FISIOLOGIA
Generale
File # 2
UniSalento – Scienze e Tecnologie per l’Ambiente – Fisiologia Generale – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 2
Gli ambienti interno e esterno
Tutte le cellule di un organismo
pluricellulare sono in contatto
con il liquido extracellulare (il
mezzo interno) le cui proprietà
chimiche e fisiche sono diverse
da quelle dell’ambiente in cui
esso vive
Solo una piccola quota di cellule
dell’organismo è in grado di scambiare
materiale con l’ambiente esterno
Questo materiale (acqua e soluti) entra
nell’ambiente interno (liquido
extracellulare) attraversando le cellule di
scambio oppure attraversando la via
paracellulare presente tra di esse
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Le funzioni svolte dai diversi organi e
apparati sono finalizzate a mantenere
costanti le condizioni fisico-chimiche
dell’ambiente interno.
Il sistema nervoso ed il sistema
endocrino svolgono funzioni di controllo
su tutti gli altri apparati
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Bilancio idrico giornaliero dell’organismo
Nel disegno non è indicata l’acqua di
ossidazione che nell’Uomo
rappresenta un apporto idrico di
circa 300 ml al giorno.
In alcuni mammiferi che vivono nei
deserti, l’acqua di ossidazione può
rappresentare la principale fonte
idrica
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L’osmosi, il flusso diffusionale dell’acqua
Il “potenziale chimico” dell’acqua (energia libera delle molecole) dipende dalla
concentrazione di acqua e dalla pressione idrostatica
il flusso di acqua attraverso le membrane delle cellule dipende dalla differenza di concentrazione
di acqua e/o dalla differenza di pressione idrostatica ai versanti della membrana
La concentrazione dell’acqua è alterabile addizionando soluto: all’aumentare
della concentrazione di soluto diminuisce quella dell’acqua
il passaggio di acqua da un ambiente all’altro secondo il suo gradiente di
concentrazione prende il nome di osmosi
• membrana Semipermeabile
• H2O attraversa liberamente
Acqua si muove fino a che la
concentrazione dei soluti da entrambi i
lati della membrana diventa uguale
... oppure, fino a che non si instaura
una forza opposta in grado di impedire
ulteriori movimenti
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IL CONTENUTO IDRICO DEL CORPO UMANO
Liquido intracellul.
L. extracellulare
i Fluidi extracellulari:
~39% peso del corpo: 28 L
~21% peso del corpo: 14 L
Acqua del Plasma:
•  I nutrienti assorbiti raggiungono le cellule
attraverso il plasma
•  I prodotti cellulari di rifiuto passano
attraverso il plasma prima della loro
eliminazione
(quantità riferite a un uomo di 70 Kg)
Acqua dello spazio interstiziale:
punto di accesso diretto per quasi tutte le
cellule del corpo (tranne quelle del sangue)
distribuzione dell’acqua nell’organismo
I sistemi di controllo dell’organismo
regolano l’ingestione e l’escrezione
dell’acqua affinchè:
a) il suo contenuto sia costante
b) l’osmolarità totale del corpo sia costante
L’osmolarità è identica in tutti i
fluidi del corpo (condizioni di stato
stazionario)
L’acqua del corpo si ridistribuisce
come necessario allo scopo di
mantenere uguale l’osmolarità
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Regolazione del Volume Intracellulare dell’acqua
Il Volume IntraCellulare dell’acqua
viene alterato da variazioni della
osmolarità del liquido extracellulare
NON viene alterato da variazioni isoosmotiche del volume del liquido
extracellulare
Variazioni dell’osmolarità extracellulare
possono causare gravi problemi per il
funzionamento delle cellule, a causa delle
elevate permeabilità osmotiche all’acqua
delle membrane cellulari (10-2 - 10-3 cm/s),
che permettono flussi capaci di alterare
l’attività dell’acqua cellulare nel giro di msec
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Nelle membrane cellulari sono presenti i canali per l’acqua chiamati Aquaporine (AQP)
AQP e regolazione del volume
• I movimenti di acqua associati alla
regolazione del volume sfruttano i canali per
l’acqua chiamati aquaporine (AQP) che
aumentano enormemente la permeabilità
osmotica delle cellule
AQP
H 2O
H 2O
AQP
H 2O
il movimento dell’acqua attraverso le
aquaporine è bidirezionale
le AQP facilitano rapidi assorbimenti e secrezioni (anche
transepiteliali) di fluidi anche quasi-isosmolari
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Regolazione del Volume Intracellulare dell’acqua
Variazioni di volume e passaggio di soluti e acqua attraverso la membrana di cellule esposte
ad ambienti ipotonici o ipertonici
L’espulsione di
ioni è dovuta ad
un aumento
dell’attività del
simporto K+/Cl- e
all’attivazione di
canali per il K+ e
per il Cl-
