LICEO SCIENTIFICO G.B. BENEDETTI CLASSE III A A. S. 2011-12 PROGRAMMA DI SCIENZE CAPITOLO 10: MEIOSI E RIPRODUZIONE SESSUATA (ripasso del programma di II) Aploide e diploide 1. 2. 3. 4. Fasi della meiosi 1. Principali eventi della prima divisione meiotica 2. Processo di crossing over 3. Seconda divisione e la conclusione del processo meiotico Meiosi e ciclo vitale 1. Importanza della mitosi e della meiosi nei cicli vitali La meiosi nella specie umana 1. Formazione dei gameti nell’uomo: spermatociti primari e secondari, spermatidi e spermatozoi 2. Formazione dei gameti nella donna: spermatociti primari e secondari, corpuscoli polari e ovuli Errori nel processo meiotico 1. Autosomi e cromosomi sessuali 2. Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y 3. Particolarità delle trisomie 4. Non-disgiunzione e traslocazione come causa di trisomie 5. Delezione e sue conseguenze 6. Duplicazione di segmenti di cromosoma Malattie genetiche dovute a errori durante la meiosi 1. Caratteristiche dei portatori della sindrome di Down 2. Trisomie negli autosomi: sindromi di Patau ed Edwards 3. Trisomie nei cromosomi sessuali: individui XXX, XYY; sindromi di Klinefelter e Turner Definizione di gamete e di zigote Ciclo vitale (meiosi e fecondazione) Cellule aploidi e diploidi Cromosomi omologhi Spiegare la differenza tra cellule somatiche e gameti Comprendere la differenza tra aploide e diploide Spiegare perché non è possibile una fecondazione che non sia preceduta da meiosi Descrivere le analogie tra cromosomi omologhi, spiegando anche la loro diversa origine Analizzare le fasi della meiosi I individuando gli eventi che portano alla formazione di due nuclei aploidi Comprendere che il meccanismo del crossing over e l’assortimento indipendente degli omologhi hanno notevole importanza nel determinare la variabilità genetica Evidenziare le differenze tra le fasi della prima divisione meiotica con quelle della mitosi Descrivere le fasi della meiosi II, sottolineando le analogie con il processo mitotico e spiegare perché è indispensabile una seconda divisione meiotica, nonostante i nuclei siano aploidi già dopo la meiosi I Confrontare il contenuto genetico dei nuclei formatisi al termine della prima divisione meiotica con quelli della seconda divisione meiotica Descrivere il ciclo vitale di un animale Descrivere i processi di gametogenesi maschile e femminile e motivare le cause della loro differente durata Confrontare un oocita secondario con un corpuscolo polare Sottolineare analogie e differenze nei due processi di gametogenesi maschile e femminile Spiegare perché, in gran parte dei casi, nelle donne non avviene la seconda divisione meiotica Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei gameti in seguito a errori del processo meiotico Determinare le fasi meiotiche in cui possono aver luogo i fenomeni di non-disgiunzione e di traslocazione Specificare le anomalie che si possono osservare nei 4 gameti prodotti in seguito a non-disgiunzione e traslocazione Descrivere le conseguenze dei processi di delezione e duplicazione cromosomica Spiegare le cause genetiche della sindrome di Down e descrivere gli aspetti dei portatori di tale sindrome Mettere in relazione la presenza di un cromosoma in più con le caratteristiche morfologiche e genetiche delle persone affette da sindrome di Down Spiegare le caratteristiche delle sindromi di Patau ed Edwards Collegare il cariotipo delle principali anomalie numeriche dei cromosomi sessuali con gli aspetti distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla popolazione umana Spiegare perché possono sopravvivere individui con un cromosoma in più, ma mai con un cromosoma in meno, tranne nel caso della sindrome di Turner CAPITOLO 11: MENDEL E LA GENETICA CLASSICA Paragrafi 11.1 Nascita della genetica 11.2 La legge della segregazione 11.3 Legge dell’assortimento indipendente 11.4 Malattie genetiche umane 11.5 La genetica classica Conoscenze 1. Importanza del lavoro di Mendel 2. Tappe del metodo sperimentale 3. Linee pure 1. Caratteri delle piante di pisello scelti da Mendel 2. Concetto di generazione P, F1 e F2 3. Caratteri dominanti e recessivi 4. Enunciato della legge della segregazione 5. Definizione di allele 6. Concetto di genotipo e di fenotipo 7. Genotipo omozigote ed eterozigote 8. Trasmissione dei caratteri umani 9. Costruzione del quadrato di Punnett 10. Rapporti genotipici e fenotipici 11. Testcross 1. Trasmissione ereditaria di due caratteri 2. Enunciato della legge dell’assortimento indipendente 3. Legge dell’assortimento indipendente espressa in termini di geni 1. Malattie umane autosomiche trasmesse con gli alleli recessivi: la fenilchetonuria, il morbo di Tay-Sachs, l’anemia falciforme e quella mediterranea, la fibrosi cistica, l’albinismo 2. Malattie umane autosomiche causate da alleli dominanti: la corea di Huntington e il nanismo acondroplastico 1. Mutazioni e loro importanza nel processo evolutivo 2. Interazioni alleliche, fenomeni di dominanza incompleta e di codominanza; gli alleli multipli 3. Interazioni tra più geni: epistasi, variazione continua ed eredità poligenica 4. Pleiotropia 5. Influenza dell’ambiente sui geni Competenze Elencare i dati a disposizione di Mendel agli inizi dei suoi lavori di ricerca Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che ha portato alla