Albino (BG) 01/06/2013 La pesca elettrica Normativa Principi Materiali Tecnica Sicurezza Dr. Andrea Bucchini Ad oggi non esistono ancora delle direttive della Comunità europea che recepiscano le indicazioni normative fornite nella IEC 60335-2-86 (International Electrotechnical Commission) nelle quali vengono date indicazioni sui requisiti di sicurezza riguardanti le attrezzature per la pesca elettrica. L’Italia è priva di una normativa specifica per la pesca elettrica ma esistono dei riferimenti di leggi alle norme generali di prevenzione degli infortuni, sulla produzione di materiali, macchinari, apparecchiature elettriche quali: • Legge 1 marzo 1968, n. 186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici”; • Articolo 1: “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati a regola d’arte”; • Articolo 2: “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”. • Norma CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V a corrente continua •Legge 18 ottobre 1977, n. 791 attuazione della direttiva 72/23 CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”, modificata dalla direttiva 93/68CEE. • Decreto Legge 626/94 del 19 settembre 1994: Attuazione delle direttive riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. • Lettera Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del 1993, Prot. N. 21109/OM-7 oggetto: testo unico leggi sulla pesca – R.D. Utilizzo di apparecchiature elettriche per il recupero di fauna ittica Legge regionale N° 12 del 30-07-2001 Norme per l’incremento e della tutela del patrimonio ittico e della Pesca nelle acque della Regione Lombardia Articolo 11 (Ripopolamenti ittici) comma 6: Le modalità d’uso della pesca con elettrostorditore e di altri attrezzi necessari per la cattura della fauna ittica sono determinate: a) dalla provincia per le attività di cui ai commi 3 e 4, nonché per le attività di censimento qualitativo e quantitativo finalizzato alla predisposizione e all’aggiornamento della carta ittica provinciale e per eventuali recuperi dell’ittiofauna durante le asciutte; b) dalla Regione per gli interventi a scopo di ricerca scientifica e di sperimentazione e per tutti gli altri usi non previsti alla lettera a). Suggerimento: In occasione di recuperi di fauna ittica per asciutte di canali o di corsi d’acqua, potrebbe essere utile predisporre una scheda standardizzata di censimento per la raccolta di dati ittiologici in modo da sfruttarli e inserirli come bagaglio di conoscenze nella Carta delle Vocazioni Ittiche Provinciali (come già richiesto dalla regione Lombardia) Un materiale è “conduttore” quando possiede elettroni liberi, attraverso la cui circolazione si ottiene una corrente elettrica; essi si muovono dal polo negativo verso quello positivo. ELETTRONI ATOMO NEUTRO IONE CARICO NEGATIVAMENTE molecola carica elettricamente in seguito ad acquisizione o cessione di elettroni IN ACQUA LA CIRCOLAZIONE DI CORRENTE ELETTRICA È POSSIBILE SOLO SE IN ESSO VI SONO DEGLI IONI DISCIOLTI, DATI DAI SOLUTI (SALI, ACIDI E BASI) La pesca tramite l’utilizzo di una corrente elettrica è consentita perché l’acqua, pur non essendo un buon conduttore, contiene normalmente sali disciolti (ioni e cationi). L’acqua distillata, priva di sali disciolti non conduce elettricità! + - sali = scarsa conducibilità sali = buona conducibilità La conducibilità dell’acqua di un corso d’acqua o di un lago dipende da: • dalle caratteristiche geologiche del bacino imbrifero • dalla presenza di sostanze inquinanti • dalla vicinanza con il mare (cono salino) Un generatore di corrente è capace di creare un campo elettrico; la sua intensità dipende dalla differenza di potenziale elettrico (Volt, “V”) applicata agli elettrodi Campo elettrico Linee di forza Elettrodo Linee di tensione + + anodo - - Catodo IL CAMPO ELETTRICO È… … UNA REGIONE DELLO SPAZIO IN CUI SONO ESERCITATE DELLE FORZE SU CARICHE ELETTRICHE IL CAMPO ELETTRICO MUOVE LE CARICHE ELETTRICHE LUNGO LE SUE LINEE DI FORZA, ATTRAENDOLE O RESPINGENDOLE IN BASE ALLA LORO CARICA