L’accumulo di
ioni è dovuta ad
un aumento
dell’attività del
simporto
Na+/K+/2Cl- e
degli antiporti
Na+/H+ e
Cl-/HCO3UniSalento – Scienze e Tecnologie per l’Ambiente – Fisiologia Generale – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 2
Principali ioni Intracellulari ed Extracellulari
cationi
anioni
Na+
Extracell:
Intracell: K+
Extracell: Cl- e bicarbonato (HCO3-)
Intracell: proteine, aa, fosfati
“ inorganici (HPO42-, H2PO4-)
“ organici (aa e ATP)
Distribuzione di soluti nei compartimenti liquidi dell’organismo
Composizione ionica
intra ed extracellulare
  Molto differente
  Concentrazione
ionica totale molto
simile
  Concentrazioni
osmotiche totali
identiche
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I TRASPORTI TRANS-EPITELIALI
Negli organismi superiori, ogni scambio di materia con l’ambiente avviene
attraverso particolari tessuti denominati epiteli
Epiteli di scambio
Epiteli di trasporto
Epiteli secernenti
Gli scambi gassosi di O2 e di
CO2 negli epiteli di scambio
degli alveoli polmonari formati
dalle sottilissime cellule che
costituiscono gli alveoli
polmonari e dall’endotelio dei
capillari
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Scambio attraverso la parete dei capillari: la formazione del liquido interstiziale
Solo il 90% del volume filtrato
all’estremità arteriosa è
mediamente riassorbito
all’estremità venosa del capillare;
il rimanente 10% viene recuperato
dal sistema linfatico, che
impedisce la formazione di edemi
riversandolo nel circolo sanguigno
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EPITELI di TRASPORTO
Nell’attraversare un epitelio di trasporto le sostanze
possono seguire due vie:
La paracellulare attraverso gli interstizi tra le cellule
La transcellulare attraverso il corpo delle cellule
Assorbimento
transepiteliale di NaCl
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EPITELI di TRASPORTO: l’assorbimento dell’acqua
Alcuni epiteli assorbono o secernono liquidi; per esempio:
Stomaco secerne succo gastrico
Plesso coroideo secerne liquido cerebrospinale
Cistifellea e intestino trasportano acqua
Tubuli renali riassorbono acqua dal filtrato glomerulare
l’epitelio che riveste i processi ciliari nell’occhio produce umor acqueo
In alcuni di questi epiteli l’acqua è trasportata in assenza o contro un gradiente
osmotico tra le soluzioni ai 2 lati dell’epitelio stesso
Il modello proposto da Curran (1960-1965) per il trasporto transepiteliale
dell’acqua contro gradiente dipendente da trasferimento di un soluto
Membrana
A
Membrana B
I
comparto
comparto
comparto
Trasporto attivo
di soluto
L’acqua segue
osmoticamente
II
sali
Aumento di osmolarità
con gradiente
decrescente verso B
Nella barriera A impermeabile ai
soluti si ha un trasporto attivo di sali
III
acqua
La semibarriera B
rallenta la diffusione di
soluti in III
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Il trasporto transepiteliale di acqua (modello di Curran) negli epiteli
tight: “modello dei tre compartimenti” o “modello osmotico stazionario”
LUME
Tight junctions
(Giunzioni Serrate)
Comparto
SANGUE
Membrana
Membrana
A
B
I
Comparto
II
Comparto
Trasporto
attivo di Na+
sali
acqua
L’acqua segue
osmoticamente
AQP
III
il compartimento
intercellulare (II) funziona
come una camera di
compressione in cui
l'acqua viene attratta per
effetto osmotico e
spremuta per effetto
idraulico verso lo spazio
sottoepiteliale
AQP
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Digestione e assorbimento
intestinale dei carboidrati
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Digestione e assorbimento
intestinale degli aminoacidi
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i CANALI delle MEMBRANE Cellulari
La permeazione degli ioni, dell’acqua e di varie piccole molecole organiche
attraverso le membrane biologiche può avvenire tramite opportuni canali
La configurazione dei vari canali è differente
Canale tetramerico del
K+: un singolo poro è
creato da quattro
proteine identiche
Canale tipo “ligandgated” per l’Ach
oppure per il GABA,
un poro è formato da
5 subunità
Canale del Clvoltaggio-dipendente
è un dimero dove ogni
subunità ha un
proprio poro
Canale per l’acqua,
un tetramero in cui
ogni subunità ha
un proprio poro
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Nelle membrane biologiche possono essere presenti canali ionici sempre aperti e
canali ionici ad accesso variabile
L’accesso ai canali può essere sotto il
controllo di diversi stimoli:
(A) Alcuni canali si aprono quando un ligando si
associa con la parte recettoriale del canale
(CANALI LIGANDO-DIPENDENTI)
(B) L’apertura e la chiusura di alcuni tipi di canali è
regolata da processi di fosforilazione e
defosforilazione.
