Sistemi
IBM Open Power e IBM xSeries
ACG Express
Applicazioni Contabili Gestionali
Guida Applicativa
Console Amministrativa
Questo documento è pubblicato sul seguente indirizzo
http://express.acginfo.it/documentazione_express.asp
si consiglia di verificare periodicamente la pubblicazioni di aggiornamenti
© Copyright IBM Corp. 2005, 2006
Questa guida si riferisce alla Versione 3 Rilascio 8 livello di modifica 0 ACG Express Console
Amministrativa.
Java and all Java-based trademarks are trademarks of Sun Microsystem, Inc. in the United States,
other counties, or both.
Il software "Caravel™ Core Classes" e la tecnologia Caravel™ che vengono installati come parte
del prodotto ACG Express, sono proprietà della TransTOOLS, S.A., sono protetti dal
corrispondente Copyright.
2
Indice
1.
INTRODUZIONE ..........................................................................................................5
2.
CARATTERISTICHE GENERALI ................................................................................6
3.
AVVIAMENTO DI ACG EXPRESS ..............................................................................8
3.1
Avvio della Console in ambiente Windows™................................................................. 10
3.2
Avvio della Console in ambiente Linux .......................................................................... 10
3.3
Deployment dell’applicazione ......................................................................................... 11
3.4
Registrazione della licenza della framework e inserimento parametri WebSphere
Application Server ...................................................................................................................... 12
3.5
Impostazioni relative alla memoria utilizzata da Websphere........................................ 16
3.6
Creazione del database.................................................................................................... 17
3.6.1
DB2 e Application Server sulla stessa macchina ........................................................ 18
3.6.2
DB2 e Application Server su macchine diverse.......................................................... 19
3.6.2.1 DB2 in ambiente Windows .................................................................................... 19
3.6.2.2 DB2 in ambiente Linux.......................................................................................... 20
3.7
Ripristino dei database.................................................................................................... 21
3.7.1
Passo 1: parametri di connessione al database ............................................................ 21
3.7.2
Passo 2: ripristino dei database applicativo e di sistema ............................................. 23
4.
LE ALTRE FUNZIONALITÀ DELLA CONSOLE AMMINISTRATIVA .......................24
4.1
Login ................................................................................................................................ 24
4.1.1
Configurazione del client della Framework di sistema ............................................... 25
4.1.1.1 Client Configuration Viewer .................................................................................. 26
4.1.2
Configurazione del Server della Framework di sistema ............................................. 30
4.1.2.1 Server Configuration Viewer ................................................................................. 30
4.1.3
Locazione del modello del database di prodotto (directory Data) ............................... 40
4.1.4
Utente per la connessione........................................................................................... 41
4.1.5
Azione di Login ......................................................................................................... 41
4.2
Restore dei database (Restore DB) ................................................................................. 43
4.2.1
Restore dei database iniziali....................................................................................... 44
4.2.2
Restore di una singola libreria applicativa .................................................................. 44
4.2.3
Restore di un singolo oggetto applicativo................................................................... 45
4.3
Salvataggio dei database (Salva DB)............................................................................... 46
4.3.1
Salvataggio dei database del prodotto ........................................................................ 47
4.3.2
Salvataggio di una libreria applicativa........................................................................ 47
4.3.3
Salvataggio di un singolo oggetto applicativo ............................................................ 48
3
4.4
Creazione Libreria Applicativa ...................................................................................... 48
4.5
Creazione struttura multi azienda (Librerie Dati)......................................................... 50
4.6
Password .......................................................................................................................... 52
4.7
Installazione delle correzioni (PTF)................................................................................ 54
4.8
Migrazione ....................................................................................................................... 57
4.9
Menu della Console Amministrativa .............................................................................. 58
5.
COMMENTI E COMUNICAZIONI...............................................................................58
4
1. Introduzione
Lo scopo di questa guida è descrivere le principali caratteristiche applicative e operative del
prodotto ACG Express Console Amministrativa versione 3 rilascio 8 livello di modifica 0.
