Richiami di Astrofisica Stellare II

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Richiami di
Astrofisica Stellare
Lezione 2
Fotometria e magnitudini
Misurare lo spettro di una sorgente può essere difficile in tal caso si può
misurare la luce in una data “banda” passante T(λ):
FBP =
!
0
λef f
∞
T (λ)Fλ (λ) dλ ≈ Fλ (λef f )∆λ
!∞
λ T (λ)Fλ (λ) dλ
0
= !∞
T (λ)Fλ (λ) dλ
0
∆λef f =
!
∞
T (λ) dλ
0
Date due sorgenti (stelle) con flusso F1 ed F2 la differenza in magnitudini è
m1 − m2 = −2.5 log10
!
F1
F2
"
In genere si misura la magnitudine di una sorgente relativa ad una stella di
riferimento. Prima Vega (A0) aveva, per definizione, m=0 in ogni banda
spettrale, adesso il riferimento è un insieme di stelle A0 (Vega ha mV = 0.03).
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2
Bande fotometriche
Esistono molti sistemi fotometrici (insieme di bande/filtri) dove, in genere la
bande spettrali vengono scelte in base all’assorbimento atmosferico.
Le misure devono conto dell’assorbimento atmosferico: è necessario
correggere i dati con l’osservazione di una stella “standard”.
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Richiami di Astrofisica Stellare
3
Zero points
Band
λeff
UX
B
V
R
I
J
H
K
L
3660Å 4360Å 5450Å 6410Å 7980Å 1.22μm 1.63μm 2.19μm 3.8μm
fλ
4150
6360
3630
2190
1130
314
114
39.6
4.85
fν
1780
4050
3635
3080
2420
1585
1020
640
236
ZPλ
-0.15
-0.61
0.0
0.55
1.27
2.66
3.76
4.91
7.18
ZPν
0.78
-0.12
0.0
0.18
0.44
0.90
1.38
1.89
2.97
!
m = −2.5 log10
Fλ
fλ
"
= −2.5 log10
!
Fν
fν
"
m = −2.5 log10 Fλ + 8.90 − ZPλ = −2.5 log10 Fν + 8.90 − ZPν
Fλ e fλ in 10
−12
erg s
−1
Fν e fν in Jansky [10
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cm
10−23
−2
Å
−1
erg s
−1
cm
−2
Hz
−1
]
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4
Indice di colore
Si usano spesso i colori, ovvero la differenza di magnitudine tra due bande.
Esempio colore Blu-Rosso: mB-mR
mB-mR =0 per stella A0
mB-mR >0 → FR > FB (rispetto a stella A0) → colore “rosso”
mB-mR <0 → FR < FB (rispetto a stella A0) → colore “blu”
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5
Magnitudine assoluta
Magnitudine osservata se la
!
"
d
sorgente (stella) fosse alla
M = m − 5 log10
= m − DM
distanza di 10 pc (DM modulo
10 pc
di distanza, Distance Modulus).
Per passare a luminosità dalle magnitudini assolute si possono usare le
magnitudini assolute del Sole, per esempio:
L
LK,!
Band
λeff
Mband,⊙☉
= 10−(M −MK,! )/2.5
LK,⊙☉ luminosità solare in banda K
UX
B
V
R
I
J
H
K
L
3660Å 4360Å 5450Å 6410Å 7980Å 1.22μm 1.63μm 2.19μm 3.8μm
5.61
5.48
4.83
4.42
4.08
Per passare alla luminosità bolometrica si
applica una correzione bolometrica (BC)
che dipende dallo spettro della sorgente
in esame (Mbol,⊙☉=4.75)
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3.64
3.32
3.28
3.25
Mbol = MV − BC
L
= 10−(Mbol −Mbol,! )/2.5
L!
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Spettri
Lo spettro della radiazione e.m.
emessa da una sorgente astronomica
è l’unico modo per avere informazione
sui processi fisici che avvengono.
Uno spettro è caratterizzato da:
Luce bianca
Prisma
emissione continua
righe di assorbimento
righe di emissione
Fλ(λ)
Ultravioletto
λ corte
λ
Riga di emissione
Infrarosso
λ lunghe
Riga di assorbimento
Spettro continuo
(corpo nero)
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7
Spettri stellari
Le stelle sono classificabili in
base a due proprietà osservate:
Luminosità;
Spettro (righe ass. → T, Z).
La classificazione spettrale:
è basata sulle righe di assorbimento
numero e intensità delle righe di ass.
dipendono da T e dall’abbondanza
degli elementi.
Più calde
(T~40000 K)
Più fredde
(T~4000 K)
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8
Le Classi Spettrali
Caratteristiche delle classi spettrali principali
(ogni classe spettrale principale è divisa in 10 sotto-classi).
Le sotto-classi
Classe Spettrale
Colore
Temperatura (K)
Righe spettrali
sono numerate
Atomi ionizzati,
O
Blu-violetto
30000-50000
specialmente He
da 0 a 9.
B
Blu-bianco
11000-30000
He neutro, un po’ di H
Es., A0, A1 ... A9
H forte, alcuni metalli
Il Sole è una G2.