(C) Alcuni canali si aprono e si chiudono in seguito a
variazioni del potenziale di membrana
(CANALI VOLTAGGIO-DIPENDENTI)
(D) Certi canali possono essere attivati dallo
stiramento o da variazioni meccaniche di pressione
(CANALI MECCANICI)
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i canali ionici per il Na+, Ca2+, K+ e Cl-
[Na+]
+ + + -
Le forze agenti
sugli ioni
[Na+]
Na+
K+
ATPasi
il Na+ è sempre lontano
dall’equilibrio elettrochimico
2+
[Ca ]
+ + + -
[Ca2+]
Na+
K+
ATPasi
Il Ca2+ è sempre molto lontano
dall’equilibrio elettrochimico
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i canali ionici per il Na+, Ca2+, K+ e Cl[K+]
+ + + -
Le forze agenti
sugli ioni
[K+]
Na+
K+
ATPasi
Il K+ è sempre lontano
dall’equilibrio elettrochimico
+ + + -
[Cl ]
[Cl-]
Na+
K+
ATPasi
Il Cl- è spesso circa all’equilibrio
elettrochimico
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Sistematica dei canali:
i canali del sodio (Na+)
I canali del sodio (Na+)
Voltaggio-dipendenti
NaV
I canali del sodio (Na+)
Epiteliali
ENaC
Un NaV è composto da una subunità α formante il
poro e da una no più subunità β accessorie
Un ENaC è un tetramero fatto da due
subunità α, una β e una γ
subunità α
Fondamentali nella generazione e propagazione
dei potenziali d’azione
Struttura quaternaria di un canale ENaC
Sono presenti nelle membrane apicali delle
cellule epiteliali di molti organi (rene,
intestino, polmone, pelle)
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Sistematica dei canali:
i canali del potassio (K+)
E’ la famiglia più numerosa di canali (oltre 100 tipi
diversi e innumerevoli funzioni)
Tutti a struttura quaternaria a 4 subunità
Ca++ attivati (KCa)
Canali background (K2P)
L’attività di questi canali dipende dalla concentraz.
intracellulare di Ca2+: il K+ esce dalla cellula
partecipando alla modulazione di varie funzioni
Sempre attivi: il K+ esce dalla cellula
partecipando alla creazione del
potenziale di riposo della cellula. Sono
regolati da molti stimoli biologici.
Inward rectifier (KIR)
ATPasi
K+
Rettificazione “anomala” in ingresso:
entra in cellula perché i canali si
sbloccano a potenziali più negativi.
Contribuiscono in modo decisivo a
stabilizzare il potenziale di membrana in
prossimità del pot. di inversione del K+
Voltaggio dipendenti (KV)
Fondamentali nella fase di ripolarizzazione del
potenziale d’azione: il K+ esce dalla cellula
+
[K ]
Na+
K+
[K+]
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Sistematica dei canali:
i canali del cloro (Cl-)
E’ l’anione biologico più abbondante e la sua omeostasi cellulare è in larga parte
affidata a vari sistemi di trasporto transmembrana. Tuttavia sono anche presenti canali
ionici coinvolti in numerose e importanti funzioni cellulari
Ca++ attivati (CaCC)
Voltaggio dipendenti (CLC)
Concorrono a stabilire il potenziale di
riposo delle cellule muscolari e nervose.
