Manuale di Riflessologia Plantare

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Manuale di
Riflessologia Plantare
a cura di Francesco Ciaccia
Corsi M assaggio
INDICE
1. Introduzione
pag. 3
2. La tecnica
pag. 5
3. Effetti della riflessologia
pag. 5
4. Controindicazioni
pag. 8
5. Teoria dei 5 elementi
pag. 9
6. Anatomia di ossa, legamenti e muscoli del piede
pag. 18
7. Zone riflesse nel piede
pag. 23
8. Le tre zone
pag. 25
9. Parte pratica
pag. 27
10. Modulo 1 - Energia nervosa
pag. 28
11. Modulo 2 - Energia mentale
pag. 37
12. Modulo 3 - Energia sessuale
pag. 47
13. Modulo 4 - Energia della forza
pag. 59
14. Modulo 5 - Energia di riserva
pag. 63
15. La colonna vertebrale
pag. 69
16. Articolazione dell’anca
pag. 72
17. Articolazione del ginocchio
pag. 75
18. Articolazione della spalla
pag. 77
19. Le gambe
pag. 79
20. Le braccia
pag. 81
21. Il gomito
pag. 83
22. I 4 canali
pag. 85
23. Il naso
pag. 90
24. I principali apparati del corpo umano
pag. 92
25. Apparato tegumentario
pag. 92
26. Apparato scheletrico
pag. 93
27. Apparato respiratorio
pag. 95
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28. Apparato cardiocircolatorio
pag. 98
29. Sistema linfatico
pag. 100
30. Apparato digerente
pag. 103
31. Apparato uro-genitale
pag. 107
32. Apparato genitale maschile
pag. 110
33. Apparato genitale femminile
pag. 112
34. Sistema nervoso
pag. 114
35. Sistema endocrino
pag. 118
36. Organi di senso
pag. 122
37. Articolazione temporo-mandibolare
pag. 123
38. Trigemino
pag. 125
39. Tonsille
pag. 127
40. Denti
pag. 129
41. Seno
pag. 131
42. Prendiamo in esame i piedi
pag. 133
43. Stortura delle dita
pag. 135
44. Riflessologia emozionale
pag. 136
45. Spazio tra un dito e l’altro
pag. 137
46. Analisi dei piedi su casi reali
da pag. 139 a pag. 153
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INTRODUZIONE
Credo che tutti al giorno d'oggi abbiano sentito parlare almeno una volta di RIFLESSOLOGIA
PLANTARE.
Ma che cos'è esattamente , come si pratica , chi la pratica , fa male o fa bene ?
Vi posso garantire che è una delle cose più affascinanti che la natura possa aver deciso di dare all'essere umano.
I primi cenni di Riflessologia risalgono a 5000 anni fa nelle zone di Cina e India, pensate che nella
tomba di Akhamahor (meglio conosciuta come la tomba del medico) è stato ritrovato un dipinto murale
che rappresenta la "mappa di riflessologia" datata 2.330 a.C.
Con tutta calma è arrivata anche al mondo occidentale (1872...!!!) con il medico statunitense
Dott.W.H.Fitzgerald padre assoluto della riflessologia moderna.
Credo che ad oggi, in qualsiasi parte del mondo vi troviate ci sarà sempre un centro benessere pronto
a massaggiarvi i piedi dandovi un incredibile senso di benessere fisico e mentale.
Non avete idea di quanti e quanti disturbi si risolvano !! Attenzione ho detto "disturbi" non "malattie" !
La medicina ufficiale guai se non ci fosse ! Certo è che se ci si può aiutare con dei metodi "naturali"
allora, ben vengano.
Un mito da sfatare è ciò che sento dire spesso: "Ma è vero che fa male" ?
Assolutamente NO !! Ve lo ripeto .. Assolutamente NO !!!
Ci saranno delle Zone che alla digito-pressione risulteranno più dolorose, ma una volta individuate,
quel dolore viene allentato massaggiandolo dolcemente ! Se poi la digito pressione è eccessiva, è bene
ricordare che la digito pressione va finalizzata allo scioglimento del dolore stesso.
Tutto sta nel provare , mille parole non ne descrivono dignitosamente i benefici.
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La riflessologia opera sulla persona nella sua interezza allo scopo di farle raggiungere uno stato
d’equilibrio e armonia.
È una tecnica basata sulla pressione di specifici punti riflessogeni del piede, che si fonda sulla
premesse che tali zone riflessogene hanno delle corrispondenze in tutte le parti del corpo.
Il riflesso è una risposta involontaria ad uno stimolo.
Ogni parte del corpo è predisposta a un interessamento riflessologico poiché il corpo è proiettato
su ogni parte periferica in modo tale che la sua situazione generale, centrale e periferica, possa
essere sempre integrata e ascoltata da tutto il corpo.
Una delle spiegazione del funzionamento della riflessologia è legato ai riflessi neurologici dei
nervi rachidei, che escono dal midollo spinale e si collegano al sistema nervoso periferico.
In pratica se un organo è sofferente si produce una stimolazione nervosa che si trasmette al midollo
spinale e da questo giunge a regioni cutanee ben definite (zone riflesse) provocando una sensibilità
cutanea o muscolare.
Lo stesso meccanismo agisce nell’altro senso: una tensione muscolare o una lesione traumatica
periferica possono influenzare l’organo corrispondente.
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LA TECNICA
La tecnica del massaggio riflessogeno (anche in realtà non è un vero massaggio) si effettua attraverso
una serie di piccole stimolazione ravvicinate esercitate principalmente con il polpastrello del pollice
che procede sulla zona da trattare con un movimento “a lombrico”. Queste movimento trasmette
impulsi alle zone nervose mettendosi in sintonia con i ritmi naturali del corpo.
Tutte le seguenti “zone riflesse” si lavorano in manualità di STIMOLAZIONE a meno che non
facciano eccessivamente male alla digito-pressione. Solo in quel caso si lavorano in manualità di
SEDAZIONE .
IL RIFLESSOLOGO PLANTARE, OPERA
SEMPRE PER IL BENESSERE DELLA
PERSONA MA NON È UN MEDICO,
QUINDI NON PRESCRIVE E NON
DIAGNOSTICA E SI PROPONE SOLTANTO
DI RIEQUILIBRARE L’ORGANISMO
NELLA SUA TOTALITÀ.
A cosa serve la Riflessologia Plantare ?
La Riflessologia Plantare è un metodo semplice, efficace e naturale che aiuta le persone a restare in
uno stato ottimo di salute.
• RECUPERA l’armonia fisica e psichica dell’organismo.
• STIMOLA al massimo le difese immunitarie dell’organismo.
• HA UN ALTO POTERE di rigenerazione delle cellule in virtù della sua azione rivitalizzante del
Sistema Ghiandolare.
• DA MAGGIORE VIGORE a tutto il corpo e migliora l’aspetto fisico delle persone.
• AGISCE come mezzo di eliminazione delle tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare.
• MIGLIORA la circolazione e ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione.
• È INDICATO per tutte le età incluso bambini ed anziani.
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Il 95% delle persone trattate con la Riflessologia Plantare reagiscono molto bene al massaggio
riflessogeno , solo in alcuni casi, le aspettative non sono soddisfacenti, a causa dell’eccessivo stress e
della mancanza d’energia nell’organismo.
I nostri piedi sentono, comunicano e ci avvertono costantemente di quanto sta succedendo nel nostro
corpo. Sono zone sensibili, dove risulta relativamente facile individuare qualsiasi squilibrio organico,
permettendo cosi che la vita si sviluppi in maniera adeguata. La Riflessologia Plantare stabilisce un
contatto molto stretto tra i piedi della persona e le mani di chi opera. Il contatto fisico e mentale diventa
comunicazione e assume importanza per recuperare l’armonia fisica e psichica dell’organismo. Le
mani dell’operatore, delicate e sensibili, possono percepire lo stato psicofisico del paziente. I piedi
della persona hanno così la possibilità di parlare alle nostre mani.
EFETTI DELLA RIFLESSOLOGIA
• RECUPERA l’armonia fisica e psichica dell’organismo.
• RISOLVI i problemi dello stress, perciò è eccellente per eliminare la stanchezza e stati di tensione
• DA MAGGIORE VIGORE a tutto il corpo e migliora l’aspetto fisico delle persone
• RILASSA E RIEQUILIBRA il Sistema Nervoso
• AGISCE come mezzo di eliminazione delle tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare.
• MIGLIORA la circolazione e ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione
• STIMOLA al massimo le difese immunitarie dell’organismo.
• PREVIENE l’insorgere delle affezioni stagionali e di quelle legate a stress e alimentazione disordinata
• AIUTA a superare il trauma chirurgico, abbrevia e rende più vitale il periodo della convalescenza e
diminuisce il rischio di complicanze.
• È UN OTTIMO SUPPORTO alle varie terapie cui vengono sottoposti i portatori di handicap con
problemi motori oppure psichici. Conoscere questo tipo di massaggio può rappresentare per i genitori
un motivo di vicinanza con il proprio figlio portandogli aiuto e conforto.
• È INDICATO per tutte le età incluso bambini ed anziani
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Reazioni al trattamento
Durante le prime sedute alcune delle reazioni dell’organismo che si possono considerar normali sono:
• Sensazione di rilassamento che favorisce il riposo.
• Aumento delle secrezioni urinarie, che diventano più torbide e di colore intenso ed odore forte.
• Colore atipico delle feci e flatulenza. In questo caso si consiglia generalmente di bere molti liquidi
privi di zuccheri dal primo trattamento.
• Diverse reazioni emotive a livello psichico.
Tutto questo rientra nella norma in quanto con il trattamento si vanno a smuovere le tossine presenti
nell’organismo che poi saranno eliminate attraverso gli organi emuntori e, gli effetti collaterali del
massaggio si ridurranno di intensità e non si presenteranno posteriormente, lasciando una sensazione
di rilassamento e benessere generale.
È importante, anche, nel corso del trattamento sorvegliare le reazione del soggetto che potrebbero
essere di freddo, di sudorazione ai piedi e alle mani, sonnolenza o agitazione. Tutte queste
manifestazioni si devono controllare e valutare attentamente per eseguire un ottimo trattamento.
L'ambiente
È consigliabile che il massaggio riflessogeno venga praticato in modo da consentire il massimo del
benessere alla persona che lo riceve. Sarebbe ideale un ambiente abbastanza spazioso, ben aerato, con
una temperatura gradevole, sufficientemente tranquillo, ai fini di una sua partecipazione psicologica
al trattamento. Una musica sottofondo, rilassante e a volume basso, potrà completare il clima di calma
e rilassamento.
Chi opera deve essere in grado di “maneggiare” i piedi del altro con la massima facilità. Un lettino da
massaggio è la soluzione migliore, ma può essere effettuata anche su una poltrona comoda , al limite
due sedie poste una di fronte all’altra.
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Quanto dura un trattamento di Riflessologia ?
Un trattamento deve durare in media dai 20 ai 40 minuti, tempo variabile in base se si devono trattare
solo i piedi si effettuerà anche il massaggio al corpo.
La frequenza sarà di una volta a settimana per le prime 3 - 4 settimane, successivamente sarà a
discrezione nostra e del bisogno del cliente se proseguire con questa frequenza o passare a un
trattamento ogni 15 - 20 giorni.
CONTROINDICAZIONI
La Riflessologia Plantare è un trattamento dolce , nonostante ciò esistono delle controindicazioni che
devono essere valutate:
• Non trattare mai una persona affetta di patologia grave senza avere l’autorizzazione del medico curante.
• Non trattare la zona di IPOFISI, TIROIDE, UTERO, OVAIE durante i nove mesi di gravidanza
agire sempre sotto controllo medico.
• Presenza od il sospetto di trombosi; il rischio è che possa muoversi danneggiando, ostruendone il circolo
sanguigno, altri tessuti. Le trombosi possono essere eventi concomitanti a traumi in soggetti predisposti
* I trombi sono agglomerati di cellule del sangue in una rete di proteine della coagulazione.
• Fare attenzione nelle persone diabetiche insulino-dipendente, dopo il trattamento bisogna far controllare
il livello di glicemia prima di prendere una pastiglia o puntura di insulina.
• Non lavorare la zona IPOFISI, TIROIDE, UTERO, OVAIE nei primi giorni del ciclo mestruale se
la persona soffre di un flusso molto abbondante.
• Appendicite acuta
• Ulcera gastrica
• Diverticolite acuta
• Usare soltanto manovre di rilassamento in soggetti estremamente agitati o nervosi.
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Teoria dei 5 ELEMENTI
La teoria dei cinque elementi è di origine cinese. È descritta nei minimi particolari nel Nei Ching, un
testo che raccoglie i dettami dell’antica medicina, compilato per la prima volta sotto forma di libro
nel 400 a.C., per quanto probabilmente risalga a più di 4000 anni fa.
I filosofi cinesi classificarono ogni cosa di questo mondo secondo i cinque elementi primari - Legno,
Fuoco, Terra, Metallo, Acqua - che rappresentano cinque stadi di forze.
La base di tale teoria risiede nel concetto dell’eterno gioco scambievole di Yin e Yang, perché,
nell’alternarsi di questi due opposti complementari, nasce sempre una nuova entità.
L’uomo racchiude in sé questi cinque elementi poiché è il prodotto del Cielo e della Terra.
Ne consegue che l’uomo, essendo un’entità allo stesso tempo terrestre e celeste, si serve di questi
nella sua vita quotidiana.
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La Medicina Cinese si basa ovviamente su una sua lingua ed una sua cultura. Le distanze tra la
medicina cinese e la medicina occidentale sono prima di tutto distanze tra ambiti di pensiero più vasti,
differenze nella concezione della natura e del suo rapporto con l'uomo, ma ancora più profondamente
differenze tra modi di sistematizzare il mondo e di pensarne i problemi. Se le domande che ci si
pongono sono diverse, non deve sorprendere che le risposte siano molto differenti e difficilmente
comparabili.
Estremamente affascinate e complessa, la Medicina Cinese racchiude la sua essenza in un movimento
di energie, funzionamenti, metabolismi e elementi collaterali che spiegheremo in questo manuale in
maniera semplice per una tua più facile comprensione.