La guida potrà essere utilizzata sia per completare l’installazione del prodotto ACG Express che per
eseguire alcune funzionalità di supporto al suo funzionamento.
La guida contiene due capitoli fondamentali:
Avviamento di ACG Express: dove sono descritti i passi da effettuare per poter rendere operativo il
prodotto (deployment, creazione e caricamento dei database, codici di autorizzazione)
Le altre funzionalità della Console Amministrativa: dove sono descritte le funzioni che sono
necessarie per poter utilizzare il prodotto (creazione di ambienti applicativi, caricamento delle
correzioni, atc.).
5
2. Caratteristiche generali
L’installazione della Console Amministrativa sul sistema avviene contestualmente alla prima fase
d’installazione di ACG Express eseguita dal CD fornito da IBM.
Il prodotto ACG Express Console Amministrativa contiene un insieme di funzionalità che hanno
l’obiettivo di gestire l’installazione dei database del prodotto e di fornire all’utente le funzioni di
amministrazione comuni ai vari moduli applicativi.
Vale la pena, a questo punto, fare un breve accenno all’architettura di ACG Express, per poter
spiegare perché è necessario fornire certe informazioni durante la fase di avviamento del prodotto.
ACG Express si basa su una Framework di sistema costruita con il software Caravel™ Core Classes
e la tecnologia Caravel™.
E’ possibile definire il comportamento a run time della Framework impostando alcuni parametri di
configurazione attraverso le funzionalità messe a disposizione dalla Console Amministrativa.
La Framework, in generale, consente di impostare un’architettura Client-Server nella quale più parti
client chiedono servizi ad un’unica parte server, dove le parti client e le parti server potrebbero
risiedere su processi separati oppure coesistere nello stesso processo. E’ per questo che nella
Console Amministrativa i parametri di configurazione sono suddivisi tra parte client e parte server .
In particolare, nel caso di questo rilascio di ACG Express il processo client e il processo server della
Framework coesistono nello stesso processo.
Le funzioni messe a disposizione dell’utente con ACG Express Console Amministrativa sono le
seguenti:
 Deployment dell’applicazione web: consiste nell’installazione dell’applicazione web
all’interno dell’Application Server IBM WebSphere
 Impostazione dei parametri di configurazione delle parti client e server della Framework
di sistema: consente di modificare le informazioni presenti nei relativi file xml attraverso
un’interfaccia grafica
 Database: consiste nella dichiarazione dell’istanza del database che dovrà essere utilizzata
per la creazione dei database
 Creazione dei database dell’applicazione: consiste nella creazione dei database indicati nel
file di configurazione della Framework. Di default per ACG Express vengono creati i
database di sistema e applicativo: LEOSYS e LEONARDO
 Ripristino dei database dell’applicazione: consiste nel popolamento dei database creati
precedentemente, ovvero nella creazione delle tabelle e nel caricamento di una serie di dati
 Installazione del database di demo: ACG Express distribuisce un database con un insieme di
dati di prova che possono essere usati dall’utente per effettuare prove di utilizzo
 Inserimento codice di autorizzazione dei prodotti applicativi: ogni modulo applicativo che
fa parte di ACG Express ha bisogno di un codice di autorizzazione per poter andare in
esecuzione. Tale funzionalità consente di caricare sul sistema i codici di autorizzazione forniti
da IBM per ciascun modulo
 Salvataggio/Esportazione del database dell’applicazione o di sue tabelle/librerie: consente
di effettuare un salvataggio su disco dell’intero database, di una singola libreria o di oggetti
singoli del database
 Creazione di una libreria “applicativa”: consiste nella creazione di uno “schema” di
database che conterrà le Azioni e i Menu di Modulo Base (vedi la corrispondente Guida
6
Applicativa) dell’ambiente applicativo relativo. Tale libreria potrebbe essere utilizzata anche
per contenere i dati aziendali
 Creazione di una struttura multi azienda: consiste nella definizione di una terna ordinata di
“schema” che rappresentano, nell’ordine, i dati di un’azienda (libreria aziendale), i dati
comuni a più aziende (libreria comune), i dati che possono contenere contemporaneamente
dati di più aziende (libreria di gruppo)
 Installazione di correzioni/aggiornamenti di prodotto (PTF): consiste nell’installazione
degli aggiornamenti di ACG Express.
