angelus domini - associazione pitagorica

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Torino, 29 Giugno 1952
Bollettino n° 2 - Anno IV
ANGELUS DOMINI
Quando indugia nell'aria
l'ora rossastra del vespro,
e mentre il clipeo d'oro
del sole, smarrisce la porpora
come un sangue di vittima offerto
sopra l'altari degli alti monti,
e nel cielo latteo soffuso di violaceo,
lenta una stella, una piccola stella compare,
nell'aria tesa e ferma,
nell'aria piena d'attesa,
un tìnnulo suono di preghiera
di colpo ricolma lo spazio.
Angelus Domini,
l'Angelo del Signore!
l'invisibile annunziatore della vita
passa con ali ferme fra stella e stella,
e un brivido ne segna nei crepuscoli
e nelle aurore dei mondi.
la presenza silenziosa e fecondatrice.
Angelus Domini
l'Angelo del Signore
si china sul cuor di Maria
per deporvi un bacio di infinito,
che ne esalti, oltre il limite la potenza
atta ad esprimere dalla morte la vita.
Angelus Domini!
Ancora l'Angelo del Signore
passa fra stella e stella,
ancora porta un lieve e pesantissimo dono
per il cuore dell'umanità in attesa,
per le mani tese verso l'eternità.
Ogni cuor d'uomo è un pugno di terra,
di terra atta a dare alla vita
della germinazione feconda,
il germe vivo di Dio!
Quel germe che nell'Eden fu deposto,
che languì per bisogno di umidità,
che innaffiato con il sangue di Cristo
germoglierà per le messi del cielo
Angelus Domini!
Nella calma sacra del tramonto
presaga delle tenebre, la terra
rabbrividisce e si restringe in sé
per custodire tutte le vite che fervono.
Il tinnulo suono della sera
è pur lieve, ma ricolma i mondi
perchè esso è la benedizione dell'uomo.
Angelus Domini!
O uomo benedici la terra
che ti fu culla e che ti sarà bara,
che ha divorato le migliaia di vite
per renderle di nuovo pienamente;
la terra dalla quale tu, sorgesti,
come un bell'albero di speciosa fattura
e sopra al quale giacerai a tua volta
perchè dalla tua vita, le vite siano liberate.
Benedicila per il pane che ti dà,
per i frutti santi della tua fatica,
per i balsami pietosi alle tue piaghe,
per la dolcezza dei lunghi riposi.
Oh! Uomo, benedici la terra
mentre passa l'angelo del Signore;
e l'angelo del Signore ti annunzierà
che ti è nato un figlio incorruttibile,
che ti è nato dalla putrefazione
per riscattarti dall' alterno gioco
delle vite molteplici, e delle morti
molteplici del pari.
L'angelo del Signore ti dirà
che oggi il sole non tramonta più
e più non sorge sopra i gioghi alpini,
perchè la vita si è fermata a contemplarsi
nello specchio della divinità.
Perciò benedici la terra,
la terra che ti regge e che tu governi,
per riprenderle ciò che tu le dai
e darle ciò ch'essa ti riprenderà.
Benedicila nell'ora del tramonto
mentre fra stella e stella passerà
l'angelo della vita e della morte
che annunzia il Cristo nell'umanità.
Angelus Domini nunziavit.
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