I cinque elementi fondamentali della
natura sui quali è basata la visione della
medicina cinese per un’ampia visione
fisiologica e spirituale dell’essere umano:
- Fuoco
- Terra
- Metallo
- Legno
- Acqua
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1 ° ELEMENTO
• Il suo organo: CUORE
• Il suo viscere: INTESTINO TENUE
• La sua ghiandola: TIROIDE - IPOFISI
• Il suo colore è il: ROSSO
• Il suo Elemento: FUOCO
• Collegato con il sentimento della: GIOIA
• La sua stagione è: ESTATE
• Il suo organo di senso: LINGUA (parola)
• Il suo organo bersaglio primario: SISTEMA CIRCOLATORIO
• Il suo organo bersaglio secondario: VALVOLE SANGUIGNE
• Il suo sapore è: AMARO
• Viene sollecitato dal: CALDO
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2° ELEMENTO
• Il suo organo: MILZA
• Il suo viscere: STOMACO
• La sua ghiandola: PANCREAS
• Il suo colore è il: GIALLO
• Il suo Elemento: TERRA
• Collegato con il sentimento della: PREOCCUPAZIONE
• La sua stagione è: FINE ESTATE
• Il suo organo di senso: PAPILLE GUSTATIVE (gusto)
• Il suo organo bersaglio primario: TESSUTO CONNETTIVO
• Il suo organo bersaglio secondario: BOCCA
• Il suo sapore è: DOLCE
• Viene sollecitato dall': UMIDITA'
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3 ° ELEMENTO
• Il suo organo: POLMONI
• Il suo viscere: INTESTINO CRASSO (colon)
• La sua ghiandola: OVAIE / TESTICOLI
• Il suo colore è il: BIANCO
• Il suo Elemento: METALLO
• Collegato con il sentimento della: TRISTEZZA
• La sua stagione è: AUTUNNO
• Il suo organo di senso: NASO (olfatto)
• Il suo organo bersaglio primario: CUTE
• Il suo organo bersaglio secondario: PELURIA - CAPELLI
• Il suo sapore è: PICCANTE
• Viene sollecitato da: SECCHEZZA
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4 ° ELEMENTO
• Il suo organo: FEGATO
• Il suo viscere: VESCICA BILIARE
• La sua ghiandola: FEGATO ENDOCRINE
• Il suo colore è il: VERDE
• Il suo Elemento: LEGNO
• Collegato con il sentimento della: RABBIA (collera)
• La sua stagione è: PRIMAVERA
• Il suo organo di senso: OCCHI (vista)
• Il suo organo bersaglio primario: MUSCOLI - TENDINI
• Il suo organo bersaglio secondario: UNGHIE
• Il suo sapore è: ACRE
• Viene sollecitato dal: VENTO
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5 ° ELEMENTO
• Il suo organo: RENI
• Il suo viscere: VESCICA URINARIA
• La sua ghiandola: SURRENI
• Il suo colore è il: NERO
• Il suo Elemento: ACQUA
• Collegato con il sentimento della: PAURA
• La sua stagione è: INVERNO
• Il suo organo di senso: ORECCHIE ( udito )
• Il suo organo bersaglio primario: OSSA
• Il suo organo bersaglio secondo: DENTINA, CEMENTO DENTALE
• Il suo sapore è: SALATO
• Viene sollecitato: FREDDO
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Il ciclo della creazione mostra come:
1. il cuore rinforza la milza
2. la milza rinforza i polmoni
3. i polmoni rinforzano i reni
4. i reni rinforzano il fegato
5. il fegato rinforza il cuore
Il ciclo distruttivo invece dice che:
1. il legno è tagliato dal metallo
2. il fuoco è spento dall'acqua
3. la terra è penetrata dal legno
4. il metallo è disciolto dal fuoco
5. l'acqua è interrotta e bloccata dalla terra
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Anatomia di ossa, legamenti e muscoli del piede
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L'innervazione nel piede è molto ricca e complessa.
I nervi presenti in questa zona del corpo sono
“sotto-diramazioni” del nervo sciatico
(che costituiscono i nervi DORSALI) e del nervo
crurale (che costituiscono i nervi PLANTARI)
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Queste “tre zone” rappresentano delle aree dove si possono manifestare delle alterazioni del piede
nel suo aspetto in generale.
La zona dell'OSSIGENAZIONE la andrai a lavorare per tutte le problematiche riguardanti la
respirazione (raffreddori, sinusiti, laringiti e tutto ciò che riguarda le vie respiratorie), per tutto ciò
che riguarda l'ossigenazione del sangue (in quanto il sangue passa sulla superficie dei polmoni per
ossigenarsi) e per tutti i dolori alla GABBIA TORACICA.
Molto spesso capitano degli inestetismi (o altri tipi di alterazioni come ad esempio un dolore
persistente) in una zona particolare della schiena (per esempio un grosso sfogo di brufoli, dei rossori,
una parte della schiena particolarmente secca o al contrario molto “grassa”, si possono formare dei
pannicoli adiposi (per “pannicolo“ si intende uno strato di grasso localizzato). Bene tutto ciò che
avviene su una particolare zona del corpo, devi tenere presente dove essa si è formata. E lavorarle
nella sua zona riflessa nel piede.
La zone dell'ASSIMILAZIONE la andrai a lavorare per tutti i problemi digestivi, dolori all'addome
e per tutte le volte che essa risulta dolorosa o si presentino degli inestetismi (lo stesso discorso che
facevamo prima per quanto riguarda la zona dell'ossigenazione). Lavorando questa zona migliorerai
notevolmente tantissimi disturbi dell'addome in quanto da qui (zona ASSIMILAZIONE ) si dipartono
i nervi che andranno poi a innervare , STOMACO , MILZA , PANCREAS , FEGATO E VESCICA
BILIARE.
La zone dell'ELIMINAZIONE la andrai a lavorare per tutti i problemi di eliminazione di liquidi,
ciclo mestruale, per i problemi in generale degli intestini (sia l'intestino crasso sia per l'intestino tenue).
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Parte pratica
Adesso prenderemo in considerazione ogni singolo organo
VISCERE E GHIANDOLA e la relativa
zona riflessa nel piede
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Energia Nervosa ( modulo 1 ) = Emozione GIOIA
L'energia “nervosa“ collegata con il 1° dito
(ALLUCE) ci permette di gioire delle cose che ci
da la vita, grandi e piccole. Essa è quella
sensazione che ci pervade quando siamo felici,
quando siamo con gli amici, ci da il senso di
sincerità e ci permette di sdrammatizzare nelle
varie situazioni e ci disegna sul volto un
espressione solare e sorridente.
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CUORE E SISTEMA CIRCOLATORIO
Il cuore è l’organo principale dell’apparato circolatorio. Si intende per apparato circolatorio un sistema
composto da una pompa, il cuore, e da tubi, i vasi sanguigni (arterie, vene, capillari, linfatici), distribuiti
in ogni parte ed organo del corpo umano. La circolazione sanguigna ci consente di portare a ciascuna
cellula del nostro organismo l’ossigeno e le sostanze nutritive: aminoacidi, zuccheri, grassi. Il cuore
è un muscolo cavo che si contrae spontaneamente e ritmicamente e, con tali contrazioni, attraverso
un sistema di valvole, assicura la progressione del sangue in due circuiti, detti circolo polmonare o
piccola circolazione e circolo sistemico o grande circolazione.La piccola circolazione trasporta sangue
venoso, ricco di anidride carbonica, dal cuore ai polmoni, dove il sangue viene purificato e riportato
al cuore ossigenato. Dal cuore a sua volta parte la grande circolazione che porta il sangue arterioso
all’organismo per cedere l’ossigeno e riempirsi di anidride carbonica, quindi ritornare al cuore come
sangue venoso per entrare nel piccolo circolo e purificarsi. All’interno del cuore il sangue ossigenato
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arterioso non si mescola con il sangue venoso, ricco di anidride carbonica. Se si taglia il cuore
longitudinalmente lo si vedrà diviso in due parti da un setto verticale: una parte destra o cuore venoso
perché contiene il sangue venoso, l’altra sinistra o cuore arterioso che contiene il sangue ossigenato.
Le due cavità superiori si chiamano atri, quelle inferiori ventricoli.
Il CUORE e il Sistema circolatorio si lavorano: per tutte le persone che hanno sempre freddo, per
tutti gli affaticamenti del cuore, per tutte le persone che non ridono mai.
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INTESTINO TENUE
L'intestino tenue ha una lunghezza media di 7,5 m, con punte massime di 9 m. Lungo il suo percorso,
il chimo che giunge dallo stomaco viene trasformato in chilo e viene poi assorbito attraverso le sue
pareti. L’intestino tenue è diviso dallo stomaco da un anello muscolare detto Sfintere Pilorico.
L'intestino tenue è suddiviso in: duodeno, digiuno ed ileo. Il duodeno, lungo 30 cm circa, si presenta
come un tubo incurvato ad anello, che abbraccia una grossa parte del pancreas ("testa del pancreas").
Anche questo può essere suddiviso in porzioni:
- superiore, leggermente dilatata (bulbo duodenale);
- discendente, che piega verso il basso restando a destra della colonna vertebrale;
- orizzontale, che gira a sinistra, incrociando la colonna vertebrale;
- ascendente, risalente lungo il lato sinistro della colonna vertebrale.
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L'INTESTINO TENUE si lavora: per tutti i problemi di intolleranze alimentari; per tutti i problemi
di gonfiore addominale, per tutti i problemi di dolori all'addome.
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TIROIDE
La tiroide è una ghiandola endocrina (cioè a secrezione interna) che si trova nella regione sotto-ioidea
del collo, al davanti della trachea (cioè sotto il "pomo di Adamo"), ed è costituita da 2 lobi laterali
uniti da un istmo. La ghiandola assume rapporti laterali col muscolo sternocleidomastoideo e con le
carotidi, posteriormente col nervo laringeo-ricorrente, con la trachea e con l’esofago. Il suo rapporto
col nervo è importante per le eventuali azioni di compressione che può esercitarvi (disfonia).
Gli ormoni tiroidei. Sono costituiti dalla tiroxina, T4 e dalla triodotironina, T3. Essi per il 65% sono
costituiti da iodio. L’assunzione dello iodio giornaliera è fondamentale perciò per la costituzione degli
ormoni e varia da 20 a 600-1000 microgrammi/die; nelle zone dove lo iodio è insufficiente avremo
pertanto patologie che vanno sotto il nome di gozzo endemico, dovute all’ipertrofia della ghiandola
per carenza di iodio e per stimolazione da TSH. La tiroide è, infatti, avida di iodio e capta tutto lo
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iodio a disposizione in circolo, in virtù di un meccanismo a pompa di trasporto attivo energiadipendente. La captazione dello iodio dipende da un ormone dell’ipotalamo, il TSH, od ormone di
stimolazione della tiroide.
La TIROIDE si lavora: per tutti i problemi del metabolismo; per regolare il sonno, per regolare
l'umore, per regolare le mestruazioni, per tutte le persone che sono perennemente stanche o anche
perennemente agitate (ipo e ipertiroidismo ), per diminuire gli stati di agitazione o contrario per
aumentare lo stato di “vigore” nelle persone troppo “flemmatiche “.
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L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, è una ghiandola situata alla base del cranio nella fossa ipofisaria
della sella turcica dell'osso sfenoide. Pur essendo molto piccola (le dimensioni reali sono quelle di un
pisello, ma nella foto qui sopra abbiamo voluto appositamente mettere una IPOFISI ingrossata per
una migliore visualizzazione della sua posizione) ha un ruolo determinante, poiché è collegata
direttamente con una parte del cervello chiamata ipotalamo e garantisce il legame tra le attività del
cervello e quelle del sistema endocrino per la produzione di ormoni. L’ipofisi è regolata dagli ormoni
prodotti dall’ipotalamo e a sua volta produce ormoni che vanno a influenzare l’attività di altre
ghiandole come tiroide, ghiandole surrenali e gonadi (ovaie e testicoli) denominate “ghiandole
bersaglio” e proprio per questa sua funzione di controllo viene anche definita “ghiandola maestra”.
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L'IPOFISI si lavora: per regolare tutti i disturbi legati all'umore, per regolare le mestruazioni, per
regolare il metabolismo (in quanto stimola la tiroide) e per aiutarla in tutte le sue funzioni.
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Energia Mentale (modulo 2) = Emozione PREOCCUPAZIONE
L'energia “mentale“ collegata con il 2° dito
(MELLUCE) ci permette di ricordare le cose
avvenute (sentimenti, pensieri, azioni), ci da
la forza di non fossilizzarci sui dubbi e
preoccupazioni e ci da la forza di andare avanti
con i propri pensieri e non con le cose imposte
da altri.
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STOMACO
Lo stomaco è un organo che appartiene all'apparato digerente. È una dilatazione a forma di sacco
muscolare estensibile del canale alimentare e possiede un orifizio superiore di ingresso, che lo collega
all'esofago, detto cardias e uno inferiore di uscita, con cui comunica con l'inizio dell'intestino, detto
piloro. È situato nella cavità addominale e aderisce nella parte superiore al diaframma ed è interposto
tra il fegato e la milza. In media ha una lunghezza massima di 25 cm, con una larghezza di 12 cm e
uno spessore di 8 cm. Può contenere dai 2 ai 4 litri di sostanze liquide e solide. La superficie interna
si presenta a pieghe, sotto le quali sono presenti le ghiandole che secernono i succhi gastrici. In
presenza di svariati stimoli, tra i quali la vista e l'odore del cibo, alcuni impulsi nervosi del cervello
stimolano le ghiandole dello stomaco che secernono il succo gastrico. Questo è composto da acido
cloridrico in grado di scomporre il cibo e di uccidere ogni organismo vivente che viene ingerito, e un
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enzima, la pepsina, che trasforma le proteine in sostanze più semplici: i Peptani. Il cibo entra nello
stomaco e subito iniziano le contrazioni peristaltiche, che dalla regione pilorica, si propagano come
un'onda fino al piloro stesso. Il piloro rimane chiuso e tutto il materiale si accumula nello stomaco.
I recettori di tensione della parete gastrica forniscono sufficienti informazioni in modo tale che
l'impulso di mangiare scompaia prima che lo stomaco raggiunga un grado di espansione
potenzialmente pericoloso. Al termine della digestione che a seconda delle sostanze ingerite può durare
da mezz'ora a sette ore, il materiale ingerito è stato trasformato in chimo, una sostanza semifluida e
biancastra. Con le contrazioni dello stomaco il chimo passa attraverso il piloro e giunge nel duodeno.