 Installazione di singoli prodotti: consiste nell’installazione di singoli prodotti rilasciati
successivamente.
7
3. Avviamento di ACG Express
Questa parte della guida deve essere consultata da chi ha appena eseguito la prima fase di
installazione di ACG Express da CD (si veda la guida all’installazione) e deve eseguire la seconda
fase di installazione, che indicheremo come fase di avviamento.
Anche se i passi di avviamento sono descritti in dettaglio nei paragrafi che seguono nella Guida,
viene riportata una tabella riassuntiva di tali passi.
NOTA: la tabella si riferisce al caso più semplice in cui il DB2 sia installato sulla stessa macchina
in cui è installato WebSphere (e quindi l’applicazione web ACG Express):
8
Passo
Azione
Istruzioni/Commenti
1
Avviare la console
 Windows™: Console da
Start/Programmi/ACGExpress
 Linux: Lancio dello script ./console_acgj.sh
2
3
Avviare l’Application Server WebSphere
Deployment (pagina Applicazioni della
Console).
Consiste nell’installazione dell’applicazione
all’interno dell’Application Server
4
Avviare l’applicazione web appena installata
dalla console di WebSphere
Creazione dei database di ACG Express in
ambiente Windows:
Consiste nella creazione dei database
LEONARDO (applicativo) e LEOSYS (di
sistema)
5 (W)
5 (L)
Creazione dei database di ACG Express in
ambiente Linux:
Consiste nella creazione dei database
LEONARDO (applicativo) e LEOSYS (di
sistema)
6
Restore DB.
Consiste nella creazione delle tabelle, delle
viste e degli indici propri di ACG Express nei
database creati nei passi precedenti
7
Login alle funzioni della Console
Amministrativa
Immissione delle password dei moduli
applicativi
8
Immettere:
 il nome che si vuole dare all’applicazione ACG Express
che verrà installata
 la locazione del file acg-express.war (che si trova nella
directory di installazione di ACG Express)
 la home directory di WebSphere
 il nome dell’Application Server
 il nome del nodo dell’Application Server
e attendere il messaggio di completamento.

Se necessario, creare un’istanza di DB2 utilizzando il
comando db2icrt
 Prendere nota di
 Nome dell’istanza del DB2
 Nome dell’utente associato all’istanza e la sua
password
 Disco su cui si trova l’istanza
 Utilizzare la pagina DB2 della Console
Amministrativa, dove vanno utilizzati alcuni dei dati
annotati
 Se necessario, creare un’istanza di DB2 utilizzando il
wizard grafico del DB2 (lanciare lo script
$DB2DIR/instance/db2isetup da root)
 Prendere nota di
 Nome dell’istanza del DB2
 Nome dell’utente associato all’istanza e la sua
password (Es. db2acgj)
 Nome del gruppo di appartenenza (Es. db2grp)
 Nome della home directory (Es.