formulazione della legge della segregazione Conoscere l’enunciato della legge della segregazione di Mendel Mettere in relazione i dati espressi dalla legge della segregazione con l’esistenza degli alleli Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e fenotipo, e tra omozigote ed eterozigote Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi degli individui che si incrociano Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi Distinguere, nella F2 di un incrocio tra due eterozigoti, il rapporto fenotipico da quello genotipico Utilizzare un testcross per determinare il genotipo relativo a un fenotipo dominante Costruire il quadrato di Punnett per due caratteri scelti da Mendel Ricavare dall’incrocio tra due eterozigoti per due caratteri il rapporto fenotipico 9:3:3:1 Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1 Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri diversi da quelli scelti da Mendel Elencare alcune delle malattie genetiche umane recessive portate dagli autosomi Descrivere, per ogni malattia umana recessiva studiata, i sintomi e le modalità di trasmissione Spiegare come in un individuo possa manifestarsi una malattia recessiva se genitori e nonni sono sani Descrivere i sintomi e le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche umane dominanti Spiegare perché non può nascere un bambino affetto da una malattia dominante da genitori sani Definire i genotipi e i fenotipi di individui portatori di malattie umane trasmesse con gli alleli dominanti e recessivi, conoscendo i genotipi dei loro genitori Mettere in evidenza come le mutazioni abbiano notevolmente ampliato la possibilità di rendere gli organismi più adatti al loro ambiente Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole, tra dominanza incompleta, codominanza e alleli multipli Spiegare quali sono gli effetti dell’epistasi Spiegare come mai alcuni caratteri appaiono in una popolazione con una notevole gradazione di effetti allelici differenti Sapere cogliere le interazioni tra espressione genica e ambiente CAPITOLO 12: GENI E CROMOSOMI Paragrafi Conoscenze 12.1 1. Ipotesi di Sutton 2. Relazione tra il processo meiotico e le leggi di Mendel Una conferma delle teorie di Mendel 12.2 Esistenza concreta del gene 1. Particolarità dei cromosomi sessuali 2. Determinazione del sesso negli esseri umani e in altri animali 3. Esperimenti di Morgan sui moscerini della frutta Competenze Spiegare in che modo gli studi di citologia abbiano avuto un ruolo importante nello studio della genetica Mettere in relazione la segregazione degli alleli con la separazione dei cromosomi omologhi durante la meiosi I Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare il sesso dei figli Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso e descrivere le modalità della sua trasmissione 12.3 Malattie genetiche umane legate al sesso 12.4 Studi sulla localizzazione dei geni 1. Particolarità della trasmissione dei caratteri ereditari legati al sesso 2. Malattie umane dovute ad anomalie presenti nei cromosomi sessuali: daltonismo, emofilia, distrofia muscolare di Duchenne, sindrome dell’X fragile e favismo 1. Gruppi di associazione e ricombinazione genica 2. Mappe cromosomiche 3. Studi sui cromosomi giganti di Drosophila Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan Costruire quadrati di Punnett che permettano di prevedere i genotipi dei figli i cui genitori siano portatori di caratteri legati al sesso Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il genotipo dei genitori conoscendo il fenotipo dei figli Definire genotipo e fenotipo di una donna portatrice sana di emofilia o di daltonismo. Spiegare che due geni possono segregare indipendentemente solo se si trovano su cromosomi diversi Descrivere l’importanza della definizione dei loci ipotizzando un loro utilizzo nella manipolazione genica Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over se i geni non fossero posti sui cromosomi in modo ordinato e lineare Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri ereditari siano posti sullo stesso cromosoma CAPITOLO 13: LE BASI CHIMICHE DELL’EREDITARIETÀ Paragrafi Conoscenze 13.1 1. Ipotesi di un materiale genetico di natura proteica 2. Componenti dei nucleotidi 3. Esperimento di Hershey e Chase 4. Principali ipotesi sulla struttura e sulle funzioni del DNA Sulle tracce del DNA 13.2 Il modello di Watson e Crick 13.3 La duplicazione del DNA 1. Differenze tra purine e pirimidine 2. Dati e osservazioni di partenza utilizzati per la costruzione della molecola di DNA 3. Modello di Watson e Crick 1. Processo di duplicazione del DNA ed enzimi coinvolti 2. Meccanismi di autocorrezione della lettura delle sequenze di DNA 3. Processo di reazione a catena della polimerasi Competenze Ripercorrere le tappe che hanno portato a individuare nel DNA la sede dell’informazione ereditaria Descrivere l’esperimento di Hershey e Chase Interpretare i risultati delle ricerche condotte da Mirsky e da Chargaff sul DNA Elencare quali dati sulla struttura del DNA erano già noti verso la metà del XX secolo Spiegare in che modo i risultati delle ricerche innovative sul DNA contribuirono alla scoperta della sua struttura Descrivere in linea generale il modello di DNA proposto da Watson e Crick Illustrare il meccanismo mediante cui un filamento di DNA può formare una