GENETICA MENDELIANA Si consideri un incrocio triibrido AABBrr x aabbRR dove A e B sono dominanti su a e b rispettivamente mentre R ed r mostrano il fenomeno della codominanza. Nella progenie ottenuta incrociando due tripli eterozigoti 1- Quante classi fenotipiche sono attese? 2- Qual è la probabilità del genotipo parentale aabbRR? 3- Quale frazione di omozigoti per i tre alleli ci si aspetta? 4- Quali saranno i genotipi dei gameti prodotti dall’individuo AaBbRr? 5- Quale frazione della progenie avrà un genotipo identico a quello degli individui della F1? Trattandosi di un incrocio tra due tripli omozigoti (linee pure). Gli individui della F1 avranno tutti un genotipo triplo eterozigote: AaBbRr. Risposta 1 Per calcolare il numero delle classi fenotipiche nella F2, dal momento che per quanto ci risulta i tre geni non interagiscono, possiamo considerare indipendentemente i tre geni. Per quanto riguarda i geni A e B avremo le solite due classi fenotipiche, dominante (A-) e recessiva (aa). Per quanto riguarda R invece dovremmo considerare che la codominanza osservata nell’eterozigote produrrà tre classi fenotipiche corrispondenti alle tre classi genotipiche RR, Rr ed rr. Combinando le classi fenotipiche dei tre geni tra di loro otteniamo 2x2x3= 12 classe fenotipiche Risposta 2. Possiamo ragionare in diversi modi. Per esempio: Per ottenere uno zigote di genotipo aabbRR occorre che un gamete maschile di genotipo abR fecondi un gamete femminile con lo stesso genotipo. Basta quindi cacolarsi la probabilità che un triibrido produca un gamete abR per arrivare alla soluzione. Nell’ipotesi si assortimento indipendente ciascuna combinazione allelica dei gameti generati da un triibrido avrà probabilità 1/2x1/2x1/2=1/8. Affinchè il genotipo dello zigote sia aabbRR si devono incontrare due ameti identici ciascuno generato con probabilit`1/8. Ne segue che la probabilità dello specifico genotipo nella F2 è pari a. Risposta 3 Anche in questo caso l’analisi è facilitata dal fatto che i tre geni segregano indipendentemente e possiamo quindi considerare un gene per volta. Limitandoci a considerare il gene A, la probabilità di ottenere un omozigote da un incrocio tra due ibridi Aa è pari ad 1/2 , ovvero ¼ per l’omozigote AA ed ¼ per l’omozigote aa. Lo stesso ragionamento si può fae per gli altri due geni. Usando la regola della probabilità composta (eventi indipendenti) otteniamo che la probabilità di ottenere un individuo omozigote per tutti i geno è pari a 1/2x1/2x1/2=1/8 Risposta 4 I gameti prodotti dal triplo eterozigote saranno le otto combinazioni possibili tra gli alleli dominanti e recessivi dei tre geni A, B e R, ovvero ABR ABr AbR aBR Abr aBr abR abr Risposta 5. La domanda è equivalente a chiedersi quanti individui della F2 saranno tripli eterozigoti. Possiamo ragionare come nella risposta 3. Per ciascun gene un incrocio tra due ibridi ha una probabilità ½ di generare un eterozigote (Aa, aA, aa, AA). Quindi la probabilità di un triplo eterozigote sarà 1/2x1/2x1/2=1/8 Un meiocita ha tre coppie di cromosomi omologhi. Ciascun membro di una coppia è identificato geneticamente da da tre geni che presentano una forma all’elica dominante e una recessiva. (A,a; B,b; C,c). Supponendo che questi geni permettano di distinguere ciascun cromosoma, quante diverse combinazioni si possono ottenere quando la cellula è in anafase I? Quali? I geni sono su diversi cromosomi e quindi nell’anafase I assortiscono in maniera indipendente. Supponiamo che il cromosoma marcato dall’allele A vada a ‘sinistra’ nel campo visivo del nostro microscopio di osservazione. A seconda di come si dispongono gli altri due cromosomi, potremmo avere le seguenti quattro configurazioni. ABC---abc AbC---aBc Abc---aBC ABc---abC Mendel incrociò delle linee pure di piante di pisello con caratteri dominanti a seme liscio, giallo e con rivestimento marrone (AABBCC) con delle piante con i caratteri recessivi a seme rugoso, verde e rivestimento bianco (aabbcc). Quale proporzione di piante in F2 avrà semi con un rivestimento bianco? Quale proporzione di piante in F2 avrà semi con fenotipo uguale al genitore F1 E quante lo stesso genotipo Qual’e la probabilità che un pisello preso a caso sia aabbcc E aaBbcc? Risposta 1: Gli individui della F1 saranno triibridi