Una stella, un desiderio, una preghiera… Il flauto del pastore

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Una stella, un desiderio,
una preghiera…
A
spettando la nascita di Gesù Bambino nel cuore di piccoli
e grandi nascono tanti
desideri e preghiere.
Non si tratta del regalo di Natale, ma di una
richiesta specifica per
il bene di coloro che
amiamo. Ognuno di noi
ha nel cuore una preghiera: l’amore di mamma e papà, che tutti
stiano bene, forse che
nel mondo torni la pace, oppure che una
brutta situazione finisca. Vogliamo dunque
accendere una stella in
questo Natale speciale.
Vediamo come fare...
1
Colorate l’immagine
che trovate qui
sotto secondo i vostri
gusti. Metteteci i brillantini, decoratela come
volete.
2
Incollate la stella
su un cartoncino
colorato in formato A5,
sarebbe la metà di
questa pagina.
Stendete l’immagine
con cura e aspettate
che si asciughi. Fate le
cose con calma, senza
fretta.
3
Ritagliate la sagoma del disegno
tutta attorno alle linee
nere. Se fate fatica ad
essere precisi, fatevi
aiutare da mamma, papà
o da nonna. Attenti nel
maneggiare le forbici e
non fatevi male!
4
Ora arriva la parte
interessante. Parlate con i vostri genitori o con i nonni. Riflettete insieme: che
cosa volete chiedere a
Gesù Bambino in questo Natale? Di cosa ha
bisogno la vostra famiglia. Una volta deciso,
scrivete insieme una
piccola preghiera sul
lato non decorato della
stella.
5
Questa stella appendetela in un
posto ben visibile per
tutti durante il periodo
di Avvento. Così ogni
volta che tu, mamma,
papà o nonna e nonno
la vedete popotete
chiedere a Gesù di ricordarsi di voi e della
vostra preghiera.
6
La settimana prima
di Natale portate
la vostra stella in Chiesa. Troverete un cestino dove depositarla.
Metteremo la vostra
preghiera accanto a Gesù Bambino la notte di
Natale.
don Rudi
www.sangiuseppeartigianopomezia.it
Anno 2014, n° 1
A cura di don Rudi Piccolo
Il flauto del pastore
C'
era una volta un vecchio pastore,
che amava la notte e conosceva
bene il percorso degli astri. Appoggiato al
suo bastone, con lo sguardo rivolto verso
le stelle, il pastore stava immobile sul
campo. «EGLI verrà!», disse. «Quando
verrà?», chiese il suo nipotino. «Presto!». Gli
altri pastori risero. «Presto!», lo schernirono.
«Lo dici da tanti anni!». Il vecchio non si curò
del loro scherno. Soltanto il dubbio che vide
sorgere negli occhi del nipote lo rattristò. Se
LUI fosse venuto presto! Il suo cuore era
pieno di attesa.
«Porterà una corona d'oro?». La domanda del
nipote interruppe i suoi pensieri. «Sì!». «E
una spada d'argento?». «Sì!». «E un mantello
purpureo?». «Sì! Sì!». Il nipotino era
contento. Il ragazzo era seduto su un masso
e suonava il suo flauto. Il vecchio stava ad
ascoltare. Il ragazzo suonava sempre
meglio, la sua musica era sempre più pura.
Si esercitava al mattino e alla sera, ogni
giorno. Voleva essere pronto per quando fosse
venuto il re. Nessuno sapeva suonare come lui.
«Suoneresti anche per un re senza corona,
senza spada e senza mantello purpureo?», chiese il
I Domenica di Avvento
vecchio. «No!», disse il nipote. Un re così, come
avrebbe potuto ricompensarlo per la sua musica?
Un re con corona, con spada e mantello purpureo
l'avrebbe fatto ricco e gli altri sarebbero rimasti a
bocca aperta, l'avrebbero invidiato. Il vecchio
pastore era triste. Ahimè, perché aveva promesso
al nipote ciò a cui egli stesso non credeva?
Una notte in cielo comparvero i segni che il
nonno così a lungo aveva cercato con gli occhi. Le
stelle splendevano più chiare del solito. Sopra la
città di Betlemme c'era una grande stella. E poi
apparvero gli angeli e dissero: «Non abbiate paura!
Oggi è nato il vostro Salvatore!». Il ragazzo corse
avanti. Sotto il mantello sentiva il flauto sul suo
petto. Corse più in fretta che poteva. Arrivò per
primo e guardò fisso il bambino, che stava in una
greppia ed era avvolto in fasce. Era dunque questo
il re che gli aveva promesso? No, doveva esserci
un errore. Non avrebbe mai suonato qui. Si voltò
deluso e si allontanò nella notte. Ma poi sentì
piangere il bambino. Non voleva sentirlo e corse
via. Ma quel pianto lo perseguitava, gli toccava il
cuore e infine lo costrinse a tornare indietro. Non
c'era altro da fare. Tirò fuori il suo flauto e si
mise a suonare. Il bambino si quietò subito. Si
spense anche l'ultimo, piccolo singhiozzo. Guardò il
ragazzo e gli sorrise. Allora egli si rallegrò, e sentì
che quel sorriso lo arricchiva più di tutto l'oro e
l'argento del mondo.
Max Bolliger
Trova tutte le parole elencate!
Ma il Presepe... cosa è?
Unisci i numeri
Senza le piccole statuine che rappresentano la nascita di Gesù manca qualcosa nelle nostre case. Ma
chi lo ha inventato? Esiste solo in Italia?
I
l Presepe è una
tradizione italiana.
Il primo lo ha pensato
San Francesco d'Assisi
nel 1223 in una grotta
di Greccio nel Reatino.
Egli amava il Signore
con tutto il suo cuore
e voleva ricordare agli
uomini la nascita di
Gesù nella povertà. Per
questo organizzò un
ve ro e p ro p r i o
"teatrino dei mimi” con
bue ed un asino veri.
Intagliò la figura di un
bambino e lo pose nella mangiatoia. La notizia
si sparse ed una gran
folla si avviò con le
torce verso la grotta.
Francesco parlò con gran
commozione a quella
gente.
San Francesco era
molto felice il giorno
della nascita di Gesù,
da desiderare che tutti
lo fossero come lui. E
non solo gli uomini, ma
anche gli uccelli e tutti
gli altri animali. Francesco voleva convincere
l'imperatore a fare una
legge perché per il Natale del Signore, gli
uomini si prendessero
cura generosamente dei
poveri. In quel giorno
tutti i poveri dovevano
ricevere in dono dai
ricchi tanti ed ottimi
cibi. Il successo dell'idea del Presepe, diffusa prima dai Francescani,
poi dai Domenicani ed
infine dai Gesuiti, fu
travolgente ed è arrivato in tutto il mondo
cattolico.
Soltanto che, da celebrazione con personaggi in carne ed ossa,
si trasformò via via in
Presepio immobile, fatto di statuine di legno
o terracotta. In qualche
periodo storico, specialmente a Napoli, il
Presepe divenne un
simbolo di ricchezza; i
nobili facevano a gara a
commissionare agli artigiani il Presepio più
bello e oggi sono famosi in tutta la nostra
Penisola.
Franca Sorriso
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Stella dei desideri
Metti il nasino all'insù
e scegli la stella che vuoi tu!
Un desiderio per ogni stella
perché la vita sia più bella.
Ecco un sogno realizzato,
un desiderio che si è avverato:
nella scia della stellina
dormon il bimbo e la bambina…
Rosalba
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