copia complementare di se stesso Evidenziare in che cosa la duplicazione del DNA di una cellula eucariote differisce da quella di una cellula procariote Spiegare che cosa sono i frammenti di Okazaki Descrivere l’azione degli enzimi coinvolti nel processo di proofreading Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di una catena nucleotidica CAPITOLO 14: CODICE GENETICO E SINTESI PROTEICA Paragrafi Conoscenze 14.1 1. Relazione tra geni e proteine 2. Conclusioni dell’esperimento di Beadle e Tatum 3. Tecnica dell’elettroforesi 4. Esperimento di Pauling: relazione tra emoglobine difettose e anemia falciforme Geni e proteine 14.2 Dal DNA alla proteina: ruolo dell’RNA 14.3 Il codice genetico 1. Confronto tra i nucleotidi di DNA e di RNA 2. Ruolo dell’RNA nelle cellule 3. RNA messaggero 4. Processo di trascrizione del DNA 1. Concetto di codice genetico 2. Relazione tra codoni e amminoacidi, Competenze Mettere in relazione i risultati degli esperimenti di Beadle e Tatum con l’assioma «un gene –un enzima» Spiegare su quali principi si basa l’elettroforesi Descrivere l’esperimento condotto da L. Pauling sull’emoglobina delle persone affette da anemia falciforme Evidenziare le differenze tra la struttura dell’RNA e quella del DNA Spiegare quali osservazioni hanno portato a determinare la funzione dell’RNA nelle cellule Spiegare in che cosa consiste il processo di trascrizione mettendo in evidenza la funzione dell’RNA messaggero Spiegare che cosa si intende per codice genetico Spiegare perché un codone è formato da tre nucleotidi e determinazione del numero minimo di triplette 3. Precisione e universalità del codice genetico 14.4 La sintesi proteica 14.5 Mutazioni puntiformi e loro conseguenze 1. Struttura dei ribosomi 2. Funzione dell’RNA di trasporto 3. Localizzazione e ruolo degli anticodoni 4. Traduzione: le tre fasi del meccanismo di sintesi proteica 1. Cause genetiche dell’anemia falciforme 2. Mutazioni puntiformi 3. Mutazioni spontanee o provocate da agenti esterni 4. Cause e conseguenze di uno spostamento del sistema di lettura Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’mRNA con i rispettivi amminoacidi Spiegare in che cosa consiste ridondanza e universalità del codice genetico Descrivere struttura la funzione dei ribosomi e dell’RNA di trasporto Illustrare dettagliatamente le varie fasi del processo di traduzione che avviene a livello dei ribosomi Spiegare perché uno scambio di basi azotate può essere così importante da causare gravi malattie Definire il termine mutazione e spiegare che cosa si intende per puntiforme Distinguere tra mutazione di senso, non senso e silente Illustrare le conseguenze della delezione o dell’aggiunta di una base azotata in un gene CAPITOLO 15: REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE GENICA Paragrafi Conoscenze 15.1 1. Geni strutturali e regolatori del cromosoma procariote Regolazione genica nei procarioti 15.2 Il DNA del cromosoma eucariote 15.3 Regolazione genica negli eucarioti 15.4 Elaborazione dell’mRNA nelle cellule eucariote 1. Tipi di sequenze presenti nel DNA eucariote 2. Importanza del DNA microsatellite 3. Sequenze ripetitive e DNA a copia unica 4. Famiglie geniche 5. Introni ed esoni 1. Regolazione dell’espressione dei geni eucarioti 2. Esperimento di J.B. Gurdon 3. Eucromatina ed eterocromatina 4. Corpi di Barr 5. Puff cromosomici 6. Controllo dell’espressione genica mediante fattori di trascrizione 1. Elaborazione delle molecole di mRNA durante la trascrizione (splicing) 2. Meccanismo e conseguenze dello splicing alternativo 3. Controllo dell’espressione genica a livello di traduzione Competenze Distinguere tra geni costitutivi, regolabili e regolatori Distinguere tra sequenze geniche e intergeniche Spiegare l’origine di una famiglia genica Evidenziare l’importanza vitale dell’attività di appena l’1% del DNA totale della cellula Distinguere tra introni ed esoni Spiegare l’importanza dell’esperimento di J.B. Gurdon Mettere in relazione il grado di condensazione di un cromosoma con la sua capacità di esprimersi Spiegare la comparsa dei puff cromosomici e la presenza dei corpi di Barr nei nuclei delle cellule eucariote Descrivere la funzione dei fattori di trascrizione mettendoli a confronto con gli induttori procarioti Sottolineare le differenze tra l’azione di enhancer e silencer Spiegare i meccanismi con cui avviene la maturazione dell’mRNA attraverso operazioni di taglio e ricucitura degli esoni Descrivere uno spliceosoma e la sua funzione Spiegare in che cosa consiste lo splicing alternativo Descrivere i meccanismi di controllo di espressione genica nel momento della traduzione CAPITOLO 16: GENETICA DI VIRUS E BATTERI Paragrafi Conoscenze Competenze 16.2 1. 2. 3. 