Ospedale George Eastman –Roma Sez. Provinciale di Roma U.O. Pronto Soccorso–Accettazione–UU DD Responsabile Dott. R. Morello Direttore Dott.ssa E. Ortolani LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA BOCCA Manieri A. Tivoli (Scuderie Estensi) 12 Novembre 2016 Il carcinoma squamocellulare è la neoplasia maligna più frequente del cavo orale, predilige il sesso maschile rispetto a quello femminile e colpisce in età matura (tra 50 e 70 anni) pur non risparmiando individui giovani Distribuzione del carcinoma orale % secondo l’età 40 30 (%) 20 10 0 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 Fonte: dati desunti dalla letteratura Invecchiamento della popolazione soprattutto nei paesi industrializzati Global Oral Health Programme Geneva 24-2-2004 Nel 2050 più di 2 miliardi di persone saranno ultrasessantenni, delle quali l’80% vivrà nei paesi in via di sviluppo Aumento delle Patologie correlate all’età Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità Rapporto Airtum 2009 Trend dei tumori in Italia (dati 1998-2005) Dati raccolti da 20 Registri tumori di popolazione generali e da 2 Registri specializzati in 32% della popolazione residente nel Paese e 800 mila casi incidenti e oltre 340 mila decessi, nel periodo 1998-2005. •la mortalità per tutti i tumori, nel periodo 1998-2005, mostra una riduzione statisticamente significativa in entrambi i sessi •tra i maschi le nuove diagnosi di cancro sono in aumento, mentre tra le donne sono costanti. In particolare, dopo diversi anni di crescita (dovuta soprattutto all’avvio dei programmi di screening) il numero di nuove diagnosi di tumore della mammella si è stabilizzato •per la prima volta, sia i dati dell’incidenza, sia quelli sulla mortalità per tumore del polmone diminuiscono tra gli uomini, mentre aumentano nuove diagnosi e decessi tra le donne (anche se soprattutto per le fasce di età più anziane) •diminuisce il vantaggio delle Regioni meridionali rispetto al resto d’Italia, storicamente più protette nei confronti delle malattie tumorali •i miglioramenti ottenuti in termini di mortalità portano l’Italia al livello dei Paesi occidentali più avanzati e anche i trend dei nuovi casi risultano in linea con quelli osservati nei Paesi dell’Europa settentrionale. I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2013 (ultimo anno al momento disponibile) poco più di 176.000 decessi attribuibili a tumore, 1.000 in meno rispetto al 2012 tra gli oltre 600.000 decessi verificatisi in quell’anno. I tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Nel sesso maschile, tumori e malattie cardiocircolatorie causano approssimativamente lo stesso numero di decessi (34%) mentre nel sesso femminile il peso delle malattie cardio-circolatorie è più rilevante rispetto ai tumori (40% vs 25%). I trend di lungo periodo (1986-2005) evidenziano che gli andamenti della patologia tumorale rilevati a metà degli anni Ottanta sono oggi confermati (anche se i dati più vecchi sono stati raccolti solo da 8 Registri rispetto ai 20 utilizzati per l’analisi del periodo 1998-2005, per una popolazione di circa 7 milioni di persone). Emerge, per esempio, che tra i maschi l’incidenza per tutte le sedi tumorali è aumentata di più nel primo decennio (+1,2% annuo) rispetto al secondo (+0,3%, quando si è fatta sentire la riduzione della frequenza del tumore del polmone). Inoltre, per le femmine si registra un andamento piatto fino agli anni Novanta, quando si verifica un incremento significativo dell’1,7% annuo (presumibilmente in coincidenza con l’attivazione di molti programmi di screening mammografico), e poi nuovamente una stabilizzazione. La mortalità per tutti i tipi di tumore è invece in diminuzione per i due sessi: tra gli uomini, a partire dal 1991 si registra un calo