Storia del Tempio di San Benedetto
Nella seconda metà del secolo XV i monaci benedettini pomposiani, decimati dalla malaria e dalle
difficoltà economiche, cominciarono a considerare seriamente la possibilità di lasciare l’Abbazia di
Pomposa, che, sorta nel VI secolo, dal 1008 al 1048 aveva vissuto il suo periodo aureo
raggiungendo il culmine nel XIV secolo, per trasferirsi nella vicina Ferrara, fondando un nuovo
monastero.
3 luglio 1496
Ercole I d’Este ed il Vescovo di Adria posano manibus propiis la prima pietra della nuova abbazia
e inizia la costruzione del Tempio su progetto di Biagio Rossetti, ideatore dell’addizione Erculea,
primo esempio di urbanistica moderna d’Europa.
Il tempio è un’ideale bilancia che ha come altro braccio Piazza Ariostea e come fulcro il Palazzo dei
Diamanti
Una delle sue particolarità sta nel fatto di essere costituito da una croce greca, formata da quattro
volte a botte con perno la cupola, prolungata in una croce latina avente come perno la calotta
schiacciata che dimezza la navata centrale.
Peculiare del progetto architettonico sviluppato da Rossetti è l’applicazione di proporzioni
geometriche predefinite quali quelle della sezione aurea del segmento di retta o della
proporzionalità fra quadrato e semicerchio.
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L’esame della pianta della chiesa attesta quanto sopra: è, infatti, un insieme perfetto di quadrati e
cerchi. Sette grandi cerchi uguali fra loro tratteggiano la navata centrale, l’abside maggiore e le due
absidi di transetto. Venti cerchi più piccoli, anch’essi di uguale diametro, tracciano le navate
laterali, il presbiterio e i due transetti.
Anche la facciata impressiona per la rigorosa armonia formale, frutto della progettazione basata
sulla stessa regola della sezione aurea del segmento di retta.
1497
Inizia la costruzione dei due chiostri del monastero completata nel 1520.
6 luglio 1533
Muore il poeta Ludovico Ariosto, che aveva espresso la volontà di essere sepolto nel Tempio di
S.Benedetto. Provvisoriamente la salma trova sepoltura nell'adiacente chiesetta di S.Marco.
1550
Inizia la costruzione del terzo chiostro, che termina nel 1616.
1553
Il Tempio è finalmente ultimato, con le decorazioni e le affrescature interne ad opera di Gian
Antonio da Chiavenna e Ludovico Settevecchie.
I lavori, iniziati alacremente, furono sospesi per un trentennio e poi ripresi nel 1535 dai fratelli
Tristani
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23 marzo 1563
Il Tempio di San Benedetto è consacrato dall’Arcivescovo di Ravello (Salerno) Ercole Maria
Tombesi, benedettino e membro di una famiglia legata agli estensi.
1572
Ludovico Ariosto trova la sistemazione desiderata nel sepolcro marmoreo che il suo allievo
Agostino Moggi gli erige nella parete di destra del transetto di sinistra del Tempio.
Negli anni successivi il Tempio si arricchisce di numerose opere di importanti autori quali Ippolito
Scarsella detto Scarsellino, Djelaì, Bastianino, Bononi e altri.
Nessuna delle opere si trova attualmente nel Tempio perché nel corso dei secoli sono state vendute,
per far fronte ai continue opere di restauro, o sono andate distrutte. Alcune di esse si trovano nella
Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
1612
Per volontà del pronipote dell’Ariosto, come lui di nome Ludovico, viene eretto al poeta, nella
cappella di destra dell’altare maggiore, un nuovo monumento sepolcrale disegnato da Giovanni
Battista Aleotti e scolpito da Alessandro Nani.
1621
Comincia la costruzione del campanile (metri 57.61) su disegno di Giovanni Battista Aleotti.
L’imponente opera viene completata nel 1646.