Sono omodimeri.
L’attività di questi canali dipende dalla
concentrazione intracellulare di Ca2+: il Cl- esce
dalla cellula. Regolano il volume cellulare.
Regolato dal cAMP (CFTR)
“Regolatore della conduttanza
transmembranaria della fibrosi
cistica”: il Cl- esce dalla cellula
regolando in modo importante
la secrezione di acqua
Canali bestrofine
Responsabili della malattia di Best,
un malfunzionamento dell’epitelio
pigmentato della retina
Canali ligando-dipendenti
Recettori per i neurotrasmettitori GABA e glicina
ATPasi
[Cl-]
Na+
K+
[Cl ]
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Esempio di canale ionico: uno dei canali per il Clil canale del cloro regolato dall’AMP ciclico (cAMP): CFTR
cystic fibrosis transmembrane conductance regulator
La Fibrosi Cistica è una malattia letale caratterizzata da difetti nel trasporto di
acqua e ioni attraverso epiteli e dovuta a mutazioni a carico di CFTR
CFTR permette la perdita o il
riassorbimento di Cl- e la secrezione
o il riassorbimento di fluidi
CFTR è espresso in:
polmone; rene
ghiandole salivari;
intestino; cuore; testicoli
Alcune mutazioni
possono alterarne
la regolazione
lasciando il canale
aperto oppure
chiuso
Ghiandole
sudoripare
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Sistematica dei canali:
i canali del calcio (Ca++)
Fondamentali per la regolazione della concentrazione
intracellulare del calcio (meccanismi “ON”)
Voltaggio dipendenti (Cav)
Sono coinvolti nella genesi del
potenziale d’azione e nella
regolazione della concentrazione
intracellulare del Ca++
Recettori-Canale
Recettori per acetilcolina,
acido glutammico e purine
Voltaggio indipendenti
(TRP)
TRP = transient receptor potential
Recettore per la
rianodina RyR
Recettori
canale
del reticolo
(InsP3R; RyR)
[Ca++]
ATPasi
Na+
K+
2+
[Ca ]
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Sistematica dei canali:
i canali cationici aspecifici TRP
(permeabili a Ca2+, Na+ e Mg2+)
28 tipi di canali tetramerici con diversi meccanismi di “gating”, ma tutti attivati dalla
PLC. Vengono anche attivati da: calore, forze meccaniche, molecole chimiche, pH.
Quasi tutti permeabili al Ca2+ e, alcuni anche al Na+ e al Mg2+.
TRP = transient receptor potential channels
TRPC1-7, canonici, permeabili al Ca2+
TRPV1-6 canali vanilloidi, permeabili al Ca2+
TRPM1-8, canali melastatina, permeabili al Ca2+, tranne il 4 e il 5; il 6 è molto
permeabile al Mg2+
TRPML1-3 canali mucolipina; intracellulari (endosomi, lisosomi e ER)
TRPP1-3 canali policistina, permeabili al Ca2+
TRPA1 canali ankyrina, pemeabile al Ca2+ e al Na+
TRPV1 è sensibile alla capsaicina
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Sistematica dei canali:
i canali cationici attivati dalla
iperpolarizzazione HCN (Hyperpolarization and Cyclic
+
+
Nucleotide gated) (permeabili al Na e al K )
4 tipi di canali tetramerici che si aprono a seguito di una iperpolarizzazione della
membrana (potenziali più negativi di -60 mV). Si ritrovano nell’encefalo e nel cuore.
Vengono regolati dal nucleotide ciclico cAMP.
Nelle cellule pacemaker del cuore svolgono l’importantissima funzione di generare il battito
cardiaco spontaneo e consentire la regolazione da parte del SNA. Le correnti ioniche
vengono chiamate If (f = funny)
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Sistematica dei canali:
i canali cationici attivati dai Nucleotidi
Ciclici CNGC (Cyclic Nucleotide Gated Channels)
(permeabili a Na+, K+ e al Ca2+)
6 tipi di canali tetramerici che si aprono quando ad essi si legano i nucleotidi ciclici
cAMP oppure cGMP.
Si trovano in svariati organi e furono
identificati per la prima volta nei
fotorecettori (coni e bastoncelli); i
canali nei bastoncelli e nei coni sono
dipendenti dal cGMP.