Lo STOMACO si lavora: per tutti i problemi digestivi, dolori allo stomaco, eruttazioni frequenti e
per aiutarlo in tutte le sue funzioni.
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PANCREAS
Il pancreas è una voluminosa ghiandola annessa all'apparato digerente una parte esocrina e una
endocrina. La sua principale funzione è quella di produrre succo pancreatico (prodotto dalla parte
esocrina), insulina e glucagone (entrambi prodotti dalla parte endocrina). Il succo pancreatico ha la
funzione di digerire alcune sostanze nell' intestino tenue, mentre l'insulina ed il glucagone hanno come
principale funzione quella di controllare la concentrazione di glucosio nel sangue.
Misura circa 12-15 cm dalla testa alla coda in età adulta, anche se il suo tessuto esocrino tende a
diminuire con l'avanzare dell'età diventando atrofico, è largo 4 cm e spesso 2 cm. È di colore rosa
salmone, e una consistenza piuttosto dura e mostra una superficie lobulata. Si trova compreso tra L1
e L2 e la cosa risale sino alla 7° costa, ed è un organo retroperitoneale.
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Il PANCREAS: si lavora per regolare gli zuccheri nel sangue (glicemia) e per aiutarlo in tutte le sue funzioni.
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MILZA
La milza è un organo pieno e un organo linfoide secondario, non fondamentale per la sopravvivenza.
È situata nella porzione sovramesocolica della cavità addominale, nella loggia lienale, compresa tra
la parete posteriore del corpo dello stomaco e la faccia anteriore del rene sinistro.
La milza è di colore rosso scuro e la sua forma si può paragonare a quella di un ovoide schiacciato in
senso trasversale, con diametro maggiore orientato dall'alto verso il basso, dal di dietro in avanti e
latero-medialmente. Questo diametro, che mediamente misura circa 13 cm, è parallelo all'asse
longitudinale della 10ª costola di sinistra, che si può facilmente palpare al di sotto dei tegumenti ed è
immediatamente individuabile essendo l'ultima costola a raggiungere, seppure indirettamente, lo
sterno. La milza in un paziente sano non è palpabile, in quanto rimane contenuta nella gabbia toracica,
essa può essere invece ben apprezzata in condizioni patologiche di alterazione di questa .
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Le funzioni più importanti della milza sono il filtraggio meccanico, che rimuove i globuli rossi
senescenti, detta di emocataresi, e il controllo delle infezioni e delle difese immunitarie.
La MILZA si lavora: principalmente per stimolare le difese immunitarie e per aiutarla in tutte le sue funzioni.
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SISTEMA LINFATICO
Il sistema linfatico comprende una rete fittissima di canali, i vasi linfatici, e una serie di organi a forma
di fagiolo, i linfonodi, intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici, che svolgono un ruolo molto
importante nella elaborazione della risposta immunitaria in grado di intrappolare e distruggere i batteri
estranei, come quelli dei vaccini ad esempio e le cellule malate portati con la linfa. L'apparato linfatico
può essere definito come parte specializzata del sistema circolatorio. È costituito anch'esso da un
liquido (la linfa) che circola in un circuito di vasi (linfatici), simili alle vene e con valvole a nido di
rondine, e che al termine del suo percorso viene riversato nel sangue attraverso la vena cava superiore.
Distinguiamo 3 raggruppamenti principali di linfonodi chiamati CINGOLI LINFATICI appunto.
• Il 1° cingolo è situato all'altezza del collo e delle ascelle.
• Il 2° cingolo è situato all'altezza dello stomaco.
• Il 3° cingolo è situato all'altezza del basso ventre e inguini.
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1° CINGOLO LINFATICO (sotto l'attaccatura delle dita del piede): stimolare per i linfonodi del
collo e delle ascelle.
2° CINGOLO LINFATICO: stimolare per il linfonodi dell'addome
3 °CINGOLO LINFATICO: stimolare per i linfonodi di inguini e gambe
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1° dito = iper produttività dell' IPOFISI
2° dito = iper produttività del PANCREAS
3° dito = iper produttività delle OVAIE/TESTICOLI
4° dito = iper produttività del FEGATO
5° dito = iper produttività delle SURRENI
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Energia Sessuale ( modulo 3 ) = Emozione TRISTEZZA
L'energia “sessuale“ collegata con il 3° dito
(TRILLICE) ci permette di accettare i nostri
istinti sessuali rimanendo nel nostro ruolo di
appartenenza. Ecco che ognuno di noi è
costituito dal 75 % di ormoni del sesso di
appartenenza e il 25 % di ormoni dell'altro sesso.
Quando
questa
percentuale
si
altera
sbilanciandosi da una o dall'altra parte,
cambiano le caratteristiche sessuali secondarie
(lineamenti del volto, spessore della pelle, la
voce, dimensione delle spalle, ect...). Quindi si
potrà notare donne più mascoline o uomini
più effeminati. Queste alterazioni possono
comunque convivere con la persona senza dove
per forza alterare i propri istinti sessuali naturali.
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POLMONI E VIE RESPIRATORIE
L'apparato respiratorio è una struttura anatomica atta alla respirazione costituita dalle vie aeree e dai
polmoni; permette gli scambi gassosi di ossigeno ed anidride carbonica a livello di piccolissime
strutture rotondeggianti chiamati ALVEOLI POLMONARI .
L'atto respiratorio si divide in due fasi: INSPIRAZIONE ed ESPIRAZIONE. L'inspirazione avviene
grazie alla contrazione dei muscoli inspiratori (muscoli intercostali e diaframma), tale contrazione
provoca un'aumento di volume polmonare e una diminuzione della pressione intrapleurica, ne
consegue un'aspirazione dell'aria nei polmoni. L'espirazione solitamente è passiva, determinata dal
semplice rilassamento dei muscoli respiratori. Il volume toracico diminuisce, i polmoni vengono
compressi e l'aria espulsa.
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TECNICA DI RILASSAMENTO
La zona evidenziata nella figura qui sopra riveste un ruolo fondamentale per rilassare a lungo termine
il cliente che stiamo trattando.
Esso infatti riflette la zona del “plesso“ ovvero una parte del corpo molto innervata che se aumenta di
tensione può dare origine a sensazioni di ansia e oppressione al petto. Quindi il consiglio è di lavorare
sempre bene questa zona con delle scanalature profonde per dare un senso di rilassamento a tutto il
corpo prima del trattamento in riflessologia e nella fase conclusiva del massaggio al corpo laddove ce
ne fosse il bisogno.
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I POLMONI le VIE RESPIRATORIE si stimolano: per tutte le debolezze dei polmoni, raffreddori
frequenti, pelle secca (in quanto stimola l'ossigenazione del sangue e di conseguenza migliora il
nutrimento di ossigeno alle cellule della pelle). Per tutte le bronchiti, faringiti, laringiti, tracheiti e per
aiutare tutte le loro funzioni.
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GROSSO INTESTINO
L'intestino crasso o grande intestino è la seconda ed ultima parte del sistema digestivo degli esseri
vertebrati, dove il chimo si trasforma in chilo. La sua funzione è quella di assorbire l'acqua rimanente
dai resti indigestibili del cibo, resti poi espulsi tramite l'ano. Lungo mediamente 170 cm, con un
diametro di circa 7 cm, esso è costituito da 5 tratti fondamentali:
1. tratto ascendente
2. tratto trasverso
3. tratto discendente
4. tratto sigma
5. tratto retto
A questi vanno aggiunti altre due parti:
• l'appendice
• sfintere anale
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L'intestino crasso si differenzia fisicamente dal piccolo intestino, in quanto il primo risulta essere
molto più ampio. La parete del grosso intestino è rivestito da epitelio colonnare semplice; invece di
avere la evaginazioni dell'intestino tenue (villi), l'intestino crasso ha invaginazioni (le ghiandole
intestinali). Anche se sia l'intestino tenue e crasso hanno cellule caliciformi, queste sono più abbondanti
nell'intestino crasso.
L'INTESTINO CRASSO (colon) si lavora: per tutti i problemi di stitichezza (in stimolazione); se la
persona soffre di diarrea o dissenteria, lavorare in SEDAZIONE per calmare. Visto la sua connessione
con il sistema nervoso, stimolare l'intestino crasso per tutti i problemi di depressione. In particolare
il tratto Sigma dell'intestino. SEDARE il tratto del “retto“ per tutti i problemi di emorroidi e ragadi
(sono tagli nell'intestino).
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APPARATO GENITALE FEMMINILE
I principali organi genitali femminili sono interni e comprendono la vagina, l'utero, le tube o trombe
di Falloppio e le ovaie. L'utero è l'organo dell'apparato riproduttivo femminile dalla caratteristica
forma a pera rovesciata, situato al centro della parte più bassa dell'addome (detta anche pelvi).
La sua funzione è quella di accogliere il bambino nei nove mesi di gravidanza, permettendo l'impianto
dell'uovo fecondato, lo sviluppo dell'embrione e l'accrescimento del feto. È infatti provvisto di una
cavità che nella parte superiore comunica con le tube (da cui giunge l'uovo fecondato) e nella parte
inferiore con la vagina (per le mestruazioni o il parto). La cavità dell'utero è rivestita da una mucosa
(endometrio) che ogni mese, sotto l'influsso degli ormoni prodotti dalle ovaie, si ispessisce,
preparandosi ad accogliere un'eventuale gravidanza. È proprio l'endometrio che ogni mese, in assenza
di gravidanza, si sfalda, dà luogo alla mestruazione e si rigenera. Le tube di Falloppio sono i due canali,
denominati anche salpingi, che si estendono dall'utero all'ovaio.Le tube sono lunghe circa 12-13 cm. Le
tube raccolgono l'ovulo espulso dall'ovaio e gli forniscono un ambiente adatto alla fecondazione, cioè
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all'incontro con lo spermatozoo. Solo nelle tube, infatti, esistono le condizioni idonee perché l'ovulo
e lo spermatozoo si fondino. Le ovaie sono due, hanno la forma di una mandorla e sono localizzate
nella cavità pelvica, ai due lati dell'utero, con cui comunicano attraverso le tube di Falloppio.
Costituiscono una preziosa riserva di cellule uovo (ovuli, ovociti), che sono state prodotte durante lo
sviluppo degli organi genitali e quindi nella vita prenatale. Le cellule uovo sono contenute in cavità
separate, i follicoli, e rimangono a riposo fino al momento della pubertà. Da allora, ogni mese, un solo
follicolo viene selezionato (un mese lavora l'ovaio destro, un mese il sinistro) e produce un uovo
maturo, pronto per la fecondazione. Le ovaie, inoltre, producono importantissimi ormoni sessuali: gli
estrogeni e il progesterone. Quando le uova si saranno esaurite, non sarà più possibile produrne di
nuove e l'ovaio cesserà di funzionare: inizierà la menopausa.
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APPARATO GENITALE MASCHILE
Il pene e i due testicoli al lato del pene formano gli organi esterni, cioè visibili. Gli organi interni,
non visibili, sono costituiti da: dotto deferente, vescicole seminali, dotti eiaculatori, prostata ed uretra.
Il pene si trova normalmente in stato di riposo. L'erezione può essere provocata da una serie di eventi
di carattere fisico, psichico e sensoriale che agiscono sul sistema nervoso. Quando dal sistema nervoso
arrivano gli impulsi che stimolano l'erezione, una grossa quantità di sangue affluisce nei corpi
cavernosi, normalmente vuoti. Il pene, quindi, aumenta di volume e di dimensioni, e diventa rigido.
L'afflusso di sangue è regolato da un sistema di valvole, che si chiudono durante l'erezione. Quando
le valvole si riaprono e il sangue defluisce dai corpi cavernosi, il pene ritorna allo stato di flaccidità.
I testicoli sono i due organi sessuali maschili contenuti all'interno della sacca dello scroto. Svolgono
una duplice funzione: riproduttiva, in quanto producono gli spermatozoi, le cellule maschili della
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riproduzione (gameti), e ormonale poiché secernono gli ormoni sessuali maschili, cioè gli
androgeni, di cui il testosterone è il principale rappresentante. Entrambe le funzioni sono regolate
dal cervello. Ogni testicolo, al suo interno, è formato da una fittissima rete di tubicini, i tubuli
seminiferi, che producono milioni di spermatozoi al giorno, che si dirigono verso l'epididimo. La
posizione dei testicoli esterna al corpo ha una precisa motivazione fisiologica, perché per il loro
funzionamento è necessaria una temperatura costante, inferiore di qualche grado rispetto a quella
dell'interno del corpo.
La prostata è una ghiandola incapsulata delle dimensioni di una castagna che si trova nell'uomo sotto
la vescica, ed è attraversata dall'uretra. Sboccano nella prostata le vescicole seminali. Il ruolo
principale della prostata è quello di produrre una parte del liquido seminale (~ il 20%). È la
secrezione della prostata che dà il caratteristico odore al seme maschile. Si pensa che il fluido
prostatico stimoli la motilità degli spermatozoi e che li protegga dall'acidità dell'ambiente vaginale
della donna. La secrezione della prostata, come quella delle vescicole seminali è controllata dagli
ormoni maschili prodotti nei testicoli, soprattutto dal testosterone.
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APPARATO GENITALE
MASCHILE E FEMMINILE
OVAIE: per i disturbi di frequenza del ciclo mestruale, cisti ovariche, endometriosi, depressione (la
stimolazione di queste ghiandole fa produrre degli ormoni che aiutano il sistema nervoso nella ripresa
dell'umore). Stimolare le ovaie anche per aumentare il desiderio sessuale.
TESTICOLI: stimolare per aumentare la produzione di spermatozoi, per i dolori ai testicoli, cisti ai
testicoli. Per i problemi di depressione, per l'aumento del desiderio sessuale.
UTERO: stimolare per chi soffre di dolori mestruali, disturbi dell'utero in generale, per tutte le persone
che soffrono di aborti spontanei. Per tutte le donne che si trovano al 9 mese di gravidanza.
PROSTATA: Stimolare per tutte le persone che hanno disturbi di prostata come ad esempio svegliarsi
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più e più volte di notte per andare in bagno a urinare; per migliorare la quantità del liquido spermatico.
LEGAMENTI UTERO/PROSTATA: si stimola per tutte le tensioni dell'utero, utero retroverso, e
dolori mestruali. Si lavora a tutti gli uomini che soffrono di prostata.
APPARATO GENITALE: Si stimola per la carenza energetica del funzionamento generale
dell'apparato genitale.