AaBbCc. Focalizzandoci sul solo gene C, la percentuale di semi che avranno un rivestimento bianco, ovvero omozigot recessivi cc saranno ¼. Risposta 2: Il fenotipo della F1 è dominante per tutti e tre i caratteri. I tre geni considerati indipendentemente hanno ciascuno probabilità ¾ di mostrare un fenotipo dominante (2/4 di genotipo eterozigote e ¼ di genotipo omozigote dominante. La probabilità di avere un fenotipo dominante per tutti e tre i caratteri sara uindi 3/4x3/4x3/4=27/64. Risposta 3: Il genotipo della F1 è AaBbCc. Ciascun gene avrà probabilità ½ di essere nella forma eterozigote nello zigote della F2. Quindi nell’ipotesi di segregazione la probabilità che tutte e tre le coppie di geni siano nella forma eterozigote sarà 1/2x1/2x1/2= 1/8. Risposta 4: dal momento che ciascun gene ha probabilità ¼ di essere nella forma omozigote recessiva, la probabilità di aabbcc sarà 1/4x1/4x1/4=1/64 Risposta 5: Seguendo il ragionamento delle precedenti risposte, p(aa)=1/4 p(Bb)=1/2 p(cc)=1/4. Ne segue che p(aaBbcc)=1/4x1/2x1/4=1/16 Considerate il seguente incrocio: A/a; B/b; C/c; D/d; E/e x a/a; B/b; c/c; D/d; e/e Quale proporzione della progenie sarà genotipicamente uguale a: a) il primo genitore b) il secondo genitore c) uno dei due genitori d) nessun genitore Il testo non ci dice nulla sulle relazioni di associazione tra questi geni. Possiamo ragionevolmente assumere che i geni segreghino indipendentemente altrimenti l’esercizio non sarebbe risolvibile. Consideriamo quindi la segregazione di ciascun gene separatamente e poi usiamo la regola del prodotto delle probabilità per ottenere la probabilità di ottenere un particolare genotipo. a) Il primo genitore è eterozigote per ciascuno dei geni. E’ facile convincersi che la probabilità che da un incrocio Aa x aa si ottenga un eterozigote per a è pari a ½. Ragionando in maniera analoga per Bb x Bb otteniamo che anche in questo caso la probabilità è pari ad ½. Ne segue che per ottenere un individuo eterozigote per tutti e 5 i geni la probabilità sarà (½)5=1/32. b) E’ facile (possibile) convincersi che il ragionamento fatto per il punto a) può essere esteso alla seconda domanda arrivando allo stesso risultato. c) Per rispondere a questa domanda si può utilizzare la regola dell’addizione delle probabilità addizionando le probabilità che l’individuo della progenie sia genotipicamente uguale al primo o al secondo genitore. 1/32+1/32=2/32=1/16 d) Anche questo quesito si può affrontare con la strategia utilizzata al punto a) e b). E’ forse più semplice però osservare che lo stesso risultato si può ottenere sottraendo a 1 la probabilità, calcolata nel punto c), che la progenie sia genotipicamente identica ad uno dei due genitori. (1-1/16)= 15/16. La posizione assiale dei fiori è dominante su quella terminale. Rappresentando l’allele per la posizione assiale con A e con a l’allele che codifica per la posizione terminale. Determinare i tipi e le proporzioni dei gameti e delle progenie prodotta da ciascuno dei seguenti incroci ed il fenotipo. 1- AAxaa, 2-AAxAa, 3-Aaxaa, 4- AaxAa Risposta 1: AAxaa. I gameti del primo genitore saranno tutti di genotipo A mentre quelli del secondo di genotipo a. Gli zigoti risultanti saranno tutti di genotipo eterozigote Aa e fenotipo dominante assiale Risposta 2: AAxAa. Gameti A per il primo genitore e 50% A e 50% a per il secondo. Ne segue che gli zigoti saranno per il 50% AA e 50%Aa. Tutti assiali. Risposta 3: Aaxaa.Gameti A e a per il primo genitore e a per il secondo. Gli zigoti risultant saranno per il 50%Aa e 50% aa quindi fenotipicamente metà assiai e metà terminali. Nell’incrocio Aa Bb DD Ff x AA Bb dd ff tutti i geni segregano indipendentemente e mostrano dominanza completa. 