4. Descrivere le peculiarità strutturali del plasmide F Spiegare i meccanismi che sono alla base della coniugazione Evidenziare l’importanza del gruppo di geni che conferiscono la resistenza ai farmaci Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e la trasduzione nei batteri La genetica dei batteri 16.3 La genetica dei virus Tipi di plasmidi Plasmidi F e coniugazione batterica Plasmidi R e resistenza ai farmaci Processo di trasformazione nei batteri 1. Struttura e caratteristiche dei virus 2. Fagi temperati e ciclo lisogeno 3. Ciclo litico Descrivere la struttura generale dei virus mettendo in evidenza la loro funzione di vettori nei batteri e nelle cellule eucariote 4. Processo di trasduzione generalizzata e specializzata 5. Struttura e meccanismo d’infezione dei retrovirus Mettere a confronto un ciclo litico con un ciclo lisogeno Distinguere tra trasduzione generalizzata e trasduzione specializzata Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus a RNA CAPITOLO 6 e 7: SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE e GLICOLISI E RESPIRAZIONE CELLULARE Paragrafi 6.1 Energia e organismi viventi 6.2 Il metabolismo cellulare 6.3 Le reazioni di ossido-riduzione 6.4 Gli enzimi Ripasso argomento di II Conoscenze 1. Energia nell’Universo 2. Sistemi aperti e chiusi 3. Flusso dell’energia nei viventi 1. Cellule chemiosintetiche e fotosintetiche 2. Caratteristiche fisiche della luce 3. Importanza e peculiarità dei pigmenti fotosintetici 1. Concetto di ossidazione e di riduzione 2. Trasferimento di elettroni nei processi di ossido-riduzione 3. Reazioni esoergoniche ed endoergoniche 1. Concetto di energia di attivazione 2. Proprietà dei catalizzatori 3. Caratteristiche strutturali degli enzimi 4. Ruolo dei cofattori 5. Vantaggi delle sequenze biochimiche Competenze Mettere a confronto le caratteristiche di un sistema aperto con uno chiuso Evidenziare il ruolo degli organismi fotosintetici all’interno di un sistema aperto quale il nostro pianeta Distinguere una cellula chemiosintetica da una fotosintetica Analizzare lo spettro elettromagnetico delle radiazioni Illustrare le caratteristiche degli enzimi distinguendo tra i termini enzima e catalizzatore Spiegare perché l’energia di attivazione si abbassa in presenza di un enzima Illustrare con un disegno l’importanza della complementarietà tra sito attivo e substrato Spiegare in che modo alcuni fattori ambientali, come il 6.5 La valuta energetica della cellula: l’ATP Ripasso argomento di II 1. Funzione dell’ATP nelle cellule 2. Le reazioni accoppiate Conoscenze 7.1 1. Reagenti e prodotti della reazione di respirazione cellulare 2. Guadagno energetico nelle reazioni in presenza e in assenza di ossigeno 3. Trasportatori di energia NADH e FADH2 7.2 1. Composti iniziale e finale del processo di glicolisi 2. Tappe della glicolisi e ricavo energetico finale 3. Fase endoergonica e fase esoergonica 4. Equazione complessiva della glicolisi L’ossidazione del glucosio: un’introduzione La glicolisi 7.3 La respirazione cellulare Paragrafi 1. Struttura dei mitocondri 2. Formazione dell’acetil-CoA 3. Composti iniziali e finali del ciclo di solari mettendo in risalto le peculiarità delle radiazioni luminose Spiegare la funzione dei pigmenti e la relazione tra pigmenti e lunghezza d’onda della luce solare Distinguere tra anabolismo e catabolismo Interpretare il trasferimento di elettroni in una reazione di ossido-riduzione dal punto di vista energetico Spiegare perché la riduzione dell’anidride carbonica determini la formazione di una molecola ricca di energia Spiegare perché la reazione generale della respirazione aerobica è una reazione di ossido-riduzione calore o il pH, possano influire sul corretto funzionamento degli enzimi Mettere in evidenza l’importanza dei vari cofattori organici e inorganici Descrivere il meccanismo con cui avviene una sequenza biochimica sottolineando i vantaggi di questo processo Descrivere in che modo la molecola di ATP può cedere energia Mettere in relazione la cessione di energia da parte dell’ATP con la possibilità per la cellula di compiere reazioni endoergoniche Illustrare le tappe di una reazione di fosforilazione Competenze Scrivere l’equazione generale della respirazione cellulare Descrivere in che modo si riducono il NAD+ e il FAD Evidenziare la centralità dei processi glicolitici nei processi metabolici di tutti gli organismi viventi Riassumere il processo di glicolisi mettendo in rilievo le reazioni e i composti più importanti Calcolare il guadagno energetico da parte della cellula Indicare quali delle nove tappe della glicolisi sono da considerarsi endoergoniche e quali esoergoniche Spiegare quali caratteristiche strutturali dei mitocondri sono alla base delle loro peculiarità funzionali Descrivere in che modo avviene la formazione dell’acetil- Krebs 4. Le molecole coinvolte nel trasporto finale di elettroni 5. Meccanismo della fosforilazione ossidativa 6. Struttura e funzione dell’ATPsintetasi 7. Accoppiamento chemiosmotico CoA Analizzare le tappe fondamentali del ciclo di Krebs evidenziando quelle esoergoniche Riassumere in che modo gli elettroni ad alta energia del 7.4 Bilancio energetico totale 6.2 Il metabolismo cellulare 1. Bilancio energetico della respirazione aerobica in termini di ATP 2. Kilocalorie contenute in una mole di glucosio e rendimento cellulare 1. Processi aerobici e anaerobici 2. Tipi di fermentazione 3. Metabolismo dei grassi e delle proteine 4. Anabolismo e catabolismo NADH scendono di livello energetico lungo la catena di trasporto Spiegare il ruolo fondamentale dell’ossigeno al termine del trasporto finale di elettroni Descrivere i meccanismi che regolano i processi chemiosmotici Riassumere i passaggi del processo di respirazione cellulare in cui la cellula perde o ricava energia Calcolare il guadagno energetico complessivo che si ottiene al termine dalla demolizione completa di una mole di glucosio Evidenziare le