PENE /VAGINA: Per tutti i problemi di arrossamento, fastidi, pruriti e dolori del pene o della vagina.
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Energia della Forza ( modulo 4 ) = Emozione RABBIA
L'energia della “forza” collegata con il 4° dito
(PONDULO) ci da la forza di andare avanti e
decidere se essere spettatori o protagonisti della
nostra vita. Chi ha in equilibrio questa energia
sarà il protagonista della propria vita rispettando
i propri limiti e sapendo dire anche di “no“
quando qualcosa non ci va bene.
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FEGATO E VESCICA BILIARE
Il fegato è la più grossa ghiandola del corpo umano, situata nella parte alta e destra dell'addome, subito
sotto il diaframma. Come tutti gli organi anche il fegato è costituito da numerose cellule chiamate
epatociti. Ogni epatocita vive in mediacentocinquanta giorni ed è fortemente irrorato; si calcola infatti
che in condizioni di riposo giunga al fegato circa un litro e mezzo di sangue al minuto. Pesa circa
1000-1500 grammi e le sue dimensioni sono mantenute costanti rispetto al peso corporeo, aumentando
o diminuendo in base ad esso. Il fegato ricopre un ruolo metabolico di primo piano, fondamentale per
il corretto funzionamento dell'intero organismo. Circa il 6-7% del suo peso è costituito da glicogeno,
per un totale approssimativo di 100 grammi. Essendo una ghiandola, ha infatti un'azione secretiva e
produce numerose sostanze come la bile ed altri prodotti metabolici. Può essere definito il più grosso
"laboratorio chimico" del nostro corpo; possiamo sopravvivere senza la cistifellea o senza lo stomaco,
ma se il fegato non funziona a dovere, l'intero organismo si trova in grossi guai. Molte delle sue
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funzioni (considera che ne ha più di 800) sono infatti essenziali: interviene nel metabolismo dei glucidi
fungendo da deposito di glicogeno che può essere usato come sorgente di glucosio plasmatico. Inoltre,
controlla direttamente la mobilizzazione del glucosio da questi depositi in base alle richieste
dell'organismo; ha quindi un ruolo fondamentale nella modulazione della glicemia. Interviene nella
sintesi di acidi grassi come forme di deposito delle calorie assunte in eccesso (all'interno del fegato
avviene la sintesi di trigliceridi e colesterolo).
Il fegato distrugge e metabolizza i globuli rossi morti, recuperando il ferro legato all'emoglobina e
creando metaboliti che vengono aggiunti alla bile come pigmenti. Funge da deposito di vitamine e
ferro ed interviene nel loro metabolismo. Converte l'acido lattico, un prodotto di rifiuto sintetizzato
dai muscoli durante l'attività fisica intensa, in glucosio. Gioca un ruolo di primo piano nella
detossificazione di scorie metaboliche o di tossine introdotte nell'organismo tramite l'alimentazione,
l'inquinamento o i farmaci (rende questi composti idrosolubili, facilitando l'attività escretoria dal rene).
Il fegato interviene nel mantenimento del normale equilibrio idrosalino.
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Il FEGATO va stimolato: per tutti i disturbi inerenti il fegato. Considera che il fegato ha più di 760
funzioni. Ti voglio fare qualche esempio: stimolalo per tutti i problemi di crampi, di rigidità muscolare,
abbassamento della vista (è il fegato che controlla il numero di diottrie). Per tutti i problemi di
sovrappeso, per le persone eccessivamente stanche. Per tutti i problemi di cisti (indipendentemente
dove esse si trovino... es: cisti ovariche, cisti tendinee, cisti dermiche, etc..).
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Energia di Riserva ( modulo 5 ) = Emozione PAURA
L'energia di “riserva“ collegata con il 5° dito
(MELLINO) ci da la forza di recuperare le
energie dopo uno stato di stress, forte stanchezza
e ci permette di rispettare le nostre paure senza
doverle sfidare continuamente mettendo sotto
stress l'apparato urinario che è collegato con
questa energia. Le persone che non rispettano i
propri limiti saranno persone temerarie mentre
al contrario persone paurose di qualsiasi cosa
sono sotto lo stimolo continuo di questa energia
in alterazione. In entrambi i casi siamo in
presenza di uno squilibrio dell'energia di
RENALE (o di “riserva“).
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APPARATO URINARIO
L'apparato urinario svolge la funzione di depurare il sangue ed eliminare le scorie in esso contenute.
La depurazione del sangue avviene dentro i reni.
All’interno dei reni ci sono circa un milione di minuscoli filtri chiamati nefroni; il sangue passa dentro
i nefroni e lascia acqua e scorie. Il liquido che si raccoglie è una sostanza ancora ricca di elementi
utili che vengono riassorbiti mentre la parte di scarto viene eliminata dagli ureteri.
Ogni ora transitano nei reni circa settanta litri di sangue e vengono prodotti circa centosettanta litri di
filtrato renale; di questi ne vengono riassorbiti circa centosessantanove quindi il corpo elimina circa
un litro di urina al giorno.
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I reni sono due organi a forma di fagiolo, lunghi all'incirca 12 centimetri. Sono localizzati nella
schiena, sopra la linea della vita e sono protetti dalle costole.
Regolano il contenuto di acqua del corpo.
Rimuovono dal sangue i prodotti di scarto derivanti sia dall'attività delle cellule dell'organismo, sia
dal cibo che ingeriamo; aiutano a mantenere le sostanze chimiche del corpo in equilibrio.
Come funziona questo processo?
All'inizio le arterie renali portano il sangue ai reni. All'interno dei reni, milioni di filtri, chiamati
“glomeruli”, filtrano il sangue per formare urina. Piccoli condotti (denominati tubuli), collegati a
questi filtri, ne trattengono una parte che serve all'organismo.
I prodotti di scarto e i liquidi in eccesso, di cui il corpo non ha bisogno, sono eliminati. Il sangue
ripulito ritorna al corpo attraverso le vene renali. Lo scarto e i liquidi in eccesso (l'urina) sono condotti
dai reni alla vescica da condotti chiamati ureteri. La vescica trattiene l'urina finché non è emessa dal
corpo tramite l'uretra.
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Corsi M assaggio
RENI: si stimolano per tutti i problemi di pressione sanguigna (in particolare quando la pressione è
tendente al basso). Si lavorano in SEDAZIONE (quando invece la pressione è troppo alta). Si
stimolano per tutti i problemi di ritenzione idrica. Per tutti i problemi di dolori articolari. Per tutte le
persone eccessivamente paurose. Si stimolano per tutte le persone che soffrono di borse sotto oculari.
SURRENI: si lavorano in SEDAZIONE per tutte le persone eccessivamente iperattive, sotto stress.
Si lavorano in STIMOLO per tutte le persone che soffrono di stanchezza cronica o da cambio di
stagione.
VESCICA URINARIA: si stimola per tutti i disturbi della vescica come ad esempio la cistite. Si
lavora anche per tutte le persone che soffrono di occhiaie nere sotto gli occhi.
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URETERI: si stimolano per tutti i disturbi degli ureteri.
URETRA: si stimola per tutti casi di continuo stimolo di urinare, dolore durante la minzione, pre le
uretriti (a volte si confonde l'uretrite con la cistite, la differenza è che la cistite da la febbre e tremori
oltre che ovviamente il bruciore alla minzione, se c'è solo il bruciore ma non gli altri sintomi appena
descritti, allora siamo in presenza di URETRITE).
SURRENI “DIRETTE“: nell'immagine qui sotto disegnate in nero sul dorso del piede sotto il 3° dito
la zona delle “SURRENI DIRETTE“. Questi due punti (uno per piede) sono particolarmente utili per
sedare le surreni per tutte le persone che soffrono di attacchi di panico. Si lavorano quindi in
SEDAZIONE e solitamente sono zone dolorose alla digito-pressione.
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LA COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale è composta da 32-33 vertebre (in base in quante sezioni è suddiviso il coccige
che è variabile da persona a persona).
Essa è composta nello specifico da:
• 7 vertebre CERVICALI
• 12 vertebre DORSALI
• 5 vertebre LOMBARI
• 4 vertebre SACRALI (sono fisse)
• COCCIGE (suddiviso in 4-5 parti)
Il paravertebrale è un insieme di fasci muscolari lungo i lati della colonna che accompagna i movimenti
di flessione, estensione e torsione. Trattasi di muscolatura molto potente ed è opportuno stimolare la
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Corsi M assaggio
zona riflessa nei piedi per mantenere lo stato di rilassamento di questi fasci. La contrattura può causare
dolori forti fino anche al blocco totale (colpo della strega).
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Corsi M assaggio
LA COLONNA VERTEBRALE E PARAVERTEBRALE
RIFLESSA NEI PIEDI
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Corsi M assaggio
ARTICOLAZIONE DELL’ANCA
L'articolazione dell'anca (o coxo-femorale) è una tipica enartrosi che unisce il femore all'osso dell'anca.
L'osso dell'anca vi concorre con una cavità articolare quasi emisferica, l’acetabolo, e il femore con la
testa femorale che rappresenta circa i 2/3 di una sfera piena di 4 o 5 cm di diametro. Analogamente a
quanto accade nell'omologa articolazione scapolo-omerale, le superfici articolari non sono perfettamente
corrispondenti.
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Corsi M assaggio
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Corsi M assaggio
Qui sopra puoi notare che sono state evidenziate in nero la zona dell'anca sia interna che esterna.
Queste zone si stimolano per tutti i dolori alle anche.
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ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO
L'articolazione del ginocchio è formata essenzialmente da due ossa, il femore (coscia) e la tibia (gamba).
Anteriormente partecipa all'articolazione anche la rotula, un osso sesamoide che, oltre a proteggere il
ginocchio, facilita l'azione del muscolo quadricipite durante l'estensione della gamba. Un quarto osso sottile
posto lateralmente alla tibia (perone) completa l'articolazione. Tutte le superfici articolari sono rivestite di
cartillagine, uno speciale tessuto protettivo che diminuisce gli attriti interni all'articolazione. Un ulteriore
protezione da traumi ed usura deriva dalla presenza di due menischi, uno mediale ed uno laterale. Entrambe
queste strutture, dalla forma semilunare, funzionano come cuscinetti ammortizzatori, facilitando i movimenti
e proteggendo l'intero ginocchio. Un manicotto fibroso, chiamato capsula, avvolge l'intera articolazione,
stabilizzandola durante i movimenti. Una membrana detta sinoviale, riveste la superficie interna della
capsula e secerne un liquido vischioso che lubrifica e nutre l' articolazione. Il ginocchio viene inoltre
stabilizzato da quattro robusti legamenti: due laterali chiamati rispettivamente collaterale mediale o interno
(LCM) e collaterale laterale esterno (LCL), e due interni detti crociato anteriore (LCA) e legamento crociato
posteriore (LCP). Esistono poi numerose altre strutture anatomiche come borse e legamenti minori che nel
loro insieme provvedono ad aumentare la stabilità e la funzionalità dell'articolazione.
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Corsi M assaggio
Questa zona va stimolata per tutti i tipi di dolori alle ginocchia.
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ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA
L'articolazione scapolo-omerale (o articolazione della spalla) è un’enartrosi le cui superfici articolari
sono date dalla testa dell’omero e dalla cavità glenoidea della scapola. La testa dell’omero si presenta
come un terzo di sfera, è liscia e rivestita di cartilagine ialina. La cavità glenoidea è ovalare, poco profonda
e meno estesa della testa omerale; la sua superficie è rivestita di cartilagine articolare. Il margine anteriore
della cavità glenoidea presenta, nella sua parte media, un’incisura glenoidea che dà passaggio a vasi.
Sul contorno della cavità di fissa un cercine fibrocartilagineo, il labbro glenoideo, che amplia così la
cavità articolare. Il labbro glenoideo presenta una faccia interna e una faccia esterna. La faccia interna
continua nella cavità glenoidea e fa parte della superficie articolare; la faccia esterna dà attacco alla
capsula fibrosa e ai legamenti di rinforzo dell’articolazione. Il labbro glenoideo scavalca l’incisura
glenoidea trasformandola in un foro. L’articolazione scapolo-omerale consente all’omero un’ampia libertà
di movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione e circumduzione. I movimenti
di flessione ed estensione sono piuttosto limitati e vengono resi più ampi dallo spostamento dell’intera
cintura toracica; nell’abduzione, la testa omerale scorre al di sotto della volta coracoacromiale e si applica
sul contorno inferiore della capsula, sporgendo nel cavo ascellare. L’adduzione è limitata dalla parete
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Corsi M assaggio
del tronco. La rotazione può essere interna od esterna. Nella circumduzione il braccio descrive un cono
la cui base volge in fuori, in basso e in avanti. I mezzi di unione sono dati dalla capsula articolare
rinforzata da fasci fibrosi e da un legamento a distanza, il legamento coraco-omerale.
Stimolare la zona della spalla per tutti i dolori che colpiscono questa articolazione.
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Corsi M assaggio
LE GAMBE
Le GAMBE sono costituite da una porzione detta COSCIA (compresa tra l'anca e il ginocchio) e una
porzione detta GAMBA ( compresa tra ginocchio e caviglia ). La coscia ha come osso portante il femore
ed è costituita da da numerosi muscoli molto potenti come il quadricipite femorale ( zona anteriore ), il
bicipite femorale (zona posteriore), muscolo sartorio (interno coscia) e il tensore della fascia lata (esterno
coscia). Ovviamente questi muscoli sono solo i più voluminosi e facili da ricordare ma bisogna sapere
che in realtà il numero di muscoli che compongono la coscia sono molti e di supporto ai vari movimenti
come l'estensione, l'abduzione e la torsione. La gamba è costituita da due ossa: la tibia e il perone.
La tibia è l'osso posto nella zona mediale mentre il perone ha sede nella zona distale (o laterale).
La muscolatura è costituita dai fasci tibiali (posti anteriormente) e dai muscoli gemelli (posti
posteriormente) che azionano il movimento del piede nell' estensione e nella flessione. Anche qui bisogna
ricordare che i muscoli e compongono la gamba sono molti per contribuire nei vari movimenti del piede
e del semplice camminare o correre.
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Corsi M assaggio
Le GAMBE si stimolano per tutti i dolori alle gambe ma anche per le persone che soffrono di gambe
particolarmente grosse o troppo magre (sproporzionate rispetto al corpo).