dell’1,8% all’anno e per le donne la diminuzione è dell’1,1% l’anno lungo tutto il ventennio. I dati sulle Regioni meridionali mostrano un riallineamento del Sud con il resto del Paese: il vantaggio storico dovuto a una maggiore presenza di fattori protettivi nei confronti dei tumori (abitudini alimentari) e a una minore diffusione di fattori cancerogeni (tabagismo, inquinamento ambientale) si sta perdendo. Quindi, mentre nel 1998 la mortalità per tutti i tumori presentava un evidente gradiente Nord-Sud, nel 2005 si riscontra una sostanziale omogeneizzazione. Tra gli uomini, il valore del Sud (221 decessi l’anno ogni 100.000) ha addirittura superato quello del Centro (214/100.000) e si sta allineando con il Nord (232/100.000). Tra le donne, la differenza è molto lieve: ogni anno muoiono per tumore 128 donne su 100.000 al Nord, 121 al Centro e 120 al Sud. Per quanto riguarda l'incidenza, le aree del Nord presentano ancora livelli di circa il 30% più elevati che nel Sud, ma le differenze si stanno riducendo. Quando si confronta la mortalità per i principali tumori in Italia con quella di alcuni dei Paesi più industrializzati dell’Occidente (Stati Uniti, Paesi scandinavi, Gran Bretagna) si vede che i livelli si stanno uniformando. Questo da un lato mostra positivamente che la capacità diagnosticoterapeutica in campo oncologico in Italia è agli stessi livelli di eccellenza che contraddistinguono i Paesi con più elevato sviluppo tecnologico e sanitario, dall’altro, però evidenzia come il Sud abbia perso il tradizionale vantaggio legato allo stile di vita mediterraneo. La dimensione del problema carcinoma orale 1 200 32 45 567 89 4 633 9475 49 23 57 321 67 9 0 I Numeri del Cancro in Italia 2016 Si stima che nel 2016, in Italia, verranno diagnosticati poco più di 365.000 nuovi casi di tumore maligno di cui circa 190.000 (54%) negli uomini e 175.000 (46%), nelle donne Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno-infiltrante. Escludendo i tumori della cute (non melanomi), negli uomini prevale il tumore della prostata che rappresenta il 19% di tutti i tumori diagnosticati; seguono il tumore del polmone (15%), il tumore del colon-retto (13%), della vescica (11%) e dello stomaco (4%). Tra le donne il tumore della mammella rappresenta il 30% delle neoplasie, seguito dai tumori del colon-retto (13%), del polmone (6%), della tiroide (5%) e del corpo dell’utero (5%). Primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati e proporzione sul totale dei tumori (esclusi i carcinomi della cute) per sesso. Rango Maschi Femmine Tutta la popolazione 1° Prostata (19%) Mammella (30%) Mammella (14%) 2° Polmone (15%) Colon-retto (13%) Colon retto (13%) 3° Colon-retto (13%) Polmone (6%) Polmone (11%) 4° Vescica (11%) Tiroide (5%) Prostata (10%) 5° Stomaco (4%) Utero corpo (5%) Vescica (7%) AIRTUM 2008-2012. Numero di nuovi casi tumorali, totale e per alcune delle principali sedi, stimati per il 2016 (popolazione italiana residente da previsioni ISTAT) N. Di soggetti Sede maschi 7.100 (11° posto) 1.500 7.400 29.500 8.800 2.300 femmine 2.200 (19° posto) 600 5.300 22.900 4.000 2.400 Pancreas Polmone Osso Cute (melanomi) Mesotelioma Sarcoma di Kaposi 6.500 27.800 400 7.200 1.500 700 7.000 13.500 300 6.600 400 200 Tessuti Mammella Utero Utero Ovaio Prostata Testicolo Rene, 1.200 500 0 0 0 34.400 2.500 8.900 900 50.200 2.200 8.200 5.200 0 0 4.500 Parenchima 7.500 3.900 Pelvi e vie urinarie Vescica Sistema nervoso centrale 1.400 21.400 3.300 600 5.200 2.700 Tiroide Linfoma di 4.300 1.200 11.000 1000 8200 3.000 5.200 189.600 6.100 2.700 3.900 176.200 Vie aero-digestive superiori (Cavo orale) Esofago Stomaco Colon-retto Fegato Colecisti e vie biliari molli cervice corpo Hodgkin Linfoma non-Hodgkin Mieloma Leucemie Tutti i