Mutazioni dei CNGC dei coni causano
cecità ai colori nell’uomo.
Nelle membrane delle ciglia dei
neuroni sensoriali olfattivi ci sono
CNGC sensibili al cAMP
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Sistematica dei canali:
le “Gap Junction” (permeabili al Na+ e al K+)
Sono gruppi di canali fatti da 6 proteine dette connessine per cellula (formano un emicanale) assemblate in un canale transmembrana intero detto connessone che interconnette
il citoplasma di cellule adiacenti. Si trovano in molti tipi cellulari e nelle cellule eccitabili
(neuroni e muscolo cardiaco) formano le sinapsi elettriche
Questi canali permettono lo scambio di ioni e di piccole molecole consentendo così
l’accoppiamento elettrico e metabolico delle cellule
Le 6 connessine che costituiscono un
connessone sono leggermente inclinate e
possono cambiare il diametro del poro da loro
formato;
pH acido, fosforilazione e potenziale di
membrana modulano le gap junctions
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L’OMEOSTASI CELLULARE del CALCIO
e le sue MOLTEPLICI FUNZIONI CELLULARI
La concentrazione di calcio
libero nel citoplasma ([Ca2+]i)
è mantenuta molto bassa
(circa 100 nM)
ER
10-5
M
10-7 M
10-3 M
Un forte gradiente elettrochimico spinge il Ca2+ etracellulare all’interno
del citosol attraverso i canali della membrana plasmatica e dall’interno
del reticolo endoplasmico (ER) nel citosol
L’ingresso transiente di Ca2+ è uno dei mezzi a disposizione della
cellula per trasmettere informazioni nel suo interno
Sotto opportuni stimoli la [Ca2+]i può transientemente aumentare fino a
10-5 M
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Come mai lo ione calcio è così poco concentrato nel citosol?
Per le seguenti tre ragioni:
(1) È espulso dalle cellule dalla pompa PMCA e mediante il trasporto attivo secondario Na+/Ca2+
(2) è pompato dentro il reticolo endoplasmatico dalla SERCA e dentro l’apparato di Golgi dalla SPCA.
Cioè, all’omeostasi cellulare del calcio partecipano i seguenti trasportatori:
a.Trasporti attivi primari (PMCA, SERCA, SPCA)
b. Trasporti attivi secondari (NCX)
(3) per la presenza di proteine tampone (calmodulina, calbindina ...) che legano il calcio abbassando
la concentrazione di calcio libero nel citosol
Canali
Voltaggiodipendenti
Canali
Voltaggio-indipendenti
Nota:
L’aumento transiente
di Ca2+ è uno dei
modi usato dai
fattori della
comunicazione per
trasmettere
informazioni
all’interno della
cellula
10-7 M
Canali del calcio del
Reticolo endoplasmico
Reticolo endoplasmico
10-3 M
10-5
Na+
SERCA
M
golgi
NCX
Ca++
SPCA
PMCA
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La concentrazione dello ione calcio libero nel citosol è molto importante perché,
legandosi a svariate proteine e canali, ne controlla le attività e quindi, in questo
modo, controlla molte funzioni cellulari.
Il tipo di funzione controllata dipende dalla concentrazione del calcio libero e dal
tempo per il quale tale concentrazione rimane presente in cellula
Concentrazione Ca2+
Le molteplici Funzioni cellulari dello ione Ca2+
Ca2+
(secondi)
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I sistemi di controllo chimico e i fattori della
comunicazione cellulare
secrezione
mediatore
chimico
Recettore
trasduzione
intracellulare
VARIABILE
CONTROLLATA
Cellula
Endocrina
Recettore
TARGET
trasduzione
intracellulare
RISPOSTA
NEURONE
neurotrasmettitore
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i Fattori della comunicazione cellulare:
agenti modificatori capaci di veicolare
informazioni tra organi e/o cellule
Sistema Nervoso
neuroormoni
neurotrasmettitori
Asse ipotalamo-ipofisario
Midollare surrene
fattori di crescita
chemiochine
Sistema Endocrino
ormoni
prostanoidi
citochine
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I fattori della comunicazione cellulare
Ormoni:
tutti i fattori della comunicazione cellulare prodotti dalle ghiandole
endocrine e riversati nel sangue.