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Corsi M assaggio
LE BRACCIA
Le braccia sono costituire da una porzione detta braccio (compresa tra la spalla e il gomito) e da una
porzione detta avambraccio (compresa tra gomito e polso).
Il braccio è costituito da un osso chiamato omero e dal muscolo bicipite (posto anteriormente), dal
muscolo tricipite (posto posteriormente) e dal muscolo brachiale (posto lateralmente).
L'avambraccio è costituito da due ossa: radio e ulna. Il radio è posto nella zona più vicina al dito pollice
della mano mentre l'ulna si trova nella zona laterale (o distale) più vicina al dito mignolo. I fasci muscolari
sono molti e di piccole dimensioni; contribuiscono ai vari movimenti delle mani.
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Le BRACCIA si stimolano per tutti i dolori alle braccia e per tutte le alterazioni di queste (braccia troppo
magre o troppo grasse, sproporzionate rispetto al corpo).
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IL GOMITO
Il gomito è l'articolazione dell'arto superiore che collega braccio ed avambraccio, ha due gradi di
libertà e i movimenti che possono essere esercitati su di essa sono la flessione e l'estensione, la
pronazione e la supinazione. Si tratta di un'articolazione molto complessa e spesso può infiammarsi
(gomito del tennista) dando dei dolori persistenti e acuti.
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Il punto del gomito in Riflessologia si trova a metà esatta della zona del braccio. E' un punto
particolarmente efficacie per diminuire notevolmente fino anche a far sparire i dolori al gomito (anche
durante la stessa seduta).
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I 4 CANALI
1°: la GOLA
La gola è, in anatomia , quel generico tratto di condotto interno alla parte anteriore del collo formato
dalla faringe, dalla laringe e dalle parti superiore della trachea e dell'esofago; attraverso questi canali
organici passano sia l'aria che respiriamo, sia i cibi che ingeriamo. Altre strutture presenti nella gola
sono le corde vocali, il pomo d'Adamo, l'epiglottide e le adenoidi .
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2°: i CANALI LACRIMALI
L'apparato lacrimale fa parte, insieme con le palpebre e la congiuntiva,dell'apparato di protezione
dell'occhio. Risulta costituito dalla ghiandola lacrimale e dalle vie lacrimali, comprendenti i condotti.
I condotti lacrimali, che fanno seguito ai punti lacrimali, decorrono nella parte ciliare del margine
libero della rispettiva palpebra e sboccano nel sacco lacrimale. Le lacrime penetrano nei condotti
lacrimali per capillarità e per l'azione dilatatrice che il muscolo orbicolare dell'occhio esercita sul
sacco, con effetto di aspirazione.
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3°: il CANALE UDITIVO (orecchio interno)
L'orecchio interno è la parte interna dell'apparato acustico, divisibile in due porzioni, definite "labirinti".
Distinguiamo i canali semicircolari, la coclea, il nervo acustico, la tromba di Eustachio.
A costituire l'orecchio ci sono anche altre parti molto importanti: il timpano, la finestra ovale, martello,
incudine e staffa.
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4°: il CANALE UDITIVO (orecchio esterno)
L'orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno. Il padiglione
auricolare è costituito da cartilagine rivestita dalla pelle strettamente ad essa ad una sottostante
membrana di tessuto connettivo, il pericondrio. La sua funzione è quella di raccogliere i suoni per
inviarli all'interno del condotto uditivo. Il condotto uditivo è un tunnel dalle pareti lisce provvista di
peli e di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, il cui secreto ricco di cere ha una funzione
protettiva.
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Queste zone riflesse vanno trattate in riflessologia una ad una inserendo il nostro dito indice tra un dito
e l'altro del piede al fine di stimolare la parte nervosa e i tessuti sottostanti.
Di solito sono dolorosi alla stimolazione ma danno grandi soddisfazioni nei giorni seguenti la
stimolazione.
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IL NASO
Il naso è un rilievo impari e mediano del viso che contribuisce, assieme alla faringe ed alla laringe, a
formare le vie aeree superiori. Permette di umidificare, riscaldare e filtrare l'aria inspirata ed è inoltre
responsabile del senso dell'olfatto.
In riflessologia il naso si divide in “naso (zona di rilevazione)“ e “naso (zona di lavoro)“.
Il primo (naso zona rilevazione) si presenta con una spaccatura dell'unghia al centro esatto e indica una
compressione delle vie nasali. Si può presentare anche con la presenza di “unghia rovinata“ al centro
esatto (non confondere però con la zona della “bocca” che si trova alla base dell'unghia). Il naso inteso
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Corsi M assaggio
come “zona di rilevazione”, prende la zona alta dell'unghia e non è zona di lavoro. Il naso inteso come
“zona di lavoro”, si trova al lato del dito alluce, sopra la parte più sporgente della falange.
La stimolazione certosina di questi punti (narice destra = piede destro; narice sinistra = piede sinistro)
aiuta moltissimo l'allentamento di una eventuale tensione che ne può ostruire il passaggio d'aria. Si lavora
1 minuto per parte.
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Corsi M assaggio
I PRINCIPALI APPARATI DEL CORPO UMANO
1. - tegumentario
2. - scheletrico
3. - respiratorio
4. - cardiocircolatorio e linfatico
5. - digerente
6. - urogenitale
7. - sistema nervoso
8. - endocrino
9. - organi di senso
APPARATO TEGUMENTARIO (stimolare il modulo 3)
È costituito dal tegumento, o cute, o pelle: una "membrana" che ricopre tutto il corpo. Si può
considerare la pelle come un solo organo che ospita al proprio interno una serie di formazioni
anatomiche diverse: ghiandole, terminazioni nervose, vasi, formazioni pilifere. La funzione della pelle
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Corsi M assaggio
è quella di delimitare l'organismo e di consentire una certa individuazione dell'ambiente, svolgendo
funzioni di protezione meccanica dagli agenti esterni, di controllo della temperatura e degli scambi
idrici; inoltre le formazioni anatomiche a cui dà ospitalità svolgono un ruolo fondamentale nella
raccolta di informazioni che vengono dall'esterno e che devono essere elaborate nel cervello. Quindi
l'apparato tegumentario è importante sia per la vita di relazione, sia per quella vegetativa. L'apparato
tegumentario è il mantello esterno dell'organismo e ne determina le forme esteriori adagiandosi su
tutta la superficie corporea. La pelle si continua negli orifizi naturali con le mucose, rivestimento delle
cavità viscerali, e risulta più o meno saldamente ancorata con gli strati più profondi. Essa è
suddivisibile in due porzioni: una epiteliale di rivestimento più esterno, e una connettivale più
profonda, spesso ricca di tessuto adiposo, il quale può fungere da accumulo di sostanze nutritizie,
utilizzabili in caso di necessità, oltre a collaborare alle altre funzioni dell'apparato tegumentario.
Apparato scheletrico (stimolare il modulo 5)
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È l'apparato più voluminoso del corpo umano, di cui rappresenta l'80% circa del peso. Si compone di
ossa, articolazioni (o giunti articolari) e muscoli, tutti elementi di derivazione mesodermica. È ricoperto
dall'apparato tegumentario. La variabilità individuale della morfologia esteriore, dovuta a fattori
genetici, costituzionali, ambientali, sessuali, trova riscontro anche nelle differenze di forma e
dimensioni degli elementi che compongono l'apparato locomotore. Le ossa, organi statici, sono unite
tra loro mediante articolazioni. Ossa e articolazioni insieme formano lo scheletro che svolge attività
di sostegno del corpo, costituendone l'impalcatura generale. In misura diversa, secondo le loro
caratteristiche, le articolazioni conferiscono una certa libertà di movimento reciproco alle ossa che
collegano. I muscoli, organi dinamici, sfruttano queste possibilità di movimento. Infatti essi si
inseriscono opportunamente in diversi punti delle ossa e contraendosi, cioè accorciandosi, esercitano
trazioni sulle leve ossee, ottenendo come risultato funzionale il movimento dei diversi segmenti
corporei, l'uno rispetto all'altro, o dell'intero organismo, nell'ambiente esterno, come pure il
mantenimento di posizioni statiche. Il numero delle ossa presenti nello scheletro di un individuo in
età adulta è intorno ai 200 elementi. A seconda della forma si distinguono ossa lunghe, corte, piatte.
Le ossa sono costituite da tessuto osseo, ma anche da materiale connettivo: il periostio che le ricopre
all'esterno e l'endostio che ne tappezza le cavità interne; da parti cartilaginee che ne rivestono le
superfici articolari, e nell'età pre-puberale anche dalla cartilagine di accrescimento. Esse inoltre
ospitano al loro interno il midollo osseo, tessuto con attività emopoietica (in cui cioè si formano gli
elementi corpuscolati del sangue: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). Nel loro insieme le ossa
fungono da deposito di sali minerali, in particolare di sali di calcio, ione che riveste un ruolo importante
nelle attività cellulari, nei processi della contrazione muscolare e della coagulazione del sangue.
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APPARATO RESPIRATORIO (stimolare il modulo 3)
È l'insieme di organi che consente lo scambio di gas tra il sangue e l'ambiente esterno, in particolare
l'introduzione di ossigeno, indispensabile per il metabolismo aerobio, e l'eliminazione di anidride
carbonica, residuo di molte reazioni chimiche. L'apparato consta di un complesso di canali che
permettono il passaggio di aria; di cavità (nasali e paranasali) in cui l'aria proveniente dall'esterno
viene parzialmente riscaldata e depurata del pulviscolo; di organi parenchimatosi (i polmoni) all'interno
dei quali si verificano gli scambi veri e propri tra gas contenuti nel sangue e gas contenuti nell'aria
inspirata. Nell'espirazione, la laringe può modulare la colonna aerea in transito, consentendo
l'emissione di suoni, in connessione con l'apparato fonatorio. Vie aeree: cavità nasali divise dal setto
nasale, le pareti delle fosse nasali sono rivestite da mucosa di tipo respiratorio, fornita cioè di un
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epitelio vibratile, con ciglia e ghiandole secernenti muco. La faringe: dalle fosse nasali, l'aria passa in
faringe, canale in comune fra gli apparati respiratorio e digerente. Al termine della faringe si trovano
infatti la laringe, anteriormente, e l'esofago, posteriormente. Durante la deglutizione il transito alla
laringe è impedito dall'epiglottide. La laringe è sostenuta da un'impalcatura fibrocartilaginea; è poi
ancorata all'osso ioide da un insieme di membrane fibroelastiche. La laringe è tappezzata di mucosa
respiratoria, che a livello della cartilagine tiroidea si solleva in due pliche per ogni lato: la coppia
superiore è quella delle corde vocali false, semplici recessi; quella inferiore è formata dalle corde
vocali vere. Tra le corde vocali vere si apre la glottide, che è il punto più stretto delle vie aeree superiori.
La trachea e i bronchi principali: dalla cartilagine cricoidea si diparte la trachea, organo posto davanti
all'esofago e costituito da una serie di anelli fibrocartilaginei incompleti sul versante posteriore, e
tenuti insieme da una tunica fibrosa. All'altezza della quarta o quinta vertebra toracica la trachea si
biforca e dà origine ai due bronchi principali. Polmoni Sono due organi parenchimatosi, contenuti
nella cavità toracica, divisi da uno spazio, il mediastino, che ospita esofago, trachea e cuore. La base
di ciascun polmone appoggia sul diaframma; la faccia ricurva laterale entra in rapporto con le coste;
la faccia centrale è appunto in rapporto col mediastino, e su di essa si trova l'ilo polmonare, ossia il
punto di ingresso dei vasi e dei bronchi principali. Il polmone destro è più grande del sinistro: infatti
a sinistra la cavità toracica ospita anche il cuore. Il polmone destro è distinto in tre lobi, quello sinistro
in due, più una lingula polmonare. I lobi sono separati da fenditure, dette scissure. I polmoni dopo la
nascita possiedono un elevato contenuto di aria, tanto da galleggiare sull'acqua. L'aria è contenuta
negli alveoli, piccolissimi spazi delimitati da sottili lamine di epitelio, nel cui interstizio corrono i vasi
capillari che si dipartono dalle ultime diramazioni delle arterie polmonari. Negli alveoli l'aria respirata
è separata dal sangue solo dallo spessore delle pareti capillari e delle cellule dell'epitelio polmonare,
cosa che facilita gli scambi gassosi tra i due compartimenti. La pleura è una membrana sierosa, che
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Corsi M assaggio
avvolge ciascun polmone ed è formata da due foglietti: uno viscerale, che riveste il polmone in ogni
suo lobo, e uno parietale, che riveste invece la parete interna della gabbia toracica. La cavità virtuale
(cavità pleurica) compresa fra i due foglietti contiene un liquido chefacilita lo scorrimento del polmone
nel corso della respirazione.
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APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO (stimolare il modulo 1)
L'apparato circolatorio provvede a che in tutti gli organi del corpo umano scorra di continuo una
corrente di sangue e linfa. Esso comprende un organo motore principale, il cuore, che spinge il sangue
nelle arterie, condotti che vanno dal centro alla periferia. Alla periferia si trovano i capillari, la cui
parete permette gli scambi di sostanze nutritizie e rifiuti metabolici; i capillari, raccogliendosi via via
in condotti che dalla periferia vanno verso il centro, danno luogo alle vene. Al ritorno dei liquidi
collaborano anche i vasi del sistema linfatico, che costituiscono un sistema di condutture, separato da
quello sanguigno, che drena i tessuti interstiziali (tra gli organi) e poi convoglia la linfa nel torrente
circolatorio in grossi vasi. Nel complesso, le funzioni dell'apparato circolatorio consistono nel
prelevare dall'apparato digerente i materiali nutritivi (più o meno pronti per la distribuzione agli organi
in altri distretti); favorire gli scambi gassosi tra l'interno e l'esterno del corpo, in particolar modo
nell'apparato respiratorio; raccogliere in periferia i materiali di scarto del metabolismo e "scaricarli"
nell'apparato nefrourinario, deputato alla loro eliminazione. L'apparato circolatorio non solo connette
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Corsi M assaggio
le funzioni di questi tre diversi apparati, ma trasportando il sangue consente anche lo scambio di
messaggi a distanza (ormoni, fattori di attivazione o inibizione ecc.). Apparato cardiovascolare Nella
specie umana si ha un dispositivo a doppia circolazione: si tratta di due anelli circolatori distinti,
ambedue facenti capo al cuore, denominati piccola circolazione e grande circolazione. La piccola
circolazione si attua solo nei polmoni e praticamente ha l'unico importantissimo compito di provvedere
alla riossigenazione del sangue (scambi respiratori). La grande circolazione svolge in pratica tutte le
altre funzioni già citate.