Linee di forza LINEE DI FORZA Elettrodo + ELETTRODO POSITIVO (ANODO – attira gli anioni cioè gli ioni carichi negativamente) - LINEE DI TENSIONE Ossia l’insieme dei punti Linee di tensione nei quali la tensione elettrica assume lo stesso valore; sono perpendicolari alle linee di forza) ELETTRODO NEGATIVO (CATODO – attira i cationi cioè gli ioni carichi positivamente) CON UN GENERATORE ELETTRICO IN ACQUA… … GLI IONI SI MUOVONO VERSO GLI ELETTRODI IN BASE ALLA LORO CARICA: IONI POSITIVI (CATIONI) ATTRATTI DAL CATODO (POLO O ELETTRODO NEGATIVO) + + + + + - IONI NEGATIVI (ANIONI) ATTRATTI DALL’ANODO (POLO O ELETTRODO POSITIVO) Un generatore elettrico è un sistema capace di produrre un campo elettrico, spostando secondo una direzione determinata gli elettroni liberi presenti nei conduttori che costituiscono il circuito interno del generatore stesso e generando quindi due poli di carica opposta. Le sue linee di forza escono dal polo positivo (anodo) ed entrano in quello negativo (catodo). La tensione si misura in Volt (V) Maggiore è la tensione applicata agli elettrodi del generatore maggiore è l’intensità del campo. La tensione è massima in prossimità dell’anodo e diminuisce verso il catodo, dove è nulla. Un oggetto posto in un campo elettrico verrà a trovarsi sottoposto ad una differenza di potenziale elettrico o tensione che dipenderà da: • • • • Tanto più un pesce è grande e disposto perpendicolarmente rispetto alle linee del campo elettrico, tanto più il suo corpo verrà attraversato da quest’ultime e quindi sottoposto ad una differenza di potenziale maggiore, rispetto ad un pesce di dimensioni minori nelle stesse condizioni o un pesce di uguali dimensioni posto parallelemente lunghezza del corpo orientamento del corpo vicinanza agli elettrodi tensione tra gli elettrodi Linee di forza Elettrodo Linee di tensione + - L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA… IL PESCE REAGISCE ALLA DIFFERENZA DI POTENZIALE CHE SI STABILISCE TRA TESTA E CODA (IL “POTENZIALE CORPOREO”); SI POSSONO VERIFICARE 5 REAZIONI DIVERSE: ai limiti del campo elettrico il pesce si allarma e fugge appena ne percepisce la presenza (soglia della “zona di percezione”) il pesce è indotto a nuotare forzatamente verso l’anodo (soglia della “zona efficace”); si verifica solo nel caso di corrente continua ed a impulsi il pesce subisce delle contrazioni muscolari (soglia della “zona efficace” nel caso di corrente alternata) il pesce rimane paralizzato a seguito di rilassamento muscolare o stordimento (soglia della “zona pericolosa”) può essere causata da traumi diretti (emorragie, fratture, arresto della respirazione) da deficit di ossigeno o dallo stress accumulato in seguito ad esposizione prolungata a eccessiva ddp TETANIA CAMPO ELETTRICO NARCOSI Tetania TASSIA FUGA Galvanonarcosi Galvanotassia Comportamenti Il generatore produce una tensione “V”, che si misura in Volt (V), e origina una corrente elettrica nel circuito; la corrente elettrica “I” (che si misura in Ampere “A”) attraversando la resistenza “R” dissipa l’energia prodotta dal generatore sotto forma di calore. La relazione tra tensione, resistenza e corrente elettrica è data dalla legge di Ohm: Circuito elettrico V=IR Il generatore produce una potenza “P”, misurata in Watt (W) che si può calcolare come segue: P = V I oppure P = R I2 Tale potenza viene dissipata in calore dalla resistenza. La tensione e quindi la corrente elettrica oltre che dall’intensità possono essere caratterizzate da tre diverse modalità di andamento nel tempo: •continua (CC), cioè con un’intensità e una polarità costanti nel tempo; •alternata (CA), nel qual caso l’andamento consiste in una serie di onde generalmente sinusoidali che presentano delle inversioni di polarità ad intervalli regolari di tempo; •ad impulsi, che consiste in picchi di tensione di breve durata che si ripetono ciclicamente e mantengono sempre la stessa polarità. 