caratteristiche dei processi di fermentazione citando alcuni prodotti finali Spiegare in che modo nei processi metabolici del glucosio siano coinvolti anche i grassi e le proteine Distinguere tra anabolismo e catabolismo CAPITOLO 8: LA FOTOSINTESI Paragrafi Conoscenze 8.1 1. Caratteristiche dei primi organismi sulla Terra 2. Comparsa dei primi autotrofi e conseguenze di questo evento 3. Reazione di fotosintesi I primi organismi fotosintetici 8.2 Primo stadio della fotosintesi: reazioni luce-dipendenti 8.3 Secondo stadio della fotosintesi: reazioni luce-indipendenti 1. Concetto di reazione lucedipendente 2. Caratteristiche e funzione dei fotosistemi presenti nei cloroplasti 3. Ruolo del NADP+ al termine della fase luce-dipendente 4. Clorofilla a e gli accettori primari di elettroni 5. Differenze funzionali tra i fotosistemi I e II 6. Processo di fotofosforilazione 1. Composti iniziali e finali del ciclo di Calvin 2. Ruolo del ribulosio-difosfato 3. Concetto di fotorespirazione 4. Adattamenti ambientali delle piante C4 e delle piante CAM Competenze Spiegare la comparsa dell’ossigeno libero nell’atmosfera terrestre e l’importanza di questo evento per gli organismi viventi Scrivere l’equazione generale della fotosintesi Definire un fotosistema Spiegare la provenienza e il percorso che compiono gli elettroni all’interno del fotosistema II Spiegare in che cosa differiscono le molecole reattive P 680 e P700 Distinguere dal punto di vista energetico le molecole NADP+ dalle molecole NADPH Riassumere le fasi dei processi luce-dipendenti sottolineando l’importanza del ruolo dell’acqua e della clorofilla a Individuare i prodotti delle reazioni luce-dipendenti e spiegare l’importanza che assumono nelle reazioni luceindipendenti Spiegare la funzione degli stomi Definire che cosa si intende per reazioni luce-indipendenti Analizzare le tappe fondamentali del ciclo di Calvin evidenziando quelle endoergoniche Scrivere l’equazione complessiva del ciclo di Calvin Riassumere il processo della fotorespirazione Spiegare in che modo le piante che vivono in climi aridi riescono a evitare la perdita eccessiva di acqua 8.4 I prodotti della fotosintesi 1. Importanza della gliceraldeide 3-fosfato 2. Utilizzo della gliceraldeide 3-fosfato da parte delle cellule animali e vegetali Spiegare perché la sintesi di molecole di gliceraldeide 3- fosfato è un processo fondamentale per tutto il mondo dei viventi Indicare quali composti organici le cellule possono assemblare a partire dalla gliceraldeide 3-fosfato Individuare le analogie nei processi di respirazione e fotosintesi CAPITOLO 18: DARWIN E LA TEORIA EVOLUTIVA Paragrafi Conoscenze Competenze 18.1 1. Concetto di creazionismo 2. Concezione creazionista di Carl von Linné (Carlo Linneo) Distinguere tra fissismo e creazionismo Riassumere l’ipotesi creazionista di Linneo 1. James Hutton e l’attualismo 2. William Smith e lo studio della stratigrafia delle rocce 3. Importanza dei «fossili guida» 4. Pensiero di J.-B. Lamarck Sottolineare gli aspetti evolutivi della teoria Verso la teoria evolutiva 18.2 L’evoluzione prima di Darwin 18.3 Lo sviluppo della teoria darwiniana 1. Viaggio di Darwin e le sue conseguenze sulla formulazione della sua teoria 2. Importanza scientifica dei trattati di Lyell e Malthus 3. Concetto di selezione naturale 4. Importanza del caso nell’evoluzione dei viventi 5. Punti «chiave» della teoria evolutiva dell’attualismo di Hutton Mettere in relazione il ritrovamento sempre più consistente di reperti fossili con le nuove concezioni evoluzioniste Individuare nel pensiero di Lamarck sia le intuizioni innovative sia i concetti ancora legati alle antiche teorie Individuare le basi scientifiche su cui Darwin costruì la sua teoria Riassumere le osservazioni di Darwin riguardo la varietà 18.4 Prove a favore del processo evolutivo 1. Selezione artificiale 2. Mimetismo della farfalla Biston betularia 3. Resistenza di alcuni insetti agli insetticidi 4. Selezione di particolari ceppi batterici resistenti ai farmaci 5. Studi di biogeografia 6. Importanza dei reperti fossili 7. Presenza di strutture omologhe in organismi diversi 18.5 La teoria sintetica dell’evoluzione Importanza della teoria darwiniana Quesiti rimasti insoluti ai tempi di Darwin Teoria sintetica dell’evoluzione di organismi incontrati durante il suo viaggio intorno al mondo Definire il concetto di selezione naturale Sottolineare l’importanza della varietà di caratteri all’interno di una popolazione Evidenziare il ruolo dell’ambiente nel selezionare i caratteri fenotipici vincenti Evidenziare le differenze tra il pensiero di Darwin e quello di Lamarck Enunciare i concetti di base su cui Darwin e Wallace hanno costruito la loro teoria Elencare alcuni casi di selezione artificiale Mettere in rapporto i colori di B. betularia con il variare delle condizioni ambientali Spiegare in che modo gli insetti possono diventare resistenti agli insetticidi Spiegare perché gli antibiotici possono perdere di efficacia nella lotta contro le malattie batteriche Spiegare perché la distribuzione di piante e animali sul nostro pianeta è una prova dei processi evolutivi in atto Sottolineare l’importanza degli studi geologici e del ritrovamento di reperti fossili nello sviluppo del pensiero evoluzionistico Evidenziare l’importanza evolutiva dello studio delle strutture