Cuore.
Tanto la piccola quanto la grande circolazione fanno capo al cuore, organo muscolare che consta di
quattro cavità: gli atri (destro e sinistro) e i ventricoli (destro e sinistro), che comunicano fra loro, a
due a due, grazie a un dispositivo valvolare (valvole atrioventricolari) che in condizioni normali limita
il flusso sanguigno nel solo senso atrio-ventricolo. Si può quindi parlare di una sezione venosa destra
del cuore e di una arteriosa sinistra. Valvole (valvole semilunari) sono interposte anche tra il ventricolo
destro e l'arteria polmonare, tra il ventricolo sinistro e l'aorta. All'irrorazione del cuore provvedono le
arterie coronariche, che originano dall'aorta. L'attività cardiaca è regolata in parte dall'esterno, mediante
l'intervento del sistema nervoso periferico, che però si limita a modularne intensità, forza e frequenza
di contrazione (aumentandole il sistema simpatico, diminuendole quello parasimpatico), in parte da
fattori intrinseci dipendenti dalla autoeccitabilità delle fibrocellule di tessuto miocardico specializzato.
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Corsi M assaggio
SISTEMA LINFATICO (stimolare il modulo 2)
Comprende strutture comuni sia all'apparato circolatorio che a quello emopoietico (per questo si parla
di sistema). La sua funzione è quella di trasportare la linfa che proviene dai tessuti interstiziali dei
vari organi la cui composizione varia a seconda degli organi. È organizzato in una serie di minuti
canalicoli che si riuniscono formando dotti di diametro crescente, fino a confluire nella vena succlavia
da un lato e nella vena giugulare dall'altro. Lungo il loro decorso tali condotti sono intercalati dai
linfonodi, raggruppati in stazioni linfatiche.
Vasi linfatici.
I canalicoli più piccoli sono costituiti da semplice endotelio; nei condotti di diametro maggiore si
ispessisce anche la parete per l'aggiunta di fibre elastiche e muscolari. I vasi linfatici più grandi sono
provvisti di formazioni valvolari simili a quelle delle vene degli arti inferiori e del tronco. I vasi linfatici
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Corsi M assaggio
degli arti inferiori, del bacino, dei visceri addominali, dopo aver attraversato stazioni linfatiche
superficiali e profonde, giungono ai linfonodi dell'aorta; qui si ha una ampolla detta cisterna del
Pecquet. La linfa si raccoglie poi in un dotto, detto toracico, che sale lungo la colonna vertebrale per
raggiungere un punto tra vena succlavia e giugulare sinistra, dove confluisce anche la linfa proveniente
dalla parte sinistra del torace (tronco bronco-mediastinico), dall'arto superiore sinistro (tronco linfatico
succlavio), dalla metà sinistra del capo (tronco giugulare), mentre la linfa degli stessi settori di destra
è convogliata nel dotto toracico da un dotto unico, il dotto linfatico destro, che si getta nel torrente
circolatorio alla confluenza tra vena succlavia e giugulare sinistra, tra il collo e la spalla.
Linfonodi.
Sono piccoli organi costituiti da un ammasso di tessuto linfatico (o linfoide) avvolto da una capsula
connettivale, da cui si dipartono dei setti (o sepimenti) che ripartiscono gli spazi all'interno del
linfonodo. Alla periferia (zona corticale) del linfonodo si trovano zone in cui è ben rappresentato il
tessuto linfatico (noduli o follicoli linfatici) in cui si riproducono i linfociti; più al centro, nella
cosiddetta zona midollare, il tessuto linfatico è più diffuso. La zona corticale è circondata da uno
spazio (seno linfatico) in cui circola la linfa che arriva dai canalicoli linfatici; tale liquido decorre in
canali endoteliali interni al linfonodo verso il centro della zona midollare, da cui si originano i vasi
linfatici efferenti.
Milza.
La milza è un organo per un verso emopoietico (nei suoi follicoli linfatici si riproducono linfociti B e
T, che formano la cosiddetta polpa bianca), e per l'altro emocateretico, provvedendo alla distruzione
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Corsi M assaggio
(emolisi) dei globuli rossi invecchiati o danneggiati, tramite le cellule del suo tessuto reticoloistiocitario
(macrofagi). Inoltre la milza funge da serbatoio di sangue, che rallenta la sua progressione nelle lacune
della polpa rossa della milza stessa. La milza si trova nell'ipocondrio sinistro, completamente avvolta
da peritoneo e da una capsula fibroelastica.
Midollo osseo.
Si tratta di un tessuto che non ha forma propria e che è ospite della sostanza spugnosa delle ossa lunghe
e delle ossa piatte (in particolare di quella delle coste, dello sterno, delle ossa del bacino, delle scapole,
del cranio e delle estremità dell'omero e del femore). Il midollo osseo funzionante è detto midollo
rosso, distinto da quello giallo, o grasso, ormai non più attivo. Il midollo osseo è molto attivo dal
punto di vista emopoietico nell'infanzia e nella fase di crescita adolescenziale, ma a partire dai quindici
anni tende progressivamente a ridurre la propria capacità produttiva.
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Corsi M assaggio
APPARATO DIGERENTE (stimolare il modulo 2 e modulo 3)
L'apparato digerente provvede alla digestione e all'assimilazione di cibi e bevande, assolve cioè a
funzioni nutritive. Il nome sottolinea l'importanza della digestione dei nutrienti, quell'insieme di
processi che consentono la scomposizione degli alimenti introdotti in sostanze veicolabili dal sangue
e utilizzabili dalle cellule nei diversi tessuti.
La porzione principale di questo apparato è l'intestino, che si presenta come un lungo tubo.
Cavità orale.
La cavità orale è delimitata dalle arcate dentarie; dal palato che la separa dalle fosse nasali; dal
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Corsi M assaggio
pavimento della bocca, costituito da un solo muscolo, il miloioideo; ospita un organo muscoloso, la
lingua, importante per il senso del gusto, che si inserisce sull'osso ioide. Tutta la cavità orale è rivestita
di mucosa. Un ruolo importante è svolto dai denti. Le pareti della cavità orale, costituite dalle guance,
contraendosi favoriscono la progressione del bolo verso la faringe. La cavità è mantenuta umida da
cellule che producono muco e dalle ghiandole salivari che producono la saliva. Nella saliva sono
contenuti enzimi digestivi come la ptialina, importante per l'azione che esercita sugli amidi; e inoltre
il lisozima, un enzima ad attività antibatterica.
Le parotidi, che sono le ghiandole salivari più grandi, si trovano dietro i rami montanti della
mandibola. Le sottomandibolari si trovano sotto la lingua nello spessore del pavimento orale.
Le sottolinguali sono le ghiandole salivari più piccole e si trovano nel pavimento della bocca.
Faringe.
È un organo in comune tra apparato digerente e apparato respiratorio, e possiede pareti muscolari che
facilitano la progressione del bolo alimentare. Se si eccettua la zona di contatto con le cavità nasali, è
rivestita di mucosa simile a quella orale.
Esofago.
È la continuazione del canale digerente, dopo la faringe. È un organo tubolare che percorre il
mediastino, dietro la trachea e davanti all'aorta, e che, dopo aver attraversato il diaframma (hiatus
esofageo), sbocca nello stomaco.
Stomaco.
È il primo tratto di intestino addominale, che il cardias separa dall'esofago. Ha una tipica forma a
bisaccia, con una grossa curvatura convessa a sinistra, e una piccola curvatura concava a destra.
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Corsi M assaggio
Duodeno.
Dopo lo stomaco, l'apparato digerente riprende la forma di tubo. Il duodeno si trova dietro il peritoneo,
è disposto a C e forma un'ansa in cui si adagia la testa del pancreas.
Intestino tenue.
L'intestino tenue è detto anche intestino mesenterico, perché avvolto dal peritoneo e collegato alla
parete posteriore dell'addome da una plicatura sierosa della stessa, il mesentere. Comprende due tratti:
il digiuno e l'ileo. I villi intestinali sono estroflessioni della mucosa. La loro presenza moltiplica la
superficie di contatto con il materiale contenuto nel canale digerente e disponibile per l'assorbimento
dei nutrienti.
Intestino crasso.
Il primo tratto di intestino crasso è costituito dal colon, suddiviso in cinque regioni: colon ascendente,
colon trasverso, colon discendente , colon sigma (o colon sigmoideo) e colon retto. L'inizio del colon
è detto intestino cieco, e da esso prende origine l'appendice vermiforme (o appendice cecale).
Intestino retto.
È l'ultimo tratto del canale digerente e verso la fine presenta un insieme di fibre muscolari lisce che
formano lo sfintere interno o involontario, mentre sull'orifizio cutaneo esterno, l'ano, vi sono fibre
muscolari striate che costituiscono lo sfintere esterno volontario.
Fegato.
Situato nell'ipocondrio destro, il fegato è la ghiandola più grande dell'intero organismo, e può essere
considerato il laboratorio principale del metabolismo corporeo con più di 760 funzioni.
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Corsi M assaggio
Il fegato è diviso in un lobo destro e in un lobo sinistro dal solco anteroposteriore visibile sulla faccia
superiore dell'organo.
Pancreas.
È l'altra grossa ghiandola extraintestinale, che fa parte dell'apparato digerente almeno per la sua
componente esocrina: secerne infatti molti enzimi digestivi. Il pancreas si trova in posizione
retroperitoneale (cioè il peritoneo gli passa davanti e non lo riveste) ed è separato dallo stomaco, che
gli sta davanti, dalla cavità virtuale detta retrocavità degli epiploon. È grossolanamente suddivisibile
in una testa che a destra si adagia nella "C" duodenale, un corpo e una coda, costituita dall'estremità
sinistra che raggiunge la milza. Le secrezioni pancreatiche si riversano nell'intestino percorrendo il
dotto di Santorini e il dotto di Wirsung, infine sfociano alla papilla di Vater nel duodeno. Nel corpo e
nella coda, soprattutto, sono rappresentate in gran numero le isole di Langherans, che fanno parte del
pancreas endocrino, il quale appartiene al sistema endocrino.
Peritoneo.
È la membrana sierosa composta da mesotelio che avvolge quasi tutto il canale digerente e tappezza
la cavità addominale. Il peritoneo riflettendosi sugli organi addominali forma i mesi, ossia le pliche
in cui decorrono i vasi e i nervi a quelli destinati.
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Corsi M assaggio
APPARATO URO-GENITALE (stimolare il modulo 3 e modulo 3)
Apparato urinario è costituito dai reni, ureteri, vescica e uretra.
Svolge diverse funzioni:
• elimina i prodotti organici di scarto specialmente i rifiuti azotati come l'urea e l'acido urico
• regola la concentrazione plasmatica di sodio, potassio, cloro, calcio ed altri ioni che vengono
eliminati con le urine
• regola la volemia e la pressione arteriosa attraverso il controllo dell'acqua persa con le urine, la
liberazione di ormoni come l'eritropoietina (che stimola la produzione di globuli rossi) e la liberazione
della renina
• contribuisce alla regolarizzazione del pH ematico
• conserva nutrienti preziosi, come il glucosio e gli amminoacidi, che non vengono eliminati con le urine
• collabora con il fegato nell'opera di disintossicazione dai veleni
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Corsi M assaggio
Reni.
Ciascun rene ha la forma di un fagiolo americano, con una parte depressa, detta ilo, situata in
corrispondenza del margine mediale. Il rene dell'adulto è lungo circa 10-14 cm, largo 5-7 cm, presenta
uno spessore di 4-5 cm e ha un peso di circa 150 grammi.
Urteteri.
L’uretere è un condotto che collega la pelvi renale con la vescica urinaria, ove vi termina con il meato,
od urifizio, ureterale. Nell’uomo esistono due ureteri, simmetrici tra loro, uno per ogni rene.
La funzione dell’uretere è quella di convogliare l’urina, prodotta continuamente dal rene, all’interno
della vescica.
Vescica.
L'urina prodotta dai reni viene convogliata attraverso due condotti chiamati ureteri verso la vescica.
Quest'organo, che è in sostanza una sacca vuota costituita in maggior parte da tessuto muscolare, si
dimostra assai permissivo grazie all'elasticità della sua parete. La vescica è in grado infatti di adattarsi
al riempimento continuo e progressivo da parte dell'urina. Progressivamente la vescica si espande
mantenendo al suo interno una pressione sempre molto bassa. Contemporaneamente una barriera cerca
di opporsi come una diga alla spinta crescente dell'urina che si va accumulando in vescica. Questa
barriera è costituita dall'uretra, il canale che si estende dalla base della vescica all'esterno.
Uretra.
Condotto impari e mediano, a parete muscolomembranosa, che costituisce la porzione terminale delle
vie urinarie attraverso l’u. vengono emesse all’esterno le urine e, nel maschio, anche lo sperma.
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Corsi M assaggio
L’u. inizia a livello della vescica. Nella femmina ha una lunghezza di 3-4 cm, decorre davanti alla
vagina e parallelamente alla stessa, e si apre all’esterno con un orifizio (meato urinario) situato nel
vestibolo della vagina, alla sommità di una piccola sporgenza detta papilla uretrale. La sua parete
comprende uno strato interno mucoso e uno esterno muscolare. Nel maschio invece l’u. è lunga 18
cm ca la sua prima porzione, di 3 cm ca., decorre verticalmente ed è compresa nell’interno della prostata.
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Corsi M assaggio
APPARATO GENITALE MASCHILE
Le gonadi sono rappresentate dai testicoli (o didimi), in posizione extraddominale, avvolti ognuno
dalla membrana vaginale del testicolo e contenuti nella borsa scrotale.
Sul margine posteriore del testicolo si trova l'epididimo, dalla cui coda inferiore prende origine il dotto
deferente, che risale il canale inguinale, attraversa la prostata e sbocca nell'uretra.
I testicoli sono rivestiti da una tonaca fibrosa, detta albuginea, dalla quale si originano i setti che vanno
a suddividere il didimo in logge, ove si stipano i tubuli seminiferi, i quali comprendono cellule
progenitrici degli spermatozoi e cellule destinate al nutrimento degli stessi.
