Don Gerardo 18-12-11 RITIRO SPIRITUALE

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Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca
Ritiro degli Operatori pastorali
S. Maria di Leuca, 18 dicembre 2011
LE SFIDE EDUCATIVE DELL’INCARNAZIONE
NEL PROLOGO DEL QUARTO VANGELO
don Gerardo Antonazzo
1. Prima sfida: In principio
“In Principio”: indica il fondamento-radice-solidità di un evento, un nuovo inizio imprevedibile,
una vera creazione, un evento fondativo:
Gen 1:
“In principio Dio…”: Dio come “fondamento” della creazione
-
Solo Dio E’
-
Dio crea dal nulla l’esistente
-
Solo Lui crea, nessun’altra divinità
-
La creazione è opera esclusiva di Dio
Gv 1:
“In principio era il Verbo…”: il Verbo come “fondamento” della creazione
redenta.
1Gv 1,1: “Quello che era da principio, …il Verbo della vita….”:
Mc 1,1
-
l’evento fondativo dell’esperienza della fede
-
piena e incondizionata condivisione di vita con Lui
-
la fede dei discepoli non può essere illusione o inganno
“Inizio del vangelo di Gesù Cristo”:
-
Gesù Cristo è fondamento del vangelo,
-
anzi Lui è il “vangelo”,
-
quindi Lui in quanto vangelo è l’inizio, il principio fondativo della nostra
vita di discepoli.
2. Seconda sfida:“Venne fra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto”
Incarnazione come
- Relazione-Prossimità massima di Dio all’uomo
- il dramma dell’accoglienza- rifiuto di Dio nella nostra cultura.
3. Terza sfida: “E il Verbo si è fatto carne”
Incarnazione come concretezza - Incarnazione come consegna massima e totale dell’amore di
Dio:
Gv 3,16: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”;
anche 1Gv1: “Ciò che noi abbiamo toccato del Verbo della vita…..”
4. Quarta sfida: “La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno vinta”
Incarnazione come
irruzione della luce nelle tenebre
-
ci obbliga nella vita personale e sociale alla lotta e al discernimento tra la
luce e le tenebre, tra luce vera e “lucifero”
5. Quinta sfida: “E venne ad abitare in mezzo a noi”
Letteralmente: “Piantò una tenda in mezzo a noi”:
- Es 40, 34-35:
34
Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la
Dimora. 35Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava
su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora.
36
Per tutto il tempo del loro viaggio, quando la nube s'innalzava e lasciava la
Dimora, gli Israeliti levavano le tende. 37Se la nube non si innalzava, essi non
partivano, finché non si fosse innalzata.
- la “tenda in mezzo a noi” e non più al di fuori dell’accampamento
- l’Incarnazione ci educa all’idea del Dio “dentro”, “in mezzo”: nulla resta escluso dalla sua
Presenza;
6. Sesta sfida: “Ha dato potere di diventare figli di Dio”
Incarnazione come condizione del processo di filiazione: “…ha dato potere di DIVENTARE
figli di Dio.
-
“Potere” come “possibilità”
-
La sfida è imparare a “vivere da figli di Dio”
-
1Gv 3,1: “Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per
essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il
mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui”.
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