Appuntamenti del mese Incontri di presentazione dell itinerario di

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notizie dell UCD luglio-settembreo 2011/7
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luglio-settembre 2011/7
Appuntamenti del mese
Incontri di presentazione
dell itinerario di
Iniziazione Cristiana dei
Ragazzi
Domenica 4
Lentini
Venerdì 9
Canicattini, Floridia,
Solarino
Domenica 11
Palazzolo
Giovedì 15
Melilli, Sortino,
Priolo
Giovedì 22
Siracusa
Domenica 25 - Augusta
GIUSEPPE BARBAGLIO, II mondo di cui Dio non si è pentito. Temi laici della Bibbia,
EDB, Bologna 2010 [pp. 279, 24,50]
In questo volume del compianto esegeta G. Barbaglio si possono individuare tre
nuclei tematici. Il primo è costituito dal binomio antitetico pace e violenza
(cinque contributi), che costituisce un piccolo volume a sé su un tema
fondamentale per il cristiano. Già un altro biblista famoso aveva scritto nel
1941 a Roma: «La guerra è la negazione più integrale del Vangelo». Il secondo
nucleo è legato al tema laicità del mondo, laicità del cristiano, una linea di
pensiero che ha accompagnato tutta la vita dell autore, anche in riferimento al
suo modo di interpretare la Bibbia. L'ultimo gruppo di saggi è dedicato
all'ispirazione biblica di quattro encicliche: la Pacem in terris, la Redemptor
hominis, la Centesimus annus e la Veritatis splendor.
Tra le tante proposte e i relativi sussidi per un possibile percorso di Iniziazione
cristiana dei ragazzi, presentiamo la proposta preparata dagli uffici catechistici
delle diocesi di Brescia, Genova e Venezia, che privilegia un approccio
catecumenale, così come sottolineano i più recenti orientamenti della CEI.
L Itinerario è scandito in sei momenti e approfondisce la scoperta di Gesù: Via
Verità e Vita, il disvelamento del volto di Dio: il Padre, la storia luogo in cui poterlo
incontrare, la Chiesa e i sacramenti , la vita in Gesù Cristo: la mistagogia. Il primo
anno prevede una serie di incontri dedicati ai genitori dei ragazzi non come un
compito da assolvere per poter fare accedere i propri figli ai sacramenti, ma come
opportunità per riscoprire la bellezza della fede cristiana e condividerla con i figli .
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Sebbene non coincide esattamente con l itinerario proposto nella nostra diocesi
offre utili spunti materiali per la catechesi ai ragazzi e a i genitori.
La Via, percorso di iniziazione cristiana di ispirazione catecumenale, a cura degli
Uffici Catechistici Diocesani di Brescia, Genova e Venezia, Edizioni San Paolo,
Cinisello Balsamo 2011
Il corpo nella Bibbia (II)
L antropologia biblica mette a nudo una duplice insufficienza nel
parlare della condizione umana dal punto di vista del corpo : né il
linguaggio del possesso ( io ho un copro ), né il linguaggio della
composizione ( l uomo è composto di corpo e anima ) rendono l idea
di uomo, così ci è consegnata dalla Bibbia.
Il linguaggio del possesso ( Io ho ) esprime una concezione dualista
dell uomo, che si può spingere fino a considerare il corpo come una
prigione o una terra di esilio dell anima. Cosa significa avere un
corpo? Domandiamo se veramente noi siamo i possessori di un corpo
e cosa sottintende questo modo id pensare.
Anche il linguaggio della composizione è segnato dal dualismo: il
corpo materiale e l anima spirituale sono in qualche modo correlati.
La filosofia greca sosteneva l immortalità dell anima e anche alcuni
catechismi parlano di anima immortale. Questo modo di parlare,
tuttavia, è filosofico e poco biblico. Nella Scrittura l essere umano è
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sempre presentato come una unità organica, si tratta della persona
nella sua identità propria, tanto corporale quanto spirituale. Non solo
il dualismo greco che oppone e separa il copro dall anima (o dallo
spirito) non compare mai nell Antico Testamento, ma bisogna anche
notare che l anima non è presentata come privilegiata rispetto al
corpo, La mentalità biblica differisce dalla nostra, che risente molto
dell eredità culturale greca. L essere umano non vi è presentato come
un anima provvisoriamente incarnata, un anima che ha a disposizione
il corpo come uno strumento. L essere umano, invece, si manifesta
interamente attraverso l anima e la carne, lo spirito e il corpo, il cuore
e gli atti
Nel racconto del Genesi, Adam è un copro animato, un corpo
modellato con la terra, ma insufflato dal soffio divino (Gn 2, 27):
una vita che gli viene dal Dio
vivente.
Bisogna dunque rivedere qualcosa
nel nostro modo di pensare. Vi
sono delle evidenze culturali da
modificare. Le scienze umane del
XX secolo offrono molti elementi
di riflessione, ma ritornare alla
Bibbia è proprio per questo quanto
mai urgente per noi credenti. Lo
facciamo approfondendo le due
prospettive, quella della filosofia greca e quella biblica.
(continua)
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