ORMONI
Peptidici
(insulina, angiotensina,
ACTH, ADH, luteinico,
glucagone, ossitocina,
eccetera)
Catecolaminici
(adrenaina, noradrenalina)
Steroidei
Estradiolo, progesterone,
testosterone, aldosterone,
cortisolo
Iodinati
(ormoni tiroidei)
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I fattori della comunicazione cellulare
Schema dei principali effetti degli ormoni nell’organismo umano:
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I fattori della comunicazione cellulare
Neurotrasmettitori:
tutti i fattori della comunicazione cellulare prodotti dalle
cellule nervose e liberate negli spazi intersinaptici
NEUROTRASMETTITORI
Nucleotidi
Peptidi
(ATP, UTP, ADP,
(NGF; VIP; sostanza P,
somatostatina; CCK;
eccetera)
Monoammine
(adrenalina, serotonina,
noradrenalina; dopamina,
5HTP)
UDP, adenosina
Acetilcolina
Aminoacidi
(Ac. Glutammico,
glicina, GABA)
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I quattro diversi tipi di proteine recettore implicati
nella segnalazione cellulare
Una cellula che esprime una
data “proteina recettore” é un
bersaglio (‘target’)
Recettori per: Acetilcolina (nicotinici)
Glutammico
(NMDAR, Kainato,AMPAR)
Glicina
...eccetera....
canali
ormone
1TM
Recettore
di membrana
Recettore
nucleare
Recettori per: FATTORI di CRESCITA
(Insulina, GH, PRL, EPO
...eccetera....)
Recettori per: ORMONI PEPTIDICI
(ACTH, ADH, Angiotensina,
Bradichinina, adrenalina, calcitonina,
glucagone, ossitocina, paratormone, TSH
7TM
....eccetera......)
nucleari
ormone
Recettori per: Ormoni
steroidei
(estrogeni, androgeni, cortisolo,
aldosterone, progesterone)
Ormoni tiroidei
...eccetera....
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Modalità di funzionamento dei 4 tipi di proteine recettore implicati nella
segnalazione cellulare
Situazione 1: canale controllato da ligando (o Recettori ionotropici)
proteina-canale che lega un fattore della comunicazione cellulare (un LIGANDO)
Recettori Ionotropici
Nicotinici
(per
l’acetilcolina)
Serotoninergici
(5HT3A
5HT3B)
Glutamatergici:
AMPA
Kainato
NMDA
Gabaergici
(GABA A
GABA C)
Glicinergico
(Cl-)
Purinergici
(P2X1-P2X7)
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Modalità di funzionamento dei 4 tipi di proteine recettore implicati nella
segnalazione cellulare
Situazione 2: recettore accoppiato a proteine G (“GPCR” o “recettori 7TM”)
il fattore della comunicazione cellulare si lega al recettore che si attiva e attiva la proteina G (il
Trasduttore); a sua volta la proteina G attiva un Effettore (un enzima tipo adenilato ciclasi o
fosfolipasi C…..) che produce un “secondo messaggero”
Adenilato
Ciclasi
Adenilato
Ciclasi
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Modalità di funzionamento dei 4 tipi di proteine recettore implicati nella
segnalazione cellulare
Situazione 3: recettore ad attività enzimatica (o “recettori 1TM”)
il fattore della comunicazione cellulare si lega al recettore che si attiva diventando funzionale (è
esso stesso Trasduttore); a sua volta il recettore attiva un Effettore (un enzima intracellulare)
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La trasduzione intracellulare dei segnali extracellulari
captati da recettori di membrana (canali, 7TM e 1TM)
7TM (GPCR)
Recettori di membrana
Trasduttori:
proteine G eterotrimeriche
1TM
Trasduttori:
il recettore stesso
canali
EFFETTORI Intracellulari
trasduttore
effettore
R
trasduttore
effettore
Controllo di svariate variabili citoplasmatiche a breve termine (enzimi, canali, trasportatori ecc.)
Controllo di variabili nucleari a lungo termine
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Modalità di funzionamento dei 4 tipi di proteine recettore implicati nella
segnalazione cellulare
Situazione 4: recettore intracellulare (recettori Nucleari)
il fattore della comunicazione cellulare si lega al recettore intracellulare che si comporta da “fattore
di trascrizione”, cioè si lega al DNA controllando i geni
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