600-800 volt 12 volt Schema elettrico semplificato di un Elettrostorditore Fattori che determinano l’efficacia dell’elettropesca Conducibilità elettrica Tipo di corrente Profondità dell’acqua Velocità di corrente Dimensioni degli elettrodi Fattori abiotici Fattori biotici Fattori tecnici Limpidezza dell’acqua Voltaggio impiegato Tipo di substrato Azione di campionamento Temperatura dell’acqua Taglia del pesce Specie ittica Condizione del pesce Esperienza degli operatori • Elettrostorditore spallabile • Elettrostorditore fisso o barellabile • Elettrostorditore Imbarcato I DIVERSI TIPI DI ELETTROSTORDITORE… a motore a scoppio Elettrostorditore spallabile montato su un telaio predisposto per essere indossato come uno zaino da una persona, che in genere aziona il pulsante di comando. Permette una elevata mobilità, anche se implica una maggior fatica e attenzione per l’operatore che lo porta. Alimentabile da un motore a scoppio o da batteria. è pesante, rumoroso, emettere gas di scarico e richiede manutenzioni periodiche sulle parti meccaniche, ma consente elevate autonomie di funzionamento; è inoltre più potente a batteria elettrica è’ silenzioso, non produce fumo e richiede minor manutenzione, ma ha potenza limitata, scarsa autonomia di funzionamento e la ricarica non è sempre praticabile in campo. Elettrostorditore fisso o barellabile montato su un telaio che richiede almeno due persone per lo spostamento e per questo si utilizza tenendolo fisso a riva. È pesante, difficile da muovere e necessita di cavi di collegamento piuttosto lunghi ma offre maggiore potenza e chi aziona il pulsante di accensione può dedicarsi esclusivamente a tale compito. Elettrostorditore imbarcato è possibile semplicemente collocare su una barca un elettrostorditore di tipo fisso o spallabile; esistono però natanti appositamente predisposti con attrezzature da pesca elettrica, particolarmente utili nei grandi fiumi. Elettrostorditore spallabile con motore a scoppio Ha lo svantaggio di essere pesante, rumoroso, di emettere gas di scarico e di richiedere manutenzioni periodiche sulle parti meccaniche, ma può essere facilmente rifornito in campo consentendo elevate autonomie di funzionamento; produce inoltre maggiori potenze di quello a batteria, risultando così più efficace in termini di cattura Vantaggi • autonomia • maggior potenza (rispetto a quello a batteria) • mobilità superiore Svantaggi • gas di scarico • rumore • peso • manutenzione periodica Elettrostorditore spallabile con batteria E’ silenzioso, non produce fumo e richiede minor manutenzione, ma ha potenza limitata, scarsa autonomia di funzionamento e la ricarica non è sempre praticabile in campo. Vantaggi • silenziosità • no gas di scarico • mobilità superiore • scarsa manutenzione Svantaggi • autonomia limitata • rifornimento difficoltoso • scarsa potenza (rispetto a quello con motore a scoppio) Elettrostorditore fisso o barellabile È generalmente piuttosto pesante ed è montato su un telaio che richiede almeno due persone per lo spostamento; pertanto lo si utilizza fisso presso riva. Rispetto a quelli spallabili sono molto più pesanti e quindi difficili da muovere; inoltre necessitano di cavi di collegamento piuttosto lunghi che complicano le operazioni di campionamento. Per contro essi offrono maggiore potenza e chi aziona il pulsante di accensione può dedicarsi esclusivamente a tale compito. Vantaggi Svantaggi • autonomia illimitata • mobilità limitata • elevata potenza • peso elevato (non è trasportabile) • maggior sicurezza • manutenzione periodica Elettrostorditore imbarcato E’ possibile semplicemente collocare su una barca un elettrostorditore di tipo fisso o spallabile; esistono altrimenti natanti appositamente predisposti, particolarmente utili nei grandi fiumi, ma assai costosi. Vantaggi Svantaggi • autonomia illimitata • costo molto elevato • elevata potenza • dedicato a laghi e grandi fiumi • maggior sicurezza • Manutenzione periodica Per consentire la propagazione della corrente elettrica in acqua indipendentemente dal tipo di apparecchio a disposizione, sono necessari accessori fondamentali quali: Polo