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OSSERVATORIO FARMACEUTICO
n. 1 • Gennaio-Febbraio 2003
Interazioni tra farmaci e pompelmo... il succo
■ E. MINESSO – Farmacista, Servizio Farmaceutico Territoriale ULSS 15 Camposampiero (PD)
La scoperta delle interazioni fra succo di pompelmo e farmaci è avvenuta in modo casuale alla fine degli anni ’80. Durante un esperimento, disegnato per valutare l’effetto dell’alcol su felodipina, era stato utilizzato
del succo di pompelmo per mascherare il sapore dell’etanolo. Nonostante i dosaggi di felodipina fossero quelli normalmente impiegati, sia
l’azione sulla pressione arteriosa e
sulla frequenza cardiaca sia il rischio
di ipotensione ortostatica risultarono molto più accentuati.
La misurazione delle concentrazioni plasmatiche del calcioantagonista si evidenziarono cinque
volte maggiori di quelli attesi1.
L’interazione sembra mediata dal
CYP3A4, isoforma del citocromo
P450 presente nel fegato e nella parete intestinale; alcuni studi suggeriscono che il succo di pompelmo eserciti la sua attività principalmente a livello del citocromo intestinale. Il
meccanismo consiste sia in una competizione con i possibili substrati dell’enzima per il sito catalitico, sia in
una riduzione dell’espressione dell’enzima stesso (downregulation posttrascrizionale). Il risultato finale è l’inibizione del metabolismo presistemico del farmaco con conseguente
aumento della sua biodisponibilità2.
Nel numero di agosto 2002 di
CMAJ è stato pubblicato un articolo che riassume quanto è noto finora sulle potenziali interazioni tra
succo di pompelmo e farmaci3. Ne
riportiamo di seguito alcuni punti
di particolare interesse pratico.
Quanto dura l’effetto?
La diminuzione delle concentrazioni di CYP3A4 inizia a manifestarsi
dopo 4 ore dall’ingestione di succo
di pompelmo e si prolunga fino alle
24 ore. A causa di questa notevole
durata, l’assunzione separata del
farmaco e del succo non è in grado
di prevenire l’interazione.
La quantità di succo ingerito
influenza l’effetto?
È sufficiente un solo bicchiere (250
ml) di succo per indurre variazioni
nelle concentrazioni plasmatiche di
alcuni farmaci e tali effetti sono di
entità simile a quelli indotti dal consumo di quantità più elevate (2-3
bicchieri di succo concentrato).
Il frutto intero esercita
i medesimi effetti?
La maggior parte degli studi realizzati ha valutato il succo del pompelmo, eventualmente in forma concentrata.
È stato riportato, però, che anche
gli spicchi frullati e un estratto della
buccia causano un aumento della
biodisponibilità della felodipina4.
È quindi probabile che interazioni
analoghe a quelle indotte dal succo
si presentino anche in seguito ad ingestione del frutto intero.
Altri agrumi possono causare
interazioni simili?
Si è ipotizzato che una varietà amara di arancia (Seville) possa interferire, analogamente al pompelmo,
con il metabolismo di alcuni farmaci,
sebbene non sia ancora conosciuta la
rilevanza clinica di tale interazione.
Inoltre, una recente nota informativa
del Ministero della Salute canadese
consiglia cautela anche nel consumo di mapo (un ibrido tra pompelmo e mandarancio)5.
Agrumi sicuri, privi di effetti sul
CYP3A4, sono invece le arance, i
limoni e i mandaranci.
Cosa fare?
I dati disponibili sulle interazioni
farmaco – succo di pompelmo derivano principalmente da studi che
hanno valutato le concentrazioni
plasmatiche dei medicinali in volontari sani e, in misura minore, da
case-report.
È difficile perciò estrapolare la rilevanza clinica di tali effetti per il singolo paziente, tenendo presente,
per di più, la notevole variabilità interindividuale dell’espressione di
CYP3A4 intestinale.
In tabella 1 sono indicati alcuni principi attivi che potrebbero interagire
con il succo di pompelmo, determinando conseguenze cliniche di rilievo. Medici e farmacisti dovrebbero
avvertire i pazienti che fanno uso
di tali farmaci di evitare il consumo del frutto.
In caso di più medicinali che condividano la via metabolica mediata dal
CYP3A4, ma per i quali gli effetti
clinici siano solo teorici, si dovrebbe
consigliare, a chi assumesse in concomitanza pompelmo, di segnalare
gli eventuali effetti avversi osservati.
OSSERVATORIO FARMACEUTICO
n. 1 • Gennaio-Febbraio 2003
Tabella 1 - Possibili
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interazioni fra pompelmo e farmaci*
Aumento della
biodisponibilità orale
Classe
Principio attivo
Possibili eventi avversi
Ansiolitici
Buspirone
Diazepam
Midazolam
Triazolam
Diminuzione delle
capacità psicomotorie,
aumento della sedazione
Antiaritmici
Immunosoppressori
Amiodarone
Aritmie
Antidepressivi
Clomipramina
Sonnolenza, depressione
respiratoria
SI
Antiepilettici
Carbamazepina
Sonnolenza, atassia,
nausea
SI
Antistaminici
Terfenadina
Aritmie, prolungamento
dell’intervallo Q-T
SI
Calcioantagonisti
Amlodipina
Felodipina
Nifedipina
Nimodipina
Tachicardia, ipotensione
Cardiovascolari
Carvedilolo
Bradicardia, ipotensione
Immunosoppressori
Ciclosporina
Alterazioni della funzionalità
epatica/renale, aumento
della immunosoppressione
SI
SI
SI
Possibile
SI
Inibitori della HIV
proteasi
Saquinavir
Non conosciuti
Inibitori della
HMG-CoA reduttasi
Atorvastatina
Lovastatina
Pravastatina
Simvastatina
Miopatia, cefalea
rabdomiolisi
Oppioidi
Metadone
Depressione respiratoria,
ipotensione
Possibile
Ormoni
Etinilestradiolo
Progesterone
Non conosciuti
Non conosciuti
SI
Possibile
SI
SI
* Adattata da CMAJ 2002; 167:280
BIBLIOGRAFIA
1. Garattini S et al. Interazioni tra i farmaci. Selecta Medica. 2001.
2. McNeece J. Interactions between grapefruit juice and some drugs available
in Australia. Australian Prescriber
2002; 25.
3. Maskalyk J. Grapefruit juice: potential
drug interactions. CMAJ 2002; 167:
279-80.
4. Kane GC et al. Drug-grapefruit juice interactions. Mayo Clin Proc 2000; 75:
933-42.
5. Health Canada online: www.hc-sc.gc.
ca/english/protection/warnings/2002/2002_49e.htm.
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