omologhe e delle similitudini biochimiche tra specie diverse Evidenziare l’attualità del pensiero di Darwin per il moderno mondo scientifico Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire alcuni aspetti della teoria darwiniana CAPITOLO 19: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE Paragrafi Conoscenze 19.1 1. Definizione di popolazione e di pool genico 2. Genetica di popolazioni e suoi obiettivi 3. Fitness darwiniana Il concetto di pool genico 19.2 Ampiezza della variabilità genetica 19.3 Origine, 1. Importanza della variabilità genetica all’interno di una popolazione 2. Esperimento di Hubby e Lewontin Competenze Spiegare i termini «genetica di popolazione» e «pool genico» Mettere in rapporto lo studio dei pool genici con i processi evolutivi (microevoluzione) Spiegare dal punto di vista genetico l’importanza del successo riproduttivo all’interno di una popolazione Spiegare perché la variabilità genetica in una popolazione è alla base del suo sviluppo evolutivo Evidenziare l’importanza di quantificare la variabilità di una popolazione Descrivere l’esperimento condotto da Hubby e Lewontin 1. Origine della variabilità genetica: le mutazioni mettendo in rilievo le conclusioni a cui giunsero i due scienziati Citare alcuni dati relativi ai tassi di variabilità genetica nella popolazione umana Sottolineare l’importanza delle mutazioni come base della variabilità dei geni mantenimento e incremento della variabilità 2. Fattori che conservano la variabilità: diploidia e superiorità dell’eterozigote 3. Concetto di eugenetica 4. Riproduzione sessuata e nuove combinazioni genetiche Spiegare in che modo la diploidia garantisce la conservazione degli alleli recessivi Spiegare in che cosa consiste la superiorità dell’eterozigote Evidenziare l’importanza della riproduzione sessuata nell’incrementare la variabilità genetica Illustrare i vantaggi dell’autosterilità nelle piante e negli animali 19.4 L’equilibrio di Hardy-Weinberg 1. Equazione di Hardy-Weinberg e condizioni della sua applicazione in una popolazione reale 2. Frequenze alleliche e frequenze genotipiche 3. Significato dell’equazione di Hardy-Weinberg Enunciare la legge di Hardy e Weinberg Mettere in relazione l’equazione di Hardy-Weinberg col concetto di frequenza allelica Distinguere tra frequenza allelica e frequenza genotipica Sottolineare l’importanza dell’equazione di Hardy- Weinberg per determinare i cambiamenti genici di una popolazione e prevederne lo sviluppo evolutivo CAPITOLO 20: LA SELEZIONE NATURALE Paragrafi Conoscenze 20.1 1. Importanza dei fattori che possono modificare le frequenze alleliche di una popolazione 2. Caratteristiche delle mutazioni 3. Conseguenze del flusso genico 4. Modelli di deriva genetica 5. Accoppiamenti non casuali nelle specie polimorfe Fattori che modificano le frequenze alleliche 20.2 La selezione naturale 20.3 Modelli differenti di selezione naturale 20.4 Il risultato della selezione naturale: l’adattamento 1. Definizione di selezione naturale 2. Concetto di selezione naturale e scelta delle caratteristiche migliori 3. Fenotipo come interazione tra genotipo e ambiente 1. Principali modalità di selezione degli individui all’interno di una popolazione 2. Selezione stabilizzante, divergente e direzionale 3. Selezioni bilanciate: superiorità dell’eterozigote e selezione densitàdipendente 4. Selezione sessuale 5. Concetto di dimorfismo sessuale 1. Adattamento come risultato di un percorso evolutivo 2. Clini ed ecotipi 3. Coevoluzione 4. Tipi di mimetismo Competenze Elencare i fattori che possono modificare le frequenze alleliche di una popolazione Calcolare l’influenza delle mutazioni sul pool genico di una popolazione Spiegare perché il flusso genico può agire in contrasto con la selezione naturale Specificare quali sono i principali tipi di deriva genetica sottolineandone le differenze Spiegare perché un accoppiamento non casuale altera la frequenza genotipica di un pool genico senza modificarne la frequenza allelica Mettere in relazione l’influenza della selezione naturale sul pool genico e il concetto di evoluzione Evidenziare che ogni fenotipo è frutto di complicate interazioni tra geni diversi Elencare i principali tipi di selezione Descrivere gli effetti delle selezioni stabilizzante, divergente e direzionale Chiarire le differenze tra i vari tipi di selezione mediante alcuni esempi significativi Distinguere tra selezioni che sfavoriscono certi fenotipi e selezioni bilanciate Spiegare in che modo agisce la selezione frequenza- dipendente Mettere in relazione la selezione sessuale con la presenza di dimorfismo tra maschi e femmine Elencare i diversi significati di «adattamento» in biologia Sottolineare l’importanza dell’adattamento nei processi evolutivi Spiegare la differenza tra cline ed ecotipo Descrivere gli studi condotti sugli ecotipi della pianta P. glandulosa e le conclusioni relative a essi Mettere in evidenza le cause e gli effetti del processo di coevoluzione Distinguere tra mimetismo mülleriano e batesiano CAPITOLO 21: ORIGINE DELLE SPECIE E MODELLI EVOLUTIVI Paragrafi Conoscenze Competenze 21.1 1. Concetto di specie secondo Mayr 2. Processo di speciazione 3. Isolamento riproduttivo Definire i termini «specie» e «speciazione» Definire il concetto di isolamento riproduttivo Spiegare il rapporto tra speciazione e isolamento Che cos’è una specie 21.2 Modalità 1. Speciazione per divergenza adattativa riproduttivo Spiegare in che modo avviene una speciazione per divergenza adattativa di speciazione 21.3 Mantenimento dell’isolamento genetico 21.4 Modelli evolutivi 2. 