CORBA: concetti chiave e terminologia

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CORBA: concetti chiave e terminologia
1 Object Manager Group (OMG): è una organizazzione no-profit che
promuove l’uso di tecnologie orientate a oggetti. OMG ha definito gli
standard CORBA e UML. Dell’OMG fanno parte circa 600 membri
sparsi per il mondo (Università, aziende, utenti).
2 ORB (Object Request Broker): supporta l’interazione tra client e
server in esecuzione su macchine diverse. Lato client gli stub
invocano l’ORB che si preoccupa di inoltrare le richieste al server.
Lato server l’ORB usa gli skeleton per decodificare le richieste
proveniente lato client ed invocare il metodo appropriato dell’oggetto
remoto (servant). Quando il metodo ritorna, lo skeleton spedisce i
risultati al client attraverso l’ORB.
3 IIOP (Internet Inter-ORB Protocol) protocollo che consente a
ORB differenti su host differenti di comunicare.
Massimo Merro
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4 CORBA (Common ORB Architecture) è uno standard per la
programmazione di ORB (Object Request Broker), una versione
object-oriented di RPC in cui client e server remoti interagiscono,
indipendentemente dalla piattaforma (SO e HW) e dal linguaggio di
programmazione usato.
CORBA viene spesso riferito come un middleware o integration
software poichè consente di intgrare applicazioni esistenti con nuove.
Altri middleware sono Java RMI, IBM MQ Series, Microsoft’s DCOM e
.NET, SOAP, and TIBCO Rendezvous, etc.
CORBA nasconde la complessità del sistema distribuito.
Oggetti remoti sono accessibili da programma come se fossero locali
(Location Transparency).
5 Interface Definition Language (IDL)
IDL è un linguaggio per definire l’interfaccia fornita da un oggetto
remoto in un processo server.
Un’interfaccia IDL definisce il tipo di un oggetto CORBA e descrive
come client e server interagiscono.
Un’interfaccia IDL è concettualmente molto simile ad un’interfaccia
remota Java RMI.
Massimo Merro
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6 Server: Nella terminologia CORBA un server è un processo che
contiene l’implementazione di una o più interfacce IDL. Il server deve
registrare tutte le implementazioni (oggetti servant) con l’ORB.
Questo perchè l’ORB sappia dove spedire le invocazioni ricevute dagli
skeletons.
7 Interoperable Object Reference (IOR): l’interoperabilità implica
che una referenza ad un server CORBA rimane valida al variare delle
implementazioni del server (ovvero dei servanti).
8 Servizi Corba. CORBA è dotato di un insieme di librerie, funzioni,
traduttori, etc:
Servizio di naming
Concurrency Control Service: fornisce primitive di lock, unlock, etc
Event Service: Supporta comunicazioni molti a molti.
Transaction Service: (commit, abort, etc)
Licensing Service
Security Service
Trader Service
Etc
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Vantaggi di CORBA
1 Standard aperto
CORBA è uno standard aperto poichè non è proprietario.
Gli utenti possono scegliere una implementazione tra vari possibili
“vendors” (o scegliere una implementazione freeware).
La maggior parte dei middleware proprietari, per loro natura, forniscono
un supporto limitato per l’integrazione con altre tecnologie.
CORBA, al contrario, affronta esplicitamente l’integrazione con TMN,
SOAP, Microsoft DCOM, etc.
Inoltre, molti concetti in J2EE sono stati ispirati da CORBA, rendendo
la loro integrazione più facile.
2 Supporta numerose piattaforme: IBM OS/390 and Fujitsu
GlobalServer mainframes, numerosi varianti di UNIX (Linux incluso),
Windows, AS/400, Open VMS, Apple’s OS X e parecchi sistemi
operativi embedded.
Massimo Merro
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3 Supporta numerosi linguaggi di programmazione
IDL è utilizzata per definire l’API pubblica utilizzata da server CORBA.
I server sono comunque scritti in altri linguaggi.
Perciò affinchè l’interfaccia IDL possa essere utilizzata lo standard
CORBA definisce i mapping di IDL nei seguenti linguaggi di
programmazione: C, C++, Java, Ada, COBOL, PL/I, LISP, Pythin, e
IDLScript.
I compilatori sopra indicati sono ufficiali, cioè approvati dall’OMG.
Esistono comunque altri compilatori per Eiffel, Tcl e Perl.
4 Efficienza
L’infrastruttura del protocollo on-the-wire di CORBA garantisce che i
messaggi client/serve vengano trasmessi marshallizzando i dati in
maniera molto efficiente.