positivo (Anodo) • lancia • anello conduttore • cavo di collegamento Polo negativo (catodo) • treccia in acciaio o rame • cavo di collegamento Pulsante uomo presente In alcune situazioni ambientali e per particolari esigenze di campionamento sono disponibili varianti agli accessori tradizionali Anodi anulari con diametri diversi Lancia con pulsante Catodo galleggiante per barca Catodo multreccia Anodo ovale Anodo ad ombrello per barca Anodo anatomico con pulsante Pedale “uomo presente CAMPIONAMENTO ITTICO Torrent i guadabili Elettrostorditore spallabile o fisso tramite elettrostorditore CAMPIONAMENTO ITTICO • squadra composta da 4-5 o più operatori • chiara divisione dei compiti tramite elettrostorditore Torrent i guadabili • condizioni idrologiche idonee (magra) • dispositivi di sicurezza personali indossati • conoscenza del valore di conducibilità dell’acqua CAMPIONAMENTO ITTICO tramite elettrostorditore Fiumi navigabili e laghi Elettrostorditore barellabile o imbarcato Possibili regolazioni e manovre da applicare allo strumento e agli accessori per rendere più efficace l’azione di elettropesca conoscendo le condizioni di lavoro. Regolatore di frequenza degli impulsi Selettore tipo corrente: 1 - corrente continua 2 – corrente a impulsi Interruttore ON-OFF del quadro elettrico Regolatore della tensione in uscita: 1 - basso voltaggio 2 - massimo voltaggio L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA… Bisogna raggiungere il migliore compromesso possibile tra efficienza di campionamento e rischio di danni ai pesci la possibilità di catturare i pesci è ostacolata: • dalla reazione di fuga • dalla narcosi che causa l’affondamento o la deriva incontrollata del pesce stordito e quindi la sua perdita Per minimizzare i danni è opportuno che l’esemplare sia raccolto prima che subentri la tetania (zona pericolosa) La possibilità di fuga dipende dal tempo e dal potenziale necessario per scatenare l’elettrotassia (zona efficace), che a loro volta dipendono da: • specie ittica (per es. 2 V per la trota) • taglia del pesce (più bassa per gli esemplari più piccoli) L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA… non produce galvanotassi: l’inversione di polarità disorienta il pesce e causa una forte tetania, con seri rischi di danneggiamento (emorragie, rottura della vescica natatoria, paralisi respiratoria, traumi spinali) al raggiungimento della soglia della zona “efficace” la fuga è impedita e inizia la fase di elettrotassi. Un ulteriore aumento del potenziale induce l’elettronarcosi, con paralisi del pesce elettrotassi l’effetto galvanotassico è più efficace di quello prodotto dalla continua e vengono evitati i traumi indotti dalla alternata. Frequenze <30 impulsi al secondo presentano ridotti rischi per i pesci, ma sono poco efficaci; a frequenze > l’efficacia aumenta ma si accresce il rischio di danni Generalmente gli elettrostorditori utilizzano corrente continua o ad impulsi, che hanno la maggiore efficacia rispetto alla corrente alternata e sono meno dannose per i pesci elettronarcosi L’INTERVALLO DI FREQUENZE MIGLIORE PER EFFICACIA DI CAMPIONAMENTO E MINIMIZZAZIONE DEI DANNI È TRA 30 E 60 IMPULSI AL SECONDO Possibili regolazioni e manovre da applicare allo strumento e agli accessori per rendere più efficace l’azione di elettropesca conoscendo le condizioni di lavoro. Elevata conducibilità dell’acqua o elevata dispersione elettrica • utilizzare un generatore di maggior potenza (se possibile) Bassa conducibilità dell’acqua o bassa dispersione elettrica • aumentare la tensione in uscita • ridurre la tensione in uscita • aumentare la dimensione degli elettrodi • ridurre la dimensione degli elettrodi • utilizzare la corrente ad impulsi La superficie dell’anodo non deve mai essere superiore a quella del catodo, onde evitare problemi di sovraccarico Torrenti guadabili con buche profonde e ampie o bassa conducibilità è necessario utilizzare la corrente ad impulsi data la grande quantità d’acqua e la forte dispersione del campo elettrico