29 maggio1769
L’Imperatore Giuseppe II visita il Tempio.
9 marzo e 21 marzo 1782
Il Sommo Pontefice Pio VI nel corso del viaggio alla corte di Vienna sia all’andata che al ritorno
omaggia la città di Ferrara con la sua presenza. Nell’occasione visita anche il Monastero
benedettino, come ricorda la lapide posta sulla controfacciata all’interno del tempio.
23 giugno 1796
L'esercito napoleonico, al comando del generale Roberts, occupa Ferrara.
Tutte le chiese vengono saccheggiate e rapinate di tutte le opere d’arte.
23 marzo 1797
Dopo aver celebrata per l’ultima volta la festa del loro Patriarca i Benedettini abbandonano il
monastero di San Benedetto per non farvi più ritorno.
1798
Con il decreto di soppressione degli ordini religiosi la comunità fu sciolta.
La chiesa viene adibita a servizi di caserma e persino di stalla. Il monastero è adibito a ospedale
militare.
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1801
Il Gen. Miollis, comandante dei francesi che ammirava la poesia dell'Ariosto, provvede a trasferire
la tomba del poeta da San Benedetto nella sede dell'Università (ora biblioteca Ariostea) dove si
trova ancora oggi
18 agosto 1811
Dopo il restauro, affidato all’architetto Antonio Foschini, già autore del teatro comunale di Ferrara,
e il recupero delle opere d’arte, resisi necessari a seguito della presa di possesso delle truppe
napoleoniche, che avevano ridotto la chiesa in magazzino di casermaggio, il Tempio di San
Benedetto viene riaperto al culto «con una solenne cerimonia e grande pompa, alla presenza di tutte
le autorità religiose e civili della città» e assurge a chiesa parrocchiale, in attuazione del Decreto
Governativo del 22 giugno 1805, che ridefinì le parrocchie della città di Ferrara.
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1901
Il parroco mons. Benedetto Pavani, affida al prof. Augusto Pagliarini un nuovo restauro del tempio,
che nel corso degli anni oltre a perdere molte opere d’arte aveva subito un notevole degrado con la
scomparsa e la scoloritura quasi totale delle affrescature. Il restauro, anche con il nuovo pavimento,
disegnato dal prof. Giacomo Diegoli, viene completato nel 1926 e la chiesa di San Benedetto ritorna
a risplendere nella sua luce artistica.
1930
L’ Arcivescovo di Ferrara mons. Ruggero Bovelli affida la parrocchia di San Benedetto ai Salesiani
e domenica 1 novembre 1930 fa il solenne ingresso nel tempio don Michele Gregorio, primo
parroco salesiano, le cui spoglie il 7 novembre 2010 sono ritornate nel tempio, da lui tanto amato, ai
piedi dell’altare di don Bosco.
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28 gennaio 1944
Il Tempio di San Benedetto viene completamente distrutto da un’incursione aerea.
« E’ ormai inutile piangere; dobbiamo ricostruire la nostra chiesa»,così don Gregorio in lacrime si
rivolge ai parrocchiani sgomenti, « e la rifaremo dov’era e com’era», che diventa il suo motto.
5 giugno 1944
Bombardamento dei chiostri benedettini con distruzione di parte dei primi due e completa del terzo,
adibito a distretto militare.
1948
Inizia la ricostruzione della chiesa “dov’era e com’era” grazie anche alla tenacia dell’avv. Natale
Gorini, parlamentare ferrarese, che riesce a convincere i consiglieri comunali, propensi alla
costruzione di una nuova chiesa diversa e più piccola.
I lavori dell’impresa genovese Cementfer avanzano con impegno sotto la direzione dell’ing. Emilio
Faccini.
21 marzo 1954
Dopo l’arrivo nel febbraio del grande crocefisso bronzeo, riproduzione dell’opera seicentesca dello
scultore toscano Pietro Tacca (1577-1640), il Tempio di San Benedetto, ancora incompleto nella
facciata, , è consacrato dal Vescovo di Ferrara Mons.Ruggero Bovelli alla presenza del benedettino
Card. Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano.