1- Definire la proporzione di progenie eterozigote per tutti i loci 2- Quanti e quali gameti differenti sono possibili per ciascun genitore 3- Quanti e quali zigoti geneticamente differenti sono possibili in quest’incrocio Risposta 1 Analizzando un gene per volta. Incrociando due individui AaxAA metà della progenie sarà Aa e metà AA quindi la probabilità dell’eterozigote è ½. Per quanto riguarda B i due genitori sono entrambi eterozigoti e la progenie sarà per ¼ omozigote dominante, un quarto omozigote recessiva e ½ eterozigote. Analogamente tutta la progenie sarà eterozigote per D (DDxdd) e metàà per F (Ffxff). Ne segue che la probabilità che un individuo della progenie sia eterozigote per i quattro geni è 1/2*1/2*1*/2=1/8 Risposta 2 I gameti dei genitori potranno essere di due tipi per quanto riguarda i geni in eterozigosi e di un tipo per i geni in omozigosi. Quindi il primo genitore avrà 2*2*1*2=8 gameti differenti mentre il secondo 1*2*1*1=2 gameti geneticamente differenti Risposta 3 Anche in questo caso consideriamo un gene per volta. La segregazione degli alleli del gene B e la loro succesiva combinazione casuale può generare omozigoti dominanti, recessivi o eterozigoti. Il gene A invece non potrà invece essere nella condizione omozigote recessiva. Il gene D (DDxdd) potrà soltanto essere nella condizione eterozigote. Mentre F potrà essere nella condizione eterozigote o omozigote recessiva (Ffxff). Quindi il numero totale di zigoti geneticamente differenti sarà 2*3*1*2=12 Quante differenti combinazioni dei cromosomi paterni e materni possono trovarsi nei gameti originati da un organismo con numero diploide 8 (2n = 8) Ragioniamo per semplicità su due coppie di cromosomi. Chiamiamo 1p 2p 1m e 2m i cromosomi 1 e 2 ricevuti dal padre e dalla madre dell’individuo che stiamo considerando. Le possibili combinazioni nei gameti sono 1p 2p, 1m2p, 1p 2m, 1m 2m, ovvero 2*2=4. Generalizzando per n cromosomi avremo che le possibili combinazioni sono 2n. Nel caso considerato nell’esercizio 24=16 Incrociando due piante si osservano nella prole 230 AA, 510 Aa e 240 aa. Determinare il genotipo delle piante parentali. Le piante parentali hanno prodotto progenie di tutti e tre i possibili genotipi. Osserviamo inoltre che la numerosità delle classi stanno in un rapporto approssimativamente di 1:2:1. Questo risultato è compatibile con un incrocio tra due eterozigoti. Nelle cavie il colore nero (B) domina sul bianco (b). Ed il pelo corto (S) sul lungo (s). Nella F2 di un incrocio tra BBSSxbbss, quale frazione di topi con pelo nero corto ci si attende? E con pelo bianco corto? Nell’ipotesi che i due geni segreghino indipendentemente, ovvero non siano associati, ci aspettiamo una segregazione delle quattro classi fenotipiche nel rapporto 9 nero corto 3 bianco corto 3 nero lungo 1 bianco lungo. Quindi la frazione di topi della F2 con pelo nero corto sarà pari a 9/16 mentre la progenie con pelo bianco corto (ovvero recessivo, dominante) sarà pari a 3/16 Quale delle seguenti affermazioni è compatibile con una malattia causata da un allele dominante? Se l’”allele malattia” dominante è A, gli individui eterozigoti Aa saranno malati e gli omozigoti recessivi aa saranno sani. Naturalmente anche gli omozigoti dominanti saranno malati ma molto rari nella popolazione 1) È impossibile che nasca un figlio malato da due individui sani. Questa risposta è corretta perchè essendo dominante l’allele che causa la malattia, l’informazione che i due genitori sono sani implica che nessuno dei loro due alleli è dominante ed in assenza di una nuova mutazione (estremamente rara) non possono generare un figlio malato. 2) Due genitori malati possono avere un figlio sano Due genitori malati saranno con alta probabilità eterozigoti (gli omozigoti per un gene malattia dominante sono estremamente rari) e quindi potranno generare un figlio omozigote recessivo (sano) con probabilità ¼. 3) Circa la metà dei figli di genitori malati è sana Per le ragioni discusse sopra la prima affermazione non è corretta 4) Due genitori malati possono avere figli sani solo se anche il nonno era sano. Questa affermazione non è corretta. Abbiamo detto che due genitori eterozigoti possono avere figli sani. Le condizioni di salute del nonno sono irrilevanti. Quale delle seguenti affermazioni è compatibile con il fatto che la galattosemia è determinata da un carattere monogenico recessivo? Nel caso di una malattia causata da un allele recessivo gli individui malati saranno tutti di genotipo aa 1) Due genitori sani hanno un figlio galattosemico Questo caso è possibile se tutti e due i genitori sani sono eterozigoti AaxAa. Un figlio avrà probabilità ¼ di essere omozigote recessivo e quindi malato 2) Un genitore galattosemico ed uno sano hanno un figlio sano I genotipi dei genitori sono aa e A-. Dal momento che uno