relazione - Annarosa Petrucci

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Annarosa Petrucci
Docente presso i corsi di Riflessologia A.I.M.O.
Un caso di paresi del nervo facciale in riflessologia plantare
Descrizione del caso
Improvvisa paresi facciale di tipo periferico a sinistra con coinvolgimento dell’occhio (l’occhio sinistro resta
costantemente aperto con una abbondante lacrimazione ).
Breve descrizione della problematica
La paralisi periferica del facciale è una forma di paralisi facciale risultante da una disfunzione del VII nervo
cranico (nervo facciale), che provoca l'incapacità di controllare i muscoli del viso dal lato colpito. Non si
conosce la causa della paralisi.
L'insorgenza di questa condizione è rapida e la paralisi può essere parziale o completa.
La parestesia è un'alterazione della sensibilità. In particolare, il termine descrive una condizione
caratterizzata da fenomeni sensitivi a livello locale, più frequentemente descritti come formicolio.
Breve descrizione del paziente
Si tratta di una donna di 47 anni, che svolge mansioni di impiegata. Durante il colloquio la cliente dichiara di
vivere una vita normale e tranquilla. Svolge attività fisica ed è normopeso. Solo nell’ultimo periodo ha avuto
dei problemi riguardanti il lavoro, che le hanno provocato uno stato di elevata tensione emotiva. Problemi
che comunque aveva risolto poco prima dell’insorgenza della paralisi facciale.
La paresi è stata inizialmente molto invalidante tanto da non poter riuscire a bere in modo corretto, con
parestesia del labbro e ridotta motilità della palpebra dell’occhio sinistro con problemi di riduzione della
lacrimazione e del riflesso di ammiccamento (movimento involontario ad intervalli di chiusura della palpebra
atto fluidificare la cornea a prevenirne la secchezza) e fotofobia.
Decide così di sottoporsi a trattamenti di Riflessologia Plantare.
Facendo riferimento alla mia esperienza, ho potuto riscontrare che nei casi di paralisi facciale, attraverso la
riflessologia plantare si può ottenere una percentuale altissima di miglioramento nella motilità dei muscoli
coinvolti.
Trattamento in base alla ricerca tattile e visiva:
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Tecnica della respirazione
Sistema nervoso centrale
Plesso solare e nervo vago
Nervo ottico
Nervo oculomotore trocleare abducente
Nervi del trigemino
Nervo facciale
Nervo ipoglosso
Seni paranasali
Bocca lingua denti
Sistema linfatico prevalentemente linfatica superiore
Apparato endocrino
Vertebre cervicali e zone di maggior tensione
Apparato urinario.
Reazioni
Nei primi trattamenti i punti riflessi dei nervi relativi al problema erano molto dolenti.
L’occhio lacrimava continuamente, e sul viso la zona intorno all’occhio restava comunque rigida, poi ha
iniziato un miglioramento della lacrimazione intorno al quinto sesto trattamento.
E’ stato un percorso lungo perchè il miglioramento è stato graduale e lento, con alternati peggioramenti nei
momenti di stanchezza.
I trattamenti sono iniziati fine luglio 2013 inizialmente con due trattamenti a settimana, dal mese di
settembre dello stesso anno siamo passati ad un trattamento settimanale tranne brevi periodi di pausa per
ferie o altre situazioni. Dal settembre 2014 abbiamo deciso di effettuare i trattamenti ogni due settimane.
Attualmente la cliente sta bene. Visti i risultati ottenuti ha deciso di continuare con i trattamenti di
riflessologia a cadenza bisettimanale, al fini di mantenere il suo benessere psicofisico.
CONCLUSIONI.
È stato un caso importante, che mi ha dato ulteriore conferma di quanto la Riflessologia possa essere utile
ed efficace in diverse condizioni patologiche, sopratutto come in questo caso, in cui la cliente sostiene di non
avere ottenuto soddisfazioni con la farmacologia classica.
Dichiarazione della paziente
Nel luglio del 2013 ho sofferto per un paio di giorni di un fortissimo dolore all'orecchio sinistro, iniziato il
giorno 18 quando all'interno dello stabile in cui lavoro passando da un locale all'altro ho sentito un "click".
Pensavo fosse dovuto ad una infiammazione all'orecchio scatenata da una eccessiva climatizzazione dei
locali e per un giorno così l'ho curata.
Il 24 luglio mi sono svegliata, dopo aver passato la notte imbottita di oki, senza più dolore ma
impossibilitata a chiudere l'occhio sinistro.
Nel corso della giornata ho notato che, oltre a non controllare più l'occhio sinistro che rimaneva
costantemente aperto, senza neanche i movimenti involontari di chiusura della palpebra, avevo difficoltà a
bere e, in generale, avevo la stesa sensazione che si prova quando si e' sotto anestesia dal dentista.
La sera del 24 luglio 2013 al pronto soccorso dell'ospedale Brotzu mi e' stata diagnosticata una paresi da
freddo (vedi referto) prescrivendo la cura a base di cortisone.
Casualmente, tramite un'amica, il 30 luglio 2013 ho fissato il primo appuntamento più per avere un
massaggio al viso per alleggerire l'irrigidimento che per un trattamento di riflessologia, di cui avevo sentito
solo vagamente parlare.
E' iniziato così un percorso che dura ancora.
Nei primi due mesi i trattamenti di riflessologia sono stati bisettimanali per passare sino a settembre 2014 a
settimanali e da quella data in poi ogni 15 giorni.
Gli effetti del trattamento sono stati immediati già dalla prima seduta, sono stati costanti da un trattamento
all'altro e si sono consolidati nel tempo. Ho iniziato a riprendere il controllo dei movimenti della palpebra
sinistra e della bocca, riuscendo semplicemente a bere da un bicchiere senza troppa difficoltà. Ho ripreso
anche a migliorare la dizione e a parlare senza incespicare nelle parole.
Adesso la funzionalità della palpebra sinistra e della bocca sono normalmente corrette ma, in occasione di
momenti di stress o di stanchezza, mi rendo conto che il controllo della palpebra sinistra non e' al 100% e
che la bocca e' leggermente storta.
Questi episodi stanno però' costantemente diradandosi nel tempo e diminuendo d'intensità, motivo per cui
continuo con il trattamento di riflessologia almeno ogni 15 giorni .
Firma della cliente
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