RICORDARE CHE Con la corrente ad impulsi si perde sensibilmente la galvanotassia e si verifica precocemente la galvanonarcosi Regolare la frequenza: Maggiore è la frequenza e maggiori saranno i danni al pesce Con gli impulsi sarà maggiore il raggio di azione Selettore su 2 TECNICHE DI CAMPIONAMENTO… Campionamento con storditore spallabile Sono necessarie almeno tre persone: 1 che porta e aziona lo storditore e brandisce la lancia, 1 che raccoglie i pesci storditi con una guada 1 che trasporta i pesci catturati al luogo dove vengono esaminati Campionamento con storditore fisso a riva È necessaria una quarta persona che manovri il generatore distinta da quella che utilizza la lancia L’AZIONE DI PESCA DEVE ESSERE SVOLTA PROCEDENDO DA VALLE VERSO MONTE PER: facilitare la cattura degli esemplari storditi trascinati dalla corrente evitare di creare torbidità davanti a se con i movimenti in acqua aumentare “l’ effetto sorpresa” sui pesci, che generalmente stazionano rivolti verso monte. Sfruttare l’eventuale presenza di ostacoli naturali al passaggio dei pesci (briglie, cascate ecc) per limitare la fuga dei soggetti. In corsi d’acqua ampi, dove i pesci hanno maggiori possibilità di fuga, procedere a zig-zag per coprire la maggiore area possibile, insistendo nei pressi dei rifugi per la fauna ittica Agire sempre con estrema accortezza e professionalità • Infezioni secondarie fungine e batteriche L’uso della corrente elettrica può provocare nel pesce lesioni più o meno gravi che in alcuni casi possono portare alla morte Emorragie intramuscolari da lesioni interne • Asfissia da tetano prolungato • Sindrome da stress Utilizzando gli impulsi è opportuno non superare frequenze di 30-60 Hz Anche operando in continua vi è rischio di lesioni nel picco iniziale quando si da corrente Echimosi da emorragie capillari • Traumi e lesioni a livello spinale Gli infortuni durante l’esercizio della pesca elettrica possono essere dovuti al contatto con il campo elettrico utilizzato o derivare dalla particolare situazione ambientale in cui si opera, che comporta ad esempio il rischio di cadute ecc. Effetti diretti sul corpo umano della corrente continua • Tetania: provoca asfissia (per contrazione della muscolatura toracica), seguita da svenimento e morte se la situazione si prolunga oltre i 4 – 5 minuti. • Arresto respiratorio: Avviene quando la corrente elettrica interessa il centro che regola la respirazione, situato alla base del cranio; è più raro dell’asfissia e dell’arresto cardiaco. • Arresto cardiaco: una corrente esterna che interessa la zona toracica può determinare una contrazione irregolare del cuore, la fibrillazione, seguita da arresto cardiaco e morte. • Ustioni: Analogamente a quanto accade per ogni resistenza attraversata da una corrente elettrica, il passaggio della corrente nel corpo umano sviluppa calore e può produrre ustioni anche piuttosto gravi. In genere la corrente alternata è più dannosa di quella continua correnti alternate con frequenza tra 20 e 500 Hz sono più dannose di quella continua o di quelle alternate a frequenze maggiori: entro tale range di frequenza anche una corrente di soli 0.2 mA può essere pericolosa; 0.009 A possono impedire di staccare la mano dal conduttore mentre 0.15 A per un secondo possono causare fibrillazione. I limiti per la corrente continua sono superiori di circa 3 volte. Durante un’operazione di elettropesca sussiste anche il rischio di infortuni non direttamente legati all’utilizzo della corrente elettrica ma derivanti dalle particolari situazioni in cui si opera. • Traumi: la presenza di particolari fattori ambientali quali patine algali scivolose sul fondo, substrato particolarmente sconnesso o instabile, elevata velocità di corrente, torbidità dell’acqua, possono essere causa di perdita di equilibrio e caduta con rischio di traumi quali distorsioni, lussazioni o fratture • Annegamento: Il rischio di annegamento deve essere preso in considerazione non solo quando si opera in acque profonde, dal momento che esso è