dei due genitori ha l’allele dominante A è possibile che questoa allele venga ereditato da un figlio che sarà di conseguenza sano. 3) Due genitori sani hanno un figlio sano. Viste le considerazioni della risposta precedente a maggior ragione due genitori sani potranno avere uun figlio sano. 4) Due genitori galattosemici hanno un figlio sano. I genitori galattosemici hanno entrambi genotipo aa. Di conseguenza, tutti i figli avranno genotipo aa e saranno malati. Una coppia è formata da individui provenienti di famiglie che hanno una storia di galattosemia, una malattia causata dalla forma recessiva di un gene autosomico. La donna A B G C D ha un fratello galattosemico mentre la madre del partner è anche galattosemica. Stimare H la probabilità che la coppia abbia un figli galattosemico. La coppia potrà avere un figlio galattosemico con probabilità ¼ soltanto se entrambi gli individui sono eterozigoti. L’uomo H essendo fenotipicamente normale e avendo la madre malata (omozigote recessiva) sarà sicuramente eterozigote. La donna G è sana, ma la presenza di un fratello malato indica che entrambi i suoi geneitori sono necessariamente etrozigoti. I figli fenotipicamente sani di genitori eterozigoti hanno una probabilità 2/3 di essere eterozigoti (nota bene 2/3 e non non 2/4 perché, essendo il figlio sano, possiamo escludere con certezza la possibilità che G sia omozigote recessiva). Se ne deduce che la probabilità che la coppia abbia un figlio malato sarà pari 1/4*2/3=2/12 INTERAZIONE GENICA Nei topi il colore a chiazze del pelo è dovuto a un gene recessivo s e il colore pieno all'allele dominante S. I topi con pelo colorato possiedono un'allele dominante C mentre gli albini sono omozigoti recessivi cc. Il colore nero è prodotto da un allele dominante B ed il colore marrone dall'allele recessivo b. Il genotipo cc è epistatico per entrambi i loci B e S. Quale rapporto fenotipico è atteso nella progenie di genitori triibridi? Interpretando il testo i tre geni c b s interagiscono per produrre cinque diversi fenotipi che sono determinati dalle combinazioni alleliche indicate qua sotto cc CCCC- -Bbb Bbb -- albino ss nero a chiazze ss marrone a chiazze S- nero S- marrone I triibridi Cc Bb Ss avranno quindi un fenotipo con pelo nero pieno Inrociando Cc Bb Ss x Cc Bb Ss ¼ di tutta la progenie sarà cc indipendentemente dalle combinazioni alleliche degli altri due geni. Dei rimanenti ¾ che hanno almeno un allele dominante del gene c (CC o cc) ¼ saranno a chiazze ovvero omozigote recessivi per il gene ss mentre ¾ avranno un colore compatto. Infine ¾ degli animali avranno un pelo nero mentre ¼ saranno marroni. Mettendo tutto insieme Albini ¼ 1 1= 1/4 nero a chiazze saranno ¾ ¼ ¾ =9/64 marrone a chiazze ¾ ¼ ¼ =3/64 nero ¾ ¾ ¾ = 27/64 marrone ¾ ¾ ¼ = 9/64 Quando polli Black Langsham, con zampe piumate vengono incrociati con polli Buff Rock che hanno zampe non piumate. tutta la F1 ha zampe piumate. Su una progenie F2 di 360 individui 24 presentano zampe non piumate e 336 zampe piumate. (a) Quale è il tipo d'interazione tra i due loci che governa il fenotipo di questo carattere? (b) Quale frazione della F2 con zampe piumate ci si attende che sia eterozigote in un locus e omozigote nell'altro (a) Una prima ipotesi è che ci troviamo di fronte ad un gene con due forme alleliche con il fenotipo piumato dominante su quello non piumato. L’ipotesi deve però essere rigettata perchè nella F2 il rapporto di segregazione dei fenotipi non è 3:1 Il rapporto tra le numerosità delle classe fenotipiche nella F2 è invece molto vicino ad un rapporto 15:1 tipico di un interazione tar due geni che hanno la stessa funzione (geni duplicati. Soltanto il genotipo doppio recessivo (aa bb) produce un fenotipo non piumato (b) La F2 potrebbe essere omozigote per il locus a (p=1/2) ed eterozigote per il locus b (p=1/2) per una probabilità totale di 1/4. Alternativamente eterozigote per a ed omozigote per b (di nuovo p=1/4). Quindi la metà della F2 (8 su 16) sarà eterozigote in un locus ed omozigote nell’altro. Siccome una delle possibili combinazioni alleliche aa bb non sarà piumato. 