3. 4. 5. Modello allopatrico e simpatrico Speciazione improvvisa Definizione di ibrido Fenomeno della poliploidia tra organismi ibridi 1. Fattori che determinano un isolamento riproduttivo 2. Principali cause di isolamento prezigotico 3. Relazione tra l’isolamento prezigotico e quello postzigotico 1. 2. 3. 4. 5. Evoluzione convergente e divergente Cambiamento filetico Cladogenesi Radiazione adattativa Estinzioni di massa Mettere a confronto il concetto di speciazione allopatrica con quello di deriva genetica Fare alcuni esempi di barriera geografica Spiegare in che modo una cellula può diventare poliploide Definire le caratteristiche di un organismo ibrido Evidenziare le differenze tra una speciazione per divergenza adattativa e una improvvisa Distinguere tra isolamento prezigotico e postzigotico Fare alcuni esempi che illustrino i due diversi meccanismi di isolamento genetico Spiegare le possibili origini di una evoluzione convergente Associare l’evoluzione divergente ai meccanismi di deriva genetica Descrivere in che modo una linea evolutiva può modificarsi lentamente per cambiamento filetico Spiegare in che cosa consiste il modello evolutivo chiamato cladogenesi Mettere in relazione la cladogenesi col fenomeno della radiazione adattativa Sottolineare l’importanza che hanno avuto le estinzioni di massa nella storia degli organismi viventi sulla Terra 21.5 Equilibri intermittenti 1. Modalità di evoluzione di una specie 2. Ipotesi gradualista 3. Teoria degli equilibri intermittenti Distinguere tra evoluzione per cambiamento filetico e per cladogenesi Illustrare la teoria degli equilibri intermittenti Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione fossile finora in nostro possesso CAPITOLO 24 Paragrafi Conoscenze 24.1 1. Principali cavità del corpo umano e organi presenti al loro interno 2. Organismi ectotermi ed endotermi 3. Organizzazione strutturale degli esseri viventi L’organizzazione corporea dei mammiferi Competenze Elencare le principali cavità del corpo umano specificando gli organi in esse contenuti Spiegare come fanno gli organismi ectotermi ed endotermi a procurarsi energia Motivare la maggiore efficienza del corpo degli endotermi rispetto a quello degli ectotermi Descrivere l’organizzazione gerarchica della struttura corporea degli animali 24.2 I tessuti del corpo umano 1. Tessuto epiteliale: struttura e utilità 2. Tipi di tessuto epiteliale 3. Tessuto connettivo: sostanza fondamentale e tipi di fibre 4. Tessuto muscolare: scheletrico, cardiaco e liscio 5. Tessuto nervoso: composizione 6. Struttura di un neurone motorio Elencare le diverse tipologie di tessuto epiteliale specificandone le rispettive funzioni Fare esempi di tessuto epiteliale, mono e pluristratificato, e di tessuto squamoso, cubico e cilindrico Spiegare la funzione della matrice extracellulare del tessuto connettivo Elencare i principali tipi di tessuto connettivo descrivendone le funzioni Distinguere tra muscolo liscio, striato e cardiaco, mettendo ogni tipo di muscolo in relazione alla sua efficienza e al tipo di controllo Descrivere la struttura di un neurone Elencare le diverse tipologie di neuroni 24.3 Alcune importanti funzioni dell’organismo 1. 2. 3. 4. Concetto di omeostasi Metabolismo corporeo Sistemi di integrazione e controllo Meccanismo a feedback Spiegare perché gli organismi di piccole dimensioni hanno maggiori difficoltà nell’attuare l’omeostasi Spiegare il significato di metabolismo Descrivere le differenti azioni regolatrici del sistema nervoso e di quello endocrino Spiegare come funziona un meccanismo a feedback negativo CAPITOLO 31: IL SISTEMA NERVOSO Paragrafi 31.1 Struttura del sistema nervoso 31.2 L’impulso nervoso 31.3 La sinapsi Conoscenze 1. Suddivisioni del sistema nervoso 2. Neuroni e loro struttura 3. Cellule di Schwann e mielina; nodi di Ranvier 4. Gangli e nuclei, nervi e tratti 5. Evoluzione del sistema nervoso negli invertebrati 1. Potenziale elettrico 2. Potenziale d’azione e potenziale di riposo 3. Impulso nervoso e inversione di polarità della membrana assonica 4. Basi ioniche del potenziale d’azione 5. Ripolarizzazione della membrana assonica 6. Propagazione dell’impulso nervoso; il periodo refrattario 1. Sinapsi elettrica e propagazione dell’impulso 2. Sinapsi chimica: spazio sinaptico e neurotrasmettitori 3. Potenziale graduato 4. Sinapsi eccitatorie e inibitorie: il fenomeno della sommazione 5. Quattro categorie di neurotrasmettitori 6. Le endorfine Competenze Distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra somatico e autonomo, tra simpatico e parasimpatico Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei nuclei Spiegare che cosa si intende per processo di cefalizzazione Descrivere l’impulso nervoso come un potenziale elettrico, spiegando le modalità delle sue misurazioni Descrivere come vengono mantenute le concentrazioni ioniche caratteristiche dell’assone in stato di riposo Spiegare il significato di soglia e di periodo refrattario Spiegare le variazioni ioniche che inducono la polarizzazione e la depolarizzazione della membrana assonica