possibile anche in acque basse se l’infortunato ha perso conoscenza, ad esempio per un trauma da caduta o per uno shock elettrico. • Malattie: Nel caso in cui il corpo idrico sia contaminato da scarichi fognari e liquami è opportuno tenere in considerazione il rischio che il contatto con l’acqua possa veicolare microrganismi infettivi; in questi ambienti gli stivali e i guanti svolgono anche il ruolo di barriera contro gli agenti patogeni e il contatto diretto della pelle con l’acqua dovrà essere evitato anche quando l’elettrostorditore non è in funzione. •Ustioni:nel caso di incendi accidentali del carburante durante le fasi di rifornimento o per il contatto con parti surriscaldate dell’elettrostorditore (marmitta), rottura per corto circuito dei cavi di collegamento. Gli indumenti e le attrezzature necessarie per gli operatori che svolgono la pesca elettrica la pesca elettrica sono: • stivali e guanti dielettrici; aventi caratteristiche di impermeabilità all’acqua e di isolamento elettrico, che devono impedire il contatto con la corrente elettrica sia rispetto agli elettrodi in tensione, sia rispetto alla zona di acqua attraversata dal campo elettrico da ispezionare ogni volta prima dell’inizio delle operazioni per escludere la presenza di danni (Circolare del 23 gennaio 1993 N°21109/OM-7 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale) (meglio se chiodati) • salvagente autogonfiabile, nel caso di acque profonde • occhiali con lenti polarizzate Decalogo sulle Norme di comportamento 1. fondamentale un adeguato addestramento degli operatori; 2. Le persone non autorizzate alla pesca elettrica ed eventuali animali presenti devono essere allontanati dalla zona delle operazioni; questa dovrà essere delimitata con appositi segnali (Circolare del 23 gennaio 1993 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale). 3. Le operazioni di elettropesca devono essere sospese in condizioni meteorologiche avverse; 4. Non esercitare trazioni sui cavi elettrici se impigliati, non attorcigliarli e non strisciarli sul terreno; 5. Alla fine delle operazioni è opportuno riavvolgere accuratamente i cavi eliminando nodi, punti di torsione ed eventualmente residui che si sono depositati sulla guaina isolante. 6. L’inserimento e il disinserimento delle spine deve avvenire a circuito spento e impugnando le medesime, mai tirando il cavo di alimentazione. 7. Il rifornimento di carburante degli elettrostorditori deve avvenire a motore spento e con le superfici non surriscaldate. 8. Anodo e catodo non devono mai essere avvicinati eccessivamente per evitare cortocircuiti e sovraccarico del sistema. 9. L’operatore che comanda l’interruttore della corrente deve mantenere un costante contatto visivo con la zona delle operazioni, per intervenire prontamente nel caso di necessità; l’erogazione della corrente deve essere interrotta immediatamente nel caso di perdita di tale contatto visivo e ogni volta che la lancia viene estratta dall’acqua. In nessun caso l’interruttore deve essere abbandonato a sé stesso bloccato sulla posizione “acceso”. 10. In caso di rottura degli stivali o dei guanti l’operatore deve immediatamente abbandonare l’acqua. Primo soccorso Una precauzione piuttosto utile, obbligatoria negli Stati Uniti, è quella di possedere all’interno del gruppo di lavoro almeno una persona qualificata per il primo soccorso ed in particolare per quanto riguarda le tecniche di massaggio cardiaco e respirazione artificiale. Le lesioni conseguenti ad un infortunio durante l’esercizio della pesca elettrica possono essere dovute sia all’effetto della corrente elettrica sul corpo umano, sia a traumi conseguenti alla caduta o altro. • interrompere immediatamente l’erogazione della corrente; • allontanare l’infortunato dal contatto con un bastone o uno strumento isolato; • chiamare il 118; • nel caso di arresto cardiaco o respiratorio praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco; • trasportare prima possibile l’infortunato in ospedale Grazie per l’attenzione