Altri middleware utilizzano formati di trasmissione compatti simili a
quelli usati da CORBA. Vi sono, comunque, alcune eccezioni di rilievo.
SOAP utilizza XML per rappresentare i dati da trasmettere. La
prolissità di XML diminuisce l’efficienza nella trasmissione. Inoltre vi è
un notevole carico di CPU nella formattazione dei tipi usati nei
linguaggi di programmazione in XML, e viceversa per fare il parsing dei
tipi all’interno di file XML.
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5 Interoperabilità
L’Obiettivo di CORBA è di integrare in una singola applicazione
distribuita più applicazioni scritte in linguaggi differenti, ed in
esecuzione su macchine differenti.
Per fare ciò CORBA ha bisogno di un meccanismo per stabilire come
comunicano i programmi coinvolti, come vengono passati i valori tra
programmi, e che protocolli utilizzano.
CORBA provvede alla creazione di interfacce scritte in un linguaggio
ben preciso (OMG IDL), facile da comprendere, e che possono essere
facilmente tradotte nei vari linguaggi di programmazione disponibili.
L’interoperabilità di CORBA è piuttosta rara. J2EE, per esempio,
supporta solo Java. In SOAP, sebbene potenzialmente si potrebbero
usare una varietà di linguaggi, in pratica l’unica mappatura definita è
quella per Java.
6 Scalabilità: consente di sviluppare server che possono facilmente
scalare dalla gestione di pochi oggetti ad un numero elevato di
oggetti.
Massimo Merro
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Sviluppo di una applicazione
Per progettare un’applicazione CORBA ci si affida al paradigma
Client-Server.
Per implementare l’applicazione occore scrivere il codice seguente:
Interfaccia IDL
Codice Servant (l’implementazione del server)
Codice Server
Codice Client
Deployment: fare in modo che queste componenti possano interagire
tra loro.
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Scrivere un’applicazione CORBA in Java
Java fornisce un ORB CORBA e due modelli di programmazione
CORBA che utilizzano l’ORB CORBA e il protocollo IIOP (Internet
Inter-ORB Protocol):
RMI-IIOP. Per programmatori Java che usano interfacce Java RMI, e
che vogliono usare il protocollo IIOP per aumentare l’interoperabilità;
tali programmatori dovranno curarsi di fornire le interfacce IDL dei
server programmati in Java RMI.
Java IDL. Per programmatori CORBA, che vogliono programmare in
Java basandosi sulle interfacce IDL precedentemente definite.
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Scrivere un’applicazione CORBA in Java IDL
Implementare interfacce IDL dei servant (Hello.idl)
Generare stub, skeleton ed altre classi di servizio a partire dalle
interfacce IDL, tramite un compilatore. Ad esempio, in Java:
> idlj -fall Hello.idl
Implementare classi servant (HelloImpl.java)
Implementare classe server (HelloServer.java)
Compilare, ad esempio in Java:
> javac Helloimpl.java HelloServer.java
Implementare il client (HelloClient.java)
Compilare il client.
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Esempio di applicazione: Hello Server
Progettazione: un oggetto Hello (servant) in grado di fornire la data
corrente oppure fare lo shut-down dell’ORB.
I client non conoscono com’è implementato l’oggetto Hello, ma
conoscono la sua interfaccia IDL Hello.idl:
//IDL interface Hello.idl
module HelloApp {
interface Hello {
string helloDate();
oneway void shutdown();
};
};
I moduli in OMG IDL corrispondono ai package in Java.
“oneway” indica che quando si invoca shutdown() non si attende
alcuna risposta. Non si garantisce il buon fine dell’operazione.
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Output del compilatore idlj
Il compilatore idlj genera a partire dall’interfaccia IDL codici Java. Con
l’opzione -fall l’output è il seguente:
HelloOperations.java. Questa interfaccia contiene i metodi di
Hello.idl.
Hello.java è la versione Java di Hello.idl. Estende l’interfaccia
HelloOperations.java ed alcune interfacce che forniscono
funzionalità CORBA.
HelloPOA.java. Classe skeleton. Estende
org.omg.PortableServer.Servant. Implementa
HelloOperations.java. Il Servant estenderà la classe HelloPOA.
HelloStub.java. Classe stub. Implementa Hello.java.
HelloHelper.java. Fornisce una serie di funzionalità come ad
esempio il metodo narrow per castare referenze CORBA nei
corrispondenti tipi Java.
HelloHolder.java. Altre funzionalità.
