LAS FICHAS DIDÁCTICAS DEL MUSEO NACIONAL DE CERÁMICA 03. 03. IMMAGINI E SIMBOLI RELIGIOSI CRISTIANI Mattonelle valenciane, s. XVIII-XIX Sala de las lozas valencianas del siglo XIX y cocina, seconda pianta 3. IMMAGINI E SIMBOLI RELIGIOSI CRISTIANI La svariata produzione di mattonelle valenciane del s. XIX include sicuramente le placche e i pannelli con tema religioso. Con questo tipo di tecnica e su queste piastrelle, vennero realizzati retabli con raffigurazio‐ ni della Madonna, Gesú Cristo o episodi della vita dei santi, crocefissi e Vía crucis o calvarios. A tal proposi‐ to va menzionato il complesso di stele ceramiche con tema funerario (lapidi e pannelli con anime). La riproduzione della cucina dell’epoca avvenne durante il 1954 sotto la direzione del fondatore del museo Manuel González Martí, costituito da vasellame, piastrelle e pannelli datati tra il XVIII e il XIX secolo. Tra i pannelli con tema religioso che adornano la cucina, si aggiunse uno con la immagine della Divina Pastora, esposto nell’anticamera della Cappella al primo piano. 39. Placca con la Apparizione de la Vergine del Pilar a Santiago Apóstol Manises, s. XIX Maiolica polícroma CE1/10386 42. Pannello con Santas Justa e Rufina Valencia, ca. 1780-1790 Maiolica polícroma CE1/13058 45. Pannello con Nuestra Signora del Rosario, Santa Bárbara y San Roque Valencia, ca. 1795 Loza estannífera polícroma CE1/13060 48. Panel con San Joaquín Valencia, 1812 Loza estannífera polícroma CE1/13056 37. Placca con Santiago Apóstol nella versione di “Matamoros” Valencia, ca. 1860 Maiolica polícroma CE1/10385 40. Placca con San Rocco Manises, prima metá del s. XIX Maiolica polícroma CE1/10837 43. Pannello con Nuestra Señora del Rosario Valencia, ca. 1780-1800 Maiolica polícroma CE1/13055 38. Placca con San Vicente Ferrer Valencia, ca. 1880 Maiolica polícroma CE1/04327 41. Pannello: miracolo di San Vicente Ferrer Valencia, ca. 1765-1770 Maiolica polícroma CE1/13057 44. Pannello: La Vergine Madre de la Divina Gracia Valencia, ca. 1785-1790 Maiolica polícroma CE1/13062 46. Placca con Santa Bárbara Valencia, finales del siglo XVIII Loza estannífera polícroma CE1/13054 47. Pannello con la Vergine de los Desamparados Valencia, Real Fábrica de Azulejos, ca. 1800 Loza estannífera polícroma CE1/13059 49. Pannello con l’ Arcangelo Michele Valencia, segundo cuarto del siglo XIX Loza estannífera polícroma CE1/13061 50. Pannello con la Divina Pastora Valencia, ca. 1785-1790 Loza estannífera polícroma CE1/01503 BIBLIOGRAFIA Coll Conesa, J. (Ed.), 50 años (1954‐2004). Museo Nacional de Cerámica en el Palacio de Dos Aguas, Madrid: Ministerio de Cultura, 2004. Coll Conesa, J. La cerámica valenciana (Apuntes para una síntesis), Valencia: AVEC‐Gremio, 2009. Marco García, V., “La colección de pintura antigua del Museo Nacional de Cerámica y Artes Suntuarias González Martí”, en Ars Longa: cua‐ dernos de arte, 19, 2010, p. 95‐108. Pérez Guillén, I., Pintura cerámica religiosa: paneles de azulejos y placas, Madrid: Ministerio de Cultura, 2006. Soler Ferrer, M. P., Historia de la cerámica valenciana, Valencia: Vicente garcía Editores, 1987. Vilaplana, D.; Roig V. M., “Una obra de Francisco Molinelli. La Virgen de la portada del Palacio del marqués de Dos Aguas”, en Ars longa: cua‐ dernos de arte, 1, 1990, pp. 117‐119. 