8/15 della progenie piumata satà omozigote in un locus ed eterozigote nell’altro. Quando una linea di ratti gialli é incrociata con una linea di ratti neri la F1 è tutta grigia. Incrociando individui della F1 tra di loro si ottenne una F2 formata da 10 ratti gialli, 28 grigi, 2 di color crema e otto neri. a) Come sono ereditati questi colori e quali genotipi corrispondono ai fenotipi osservati ? b) Dal punto di vista teorico quanti dei 48 ratti della F2 avrebbero dovuto avere color crema ? c) Quanti avrebbero dovuto essere omozigoti? a) La segregazione del tipo 9 (28)/3 (10)/3 (8)/ 1 (2) quando si incrociano gli ibridi grigi di prima generazione ci fa sospettare che ci troviamo di fronte a due geni che influenzano il colore del mantello del topo. Se chiamiamo A e B I due geni, la corrispondenza tra genotipi e fenotipi potrebbe essere la seguente: A- B- grigio (grigio è infatti l’ibrido di prima generazione ed il colore grigio ha una frequenza di 9/16 nella generazione F2) aa bb crema (è la classe meno frequente nella F1 presente in 1/16 della progenie della F2) A- bb gialli aa B- neri b) La segregazione attesa è del tipo 9/3/3/1. Ovvero in una nidiata 48 topolini dovremmo trovarne 37 grigi 9 neri 9 gialli e 3 crema. c) Gli omozigoti attesi sono AAbb AABB aabb e aaBB per un totale di 4/16=1/4. Ovvero su una nidiata di 48 topolini un totale di 12 omozigoti. MAPPATURA GENICA NEGLI EUCARIOTI Trovare la mappa genetica dei tre geni di Drosophila c e ct utilizzando i dati del seguente esperimento. Femmine omozigoti recessive per c vengono incrociate con maschi recessivi per ct e. Le femmine della F1 vengono incrociate con maschi recessivi. Solo gli alleli recessivi vengono indicati nelle classi fenotipiche 4153 c 513 c e 3990 e ct 501 ct 419 c ct 5 wild type 408 e 3 c e ct F2 Il problema ci propone l’interpretazione di un “classico” reincrocio a tre punti in cui una femmina triplo eterozigote viene incrociata con un maschio recessivo. I geni sono associati (localizzati sullo stesso cromosoma). Se non lo fossero, ci aspetteremmo per le otto classi fenotipiche una numerosità paragonabile Per semplicità nell’interpretazione del problema numeriamo e riscriviamo le classi fenotipiche indicando anche gli alleli wt dei tre geni 1 2 3 4 4153 c 3990 c+ 419 c 408 c+ e+ e e+ e ct+ ct ct ct+ 5 6 7 8 513 c e ct+ 501 c+ e+ ct 9 c+ e+ ct+ 7 c e ct Il nostro primo obbiettivo è trovare l’ordine dei geni. Per far questo identifichiamo le classi parentali (le più numerose) e quelle che derivano da una doppia ricombinazione tra i cromosomi parentali (meno numerose) Parentali 1 2 c e+ ct+ c+ e ct Doppio ricombinati 7 8 c+ e+ ct+ c e ct Osserviamo che scambiando gli alleli c tra le due classi parentali si ottengono le classi doppio ricombinanti. Questa è una prova che il gene c sta in mezzo nella mappa genetica Osserva che, in assenza di ogni altro riferimento, una mappa ct c e è indistinguibile da un’altra e c ct. Chiamiamo I e II le due regioni che separano c da ct e da e rispettivamente. E’ facile convincersi che le classi 3 e 4 sono state generate dai cromosomi parentali attraverso ricombinazione nella regione I mentre le classi 5 e 6 sono generate da ricombinazioni nella regione II. Avendo individuato i meccanismi di cross over che hanno generato le otto classi fenotipiche, possiamo ora calcolare la frequenza di gameti ricombinanti nelle due regioni nella meiosi della femmina eterozigote (la meiosi del padre genera soltanto gameti che contengono gli alleli recessivi di tutti e tre i geni) La frequenza di ricombinazione nella regione I si ottiene Analogamente per la regione II Questi due numeri, espressi in percentuale, rappresentano le distanze tra i geni in unità di mappa o centiMorgan (cM). I geni per l'ellissocitosi e per l'antigene Rh degli eritrociti sono associati su uno degli autosomi e distano approssimativamente 20 unità di mappa. Un uomo con ellissocitosi (malattia dominante), la cui madre ha eritrociti di forma normale ed un genotipo omozigote Rh+ ed il cui padre è Rh- ed eterozigote per ellissocitosi, si sposa con una donna normale Rh-. A) Quali sono le probabilità che il loro primo figlio sia Rh- ed affetto da ellissocitosi B) Se esso è invece Rh+, quali sono le probabilità che sia anche affetto da ellissocitosi? Chiamiamo E l’allele dominante del gene dell’ellissocitosi ed e il corrispondente gene recessivo (normale). Il testo dell’esercizio ci permette di determinare