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Vediamo alcuni codici generati da idlj
//HelloOperations.java
//Generato da idlj a partire da Hello.idl
package HelloApp;
public interface HelloOperations {
String helloDate();
void shutdown();
};
--------------------------------------------------------//Hello.java
//Generato da idlj a partire da Hello.idl
package HelloApp;
public interface Hello extends HelloOperations,
org.omg.CORBA.Object, org.omg.CORBA.portable.IDLEntity
{
};
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Programmazione lato Server
Un server CORBA (object server) non un’entità fisica precisa, ma
un’astrazione di uno o più oggetti remoti concreti, chiamati Servant,
che implementano un servizio remoto in un qualche linguaggio di
programmazione “ospite”: Java, C, etc.
CORBA supporta almeno due modalità diverse per implementare
interfacce IDL. Qui vediamo il “POA Inheritance model”.
Un POA, Portable Object Adapter, è quella parte del runtime di
CORBA che si occupa di rendere una referenza trasparente
all’implementazione effettiva del server.
Infatti le richieste inoltrate dai client attraverso gli stub vengono
indirizzati al POA che la smista all’oggetto che implementa il servizio
richiesto.
In particolare il POA si preoccupa di demarshallizzare le richieste e
marshallizzare le risposte.
Massimo Merro
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Servant: HelloImpl.java
Il servant deve estendere la classa astratta HelloPOA.java.
Il nostro servant implementa i metodi di HelloPOA.java. In questo
esempio, abbiamo anche un metodo per passare al servant una
referenza all’ORB.
package server;
import HelloApp.*
public class HelloImpl extends HelloPOA {
private ORB orb;
public void setORB(ORB orb_val) {
orb = orb_val; }
public String helloDate() {return (new Date()).toString();}
public void shutdown() {orb.shutdown(false);}
}
Massimo Merro
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Server: HelloServer.java
package server;
import HelloApp.*;
import org.omg.CosNaming.*;
import org.omg.CosNaming.NamingContextPackage.*;
import org.omg.CORBA.*;
import org.omg.PortableServer.*;
import org.omg.PortableServer.POA;
import java.util.Properties;
public class HelloServer {
public static void main(String args[]) {
try {//Crea ed inizializza il local ORB
ORB orb = ORB.init(args, null);
// Ottieni una referenza al POA e attiva il POAManager
POA rootpoa = POAHelper.narrow(orb.resolve_initial_reference("RootPOA"));
rootpoa.the_POAManager().activate();
// Creiamo il servant e gli passiamo una referenza all’ORB
HelloImpl helloImpl = new HelloImpl();
helloImpl.setORB(orb);
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// Attraverso il POA ottieni una CORBA object reference del servant
org.omg.CORBA.Object ref = rootpoa.servant_to_reference(helloImpl);
//Il metodo narrow() casta referenze CORBA sull’interfaccia Java
Hello href = HelloHelper.narrow(ref);
//Usando l’ORB ottieni una CORBA object reference del servizio di naming
org.omg.CORBA.Object objRef = orb.resolve_initial_references("NameService")
//castiamo la referenza per accedere al servizio di COS naming
NamingContextExt ncRef = NamingContextExtHelper.narrow(objRef);
//Registriamo il servant nel servizio di naming con nome "Hello"
NameComponent path[] = ncRef.to_name("Hello");
ncRef.rebind(path,href);
System.out.println("CORBA Server Hello in esecuzione!");
//sospendi il thread corr. e passa al servant in attesa di invocazioni
//una volta gestita una invocazione il server si rimette in attesa
//ecco perche’ abbiamo lo shudown dell’ORB quando il client completa
orb.run();
catch (Exception e) {};
}
}
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Client: HelloClient.java
package client;
import HelloApp.*;
import org.omg.CosNaming.*;
import org.omg.CosNaming.NamingContextPackage.*;
import org.omg.CORBA.*;
public class HelloClient {
static Hello helloImpl;
public static void main(String args[]) {
try{
// crea ed inizializza l’ORB
ORB orb = ORB.init(args, null);
//Usando l’ORB ottieni una CORBA object reference del servizio di Naming
org.omg.CORBA.Object objRef = orb.resolve_initial_references("NameService");
// Usa NamingContextExt invece di NamingContext. Questo e’
// parte dell’ Interoperable Naming Service.
// casta la referenza prima di usarla
NamingContextExt ncRef = NamingContextExtHelper.narrow(objRef);
Massimo Merro
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// ottieni la referenza al servant attraverso il COS Naming e castala
helloImpl = HelloHelper.narrow(ncRef.resolve_str("Hello"));
System.out.println("Ottenuta una referenza al server object: " + helloImpl);
System.out.println(helloImpl.helloDate());
helloImpl.shutdown();
}
catch (Exception e) {
System.out.println("ERROR : " + e) ;
e.printStackTrace(System.out);
}
System.out.println("HelloServer sta uscendo...");
}
}
Il nostro Client una volta terminato, invoca il metodo shutdown() per
tirare giù l’ORB. Altrimenti resterebbe attivo.
