA
• Con la fine della II guerra mondiale si apriva uno scenario dominato dalla competizione fra gli Usa e
l’Urss (come si è detto, portatrice del modello alternativo “autoritario socialista”).
• Tale scenario fu caratterizzato dall’ingresso, nel sistema internazionale degli stati delle ex colonie
europee che raggiunsero via via l’indipendenza dal 1945 in poi.
• Volendo schematizzare, la situazione presentava tre diversi tipi di scenario:
• America Latina: modernizzazione avviata ma rallentata dai forti ostacoli alla crescita economica;
• Asia: modernizzazione incipiente in taluni paesi con apparati statali minimamente centralizzati e con una
burocrazia diffusa sul territorio e concentrazioni urbane di ampie dimensioni (India, Iran, Pakistan,
Indonesia, Vietnam, Cina), ma con economie in netta prevalenza rurali;
• Africa: gli eserciti unica eredità “modernizzante” lasciata dalle potenze coloniali e, per il resto,
frammentari elementi di modernizzazione in pochissime zone dei singoli paesi; persistenza di aggregati
etnico-tribali che producevano sorta di “Stati-nazione senza nazione”; fortissima arretratezza economica
con ampie zone di economia primitiva.
IL PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE NEO LIBERISTA
• La caduta degli ultimi regimi fascisti europei e delle dittature militari latino americane prima e la fine
dell’Urss e dei regimi satelliti subito dopo, venne letta come la fine di ogni possibile alternativa al
modello liberale di modernità
• Fukuyama  The End of History (1992)
• Huntington  The Clash of Civilization (1996)
LA TERZA ONDATA DI MODERNIZZAZIONE E LA
GLOBALIZZAZIONE
• La terza ondata di modernizzazione, in base a quel che abbiamo detto, è in corso da circa venti anni
• Le principali caratteristiche di questo processo:
A. forte sviluppo dei mezzi di comunicazione comunicazioni
B. forte crescita del sistema di trasporti,
C. creazione di mercati mondiali (delle merci, della forza lavoro e soprattutto finanziari) fortemente integrati ed
interdipendenti
D. sviluppo dell’informatica
CONSEGUENZE NEGATIVE
• Frammentazione dell’ordine mondiale
• Crisi economiche e finanziarie globali
• Masse di capitali di provenienza criminale
• Nuove asimmetrie (es. landgrabbing)
• Flussi migratori
• Delocalizzazione industriale
• Ritorno dei regimi autoritari o totalitari
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