18 Per contrastare l`infezione sono in commercio anche

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Per contrastare l’infezione sono in
commercio anche farmaci antivirali, che
appartengono a due diverse classi, ed
hanno lo scopo di ridurre soprattutto
l’intensità e la durata della malattia. Alcuni
antivirali sono attivi solo sul virus di tipo A e
provocano effetti collaterali più o meno gravi,
dall’insonnia alle vertigini, dalla nausea a
problemi renali ed epatici. Inoltre presentano
varie controindicazioni come la gravidanza o
l’età (non vanno assunti in caso di età
inferiore
ad
1
anno).
La
loro
somministrazione non va vista come una
forma di prevenzione. Tali farmaci non
sostituiscono il vaccino antinfluenzale, ma
possono risultare utili nei soggetti che non
tollerano quest’ultimo o in quelli che non
risultano adeguatamente protetti dal vaccino
stesso. La profilassi antivirale in questi casi
fornisce una protezione passiva per il
periodo necessario alla produzione degli
anticorpi. La somministrazione va iniziata
prima o immediatamente dopo l’esposizione
al contagio e protratta per almeno 6-7 giorni,
non oltre.
L'Italia ha in programma di vaccinare contro
la nuova influenza il 40 per cento della
popolazione in modo progressivo entro i
primi mesi del 2010, con l'obiettivo di evitare
altre ondate epidemiche da nuovo virus A
(H1N1) nel nostro Paese nelle stagioni
influenzali successive. In linea con le
raccomandazioni internazionali è stata
emessa il 30 settembre scorso, l’Ordinanza
recante “Misure urgenti in materia di
protezione dal virus A(H1N1)” che integra,
tenendo conto delle indicazioni del Consiglio
Superiore di Sanità. Il provvedimento
individua con maggiore dettaglio le categorie
di persone a cui è offerta la vaccinazione
antinfluenzale con vaccino pandemico
A/H1N1 a partire dal momento dell’effettiva
disponibilità del vaccino:
•
personale
personale
sicurezza
personale
•
•
•
•
•
sanitario e socio-sanitario;
delle forze di pubblica
e della protezione civile;
del corpo nazionale dei
18
Vigili del Fuoco del Ministero
dell’Interno, personale delle Forze
Armate; personale che assicura i
servizi pubblici essenziali di cui alla
legge 12 giugno 1990, n. 146 e
successive modificazioni, secondo
piani di continuità predisposti dai
datori di lavoro o per i soggetti
autonomi
dalle
Amministrazioni
competenti; donatori di sangue
periodici
donne al secondo o al terzo trimestre
di gravidanza; donne che hanno
partorito da meno di 6 mesi o, in loro
assenza, la persona che assiste il
bambino in maniera continuativa
portatori di almeno una delle
condizioni
di
rischio
di
cui
all’Ordinanza dell’11 settembre 2009,
nonché i soggetti con meno di 24
mesi nati gravemente pretermine
bambini di età superiore a 6 mesi che
frequentano l’asilo nido; minori che
vivono in comunità o istituzionalizzati
persone di età compresa tra più di 6
mesi e 17 anni, non incluse nei
precedenti punti, sulla base degli
aggiornamenti della scheda tecnica
autorizzativa dall’Agenzia Europea
dei Medicinali (EMEA)
persone tra i 18 e 27 anni, non
incluse nei precedenti punti
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