Comprendere il ruolo dell’iperpolarizzazione Distinguere tra sinapsi elettriche e chimiche Distinguere tra sinapsi eccitatorie e inibitorie Spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori e dei neuro mediatori. CAPITOLO 32: IL SISTEMA RIPRODUTTORE Paragrafi Conoscenze Competenze 32.1 1. Organi che compongono il sistema riproduttore maschile: testicoli, ghiandole annesse e pene 2. Spermatogenesi e percorso degli spermatozoi dai testicoli fino all’esterno 3. Ormoni maschili 4. Ormoni che controllano la produzione di testosterone Descrivere la struttura dei testicoli mettendola in relazione Il sistema riproduttore maschile 32.2 Il sistema riproduttore femminile 1. Organi che compongono il sistema riproduttore femminile: vulva, vagina, utero e ovaie 2. Oogenesi e percorso degli oociti dalle ovaie fino all’utero 3. Ciclo mestruale e ormoni femminili con la spermatogenesi, a partire dallo spermatogonio fino alla maturazione dello spermatozoo Elencare le ghiandole annesse al sistema riproduttore maschile descrivendone anche le relative funzioni Seguire il processo di formazione dello sperma associando ai vari tratti le modificazioni che esso subisce Mettere in relazione la spermatogenesi con gli ormoni che la regolano Mettere in relazione la produzione degli ormoni testicolari con la liberazione di ormoni ipofisari Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni maschili Elencare, descrivendole, la diverse parti del sistema riproduttore femminile Descrivere le fasi di maturazione dell’oocita a partire da una cellula diploide Seguire il percorso dell’oocita nel caso di una mancata fecondazione Mettere in relazione la struttura dell’utero con la sua funzione Mettere in relazione l’oogenesi con gli ormoni che la regolano Mettere in relazione la produzione degli ormoni ovarici con la liberazione di ormoni ipofisari e con le modificazioni che si verificano a livello follicolare e uterino Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni femminili 32.4 La fecondazione Spiegare il significato genetico della fecondazione Descrivere le differenze tra fecondazione naturale e 1. Fasi della fecondazione umana 2. Principali eventi che seguono la fecondazione 3. Tecniche di contraccezione assistita Spiegare che cosa accade allo zigote dal momento della fecondazione all’impianto CAPITOLO 36: EVOLUZIONE DELLE PIANTE Paragrafi Conoscenze Competenze 36.1 1. Caratteristiche delle alghe unicellulari e pluricellulari, e loro cicli vitali 2. Alghe verdi e passaggio alla pluricellularità 3. Struttura e classificazione delle alghe pluricellulari 4. Organizzazione coloniale 5. Concetto di alternanza di generazioni 6. Differenze tra sporofito e gametofito 7. Oogamia, isogamia e anisogamia a. Saper evidenziare le caratteristiche fisiologiche delle alghe che consentono loro di vivere solo in ambienti acquatici b. Descrivere la struttura delle alghe unicellulari e pluricellulari, e il passaggio intermedio delle alghe coloniali c. Descrivere le tappe del ciclo della lattuga di mare evidenziando quelle in cui avvengono le divisioni mitotiche e meiotiche d. Sottolineare le caratteristiche dell’alternanza di generazioni che caratterizzano tutte le piante e. Descrivere gli adattamenti che hanno permesso alle piante di conquistare le terre emerse f. Distinguere tra i diversi tipi di gameti presenti nelle alghe 1. Tendenze evolutive delle piante e adattamenti alla vita sulle terre emerse 2. Caratteristiche strutturali e riproduttive delle briofite 3. Strutture in cui si sviluppano i gameti: archegonio e anteridio a. Spiegare le caratteristiche e l’importanza delle piante non vascolari b. Individuare nel ciclo vitale dei muschi le generazioni gametofitica e sporofitica c. Spiegare il motivo delle ridotte dimensioni dei muschi d. Spiegare per quali aspetti le briofite sono ancora dipendenti dall’ambiente acquatico 1. Piante vascolari meno evolute: le felci 2. Ciclo vitale delle felci 3. Gimnosperme 4. Struttura e importanza del seme 5. Ciclo vitale delle gimnosperme a. Saper individuare analogie e differenze tra gli adattamenti alla vita terrestre presenti nei muschi e quelli delle piante vascolari b. Descrivere le tappe del ciclo delle felci mettendo in evidenza le fasi in cui avvengono le divisioni mitotiche e meiotiche c. Spiegare per quali aspetti le felci sono ancora dipendenti dall’ambiente acquatico d. Descrivere le peculiarità delle gimnosperme e. Inquadrare la comparsa e lo sviluppo delle gimnosperme all’interno delle ere geologiche f. Descrivere la struttura del seme sottolineando le tre generazioni in esso contenute g. Spiegare le differenze tra il ciclo vitale delle felci e quello delle gimnosperme 1. Caratteristiche generali delle angiosperme 2. Struttura del fiore 3. Frutto 4. Ciclo vitale delle angiosperme a. Descrivere lo sviluppo evolutivo delle angiosperme b. Elencare le parti di cui è composto un fiore c. Spiegare il significato evolutivo del fiore nelle angiosperme a impollinazione entomofila e anemofila d. Spiegare come è fatto un frutto e la relazione che c’è tra frutto e fiore e. Trovare analogie e differenze tra il ciclo vitale delle angiosperme e quello delle altre categorie di piante studiate Le alghe 36.2 Le piante non vascolari 36.3 Le piante vascolari 36.4 Le piante vascolari con fiori Venezia 09/06/2012 prof. Anna Lionello