A
Bianco
7500-11000
ionizzati
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F
Recenti!
Sequenza
mnemonica:
Oh
Be
A
Fine
Girl (Guy)
Kiss
Me
Giallo-Bianco
5900-7500
H e metalli ionizzati
come Ca e Fe
Esempi
Naos (ζ Puppis),
Mintaka (δ Orionis)
Spica (α Virginis),
Rigel (β Orionis)
Sirio (α Canis Maioris),
Vega (α Lirae)
Canopo (α Carinae),
Procione (α Canis
Minoris)
Metalli neutri e
ionizzati, specialmente Sole, Capella (α Aurigae)
Ca
G
Giallo
5200-5900
K
Arancione
3900-5200
Metalli neutri
Arturo (α Bootis),
Aldebaran (α Tauri)
M
Rosso-arancione
2500-3900
Ossido di Titanio forte
(TiO) e del Ca neutro
Antares (α Scorpii),
Betelgeuse (α Orionis)
L
Rosso
1300-2500
K neutro, Rubidio e
Cesio, ibridi metallici
Nana bruna Teide I
T
Rosso
sotto 1300
Forte K neutro, e un
po’ di H2O
Nana bruna Gliese 229B
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9
Le Classi Spettrali
Classe
Temperatura (K)
Spettrale
Righe spettrali
O
30000-50000
Atomi ionizzati,
specialmente HeII, CIII
B
11000-30000
He neutro, un po’ di H
A
7500-11000
HI forte (H quasi tutto neutro),
“Balmer Jump”,
alcuni metalli ionizzati
F
5900-7500
H e metalli ionizzati come Ca e Fe
Righe di Fraunhofer
(A→K), 1815
CH
G
5200-5900
Metalli neutri e ionizzati,
specialmente Ca
K
3900-5200
Metalli neutri (4000Å break)
M
2500-3900
Ossido di Titanio forte (TiO) e del
Ca neutro
L
1300-2500
K neutro, Rubidio e Cesio, ibridi
metallici
T
sotto 1300
Forte K neutro, e un po’ di H2O
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10
Brown Dwarfs
La classificazione spettrale tradizionale è stata estesa per tener conto dei
tipi più freddi e meno luminosi di stelle trovate con i grandi telescopi
moderni: le classi ‘L’ e ‘T’.
Le nane T sono ancora più fredde.
Entrambe le classi emettono
principalmente nel vicino
infrarosso e sono anche note
come nane brune o nane marroni
(brown dwarfs).
Intensità
Le nane L hanno una temperatura
superficiale di 1600-1800 K.
700
800
Lunghezza d’onda (nm)
Masse dalle binarie:
M5V M~0.15 M⊙☉ mentre per una binaria L0-L1 M~0.08 M⊙☉
stelle sotto L5 non riescono a bruciare H.
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900
11
Spettro di una galassia
Spettro di una galassia: somma spettri delle singole stelle
luce blu: dominata da poche stelle calde A, F, G (le O, B sono molto rare
almeno che non ci sia stato un “burst” di formazione stellare recente)
→ formazione stellare più recente.
luce rossa: dominata da
stelle fredde K, M di
piccola massa; è in queste
stelle che risiede gran
parte della massa in stelle
della Galassia → età e
massa della galassia.
Spettro
sintetico
totale
Spettro
osservato
Popolazione di stelle “giovani”
Popolazione di stelle “vecchie”
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Larghezza Equivalente di una riga
Equivalent Width di una riga
Fλ(λ)
F (riga)
Wλ =
[Å]
Fλ (continuo)
Wλ > 0: riga di assorbimento
Wλ < 0: riga di emissione
Intensità della riga →
← Temperatura superficiale (K)
λ
Wλ di una riga
dipende dalla
temperatura T e
dall’abbondanza degli
elemento che genera
la riga.
Tipo spettrale
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Abbondanze degli elementi
massa elementi pesanti (metalli)
Z=
Z! ! 0.02
massa H
!
"
(numero di atomi A/numero di atomi B)!
[A/B] = log10
(numero di atomi A/numero di atomi B)!
Nel Sole:
H (72%), He (26%),
metalli (2%).
Esempio:
[Fe/H] = -2 → Fe ha
un’abbondanza pari a
1% di quella solare
Spesso [Fe/H] indica
l’abbondanza dei
metalli in generale.
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14
Questo è il diagramma di
Hertzsprung-Russel o diagramma
H-R.
← Temperatura superficiale (K)
La curva rossa
è la sequenza
principale.
Magnitudine assoluta
Quando la luminosità (o MV) è
riportata in grafico in funzione della
temperatura superficiale (o classe
spettrale) si trova che le stelle hanno
una distribuzione tipica.
Il diagramma di Hertzsprung-Russel (H-R)
Luminosità (L⊙☉) →
Il diagramma H-R
Questo diagramma mostra che le
luminosità e le temperature
superficiali sono collegate.
La maggior parte delle stelle si trova
lungo la Sequenza Principale.