Le vie spermatiche. Ogni tubulo termina con un canalicolo collegato con una strutturadetta rete testis,
da cui si originano una dozzina di canali che poi confluiscono nel dotto deferente, che porta verso il
canale uretrale il liquido seminale.
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Corsi M assaggio
Prima di giungere nei pressi della vescica, il dotto deferente riceve anche il liquido delle vescicole
seminali, formate da piccoli canali contorti. Da lì i dotti prendono il nome di dotti eiaculatori.
La prostata è un organo muscolo-ghiandolare che avvolge il primo tratto dell'uretra, nella quale
durante l'eiaculazione riversa le secrezioni delle sue ghiandole.
Il pene è un organo erettile, che varia di dimensione (da pene flaccido a pene eretto) in conseguenza
dello stato di ripienezza dei corpi cavernosi, organi vascolari che originano dalle branche dell'ischio
e si accollano all'uretra peniena. Il pene consta di una radice, di un corpo o parte libera, e termina nel
glande (al cui apice si apre l'uretra), ricoperto dal prepuzio fissato a esso dal frenulo, laddove si trova
il solco balanoprepuziale, che separa corpo e glande.
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Corsi M assaggio
APPARATO GENITALE FEMMINILE
Le gonadi sono rappresentate nella donna dalle ovaie poste nella piccola pelvi e collegate all'utero
dal legamento utero-ovarico.
Le tube uterine (o tube di Falloppio) sono due condotti che collegano l'ovaio all'utero.
L'utero è posto al centro della pelvi, quasi del tutto avvolto da peritoneo, e consta di un fondo ai cui
lati si innestano le tube, di un corpo, in genere lievemente flesso in avanti e appoggiato sulla vescica,
e di un collo che si infigge nel pavimento pelvico, sporgendo in vagina con la cervice. L'utero è un
organo mobile: pur restando in sede, può variare l'orientamento in conseguenza di numerosi fattori
(per esempio, l'età, il numero di gravidanze, la stazione eretta o supina ecc.).
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Corsi M assaggio
La parete dell'utero è il proseguimento di quella tubarica, ma lo spessore risulta enormemente
aumentato, specie nella tonaca muscolare (miometrio). Il rivestimentointerno varia d'aspetto durante
il ciclo mestruale: infatti l'endometrio va incontro ad accrescimento e sfaldamento ciclici, se non
interviene una gravidanza.
La vagina è un canale il cui lume è virtuale; le sue pareti sono normalmente accollate l'una all'altra,
ma si distendono durante il coito e nel corso del parto. Accoglie il collo dell'utero (i recessi circostanti
sono detti fornici) e si apre all'esterno nel vestibolo della vulva. L'orifizio ha diverse conformazioni,
e può essere chiuso o meno dall'imene, secondo conformazioni individuali che prescindono dai rapporti
sessuali avuti.
La vulva è un rilievo che occupa lo spazio compreso tra la sinfisi pubica e l'orifizio anale. Comprende
il monte di Venere, le grandi labbra e le piccole labbra, separate tra loro da un solco abbastanza
netto. La faccia interna delle piccole labbra prosegue nel vestibolo della vagina; a livello della
commessura tra le piccole labbra, all'interno delle grandi labbra, si trova la clitoride, organo erettile.
Alla mucosa del vestibolo sono invece annesse formazioni ghiandolari, e in particolare le ghiandole
di Bartolini.
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SISTEMA NERVOSO (stimolare il modulo 5)
Il sistema nervoso dell'uomo si compone di due parti: sistema nervoso centrale e sistema nervoso
periferico. Il sistema nervoso centrale è costituito dall'encefalo (racchiuso nella scatola cranica) e dal
midollo spinale (racchiuso nel canale vertebrale all'interno della colonna vertebrale) ed è formato
principalmente da neuroni associativi. Il suo compito è di identificare, interpretare e integrare gli
impulsi che arrivano dai neuroni sensoriali, generare una risposta adeguata e trasmetterla ai neuroni
efferenti. È anche la sede dove si generano i ricordi e i pensieri.
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Corsi M assaggio
Encefalo.
L'encefalo è formato dal cervello propriamente detto, che avvolge al centro (proseguendo verso il
basso della sua sezione) il corpo calloso, il talamo e l'ipotalamo, che si prolunga nell'ipofisi. Il cervello
è diviso in due emisferi cerebrali, fisicamente collegati tra loro dalcorpo calloso. La superficie del
cervello (corteccia cerebrale) costituisce la sostanza grigia (composta da corpi cellulari), che riveste
la sostanza bianca (formata da fibre nervose mieliniche). La corteccia cerebrale è ripiegata in
circonvoluzioni che ne aumentano la superficie. Secondo la funzione che svolge, la corteccia cerebrale
si divide in sensoriale, motoria e associativa:
le aree della corteccia sensoriale ricevono le vie nervose che conducono stimoli provenienti da tutto
il corpo; le aree della corteccia motoria sono quelle da cui partono impulsi motori; le aree della
corteccia associativa servono a integrare le diverse sensazioni, alla loro memorizzazione e alla
costituzione del complesso processo della coscienza (ideazione, volontà, consapevolezza, capacità di
giudizio).
Il talamo integra e coordina gli impulsi nervosi che percorrono le fibre che collegano gli emisferi
cerebrali con il midollo spinale.
L'ipotalamo è preposto al controllo e all'integrazione di alcune tra le più importanti funzioni somatiche
e viscerali: tra queste, la regolazione della temperatura corporea, la correlazione tra respirazione e
attività cardiaca, e tra ricambio idro-salino e permeabilità capillare, il ciclo sonno-veglia, i meccanismi
della fame e della sete, i meccanismi ormonali.
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Corsi M assaggio
L'encefalo si prolunga nel tronco encefalico: formato dal mesencefalo, dal ponte e dal midollo
allungato (o bulbo), contiene i fasci delle fibre nervose che collegano l'encefalo al resto dell'organismo
per mezzo del midollo spinale. Il tronco encefalico contiene anche i corpi di alcune cellule nervose
preposte all'innervazione del volto e della testa. Inoltre, è la sede dei centri che controllano la
respirazione, la frequenza cardiaca, il ciclo sonno-veglia. Dal tronco encefalico emergono 12 paia di
nervi cranici, che presiedono alle attività somatiche e viscerali della testa, del collo e dei visceri toracici
e addominali. Inoltre, il tronco cerebrale integra e coordina gli impulsi motori volontari e involontari.
Fissato alla parte posteriore del tronco encefalico è il cervelletto, un organo cerebrale distinto che
controlla principalmente l'equilibrio e la coordinazione dei movimenti.
Midollo spinale.
Il midollo spinale costituisce una via di transito per gli impulsi sensoriali dalla periferia verso
l'encefalo, e per gli impulsi motori dall'encefalo verso la periferia. Dal midollo spinale emergono
31 paia di nervi spinali, ognuno provvisto di due radici: una dorsale, contenente fibre sensoriali, e una
ventrale con fibre motorie. Nel midollo spinale si trova anche un discreto numero di neuroni associativi
che si connettono mediante sinapsi con neuroni motori e con assoni che risalgono al cervello.
Sistema nervoso periferico.
Il sistema nervoso periferico è costituito dai nervi efferenti o afferenti che collegano il sistema nervoso
centrale con gli organi recettori e gli organi effettori. Le sue funzioni sono di conduzione e non di
elaborazione dei segnali: questi sono trasportati dal midollo spinale verso gli organi periferici
(innervazione efferente) e viceversa (innervazione afferente). Dal punto di vista funzionale, il sistema
nervoso periferico è divisibile in:
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• somatico, che agisce sulla muscolatura volontaria;
• vegetativo, o autonomo, che controlla la muscolatura involontaria e le ghiandole.
A sua volta viene suddiviso in simpatico e parasimpatico; entrambi innervano gli stessi organi, ma
producono effetti opposti: il simpatico prepara il corpo a situazioni d'emergenza (accelera il battito
cardiaco e la frequenza respiratoria, provoca vasocostrizione, mobilita le riserve di glicogeno nel
fegato); il parasimpatico produce l'effetto opposto (rallenta il battito cardiaco, induce vasodilatazione
e stimola l'attività dell'apparato digerente).
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SISTEMA ENDOCRINO (stimolare il sistema ghiandolare sulle dita)
È composto di diversi organi con una stessa funzione comune: regolare, mediante messaggi a distanza
di tipo ormonale, diverse funzioni corporee. Gli ormoni arrivano nella loro sede d'azione tramite il
torrente circolatorio: caratteristica comune a tutti gli organi endocrini è infatti di essere provvisti di
una ricca rete vascolare in cui riversare i propri secreti.
I componenti del sistema endocrino possono avere organizzazione differente: vi sono organi
caratteristici (per esempio, ipofisi, tiroide, surrene, ovaio, testicolo), ma anche singole cellule o
masserelle cellulari disperse, ospitate in seno ad altri organi (per esempio, cellule di Langerhans).
Si può in sostanzaparlare di organi endocrini, di tessuti endocrini, di cellule endocrine. Molti parlano
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Corsi M assaggio
di sistema neuroendocrino, in riferimento alla possibilità del tessuto nervoso di produrre sia mediatori
chimici, sia sostanze che agiscono a distanza maggiore (per esempio, ormoni della neuroipofisi), come
pure alla capacità di tessuti endocrini di produrre sostanze identiche a quelle prodotte da cellule nervose
(è il caso dell'adrenalina e della noradrenalina).
Nel sistema endocrino non si può parlare di continuità anatomica, però esiste una continuità
funzionale; infatti spesso gli ormoni interagiscono con quelli prodotti da un altro organo, tessuto o
cellule endocrini.
I principali organi endocrini sono: l'ipofisi, la tiroide, il timo, le paratiroidi, il pancreas endocrino
(cellule alfa e beta, cellule delta), i surreni, le gonadi (ovaio e testicolo).
Ipofisi.
Piccolo organo situato nella sella turcica dell'osso sfenoide, è collegato all'ipotalamo mediante un
peduncolo e si divide in due parti, adenoipofisi e neuroipofisi. Quest'ultima non è che la sede in cui
gli ormoni (ADH, o ormone antidiuretico, e ossitocina), prodotti da nuclei dell'ipotalamo, vengono
immessi in circolo. L'adenoipofisi invece è composta di cordoni epiteliali e di reti capillari sinusoidali.
Le varie cellule producono ormoni differenti.
La produzione degli ormoni ipofisari è regolata dall'ipotalamo, che secerne fattori stimolanti la loro
produzione e quella di ormoni prodotti dagli organi bersaglio.
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Timo.
Organo situato nel mediastino anteriore, regola nella vita fetale e nell'infanzia l'attività immunitaria,
secondo processi di tipo endocrino. Alla pubertà il timo inizia a regredire, finché nell'età adulta non
ne restano che residui.
Tiroide.
Composta da due lobi situati a cavallo del canale formato da laringe e trachea e uniti da un istmo, la
tiroide può presentare anche un prolungamento centrale: la piramide di Morgagni. Mostra
un'organizzazione a follicoli in cui si trovano cellule tiroidee destinate a produrre gli ormoni tiroidei
(T3, T4, rT3), stimolate dall'ormone ipofisario TSH; cellule 'C' che invece producono calcitonina in
rapporto alla concentrazione del calcio nel sangue, senza dipendere dall'ipofisi, caso mai in opposizione
all'attività dell'ormone paratiroideo.
Paratiroidi.
Sono quattro piccole formazioni costituite da cellule epiteliali secernenti e capillari sinusoidi, affondate
in seno ai lobi tiroidei (faccia posteriore). Producono il paratormone, che favorisce la liberazione di
calcio dalle ossa, innalzandone il livello ematico, e l'escrezione urinaria di fosforo. L'azione è quindi
diretta a controllare l'ossificazione scheletrica e l'eccitabilità muscolare (influenzata dallo ione calcio).
Pancreas endocrino.
Le parti del pancreas che hanno funzione endocrina sono le cellule alfa e beta delle isole di Langerhans,
e le cellule delta. Le cellule alfa producono l'insulina e le cellule beta il glucagone, importanti fattori
di regolazione della concentrazione ematica di glucosio. Le cellule delta invece esercitano un ruolo
di controllo degli equilibri tra insulina e glucagone.
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Surrene.
Le due ghiandole surrenali (o surreni), sono appoggiate sul polo superiore di ciascun rene.
Comprendono una capsula, una zona corticale e una zona midollare e producono principalmente
cortisolo e adrenalina.
Gonadi.
Sono costituite dall'ovaio nella femmina, e dal testicolo nel maschio. L'ovaio partecipa alla
determinazione dei caratteri sessuali femminili. Le cellule interstiziali del testicolo sono invece
deputate alla produzione di testosterone, responsabile dei caratteri sessuali maschili; nel testicolo
vengono prodotti e maturano gli spermatozoi.
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ORGANI DI SENSO (stimolare tutti i moduli)
I cinque organi percettivi che ci permettono di prendere contatto con l'ambiente esterno: vista, udito,
olfatto, tatto e gusto. Questi ci danno la facoltà di sentire, di ricevere impressioni da stimoli esterni e
interni; sensibilità: tutti gli animali sono dotati di senso.
In particolare, ciascuna delle funzioni, dette organi di senso, o formazioni (cellule, organi, apparati)
che provvedono alla raccolta e trasmissione degli stimoli esterni e interni; comprendono le terminazioni
nervose della pelle e delle mucose (per la sensibilità tattile, termica e dolorifica), dei muscoli (per la
sensibilità muscolare), dei nervi sensitivi o sensoriali degli organi della vista (coni e bastoncelli della
retina), dell'udito (cellule auditive), dell'olfatto (cellule olfattive), del gusto (cellule gustative).
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ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE
Questa articolazione è composta dalla congiunzione della testa del condilo mandibolare e la fossa
dell'osso “temporale“. Fra queste due superfici articolari si interpone un menisco fibrocartilagineo.
A volte questa articolazione (l'unica mobile del cranio) può dare dolori dovuti a infiammazione e può
anche bloccarsi (sub-lussazione mandibolare).
Nel piede questa zona, qualora dovesse essere sotto stress (tipico il rumore di “clock“ nell'aprire e
chiudere la bocca) può manifestarsi dando l'angolo delle unghie degli alluci di colore molto scuro
(come se la persona avesse preso un “pestone al dito”) oppure si manifesta con micosi agli angoli
dell'unghia del dito alluce. Ovviamente l'articolazione della mandibola sinistra la ritroveremo sul piede
sinistro e articolazione mandibolare destra sul piede destro.