4 luglio 1954
Il Tempio, completato, viene inaugurato ufficialmente alla presenza del sottosegretario ai lavori
pubblici on. Emilio Colombo.
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1993
Vengono effettuati lavori di manutenzione straordinaria quali il rifacimento degli intonaci degradati
dall’umidità, la tinteggiatura di tutte le pareti e soffitti., il rifacimento totale dell’impianto elettrico
di illuminazione e audio, nonché il ripristino dell’impianto di riscaldamento.
2003
Vengono effettuati importanti lavori al tetto della chiesa, che consistono nel consolidamento
strutturale delle capriate di legno e dell’orditura primaria, e nel rifacimento
dell’impermeabilizzazione delle falde, del manto di copertura e delle lattonerie.
21 Marzo 2004
Celebrazione del 50° anniversario della consacrazione del Tempio, con la presenza del Card.
Javierre Ortas Antonio
15 giugno 2007 ore 15,40
Un furioso incendio sviluppatosi nell’abside danneggia tutta la chiesa.
Le cause sono rimaste sconosciute.
Per il dettaglio dei danni e delle opere di ripristino vai al capitolo :
Restauro Tempio Incendio
17 luglio 2007
Ottenuto il permesso dai Vigili del Fuoco si iniziano le operazioni di sgombero
delle macerie e di prima pulizia. Si cominciano a valutare e preventivare i danni dalle varie
ditte specializzate.
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18 settembre 2007
Si da inizio ai lavori di ripristino della chiesa..
7 ottobre 2007
In via eccezionale, grazie alla volontà del nuovo parroco e della Comunità Salesiana e al contributo
della ditta operatrice e dei parrocchiani, si riapre la Chiesa per la celebrazione eucaristica
dell’ingresso del nuovo parroco don Diego Cattaneo.
23 novembre 2008
Per la solennità di Cristo Re, il “grande crocifisso” torna nel Tempio, ancora in fase di restauro.
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24 dicembre 2008
Durante la notte di Natale, la Chiesa restaurata viene ufficialmente riaperta e la Messa domenicale
ritorna nel Tempio.
22 marzo 2009
L’arcivescovo di Ferrara mons. Paolo Rabitti presiede alla solenne celebrazione della dedicazione
del nuovo altare, che insieme all’ambone, arricchisce e completa il Tempio.
20 maggio 2012
L'evento sismico straordinario in Emilia, poi ripetutosi il 29 maggio, costringe a chiudere la Chiesa
al culto per provvisoria inagibilità. In diversi punti lesioni e movimenti della cupola minore, delle
cappelle, del transetto laterale sinistro richiedono interventi per ripristinare il Tempio. Stessa sorte
ad oltre cento chiese della Diocesi.
Per il dettaglio dei danni e delle opere di ripristino vai al capitolo :
Recupero Chiesa Terremoto
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marzo 2016
La chiesa è ancora chiusa, in attesa che i competenti organi tecnici della Regione Emilia-Romagna
diano la definitiva approvazione al complesso progetto, redatto dai tecnici fiduciari della Parrocchia
e della Curia, da cui deriva la possibilità di bandire la gara d’appalto per assegnare i lavori.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonti utilizzate:
I primi cento anni dei Salesiani a Ferrara – Gli amici di Don Bosco di Ferrara, Alberto
Cavallaroni,Roberto Flammini e Giuseppe Gorini- Ferrara 2001
Don Gregorio ritorna tra i giovani ancor – Comunità Salesiana ed ex Allievi di San Benedetto
Ferrara
Il Tempio di San Benedetto nella Ferrara dell’Ottocento e del primo Novecento – Comunità
Salesiana di Ferrara, Giuseppe Gorini e Francesco Guggi – Ferrara 2005
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