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Tipo spettrale
Richiami di Astrofisica Stellare
15
Raggi stellari nel diagramma H-R
Raggi stellari nel diagramma H-R
Possiamo usare la relazione
L-R-T per disegnare linee a raggio
costante nel diagramma H-R:
Luminosità (L⊙☉) →
L = 4πR2 σSB T 4
← Temperatura superficiale (K)
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Il Sole si trova sulla sequenza
principale.
Altre stelle con la stessa
temperatura superficiale possono
essere:
Nane bianche
Giganti ‘rosse’
Supergiganti
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16
Classi di luminosità
← Temperatura superficiale (K)
Ia Supergiganti brillanti
Luminosità (L⊙☉) →
Magnitudine assoluta
Ib Supergiganti
Più alto è il numero della
classe di luminosità (I, II, III,
ecc.) minore è la luminosità
ad una data temperatura.
II Giganti brillanti
III Giganti
IV Sub-giganti
V Sequenza principale
Le stelle sono divise in varie classi
con diverse luminosità che
corrispondono a regioni popolate
nel diagramma H-R.
Tipo spettrale
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Richiami di Astrofisica Stellare
17
Masse stellari e diagramma H-R
Dagli studi di stelle binarie (→masse):
sequenza principale = sequenza di
masse crescenti con T.
La massa è il parametro principale che
caratterizza l’evoluzione di una stella.
L ∼ L!
α
!
M
M!
M
M!
"0.7
Luminosità (L⊙☉) →
R ∼ R!
!
"α
≈ 5 per M ≤ M!
≈ 3.9 per M! < M ≤ 10M!
!
"2.2
M
L ∼ 50 L!
per M ≥ 10M!
M!
α
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Per una stella di
sequenza principale,
grande massa = grande
luminosità, alta
temperatura superficiale
e grande raggio ....
Sole
... mentre bassa massa =
bassa luminosità, bassa
temperatura superficiale
e piccolo raggio.
← Temperatura superficiale (K)
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18
L’evoluzione di pre-sequenza
Le stelle appena
formate sono grandi ma
fredde.
Le stelle
massicce
evolvono verso la
sequenza
principale in
molto meno
tempo di quelle
di piccola massa.
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Al procedere della
contrazione, la stella si
riscalda ed emette
radiazione convertendo
energia gravitazionale in
energia termica (stella di
pre-sequenza).
Infine, si innescano le
reazioni di fusione
nucleare che bloccano il
collasso e la stella si
colloca sulla sequenza
principale.
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19
Produzione Energia e Struttura
Tipo spettrale
Supergiganti
Luminosità (L/L⊙☉)
Giganti
Sequenza principale
Nane bianche
Nucleo radiativo,
mantello convettivo;
energia dalla catena P-P.
Magnitudine assoluta (MV)
Nucleo convettivo,
mantello radiativo;
energia dal ciclo CNO.
Temperatura (K)
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Permanenza sulla sequenza principale
La fase di sequenza principale è
la fase di bruciamento
dell’idrogeno ed è la fase più
importante nella vita di una stella.
Stelle di sequenza principale
Tipo
Spettrale
Massa
(M⊙☉ = 1)
Luminosità
(L⊙☉ = 1)
Stelle di grande
massa ➫ vita breve
Numero
approssimato di
anni sulla
sequenza
principale
Quando l’idrogeno nel nucleo è
esaurito, la stella si allontana
rapidamente dalla sequenza
principale.
I tempi di vita sulla sequenza
principale dipendono da:
riserva di energia disponibile
(massa H);
tasso di perdita di energia
(Luminosità).
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Stelle di piccola massa
➫ vita > età universo!
Tempo di vita sulla sequenza principale:
τ E/L M-2.5 poiché E Mc2, L M3.5
τMS ! 10 Gyr
!
M
M!
"−2.5
Richiami di Astrofisica Stellare
= 10 Gyr
!
L
L!
"−5/7
21
Extra Slides
Il trasporto di energia
La struttura interna è diversa per le stelle molto
più massicce o molto meno massicce del Sole.
Zon interna convettiva,
zona esterna radiativa
Zona interna
radiativa, zona
esterna convettiva
Interamente
convettiva
Dominate dal ciclo CNO
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Dominate dalla catena p-p
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La catena protone-protone
Si passa da 4 H ad 1 He in 3 fasi (ciclo p-p):
1H
Deuterio
+ 1H → 2H + e+ + ν
2H
+ 1H → 3He + γ
3He + 3He → 4He + 1H +1H
Protone
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Raggio γ
Neutrone
ν Neutrino
Positrone
Positrone (e+) – “elettrone”
con carica positiva
Neutrino (ν) – particella
neutra con massa
estremamente piccola
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Il ciclo CNO
Nelle stelle più massicce gran
parte dell’energia è generata
col ciclo CNO.
Nucleo T > 1.8×107 K
Massa M > 1.1 M⊙☉
Il carbonio (12C) agisce come
catalizzatore.
Isotopi di N e
O instabili,
decadono in
pochi minuti.
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Isotopi di N e O sono prodotti
negli stadi intermedi ma
decadono entro pochi minuti.
La produzione di energia
attraverso il ciclo CNO è
fortemente dipendente dalla
temperatura.
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25
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