tumori, esclusi carcinomi della cute AIRTUM 2008-2012. Primi cinque tumori in termini di frequenza e proporzione sul totale dei tumori incidenti (esclusi i carcinomi della cute) per sesso e fascia di età Rango 0-49 1° Testicolo (12%) Maschi Femmine Età Età 50-69 Prostata (22%) 70+ 0-49 50-69 70+ Prostata (20%) Mammella (41%) Mammella (35%) Mammella (21%) Tiroide (15%) Colon-retto (12%) Colon-retto (17%) Cute (melanomi) (7%) Utero corpo (7%) Polmone (7%) 2° Cute (melanomi) (9%) Polmone (15%) Polmone (17%) 3° Linfoma nonHodgkin (8%) Colon-retto (13%) Colon-retto (14%) 4° Colon-retto (8%) 5° Tiroide (8%) Vescica (10%) Vescica (12%) Colon-retto (4%) Polmone (7%) Stomaco (5%) Vie aero-digestive Superiori (Cavo orale) (5%) Stomaco (5%) Utero Cervice (4%) Tiroide (5%) Pancreas (5%) AIRTUM 2008-2012. Tumore delle vie aero-digestive superiori (cavo orale), femmine. Tassi standardizzati popolazione europea. 6 5 4 3 2 1 0 I-APC: 1999-2016: 1 (-0,6; 2,5) M-APC: 1999-2016: -0,1 (-2,6; 2,4) APC = Annual Percent Change (variazione percentuale media annua), I = incidenza, M = mortalità AIRTUM: stima dei trend tumorali di incidenza e mortalità 1999-2016 Tumore delle vie aero-digestive superiori (cavo orale), maschi. Tassi standardizzati popolazione europea. 30 25 20 15 10 5 0 I-APC: 1999-2016: -2,5^ (-3,2; -1,8) M-APC: 1999-2016: -2,1^ (-3,2; -1,1) APC = Annual Percent Change (variazione percentuale media annua), I = incidenza, M = mortalità AIRTUM: stima dei trend tumorali di incidenza e mortalità 1999-2016 ITALIA Mortalità assoluta per Carcinoma Orale ( fonte ISTAT ) 2500 2000 femmine maschi totale 1500 n. decessi 1000 500 0 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 anni 1990 2000 Numero di decessi per causa e per sesso osservati in Italia durante l’anno 2013 Cause di TUMORE Tumori morte Tumori maligni maligni di labbra, cavità orale e faringe Tumori maligni dell’esofago Tumori maligni dello stomaco Tumori maligni del colon-retto e dell’ano Tumori maligni del fegato e dei dotti biliari intraepatici Tumori maligni del pancreas Tumori maligni della laringe Tumori maligni di trachea/bronchi/polmoni Melanomi maligni della cute Tumori maligni del seno Tumori maligni della cervice uterina Tumori maligni di altre parti dell’utero Tumori maligni dell’ovaio Tumori maligni della prostata Tumori maligni del rene Tumori maligni della vescica Tumori maligni dell’encefalo e altro SNC Tumori maligni della tiroide Linfomi Leucemie Altri tumori maligni del tessuto linfatico/ematopoietico Altri tumori maligni Tumori non maligni (benigni o a comportamento incerto) Maschi 98.833 94.445 1.938 Femmine 77.384 73.692 882 Totale 176.217 168.137 2.820 1.356 5.534 10.146 6.417 5.482 1.392 24.599 1.111 133 449 4.061 8.610 3.344 5.719 156 8.884 837 11.939 437 2.515 1.815 9.595 18.756 9.761 11.201 1.548 33.483 1.948 12.072 437 2.515 3.302 7.203 2.120 4.374 2.152 215 2.714 3.393 1.798 1.302 1.227 1.837 339 2.324 2.690 1.754 3.302 7.203 3.422 5.601 3.989 554 5.038 6.086 3.552 12.365 4.388 11.084 3.692 23.449 8.080 ISTAT 2013 SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI PER NEOPLASIA 1986-1989 1990-1999 % % % Prostata 46 65 +19 Melanoma 65 77 +12 Colon 44 52 +8 Mammella 75 81 +6 Tutti i tumori 41 46 +5 9 10 +1 Orofaringe 32 32 0 Lingua 41 40 -1 Cervello 20 18 -2 Seni paranasali 57 48 -9 Polmone Sopravvivenza a 5 anni nel carcinoma della bocca U.S.A. ITALIA 50 – 53 % 41 – 40 % +3% -1% La prognosi non è migliorata negli ultimi 35 anni La prevenzione dei tumori della bocca Cianfriglia -Manieri, Ed.CIC Roma 2004 Patogenesi del carcinoma orale 1) Aberrazioni o mutazioni cromosomiche 2) Attivazione di oncogéni 3) Inattivazione dei geni soppressori di tumori • Predilezione per le fasce di età avanzate • Esposizione a particolari fattori