La società italiana - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

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La società italiana
A. Martinelli e A. Chiesi
Tesi di fondo: modernizzazione disuguale
Il “codice genetico” della società italiana si è formato a partire da una
complessa rete di città con radicate tradizioni locali, una varietà di
sedimenti linguistici, fratture profonde tra le diverse aree del paese,
saldi legami familiari e comunitari, una tradizione religiosa diffusa,
forti partiti ideologici, forme di clientelismo e di cultura politica
ribelle. Da questo insieme di elementi è derivata una più debole
identità nazionale, un più fragile senso civico e una più debole
comunità nazionale democratica.
Tesi di fondo: modernizzazione disuguale
È una modernizzazione diseguale tra aree e tra settori che
prende origine da alcune fratture “originarie” della società
italiana:

frattura geografica (città, dialetti)

frattura ideologica (fascisti/antifascisti,
comunisti/conservatori, …)

frattura socio-culturale (Nord/Sud)
Modernizzazione: diffusione di valori,
atteggiamenti e istituzioni favorevoli
all’economia di mercato e alla democrazia
rappresentativa.
(critica delle interpretazioni basate sulla m. incompleta)
Le transizioni
M&C individuano alcune transizioni che hanno segnato la società italiana
nel secondo dopoguerra:
1.
da economia agricola ad industriale, e quindi terziaria
2.
integrazione nell’economia internazionale
3.
da una forte crescita demografica ad una crescita zero
4.
da paese di emigrazione a paese di immigrazione
5.
da società contadina a società urbana
6.
da una società semplice con chiare distinzioni di classe ad una
struttura sociale composita e frammentata
7.
da una scarsa mobilità sociale ad una più intensa
8.
da stili di vita tradizionali a modelli più eterogenei ed individualistici
Le transizioni
M&C individuano alcune transizioni che hanno segnato la società italiana nel
secondo dopoguerra:
9.
10.
11.
12.
13.
da culture regionali a cultura nazionale (dialetti)
Codice Penale, art. 587
da sistema di solidarietà familiare
a consolidamento
del welfare
state della figlia o della
Chiunque
cagiona la morte
del coniuge,
sorella, nell'atto
in cui nepiù
scopre
la illegittima
relazione
da rapporti genitori-figli basati sull’autorità
a rapporti
paritari
e
carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata
basati sull’autonomia
all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da
autonomizzazione/emancipazione
donne
di famiglia,
tredelle
a sette
anni.(diritto
Alla stessa
pena soggiace chi, nelle dette
accesso alle professioni)
circostanze, cagiona la morte della persona che sia in
illegittima
relazione carnale col coniuge, con la figlia o con
scolarizzazione e individualizzazione
(religione)
la sorella
14.
da fascismo a democrazia
15.
da conflittualità politica fondata su fratture di classe e religiose a
conflitti trasversali (Nord/Sud, issues ecologiche)
Nel loro insieme queste transizioni definiscono il processo di modernizzazione
della società italiana  sono quindi collegate tra di loro
I tempi delle transizioni
Dal punto di vista storico-sociale il processo di modernizzazione in Italia
ha seguito un percorso più accidentato rispetto ad altri paesi europei:

nella prima fase industrializzazione rapidissima (20-25 anni) ma
disuguale: poche grandi imprese, pubbliche e private, una miriade di
piccole e piccolissime imprese a conduzione familiare; imponenti
flussi migratori da Nord a Sud: tra 1955 e 1970 circa 2 milioni di
lavoratori

nella seconda fase alienazione nel processo produttivo e
disadattamento sociale dei lavoratori, ma anche aumentato potere
contrattuale  conflitti sociali della fine anni ‘60
Prima della riforma del 1984, il riconoscimento della
 nella terza fase debole risposta istituzionale pensione
(a parte alcune
riforme
di invalidità
veniva concesso sulla base
molto importanti: per es. statuto dei lavoratori
e capacità
statuto di
della
di famiglia),
guadagno soggettiva, considerata la
uso distorto della spesa pubblica
condizione occupazionale della provincia di
residenza.
Le distorsioni
Secondo M&C all’origine della modernizzazione disuguale vi
sono delle distorsioni politiche ed “istituzionali” originarie
riconducibili alla tardiva formazione dello Stato nazionale:

carenza di capacità egemoniche delle élite

successo delle strategie di conservazione contrapposte
(cattolica e comunista)

tradizione politica di ribellismo e trasformismo

democrazia semi-bloccata

inefficienza della macchina statale
La tenuta del sistema sociale
Malgrado questi deficit di fondo, alcuni fattori hanno
impedito la disgregazione della società italiana. Utilizzando
lo schema di K. Polanyi:

scambio (affermazione di un’economia di mercato)

potere (partiti ed istituzioni)

reciprocità (solidarietà dei sistemi primari e secondari 
famiglia, chiesa, comunità locale)
Le istituzioni politiche sono riuscite a garantire
l’integrazione sociale e a conservare il potere, ma non sono
state capaci di guidare efficacemente il processo di
sviluppo.
Tesi di fondo: modernizzazione disuguale
La teoria del ciclo della rappresentanza della politica di
Pizzorno spiega la durezza dello scontro politico negli anni
’60-70: rigidità del sistema di rappresentanza e scarso
cambiamento nel sistema politico vs. intenso mutamento dei
valori e degli stili di vita (donne, rapporti genitori/figli,
costumi sessuali, scuola, …).
Affermazione del mercato  ha favorito la mobilità sociale
riducendo la distanza tra le classi e diffuso nuove abitudini
di vita e di consumo sostenendo l’individualismo e
riaffermando la centralità della famiglia nucleare.
Ha favorito la legittimazione democratica
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