1. Virgen del Rosario Francisco Molinelli Valencia, 1865 Facciata del museo, Primo piano SERIE 03. ITINERARIO TEMATICO DEL MUSEO NACIONAL DE CERÁMICA 36. Placca con Santo Tomás de Villanueva Valencia, ca. 1858 Maiolica polícroma CE1/10834 PROGETTO “VIVA VALENCIA”: ARTE E ESPIRITUALITA’ 1 La statua della Madonna del Rosario che si erge nella parte superiore del portale del Palacio de Dos Aguas, é realizzata in gesso ad opera di Francisco Molinelli. Sostituis‐ ce un’antica immagine della Madonna con il bambino tra le braccia, seduta su un trono, statua di fattura lignea, realizzata tra il 1740 e il 1744 per mano di Ignacio Vergara seguendo un disegno di Hipólito Rovira. L’opera attualmente inserita nella facciata del Palazzo, fu commisionata dal Marchese delle Dos Aguas, Vicente Dasí, a Molinelli, con occasione della totale riforma a cui venne sottoposta il Palazzo, durante gli anni 1854 a 1867 per opera dell’architetto Ramón María Ximénez Cros . L’antica figura della Madonna é collo‐ cata dietro uno specchio del Salón Rojo. Da questa sala é possibile ammirare l’immagine originale della Madonna se si girasse la statua. Sala delle Ceramiche di Alcora Sala de la Lumbrera e atrio, primo piano. Sala de Alcora, secondo piano. Ad Alcora vennero realizzati una serie di oggetti in ceramica, molto imoportanti, di carattere prettamente religioso. Sono immagini di santi e placche dipinte o in rilie‐ vo con scene di episodi biblici o martiriali e glorificazioni di santi. Si fabricarono anche acquasantiere, di cui ne vedremo vari esemplari nella Sala del secondo pia‐ no. 2. Santa Teresa de Jesús Real Fábrica de Alcora, ca. 1749-1798 Tierra de pipa CE1/01282 3. Acquasantiera con Santa Bárbara Real Fábrica de Alcora, ca. 1727-1749 Maiolica polícroma CE1/01175 5. Placca con conversione di San Paolo Real Fábrica de Alcora, metá s. XVIII Maiolica polícroma CE1/10440 4. San Bruno Real Fábrica de Alcora, ca. 1776-1825 Argilla cotta CE1/01221 6. Placca in rilievo con San Pietro di Alcántara Real Fábrica de Alcora, ca. 1798-1858 Tierra de pipa CE1/01253 Si tratta di una riproduzione del retablo dell’ altare di San Pedro Alcántara che si trova a Arenas de San Pedro 7. Cappella del palazzo Cayetano Franchini, Francisco Molinelli, José Brel Nel palazzo si trova una piccola Capella dove si celebravano i riti religiosi in forma privata. La decorazione che adorna il luogo sacro é da attribuirsi alla grande riforma del XIX secolo, iniziata dal VI marquése de Dos Aguas, Vicente Dasí. Anticamente, era collocata sull’altare la figura della Madonna del Rosario, oggi andata perduta, realizzada da José María García nel 1863. La decorazione si deve, secondo le fonti a Cayetano Franchini. Nella parte inferiore della parete scorre un fregio con scene in rilievo del Vecchio e Nuevo Testamento, ad opera di Francisco Molinelli. Le cupole della volta sono dipinte per mano di José Brel in stile neo‐ bizantino. Nei due medaglioni sono raffigurati due angeli in adorazione allo stemma della Vergine María, e a un angelo in che glorifica il Signore con una iscrizione che dice: “Regina Coelli lactare allelvia” (Regina del Cielo ¡Gioisci! ¡Alleluia!). Gli archi gotici e la volta in rilievo dell’ingresso alla Capella si datano al 1954. 8. San Vicente Ferrer Ignacio Vergara Valencia, CE3/01018 Cappella, primo piano L’immagine lignea policroma, raffigura un santo, le cui vesti lo identificano come San Tommaso Apóstolo, beneficiario della Chiesa. E’ un’opera realizzata da Ignacio Ver‐ gara (1715‐1776), stesso autore della facciata del palazzo e della Carroza de las Ninfas. La statua fu dona‐ ta al museo nel 1965 da parte di Carola Reig Salvá. 