di rischio • Presenza di forme pre-neoplastiche • Ritardo diagnostico Quali strategie di prevenzione Prevenzione Primaria RICONOSCERE E RIMUOVERE LE CAUSE DI UN FENOMENO Controlli mirati e programmi di prevenzione indirizzati per la popolazione a rischio Quota di tumori attribuibili a vari fattori di rischio Quota di tumori attribuibili a vari fattori di rischio Fattore di rischio USA, 2012* Regno Unito, 2010** Tabacco % 33 % 19 Dieta 5 19 Sovrappeso, obesità Inattività fisica 20 5 5 1 Abuso di bevande alcoliche 3 4 Fattori occupazionali 5 4 Infezioni 8 3 2 5 2 – Radiazioni ionizzanti e esposizione a raggi UV Inquinamento ambientale - American Association for Cancer Research, 2013. - Parkin DM. The fraction of cancer attributable to lifestyle and environmental factors in UK in 2010. Br J Cancer, 2011. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha pubblicato l’elenco delle sostanze cancerogene per l’uomo distinguendo quelle con sufficiente evidenza e quelle con limitata evidenza. Per “sostanze cancerogene con sufficiente evidenza negli umani”, si intende che una relazione causale è stata stabilita e che bias e fattori confondenti possono essere esclusi con una ragionevole probabilità; per “sostanze cancerogene con limitata evidenza negli umani”, si intende che una relazione causale è possibile ma che bias e fattori confondenti non possono essere esclusi. IARC, 2011 Sostanze cancerogene con «sufficiente evidenza» Abitudini personali Alcool Fumo di tabacco Mammella, colon-retto, laringe, fegato, esofago, Cavità orale, faringe Leucemia mieloide, cervice, colon-retto, rene, laringe, fegato, polmone, Cavità nasali e seni paranasali, esofago, Cavità orale, ovaio, pancreas, faringe, stomaco, uretere, vescica; in figli di fumatori: epatoblastoma IARC,2011 Tabacco e alcool Il fumo di tabacco aumenta di 5-6 volte il rischio di ammalare di cancro orale (Graham S., 1977) Per l’alcool il rischio è tre volte maggiore tra i bevitori di vino e birra piuttosto che nei forti consumatori di superalcolici (Mashberg A., 1981) L’associazione di alcool e fumo aumenta di 15 volte il rischio di ammalare rispetto a chi non abusa di fumo e alcool (Pindborg, Mehta,Axell, Silverman, ecc.) Il rischio aumenta da 5 a 10 volte nella scarsa igiene orale e cattivo stato della dentizione ,da soli o associati a fumo e alcool (Graham S., 1977) Percentuale di fumatori in Italia in base all’età, al sesso e al livello di istruzione Sorveglianza PASSI 2013, ISS/CCM Alcool European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition 25-44% tumori della bocca,faringe,laringe e cavità nasali Alcool-correlati - Tumori alcool-corelati: 10% nei maschi e 3% nelle femmine - Quantità potenzialmente nocive di alcol: più di 20g al giorno per gli uomini (due bicchieri di vino da 125 ml ) e 10 g per le donne Indagine EPIC –AIRC , 2011 Altri fattori eziologici di rischio associati con l’insorgenza di tumore della bocca Dieta (S.Plummer-Vinson;Carenze Vitaminiche A e C ) Cattiva igiene orale e traumi(Graham S.et al ,1977, J Natl Cancer Inst) Betel (South-East Asia :200 milioni di persone) Qat (Catha Edulis)(East Africa , Penisola Arabica) Esposizione luce solare Medicinali (terapie immunosoppressive ) Esposizioni occupazionali (tessili e tipografi :K base lingua e orofaringe) Fattori infettivi (Candida, HSV,HPV 16 e 18, HIV) Infezione da HPV Virus del Papilloma Umano 1) PaPoVavirus a DNA del genere A 2) La più frequente delle malattie a trasmissione sessuale 3) Fattori favorenti: giovane età, abitudini sessuali, fumo, 4) 5) 6) 7) 8) 9) contraccezione orale Contatto con il virus nel 70% della popolazione sessualmente attiva Nella maggior parte dei casi l’infezione è autolimitante Prevalenza di infezioni al 20% intorno ai 20-25 anni , 3-10% dopo i 