il genotipo dell’uomo e della partner (vedi figura). Inoltre, dal momento che ci viene fornita la distanza di mappa tra i geni E ed Rh siamo in grado di calcolarci la frazione di gameti che portano la combinazione allelica parentale o ricombinante nella meiosi dell’uomo che è un eterozigote. A) perché il figlio sia Rh- ed affetto da ellissocitosi bisogna che erediti dal padre l’allele dominante E insieme all’allele Rh- ovvero una combinazione parentale degli alleli. La probabilità che questo avvenga è pari al 40% (la madre è omozigote per entrambi i geni e trasmetterà ai figli soltanto combinazioni recessive dei due geni. B) Se il figlio è Rh+ può avere ricevuto o la combinazione parentale e + o quella ricombinante E +. Dal momento che soltanto il 20% dei gameti Rh+ (nota bene non del totale dei gameti) sono anche E, 20% sarà la probabilità che un figlio Rh+ abbia l’ellissocitosi. La distanza A-B=15cM, B-C=8cM e A-C=23 cM. Calcolare in un incrocio Abc/aBC x abc/abc la percentuale di progenie Abc/abc. L'analisi degli aschi prodotti in seguito all'incrocio tra due ceppi di Neurospora che richiedono adenina per crescere (ad1 +) x (+ ad2) ha dato i seguenti risultati. Numero di aschi tipo di aschi 110 4 ( + +) : 4 (ad1 ad2) 100 4 (ad1 +) : 4 ( + ad2) 80 2 (ad1 +) : 2 ( + +) : 2(ad1 ad2) : 2 (+ ad2) a) Determinare se i geni ad1 e ad2 sono associati b) Determinare la distanza dei due geni dal centromero e, se i due geni sono associati, la loro distanza Rappresentiamo il risultato della dissezione degli aschi in maniera più realistica in modo che sia più facile analizzare la segregazione degli alleli. Le ottadi contengono ciascuna 8 ovali rappresentanti le spore ordinate mentre i simboli + e – rappresentano l’allele selvatico e mutato dei geni ad1 (sinistra) ed ad2 (destra). Per rispondere alle domande posteci dall’esercizio classifichiamo innanzitutto gli aschi in cui gli alleli dei geni in considerazione hanno segregato in prima (MI) o seconda MII divisione meiotica. Inoltre per facilitare la determinazione della frequenza di ricombinazione identifichiamo gli aschi che contengono soltanto spore di tipo parentale (DP), quelle che contengono solo spore ricombinanti (DNP) e quelle che invece contengono sia spore parentali che ricombinanti (T). Per rispondere alla prima domanda dobbiamo determinare la frequenza di ricombinazione. 1 T + DNP FRad1−ad 2 = 2 = (40 +110) / 290 = 0.517 T = DP + DNP la frequenza di ricombinazione molto vicina al 50% ci suggerisce che i due geni non siano associati e quindi probabilmente localizzati su cromosomi diversi. La distanza di ciascun gene dal suo centromero va invece stimata dalla frequenza di segregazione in seconda divisione meiotica 1 MII 40 FRAd1 = ⋅ = = 0.138 2 MI + MII 110 +100 + 80 1 MII 0 FRAd 2 = ⋅ = =0 2 MI + MII 110 +100 + 80 Si conclude che il gene Ad1 è strettamente associato al suo centromero. Una mappa compatibile con i risultati sperimentali è mostrata qui sotto. Tre mutazioni di neurospora y,w, z distano 6, 8 e 14 cM dal centromero (dallo stesso lato del centromero). In un incrocio ywz x +++, quale frazione di aschi mostrerà una segregazione in seconda divisione per w? Distanza dal centromero=FRw-cen=1/2MII MII= 2*FR=2*0.08=0.16 Per MII si intende la frequenza delle meiosi che segregano in seconda divisione meiotica L’abbondanza della base A nel cromosoma di un organismo è pari ad 1/5 del totale delle basi. Quale sarà l’abbondanza della purina G? Se A è un quinto del totale anche T, la base complementare sarà un quinto del totale. La somma delle basi G e C sarà pari a 3/5 del totale. Di conseguenza l’abbondanza di G sarà 3/10 del totale MAPPATURA GENICA NEI BATTERI Un batterio con genotipo thr+ leu+ ara+ è infettato da un batteriofago trasducente. Il lisato ottenuto viene utilizzato per infettare un batterio thr- leu- ara-. I batteri di questa seconda infezione (riceventi) vengono selezionati su una prima piastra priva di leucina e su una seconda che non contiene treonina. Le colonie cresciute vengono saggiate per la cotrasduzioe degli altri geni. Disegnare la mappa genetica e spiegare brevemente il procedimento. Marcatore selezionato leu+ thr+ % di cellule con geni cotrasdotti 76 ara+ 3 thr+ 3 leu+ 0 ara+ I batteriofagi trasducenti hanno la capacità