vaccinazione antinfluenzale e tipologie vaccini

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VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E TIPOLOGIE VACCINI ANTINFLUENZALI NOTE TECNICHE Molto schematicamente si indicano le reali problematiche del vaccino antinfluenzale stagionale: a) la composizione del vaccino stagionale è decisa molto prima rispetto all’inizio della stagione influenzale, vi è dunque la possibilità che i virus circolanti possano presentare delle mutazioni minori rispetto ai ceppi inclusi nel vaccino; b) I vaccini antinfluenzali convenzionali (sub‐unità, split) presentano dei limiti, quali:  il livello relativamente basso di efficacia protettiva reale in anziani, bambini piccoli, con sistema immunitario meno responsivo e immunodepressi;  la breve durata della protezione offerta. Da più di un decennio la ASL RM/E ha una lunghissima esperienza sul campo nell'utilizzo del vaccino a subunità adiuvato con MF59 sui soggetti anziani e sui soggetti con patologie a rischio, target della vaccinazione antinfluenzale: in tali soggetti vi è un graduale declino delle capacità funzionali del sistema immunitario e una frequente presenza di patologie croniche e debilitanti. Nella individuazione dei quantitativi annuali, si è tenuto conto dei quantitativi storici, ed anche di avere una certa flessibilità nella disponibilità di più tipologie di vaccino antiinfluenzale, viste le problematiche occorse in queste ultima annate. 1. Le dosi di vaccino a sub‐unità antigeni di superficie emoagglutinina e neuraminidasi trivalente (TIV) (2 sottotipi di virus di tipo A e 1 lineage di virus B) adiuvato con MF‐59 (FLUAD) sono utilizzate negli anziani di età ≥65 anni, specialmente in soggetti con un maggior rischio di complicazioni associate (ad es. soggetti affetti da malattie croniche come diabete, disturbi cardiovascolari e respiratori); trovano particolare indicazione per l’immunizzazione dei soggetti anziani e di quelli poco rispondenti. 2. Le dosi di vaccino quadrivalente (QIV) split virus influenzali frammentati (2 sottotipi di virus di tipo A e 2 lineage virus di tipo B (FLUARIX TETRA) sono utilizzate in bambini > 3 anni sani e a rischio; adulti ed anziani sani ed a rischio; allestimento introdotto l’anno scorso, costituisce una potenziale soluzione per ridurre la possibilità di una mancata corrispondenza del B‐lineage. 3. Le dosi di vaccino intradermico split virus influenzali frammentati (TIV) (2 sottotipi di virus di tipo A e 1 lineage di virus di tipo B) 15 mcg (INTANZA) sono utilizzate in soggetti di età ≥ 60 anni in buona salute e con patologie a rischio utilizza i particolari meccanismi immunitari che si attivano nel derma e potenziano la risposta immunitaria anche nei pauci‐rispondenti alla somministrazione IM. 4. Le dosi di vaccino a sub‐unità antigeni di superficie emoagglutinina e neuraminidasi trivalente (TIV) (2 sottotipi di virus di tipo A e 1 lineage virus di tipo B) INFLUVAC S sono utilizzate: a) nei bambini da > 6 mesi a 3 anni sani; b) nei soggetti adulti in buone condizioni di salute. ASL Roma 1
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