Massimo Merro
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Deployment
Lato Server: Bisognerà lanciare l’ORB. Indicando la porta su cui si
intende lanciare il servizio di naming messo a disposizione dall’ORB.
Dopo aver lanciato l’ORB bisogna lanciare il server vero e proprio:
> orbd -ORBInitialPort 1050 &
> java server.Helloserver -ORBInitialPort 1050 &
Lato Client: Bisognerà lanciare il client:
> java client.HelloClient -ORBInitialPort 1050
-ORBInitialHost nameserver_host
Massimo Merro
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Server CORBA
Un server CORBA è caratterizzato da:
Riferimento, ovvero una CORBA object reference
Interfaccia IDL
Implementazione (servant)
Una CORBA object reference (IOR)
È un handle che identifica un oggetto
Permette all’ORB di localizzare l’oggetto
Fa riferimento ad un singolo oggetto
Un oggetto può avere più riferimenti
È analogo ad un riferimento in Java.
Massimo Merro
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Servant
Rappresenta l’implementazione del server ed esegue le operazioni
invocate dal client
L’implementazione è basata su
Ereditarietà (il servant eredita dalla classe POA)
Delega (un server CORBA delega le operazioni ai metodi del servant)
Può essere usato dai più server CORBA
Fornisce un target per un oggetto CORBA
Vive solo dentro un processo server.
Massimo Merro
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Ancora sulle Interfacce IDL
Costituisce il contratto offerto da un oggetto al client
I client devono usare l’interfaccia IDL per specificare l’operazione da
compiere su un oggetto.
Definisce
Un tipo IDL per un server CORBA
Ciò che è implementato da un oggetto remoto.
Può contenere
Dichiarazioni di eccezioni
Definizioni di costante
Attributi (campi): possono essere usati solo per operazioni get/set
Operazioni (metodi).
I parametri di un’operazione possono specificare la direzione: IN (dal
client al server); OUT (dal server al client); INOUT (entrambe).
Le operazioni possono avere anche un valore di ritorno.
Supporta ereditarietà multipla.
Massimo Merro
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Un esempio di interfaccia IDL
module Finance {
typedef sequence<string> StringSeq;
struct AccountDetails {
string
name;
StringSeq address;
long
account_number;
double
current_balance;
};
exception insufficientFunds { };
interface Account {
void deposit(in double amount);
void withdraw(in double amount) raises(insufficientFunds);
readonly attribute AccountDetails details;
};
};
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Vantaggi e Limiti di IDL
IDL supporta
Moduli
Interfacce
Operazioni
Attributi
Ereditarietà multipla
Array, struct, enum, union
Costanti
Eccezioni
IDL non supporta
Puntatori
Costruttori o distruttori
Overloading e overriding delle operazioni
Ereditarietà delle eccezioni
Costrutti di controllo.
Massimo Merro
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CORBA vs RMI
CORBA e Java RMI rappresentano due framework per lo sviluppo di
sistemi distribuiti ad oggetti. Facciamone un breve confronto.
CORBA è progettato per garantire la massima interoperabilità per
utilizzare applicazioni scritte usando linguaggi e piattaforme differenti.
Esistono moltissime applicazioni sviluppate usando CORBA.
Le performance delle applicazioni CORBA sono in generale molto
buone.
Se invece consideriamo Java RMI:
In Java RMI, client e server devono necessariamente essere sviluppati
in Java.
Java RMI è un linguaggio più semplice ed è quindi più facile da usare
per sviluppare grossi sistemi.
Il codice per descrivere un sistema in Java RMI può essere molto
inferiore a quello per descrivere il medesimo sistema in CORBA.
Le prestazioni di Java RMI sono in generale inferiori a quelle di
CORBA.
Massimo Merro
di Rete
246 / 247 di
Infine,
Java RMI, al contrario Programmazione
di CORBA,
supporta un meccanismo
Conclusioni
CORBA
Riduce la complessità e le difficoltà dello sviluppo di sistemi distribuiti
Permette l’interoperabilità tra oggetti implementati su piattaforme e
linguaggi diversi
CORBA non affronta
Bilanciamento del carico
Mobilità di codice.
Per ulteriori dettagli guardare:
http://java.sun.com/j2se/1.5.0/docs/guide/idl/index.html
oppure
http://www.ciaranmchale.com/corba-explained-simply/index.html
Massimo Merro
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