03. 03. IMMAGINI E SIMBOLI RELIGIOSI CRISTIANI Arredi del culto cristiano Oratorio, primo piano Nella Capella privata si trovano diversi arredi per il culto cristiano: un’ostensorio, utilizzato per riponere l’ ostia consacrata per mostrarla ai fedeli); unas sacra, documenti, manoscritti, e riquadri disposti nell’altare in modo tale che il sacerdote non doveva ricorrere al messale per leggere le orazioni; una croce processio‐ nale di stilo neogótico e una immagine della Immacolata. 9. Ostentorio Argento CE3/00722 10. Sacras España, s. XIX Metal placato in argento, legno, velluto 11. Croce processionale Seconda metá s. XIX Rame, smaltato CE3/01394 12. Immagine della Immacolata Lignea policroma CE3/01398 Pittura di tema religioso Cappella, primo piano. Sala de la cerámica architettonica medievale, seconda pianta. L’anticamera della Cappella presenta una serie di pitture ad olio con tema religioso, ad esse si aggiunge un quadro dell’inizio del XVI secolo che si puó ammirare nel se‐ condo piano. 13. Santíssima Trinitá Autore sconosciuto, s. XVIII Olio su tela CE4/00445 Si tratta di una copia de dipinto di Durero, La Trinidad, del 1511. Reppresenta i tre componenti del Misterio de la Trinidad (Padre, Figlio e Spírito Santo), circondato dagli angeli con attributi della Passione. 15. San Vicente Mártir Autore sconosciuto, s. XVII Olio su tela CE4/00261 Proviene dal monastero di Santa María de Benifassà. Reppresenta il santo secondo l’ iconografía tradicionale: con la dalmática di diácono e il ramo di palma del martirio. della tenerezza. 14. Madonna col Bambino Autore sconosciuto Finale s. XVIII, inizi del s.XIX Olio su tela CE4/00353 Reppresenta la Madonna col Bambino in una delle sue variante piú diffusevariantes: la Vergine 16. Madonna col Bambino, San Vicente Ferrer e San Jerónimo Autore sconosciuto, si. XVI Olio su tela CE4/00258 Gioielli popolari Ingresso, primo piano I Gioielli popolari rappresentano in alcuni casi simboli religiosos i o simbóli che vengono attribuiti a forme di protezione. In una delle vetrine dell’ingresso vi sono diversi esemplari: ciondoli che fungevano da reli‐ quiario o con motivi religiosi e un rosario, il quale é decorato con medaglioni e altri elementi devozionali o con motivi religiosi che aiutano a recitare ordinatamente il Rosario o una delle sue parti. 17. Rosario S. XIX Rame, argento, vetro CE2/00363 18. Reliquiario a forma di cuore. Argento. S. XVIII-XIX. CE2/00397 19. Reliquiario con la Virgen con el Niño y el Agnus Dei. Plata, vidrio. Siglo XIX. CE2/00410 20. Reliquiario con dipinto di Gesú Nazareno. Latta. CE2/00411 21. Reliquiario con dipinto di San Giovanni col Bambino. Argento. CE2/00412 22. Ciondolo con il Bambin Gesú . CE2/01600 23. Placca con crismón S. V-VII Argilla cotta CE1/03194 Sala de las culturas, secondo piano Placca in bassorilievo che raffigura una nicchia delimitata da due colonne con capitelli di ordine composto e si chiude con un semicerchio, all’interno vi é un crismón con le due lettere greche alpha e omega. Il crismón é il monogramma di Cristo formato dalle iniziali di Cristo in greco: X (ji) y P (ro). L’ alfa e l’ omega, prima e última letrera dell’alfabeto greco, ció viene interpretato con il Cristo che é l’inizio e la fine di tutto. 03. 