di trasferire frammenti di cromosoma batterico da una cellula batterica all’altra incorporando il materiale genetico nel capside del batteriofago stesso. Dal momento che la quantità di DNA che può essere contenuta in un capside fagico è limitata, soltanto geni che sono vicini nel cromosoma batterico potranno essere trasportati insieme in una particella trasducente (cotrasdotti). Inoltre più i geni sono vicini più alta sarà la loro frequenza di cotrasduzione. La prima riga della tabella ci dice che il gene leu è più vicino ad ara di quanto non lo sia a thr ma non ci permette di distinguere tra le due ipotesi mostrate in figura. Il risultato della seconda riga che mostra che batteri trasdotti per il gene thr non possono essere anche essere tradotti per il gene ara è però incompatibile con la mappa A e quindi, per esclusione, l’unica mappa compatibile con i risultati è quella mostrata in B. Usando il batteriofago P22 avete allestito un incrocio a tre marcatori in Salmonella typhimurium. L’incrocio è tra un batterio ricevente Arg- Leu- His- e il batteriofago P22 che è cresciuto in un ceppo Arg+ Leu+ e His+. Avete selezionato 1000 trasductanti Arg+ e li avete testati su diversi terreni selettivi mediante replca su piastra. Avete ottenuto I seguenti risultati. Arg+ Leu- HisArg+ Leu- His+ Arg+ Leu+ His+ Arg+ Leu+ His- 583 300 114 1 In un incrocio tra un Hfr dal genotipo stps ilv+ mtl+ bgl+ ed un F- dal genotipo stpr ilvmtl-bgl-. Si sa che il gene ilv è l’ultimo dei tre ad essere trasferito. Si selezionano exconiuganti ilv+ e di questi si osservano I genotipi mtl e bgl. Basandosi sui seguenti risultati determinare ordine e distanza dei geni. Ilv+ mtl+ bgl+ Ilv+ mtl- bglIlv+ mtl- bgl+ Ilv+ mtl+ bgl- 220 60 18 0 Quattro mutazioni puntiformi, nel gene rII (1, 2, 3, 4) vengono incrociate con cinque delezioni (A,B,C,D,E). La linea tratteggiata indica la regione di DNA che è assente nelle delezioni. Dai risultati nella tabella determinare la posizione delle mutazioni puntiformi rispetto alle delezioni. Il segno + nella tabella indica che l’esperimento di ricombinazione ha generato batteriofagi wt. Descrivere brevemente il metodo utilizzato per risolvere il problema. 1 2 3 4 A + + + B + C + + + D + + + E + + + - A-----B-------------------C ------------D--E -------- L’esercizio si risolve considerando che una mutazione puntiforme incrociata con un delezione non è in grado di produrre mediante ricombinazione il fenotipo selvatico se la mutazione stessa è localizzata nella regione che è “mancante” nella delezione. Per esempio la mutazione 1. Secondo i risultati della prima riga della tabella è localizzata in una regione in cui le delezioni A, B e D si sovrappongono. Seguendo questo tipo di ragionamento per tutte le mutazioni puntiformi si deduce la mappa genetica illustrata nella figura. Un ricercatore, dopo aver isolato 8 mutazioni che causano il fenotipo lisi rapida in un batteriofago, ha eseguito un esperimento di ricombinazione con le seguenti delezioni ----------A------------------------C----------------B--------------------------D------------------------E------------- 1 + + + + - A B C D E 2 + + + 3 + + - 4 + + + - 5 + + + + 6 + + + - 7 + + + + 8 + + + Determinare le posizioni dei mutanti puntiformi rispetto alle delezioni Le stesse mutazioni puntiformi vengono utilizzate per un esperimento di complementazione che produce i seguenti risultati. 1 2 3 4 5 6 7 8 1 - 2 + - 3 + + - 4 + + - 5 + + + - 6 + + + - 7 + + + + - 8 + + + + - Quanti geni sono presenti in questa regione Espressione genica Dato un gene che contiene sul filamento stampo (quello che viene trascritto/copiato dall'RNA polimerasi) la sequenza 5' CAT, quale anticodone si appaia in quella posizione al corrispondente mRNA? Se il filamento stampo contiene 5’CAT il messaggero avrà la sequenza complementare 5’AUG quindi l’anticodone del tRNA che si appaierà a questo codone sarà 5’ CAU. Consideriamo il seguente RNA messaggero 5’AUCCGCUAUGCAGCCCCGAGGUCGGUAUGACGUAUUUAGCGGAUUGACAGCAUGAGCAUU Determinare la lunghezza della catena polipeptidica sintetizzata da questo RNA messaggero. Che catena polipeptidica viene sintetizzata se nel gene che codifica per questo messaggero viene inserita una T dopo il codone iniziatore ATG? La “difficoltà” di questo