opere di R. Brown. Di cotesta pianta non si conobbero sul principio

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OSSERVAZIONI SOPRA ALCUNE RAKFLESIACEE
opere di R. Brown. Di cotesta pianta non si conobbero sul
principio che individui maschi, e su di essi Brown pubblicò
una memoria accompagnata da eccellenti figure (Trans. Linn.
Soc. voi. XIII). In seguito Jack ritrovò una Rafflesia che egli
chiamò Bafflesia Titan, identica secondo R. B r o w n colla JB. Arnóldii. In seguito R. Brown ebbe individui Q di Rafflesia, che
egli credè specificamente identici con la Rafflesia J di già descritta, e su di essi pubblicò la seconda memoria, pure nelle
Transazioni della Società Linneana nel voi. X I X . Blume ha poi
descritto un' altra spece, la B. Fatma, che è molto distinta dalla
B. Arnóldii c? e Q di B r o w n , per aver la prima tutta la parte
interna del tubo nuda, non ramentacea, e per altri caratteri
ancora. De Vriese in una memoria sulla B. BocJmssenii e Fatma
dà assai buone figure di una Rafflesia c? e Q che egli chiama
B. Fatma, m a che in realtà è identica con la B. Arnóldii Q
Brown. È quindi a torto che Hooker nel Prodromo di DC. riporta la figura di De Vriese alla B. Fatma Blume.
La B. Arnóldii Q di Brown fiorisce adesso annualmente
nel Giardino botanico di Buitenzorg, ed il più delle volte, a
quanto mi dice il Signor Schaeffer è ermafrodita, o se è dioica
la differenza fra la pianta e? e la Q si limita ad essere la pianta cT,
quando non è ancora aperta, un poco più depressa della pianta Q.
Se adesso si confronta la figura del fiore aperto di B. Arnóldii in Miquel Choix des plantes rares e t c , oppure quella tratta
dalla fotografia presa sul vivo nel Giardino di Buitenzong, e
riprodotta in un fascicolo di quest' anno (1874) del Gardener's
Chronicle, con la figura della B. Arnóldii J di B r o w n , è facile
scorgere fra esse notevoli differenze.
Nella B. Arnóldii c? B r o w n , la corona è annulare, eretta,
e con l'orlo un poco rovesciato in fuori, per cui l'apertura è
molto grande e lascia scorgere un gran numero delle appendici che sorgono nel mezzo del disco centrale. Nella figura
della sezione del boccio J , pure si vedono coteste punte molto
numerose, ed apparisce l'apertura della corona assai più larga,
di quello che non sia nella figura corrispondente della sezione
del boccio Q. L e figure di Miquel e del Gardener's Chronicle
(siano piante cf o Q) concordano nelF avere la corona in forma di
cupola emisferica, con l'apertura assai ristretta, ed un numero
assai limitato di appendici sul disco centrale. L e figure delle
piante 2 di Miquel e di De Vriese (queste ultime sotto il n o m e
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