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Queste zone nel piede sono solo di rilevazione e non di stimolazione.
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TRIGEMINO
Il nervo trigemino è il più voluminoso dei 12 nervi cranici, è il responsabile della maggior parte delle
afferenze sensoriali del viso, del cuoio capelluto del globo oculare, della congiuntiva, delle ghiandole
lacrimali, del padiglione auricolare, del canale uditivo esterno, della cavità nasale, della cavità orale,
dei denti, dell’articolazione temporomandibolare, della rinofaringe, delle membrane meningee, della
fossa craniale anteriore e mediana, della parte superiore del tentorio del cervelletto. Riceve afferenze
propriocettive dai muscoli masticatori (massetere, temporale e pterigoidei), dai muscoli oculomotori
esterni e dai muscoli mimici (dell’espressione facciale). Fornisce l’innervazione motoria ai muscoli
masticatori, miloioideo ventre anteriore del digastrico, tensore del velo palatino e del timpano.
Anatomicamente si divide in tre branche (detti rami) principali: oftalmica, mascellare e mandibolare.
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Corsi M assaggio
Questa è una zona sia di rilevazione che stimolazione. Solitamente si presenta
con una callosità o rossore o forte secchezza circoscritta.
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Corsi M assaggio
TONSILLE
Le Tonsille sono due organi linfatici situati nell'orofaringe e, insieme alle adenoidi e alla tonsilla
linguale, costituiscono le strutture del sistema immunitario a difesa delle vie aeree superiori. Esse
svolgono un importante ruolo nel processo di maturazione del sistema immunitario dei bambini,
permettendo all'organismo di confrontarsi con gli stimoli antigenici dell'ambiente (dato il loro diretto
contatto con l'esterno) per favorire la produzione di anticorpi.
La tonsillite è determinata da una infezione virale o batterica delle tonsille ed è caratterizzata da mal
di gola e febbre. In caso di tonsilliti ripetute, le tonsille non solo vengono meno al compito che
abitualmente svolgono ma, in determinate situazioni, possono costituire una fonte di infezioni anche gravi.
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Corsi M assaggio
Queste zone sono prevalentemente zone di rilevazione anche se qualora ci fosse
il bisogno è molto efficacie la stimolazione se pur spesso dolorosa.
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DENTI
La dentatura dell'essere umano in fase adulta è composta da 32 DENTI. Questi si dividono in 16
nell'arcata superiore (mascella) e 16 nell'arcata inferiore (mandibola) e sono costituiti da:
• 4 incisivi centrali
• 4 incisivi laterali
• 4 canini
• 8 premolari
• 12 molari
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Corsi M assaggio
I DENTI rifless nei piedi
Queste zone sono prevalentemente zone di “rilevazione”. Spesso per una stortura di un dente possiamo
trovare la zona corrispondente con una leggera callosità. Anche laddove ci fosse la presenza di impianti
dentali con particolare sovraccarico masticatorio, si può notare la presenza di queste callosità o forte
secchezza nella zona corrispondente del piede.
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Corsi M assaggio
SENO
Il seno è un organo composto da:
• Ghiandola mammaria formata da lobuli che producono il latte
• Dotti, detti galattofori che trasportano il latte e che confluiscono e si aprono all’esterno in prossimità
del capezzolo, posto al centro di un’area più scura detta areola mammaria.
• Tessuto Adiposo (circa l’80%) e Tessuto Connettivo
• Pelle all’esterno
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Corsi M assaggio
Questa zona si lavora per le problematiche riguardanti il seno come dolori, tensioni, fastidi vari. Non
si lavora in caso di tumore al seno, sia che sia sospetto o accertato.
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Corsi M assaggio
PRENDIAMO IN ESAME I PIEDI
COLORITO: il piede può presentarsi di colore Rosso acceso (sedare il punto del CUORE e della
TIROIDE); può presentarsi di colore Giallo (stimolare STOMACO, MILZA, PANCREAS, E
CINGOLI LINFATICI), “Bluastro tendente al nero“ (segno di cattiva circolazione) quindi stimolare
tutto il piede in particolare i RENI per la riattivazione dell'energia e il punto del Cuore per la
circolazione. Il piede dovrebbe essere di colore Roseo, sempre !!!!
TEMPERATURA: il piede se troppo caldo indica un sovraccarico del Fegato e quindi va stimolato
(il fegato); se troppo freddo indica la mancanza di energia e quindi stimolare Reni e Cuore.
ASPETTO GENERALE: se è troppo secco indica una mancanza di energia dei POLMONI e quindi
vanno stimolati, se è umido e maleodorante, stimolare tutto il modulo 2 (ovvero STOMACO, MILZA,
PANCREAS, CINGOLI LINFATICI) e stimolare bene il punto del FEGATO per lo smaltimento di
tossine. Se il piede inizia a bagnarsi copiosamente durante la stimolazione lavorare bene la zona dei
RENI e sedare le SURRENI.
CONSISTENZA: se troppo duro il piede significa che il corpo è contratto quindi stimolare bene il
Fegato; se si presenta vuoto (spugnoso), stimolare bene i Reni in quanto significa che la persona è
con pochissime energie.
PRESENZA DI CALLOSITA' e di CALLI: stimolare la callosità per allentare la tensione. Stimolare
il callo per allentare la tensione più specifica.
PRESENZA DI VERRUCHE: stimolare tutta la zona dove si trova la verruca e la MILZA per alzare
le difese immunitarie.
PRESENZA DI TAGLI: stimolare la zona con i tagli (esempio bordo tallone) e in più stimolare la
zona riflessa della VESCICA URINARIA.
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Corsi M assaggio
DOLORE ALLA DIGITO PRESSIONE DI UNA DETERMINATA ZONA RIFLESSA: indica
una alterazione della funzionalità di quell'organo. Non significa che non funziona l'organo in questione
ma che in quel momento c'è una tensione che ne limita il funzionamento. Esempio dolore alla digitopressione nella zona dell'utero (nel piede) significa che questo si trova in tensione e può dare ad
esempio dolori mestruali e altri piccoli disturbi.
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Corsi M assaggio
1° dito = tensione alle vertebre cervicali e muscoli del collo (la stortura di questo dito è indice di dolore
o debolezza o formicolio alle spalle)
2° dito = tensione alle vertebre dorsali (è indice di debolezza o formicolio o dolore alle braccia)
3° dito = tensione alle vertebre lombari (è indice di debolezza o dolore da sforzo alle ginocchia)
4° dito = tensione alle vertebre sacrali (è indice di debolezza o formicolio o iper sviluppo delle cosce)
5° dito = tensione al coccige (è indice di tensione alle anche)
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Corsi M assaggio
Riflessologia EMOZIONALE:
CALLI O ARROSSAMAMENTI sul dorso delle dita del piede:
1° dito (collegato con l'emozione GIOIA): tiroide
2° dito (collegato con l'emozione PREOCCUPAZIONE): stomaco - milza pancreas
3° dito (collegato con l'emozione TRISTEZZA): polmone - grosso intest. ovaie/testicoli
4° dito (collegato con l'emozione RABBIA): fegato e vescica biliare
5° dito (collegato con l'emozione PAURA): rene - vescica (vedi mappa del piede)
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Corsi M assaggio
SPAZIO TRA UN DITO E L'ALTRO del piede
Le dita si dovrebbero toccare l'una con l'altra. Tutte.
Spazio tra 1° e 2° dito = tensione del collo.
Spazio tra 2° e 3° dito = tensione della zona alta della schiena (dorsali).
Spazio tra 3° e 4° dito = tensione della zona lombare (della schiena).
Spazio tra 4° e 5° dito = tensione della zona sacrale (della schiena).
Tutte le dita che non si toccano una con l'altra = tensione di tutta la schiena.
A livello psicosomatico questo tipo di piede appartiene a persone molto diffidenti, non si lasciano mai
andare nella vita e questo loro atteggiamento mentale ne crea una tensione continua di tutto il sistema
nervoso periferico (che si trova nella colonna vertebrale).
Stimolare quindi tutta la colonna vertebrale nel piede.
1° dito = iper produttività dell' IPOFISI
2° dito = iper produttività del PANCREAS
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Corsi M assaggio
3° dito = iper produttività delle OVAIE/TESTICOLI
4° dito = iper produttività del FEGATO
5° dito = iper produttività delle SURRENI
Stimolare la zona del polpastrello che presenta la callosità con il retro di una matita o di una penna
Bic (sono zone molto dolorose quindi non esagerare).
UNGHIE: verificare quale unghia è più inspessita o rovinata. Potrebbe avere anche un problema di micosi.
A seconda del dito interessato, stimolare tutto il modulo appartenente a quel dito:
Unghia 1° Dito: modulo 1 (cuore - intestino tenue - ipofisi e tiroide)
Unghia 2° Dito: modulo 2 (stomaco - milza- pancreas - cingoli linfatici)
Unghia 3° Dito: modulo 3 (polmoni - grosso intestino - ovaie/testicoli - utero/prostata)
Unghia 4° Dito: modulo 4 (fegato e vescica biliare)
Unghia 5° Dito: modulo 5 (rene - surrene - uretere - vescica)
Quando stimoli tutto il modulo corrispondente, lo fai per rafforzare l'energia di quel modulo [ovvero
la quantità di forza (energia) che ha per lavorare in maniera efficace e non avere quindi piccoli disturbi
legati a quel gruppo di organi].
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Corsi M assaggio
Andrea (33 anni)
1. Spalla dx in tensione (scapolare)
2. Surrene dx in sovraccarico
3. Tensione dx del collo
4. Trigemino in compressione
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Corsi M assaggio
5. Tiroide lato dx
6. Ginocchio
7. Gluteo dx in tensione
8. Tiroide lato sx
9. Tensione sx del collo
10. Tensione lato dx delle dorsali
11. Sovraccarico surrene sx
12. Spalla sx in tensione (scapolare)
13. Ginocchio sx
14. Gluteo sx in tensione
15. Tiroide sx segnata
16. Uretra (vecchia tensione)
17. Mignolo arrossato (scarico energetico)
18. Segnato la zona del polmone sx (emotivo)
19. Segnata la bocca
20. Tiroide (zona energetica)
21. Polmone dx (emotivo)
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Corsi M assaggio
Paolo (57 anni)
1. Rene dx (scarico temporaneo)
2. Fegato (emotivo)
3. Stomaco (emotivo)
4. Stortura dell'ultima parte della falange (tensione alle dorsali)
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Corsi M assaggio
5. Tensione dorsali
6. Stortura ultima parte della falange (tensione dorsali)
7. Stomaco (emotivo)
8. Fegato (emotivo)
9. Rene sx (scarico temporaneo)
10. Spalla dx (articolare)
11. Surrene dx sovraccarico
12. Fegato sovraccarico
13. Tensione denti frontali lato dx
14. Tensione denti frontali lato sx
15. Sovraccarico fegato
16. Sovraccarico surrene sx
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Corsi M assaggio
Monica (32 anni)
1. Spalla dx
2. Tensione plesso solare
3. Sovraccarico surrene dx
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Corsi M assaggio
4. Stortura dorsali (aumento della cifosi)
5. Tensione plesso solare
6. Tensione alle stomaco
7. Tensione allo stomaco
8. Tiroide appena segnata
9. Sovraccarico surrene sx
10. Tensione plesso solare
11. Tensione alla spalla sx (scapolare)
12. Tensione plesso solare
13. Reni in scarico temporaneo
14. Leggera infiammazione delle mucose orali
15. Tensione alle dorsali
16. Leggera infiammazione delle mucose orali
17. Tensione lato dx del collo
18. Scarico del rene dx (temporaneo)
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Corsi M assaggio
Emanuela (56 anni)
1. Sovraccarico surrene dx
2. Tensione sul plesso solare
3. Tensione al collo lato dx
4. Tensione alla stomaco
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Corsi M assaggio
5. Tensione al basso girovita
6. Tensione plesso solare
7. Tensione al collo lato sx
8. Tensione allo stomaco
9. Tensione all'uretra
10. Vescica urinaria in compressione
11. Scarico energetico di vecchia data del rene sx
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Corsi M assaggio
Maria (79 anni)
1. Sovraccarico al surrene dx
2. Tensione nella zona sacro-coccigea
3. Forte tensione al collo lato sx
4. Forte tensione zona dorsale
5. Tensione alla zona lombare
6. Sovraccarico surrene sx
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Corsi M assaggio
Lino (34 anni)
1. Tensione alla spalla
2. Tensione al plesso solare
3. Forte sovraccarico al surrene dx
4. Forte sovraccarico al fegato
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Corsi M assaggio
5. Tensione alla base del cranio
6. Tensione alla tiroide
7. Tensione al plesso solare
8. Sovraccarico del surrene sx
9. Forte tensione alla spalla sx
10. Tensione alle sacrali
11. Tensione ai glutei
12. Tensione alle sacrali
13. Tensione alle lombari
14. Tensione alle dorsali + tensione alla stomaco (emotivo)
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Corsi M assaggio
Livio (52 anni)
1. Tensione alla spalla dx
2. Tensione alle vie respiratorie
3. Sfoghi di tossico dell'intestino crasso ( colon )
4. Tensione alle vie respiratorie
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Corsi M assaggio
5. Tensione alla testa lato sx
6. Tensione ( o stortura) denti canini
7. Tensione ( o stortura ) denti premolari
8. Tensione ( o stortura ) o compressione da impianto dentale ) denti molari.
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Corsi M assaggio
Micaela (40 anni)
1. Forte scarico energetico del rene dx
2. Forte scarico energetico del retto
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152
Corsi M assaggio
Marco (34 anni)
1. Tensione vie respiratorie – plesso solare
2. Forte compressione della vescica urinaria
3. Forte tensione del diaframma
4. Forte compressione della vescica
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Corsi M assaggio
5. Tensione articolazione temporo-mandibolare dx
6. Alterazione dell'equilibrio delle mucose orali
7. Tensione articolazione temporo-mandibolare sx
8. Alterazione dell'equilibrio delle mucose orali
9. Scarico energetico ( temporaneo ) rene dx
10. Forte compressione della vescica urinaria
11. Tensione allo stomaco
12. Compressione della vescica urinaria
13. Segnata la zona della colonna vertebrale dopo pochi passaggi di stimolazione in riflessologia
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