Articolo La vita a Roma. tratto da inviato

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Articolo tratto dal numero n. 4 giugno 2014 de http://www.inviato-speciale.it
La vita a Roma.
I nostri alunni di V hanno immaginato di essere antichi romani e ci hanno raccontato la loro
giornata
L'Angolo della fantasia - di Redazione Walt Disney
La vita del senatore romano
Nel tempo di Augusto mentre faceva il Cursus Onorum c'erano molti senatori tra cui Gaio Bruto.
Tutte le mattine al sorgere del sole, Gaio Bruto andava al foro a lavorare con i suoi compagni e svolgeva tutte quante le funzioni
politiche a lui assegnate.
Al lavoro indossava una toga bianca con una striscia color porpora e delle calzature.
Nel pomeriggio andava nelle terme dove si svolgevano le attività: di palestra e sauna. Mangiava sul triclinio con sua moglie mentre
osservava attori e cantanti.
Gli schiavi, a fine pasto, passavano con dei vassoi e gli ospiti, per dimostrare che avevano gradivano il cibo, vomitavano per
mangiarne altro. I romani mangiavano: i biscotti, i legumi, la lepre, il cinghiale, il pane e le uova.
La vita di un adulto romano Mi chiamo Julio e sono un adulto nobile, ed ogni giorno mi alzo alle 6:00 mi vesto con una tunica rosso
porpora a maniche corte di lana e lino. Nelle occasioni importanti indosso una toga con un grande mantello di stoffa. Come scarpe
indosso spesso dei sandali o di stivaletti in pelle.
A colazione i piatti principali sono pane, olive, legumi e formaggio.
Dopo la colazione vado al lavoro, io sono un senatore molto importante.
Il lavoro finisce di pomeriggio e vado a pranzare con mia moglie Alma e mio figlio Tito Caio, di
solito mangio carne di cinghiale e bevo vino.
Di pomeriggio passo per il foro in cui compro vari oggetti commerciali ed incontro i miei amici
Vespasiano e Flavio e discutiamo.
Arrivo alle terme dove faccio il bagno prima nell'acqua calda, poi in quella tiepida e infine in
quella fredda. Dopo il bagno rilassante vado nell' Anfiteatro Flavio con mio figlio, quest' oggi
sono riuscito a vedere solo le battaglie tra gladiatori e bestie feroci e la battaglia navale, dal
latino Naumachia, nella quale molti combattenti lanciano frecce infuocate e giavellotti e non
sono riuscito a vedere la battaglia tra gladiatori contro gladiatori perché devo andare a casa a cenare con dei nostri amici.
Per cena mangiamo su un triclinio, carne, frutta, vino e dolce al miele accompagnati da una dolce canzone e balletti. La salsa più
apprezzata da noi cittadini romani è il Garum fatto con le interiora di pesce, mischiate con sale e spezie, una bevanda molto
gradita è Pòsca composta da aceto e diluito in acqua, il pane di solito era una focaccia dura e senza lievito ed era distribuita
gratuitamente dallo stato ai cittadini poveri.
Alla ventiduesima ora vado a letto e finisce la mia giornata.
Elisa Di Cocco- Paolo Sadia Coly- Federica Merluzzi- Matteo Battimiello- Luca Dondoli V A
La vita di una bambina Romana.
Giulia si sveglia al sorgere del sole, si lava il viso e poi si veste.
Giulia fa colazione con gli avanzi della cena precedente cioè miele e biscotti.
Lei si veste con una toga e con dei sandali di cuoio. Giulia purtroppo non va a scuola perché a quel tempo le bambine non
potevano andarci. Aiuta la mamma a: cucinare, cucire e a fare le faccende di casa e pranza con lei.
Dopo pranzo va a fare una passeggiata al foro con le sue amiche e giocano con un cerchio o con delle finte armi; il loro gioco
preferito è quello con le bambole.
Verso il tramonto Giulia torna a casa e cena con suo padre, con suo nonno, con sua madre, con sua sorella e con suo fratello.
Lei mangia un cinghiale cacciato da suo padre e alcune volte anche da suo nonno. Prima di andare a dormire gioca con la sua
PUPA: le pupe sono delle bambole che si tenevano fino al giorno delle nozze. Poi sua madre l' aiuta a vestirsi per la notte e per
farla addormentare le canta una canzoncina.
Tratto da www.inviato-speciale.it --IC Perazzi-Roma- pag. 1 of 1
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