30 anni Genotipi virali ad alto (16-18), intermedio e basso rischio che si integrano col genoma dell’ospite Presenza di cofattori nell’evoluzione neoplastica (fumo e tipo di risposta immunitaria locale) Positività a p16 in caso di carcinoma orale prognosticamente più favorevole rispetto agli HPV negativi Syrjanen, 1983 - Kreimer e Coll, 2005 – Hobbs e Coll., 2006- Gallo e Coll. 2009 Igiene orale Il rischio per insorgenza di carcinoma orale aumenta nella scarsa igiene orale e cattivo stato della dentizione (Graham S., 1977- Rosenquist K.. 2005) Prevenzione secondaria RICONOSCERE E RIMUOVERE LE LESIONI CANCERIZZABILI Lesioni e Condizioni Precancerose • • • • • • • • • • • • • LEUCOPLACHIA ERITROPLACHIA LICHEN RUBER PLANUS PAPILLOMA CHERATOSI SQUAMOSA CON DISPLASIA MELANOSI ULCERAZIONI ACUTE ULCERAZIONI CRONICHE SIFILIDE TERZIARIA SINDROME PLUMMER-VINSON EPIDERMOLISI BOLLOSA XERODERMA PIGMENTOSO FIBROSI SOTTOMUCOSA WHO 1978 Fontec Londra 2005-WHO Group «Oral pontenzially malignant disorders» (OPMD) «Disordini del cavo orale potenzialmente maligni» Tessuti morfologicamente alterati che presentano un rischio aumentato di sviluppare una neoplasia maligna WHO - Head and neck tumour 2005 «Epithelial precursor lesion» «Precursore di lesione epiteliale» Epitelio alterato con una elevata probabilità di progredire verso il carcinoma a cellule squamose Trasformazione neoplastica nelle leucoplachie Nazione Numero di Pazienti Follow-up (anni) Trasformazione maligna (%) U.S.A. 143 5.0 13.0 Italy 268 - 19.8 Einhorn, Wersall (1967) Sweden 782 11.7 4.0 Pindborg et al. (1968) Denmark 248 3.7 4.4 Kramer et al. (1970) England 187 - 4.8 Roed-Peterson (1971) Denmark 331 4.3 3.6 Banoczy (1977) Hungary 670 9.8 6.0 Maerker, Burkhardt (1978) Germany 200 5.0 12.0 Silverman et al. (1984) U.S.A. 257 - 17.5 Bouquot et al. (1988) U.S.A. 463 11.8 10.3 Italy 145 - 10.0 Autore Sturgis, Lund (1934) Leonardelli, Talamazzi (1950) Chiesa et al. (1990) Maxillofacial Center for Research & diagnostics Web site 2004 DIAGNOSI PRECOCE • Ogni lesione che non scompare entro 15 giorni dalla rimozione delle eventuali cause deve essere sottoposta a biopsia Stadio Precoce St.0: TisN0M0 St.I: T1(<2cm)N0M0 St.II: T2(2<4cm)N0M0 Stadio Avanzato St.III: T1N1M0, T2N1M0, T3(>4cm)N0-N1M0, St.IV: T4(invasione)N0-N1M0, ogniTN2N3M0, ogni Togni NM1 PREVENZIONE TERZIARIA ADOTTARE COMPORTAMENTI ADEGUATI IN PRESENZA DEL FENOMENO NOCIVO ORMAI IN ATTO «anticipazione diagnostica» Anticipazione diagnostica STADIO INIZIALE PROGNOSI FAVOREVOLE SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI 80% Ritardo diagnostico STADIO IV PROGNOSI INFAUSTA SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI 25% RITARDO DIAGNOSTICO RITARDO TRA ESORDIO SOGGETTIVO DELLA SINTOMATOLOGIA E TERAPIA ADEGUATA CARRASSI E COLL. CIANFRIGLIA FONTEC GUGGENHEIMER CIANFRIGLIA-MANIERI 1980 1983 1988 1995 2004 Diagnosi di carcinoma orale IRE-ROMA (2004) 2/3 stadi avanzati 48% prima diagnosi oltre i 6 mesi La prevenzione dei tumori della bocca , F. Cianfriglia Ed. CIC 2004 Intervenire sulle cause del ritardo diagnostico • Paziente -oligosintomatologia –scarsa educazione sanitaria –il 30% dei pazienti non segue indirizzi clinicoterapeutici • Medico -carente informazione –errore diagnostico –dilazione farmacologica (antibiotici, fans, antisettici) • Strutture sanitarie ed amministrative –inadeguatezza organizzativa –sottostima socio-sanitaria del fenomeno • Informazione –deficitaria (soprattutto riguardo alle direttive sulla prevenzione primaria) La Prevenzione ha dimostrato ampiamente una notevole efficacia sulla sopravvivenza. La Prevenzione restituisce il Paziente alla società “Nessun tumore maligno umano è ben curabile e guaribile come un tumore della cavità orale in stadio precoce” A. Mashberg