03. IMMAGINI E SIMBOLI RELIGIOSI CRISTIANI 23. Ceramica con inscripción IHS Manises, metá del XV secolo. Loza estannífera con reflesso metallico e blu cobalto CE1/01563 Sala de la cerámica mudéjar, secondo piano Al centro troviamo l’anagramma di Gesú in caratteri gótici “IHS” che richiama le iniziali del nome di Gesú in greco: Ihsoys. Tuttavia il significato originale del monogramma, andó modificandosi nel corso del tempo e riutilizzato in maniera differente nelle tradizioni popolari, tra questi nuovi riadattamenti la piú conosciuta é “Iesus Hominum Salvator”, o Gesú Salvatore degli Uomini . Se si gira il piatto di 90º, nell’iscrizione si puó leggere anche “Al‐ Mulk”, parola araba che significa “il regno, il potere” , di grandíssima importanza tra gli islamici perché é una sorta di invoca‐ zione al potere di Allah. 24. Tondo Madonna Firenze, scuola Buglioni, ca. 1510 Maiolica polícroma CE1/01523 Sala de la cerámica mudéjar, secondo piano Il tondo raffigura la Madonna col Bambino in rilievo, era collocata nel timpano della facciata del convento de la Santísima Trinidad di Valencia, peró nel 1936 fu ritirato. L’iconografia della Madonna col Bambino e gli angeli, circondati da una orla decorata con motivi vegetali, é una invenzione di Luca e Andrea della Robbia, per questa ragio‐ ne inizialmente questa opera venne attribuita alla loro scuola. Il Tondo fu la prima opera acquisita nel 1943, per fondare il Mu‐ seo Nacional de Cerámica. Oggetti in ceramica con funzionalitá religiosa, XVIII s. Sala del alfarje y sala de Alcora, secondo piano Tra la produzione di Manises di reflesso metállico del XVIII secolo, troviamo una serie di acquasantiere de‐ corate in rilievo con l’ immagine della Madonna, in occasione delle invocazioni locali, cosí come le placche dell Ave Maria o mariane. Ci sono anche esemplari proveniente da Teruel, Muel o Talavera de la Reina. 25. Placca con Inmaculata e litanie Manises, metá del XVIII s. Loza estannífera con riflesso metallico CE1/01683 La Inmaculada aparece rodeada de los símbolos de la Letanía. 27.Acquasantiera con Gesú in Croce Teruel, XVIII s. Maiolica polícroma CE1/06329 28. Acquasantiera con santo o monaco Teruel o Muel, XVIII s. Maiolica e blu cobalto CE1/07352 26. Acquasantiera con Madonna Manises, terzo quarto o metá del XVIII s. Loza estannífera con riflesso metallico CE1/03115 29. Acquasantiera con scudo dell’Ordine delle Carmelitane Talavera de la Reina, metá del XVIII s. Maiolica e blu cobalto CE1/02075 Ceramica popolare valenciana del XIX s. Sala de las lozas valencianas del XIX s. e cucina, secondo piano Nel XIX secolo vennero introdotte nueve tipologie ceramiche. Insieme ai classici piatti di porcellana, si fab‐ bricarono oggetti decorativi o con funzioni piú specifiche, come il vaso per fiori, scatole e ostentori. Carat‐ teristici di Manises per la diffusione del rito della Eucaristía in questa cittá, gli ostentori solitamente veniva‐ no dipinti con colore ocre per imitare il metallo. Numerosi piatti e vassoi venivano decorati rappresentando la figura della Madonna o di un santo. 30. Ostentorio Manises, 1876 Maiolica polícroma CE1/03982 33. Vassoio con San José Manises, XIX s. Maiolica polícroma CE1/02838 31. Vassoio con Santa Lucía Manises, seconda metá del XIX s. Maiolica polícroma CE1/02832 34. Brocca con Madonna e angeli Manises, XIX s. Maiolica polícroma CE1/02886 32. Vassoio con San Antonio Abate Manises, seconda metá del XIX s. Maiolica polícroma CE1/02835 35. Brocca con Maria Immacolata, ostentorio e monogramma “JHS” Manises, finale del XIX s., inizi XX s. Maiolica polícroma