esercizio sta nell’identificare il segnale di inizio della traduzione. Ricordandosi che il segnale di inizio è costituito da un codone AUG preceduto da una sequenza ricca in purine (Shine-Dalgarno) identifichiamo GAGGUCGGUAUG come segnale d’inizio. Dopo sei codoni codificanti troviamo un codone di stop UGA. Quindi la catena polipeptidica sarà lunga sei amminoacidi. Se inseriamo una T dopo il codone di inizio si sposta il registro di lettura e dopo 9 codoni codificanti troviamo un codone di STOP UGA Un RNA sintetico è formato solo da C ed G in uguale proporzione. Quali amminoacidi vengono codificati ed in che proporzione? MUTAZIONI Una cultura batterica viene fatta crescere seminando un unico batterio in terreno liquido. La crescita viene arrestata dopo il compimento della quinta generazione. A) Qual´é il numero totale di batteri alla fine della crescita? Se avviene una mutazione alla quarta generazione ed una alla quinta (uno soltanto dei due batteri generati in ciascuna generazione in cui avviene un evento mutagenico è mutato) calcolare B) Il tasso di mutazione C) La frequenza di mutazione. Alla fine della crescita dopo la quinta generazione saranno presenti 32 batteri come mostrato nello schema qui sotto. I batteri colorati indicano la presenza di una mutazione. In seguito agli eventi di mutazione alla fine della crescita saranno presenti 3 batteri mutanti da cui si deduce che la frequenza di mutazione è uguale a 3/32 Il tasso di mutazione è invece definito come il numero di eventi di mutazione (2) diviso per il numero di generazioni (31, osservare lo schema per convincersi). Il tasso di mutazione è quindi uguale a 2/31 REGOLAZIONE GENICA In questo esempio, a,b,c,d sono geni dell'operone del lattosio (repressore, operatore, β galattosdasi, permeasi). Tenendo conto delle osservazioni riportate sotto, attribuite alle lettere l’identità dei geni spiegando perché a+, b+, c-, d+; esprime β-galattosidasi e permeasi sia in assenza che in presenza di lattosio a+, b-, c+, d+; esprime la β-galattosidasi solo in presenza di lattosio, non esprime mai la permeasi a-,b+,c+,d+; esprime la permeasi solo in presenza di lattosio, non esprime mai la βgalattosidasi a+,b+,c-,d+/ a-,b-,c+,d+; esprime β-galattosidasi e permeasi sia in assenza che in presenza di lattosio La prima informazione ci dice che la mutazione c- è una mutazione costitutiva; ovvero c deve rappresentare o il gene repressore o l’operatore. La seconda informazione è compatibile con la possibilità che b rappresenti il gene per la permeasi La terza informazione ci dice invece che a rappresenta il gene per la β-galattosidasi. Ci rimane da capire tra c e d quale sia il gene per il repressore e quale sia invece l’operatore. Il risultato del quarto esperimento infine ci dice che c- è dominante in cis. Se ne deduce che c non codifica per un prodotto diffusibile e che non può essere il gene per il repressore. Quindi c è l’operatore e per esclusione d è il gene per il repressore. Tre aliquote di un frammento di DNA di 69 Kb vengono digerite con l’enzima di restrizione EcoR1, con BamH1 e con entrambi gli enzimi. Quando i diversi campioni vengono analizzati mediante elettroforesi su gel di agarosio si osservano una serie di frammenti di diverso peso molecolare come mostrato in figura. Determinare una mappa di restrizione compatibile con questo esperimento. La prima “corsia” del gel mostra le dimensioni del frammento non digerito. In seguito a digestione con l’enzima EcoR1 si ottengono tre frammenti di dimensioni 45, 15 e 9 Kb. In seguito a digestione con BamH1 si ottengono invece due bande di dimensioni 19 e 60 Kb rispettivamente. Digerendo con entrambi gli enzimi di restrizione si ottengono invece quattro frammenti. Questo insieme di risultati indica che EcoR1 tagli il frammento di DNA due volte mentre BamH1 ha soltanto un sito di riconoscimento all’interno del frammento. Notiamo dalla quarta corsia che il frammento maggiore di Ecor1 (45 Kb) viene frammentato in due frammenti di 4 e 41 Kb rispettivamente. Analogamente il frammento di 19 Kb di BamH1 è tagliato in due frammenti di 15 e 4 Kb rispettivamente. Ragionando in questo modo si deduce che la EcoR1 BamH1 15 19 4 4541 9 50 mappa di restrizione disegnata nella figura è compatibile con i dati sperimentali.