/db2home/db2acgj)
 Numero della porta su cui è in ascolto l’istanze del
DB2 creata, l’utente, la password
 Utilizzare la pagina DB2 della Console Amministrativa
, dove vanno utilizzati alcuni dei dati annotati
 Pagina Login:
 Selezionare caravel.xml.properties
 Selezionare system.xml.properties
 Configurare di system.xml.properties
 Selezionare directory Data
 Pagina Restore DB
 Selezionare DB applicativo e DB di sistema
 Lanciare tasto Restore DB
 Attendere messaggio di fine
Dalla pagina di Login, utilizzare il tasto Login per rendere
operative le altre funzionalità della Console Amministrativa
 Richiedere a IBM i codici di autorizzazione all’uso:
verranno forniti con un file di testo
 Dalla pagina Passwords indicare la locazione del file di
testo
9
3.1 Avvio della Console in ambiente Windows™
In ambiente Windows™ la prima fase dell’installazione crea il meanu “ACG Express” nel menu
Start/Programmi di Windows™
Da questa voce è possibile selezionare la sottovoce “Console” che consente di utilizzare tutte le
funzionalità messe a disposizione da ACG Express Console Amministrativa.
Verrà visualizzato il pannello principale dell’applicazione.
3.2 Avvio della Console in ambiente Linux
In ambiente Linux la console (che è un tool grafico) deve essere avviata attraverso i seguenti passi:


Effettuare il login come utente root
Verificare il contenuto della variabile LANG con il comando:
echo $LANG
Se il contenuto della la variabile differisce dal valore en_US.UTF-8 ed è installato un
sistema operativo in inglese, eseguire il comando:
export LANG=en_US.UTF-8
se invece è installato un sistema operativo in italiano, eseguire il comando:
export LANG=it_IT.UTF-8

Posizionarsi nella directory di installazione di ACG Express (il comando di default è:
cd /opt/ACGExpress )

Lanciare la console con il comando:
./console_acgj.sh
Verrà visualizzato il pannello principale dell’applicazione.
NOTA: Qualora vi fossero problemi con l’esecuzione dello script verificare i relativi permessi di
esecuzione dello script a livello di sistema operativo.
10
3.3 Deployment dell’applicazione
Questo passo costituisce l’installazione del prodotto all’interno dell’Application Server IBM
WebSphere che, come precisato nel documento che riguarda la prima fase dell’installazione,
costituisce un prerequisito di ACG Express.
AVVERTENZA:
Prima di procedere con il deployment dell’applicazione web sotto Websphere, verificare che
l’Application Server sia stato avviato.
Il pannello che viene visualizzato con l’avvio della console amministrativa, mostra una cartella con
più pagine.
La prima pagina visualizzata è quella dal titolo “Login” e consente di accedere a tutte le funzioni
della Console Amministrativa che utilizzano i database. Poiché si sta effettuando una prima
installazione e i database non sono popolati,le altre funzioni della Console non sono accessibili.
La prima operazione che deve essere fatta a questo punto è il deployment dell’applicazione in IBM
Websphere Application Server. Questa operazione è possibile dalla pagina intitolata
“Applicazioni”.
11
Immettere le informazioni richieste come segue:
 Nome applicazione web: indicare il nome che si intende dare all’applicazione all’interno
dell’Application Server (il nome deve essere univoco). Il nome dato creerà la cartella
Nome_applicazione”.ear, all’interno della quale verrà installata l’applicazione vera e propria
 Percorso dell’applicazione (file .war): indicare il percorso in cui è reperibile il file
acg-express.war (ovvero l’applicazione web da installare)
Di default viene caricato il percorso dell’applicazione contenuta nella directory Repository della
directory di installazione del prodotto ACG Express. Per selezionare un altro eventuale percorso
utilizzare il pulsante “Cerca”.
 HOME directory dell’Application Server: indicare la directory di installazione dell’Application
Server (per esempio C:\Programmi\IBM\WebSphere). Per selezionare la directory utilizzare il
pulsante “Cerca”. (Prima di selezionare il percorso verificare che l’Application Server sia stato
avviato)
 Nome del server: viene visualizzato il nome dell’Application Server. Qualora esistessero più
Application Server allora verrebbe reso operativo il pulsante che consente di selezionare un altro
server
 Nome del nodo: viene visualizzato il nome del nodo in cui risiede l’applicazione web.. Qualora
esistessero più nodi allora verrebbe reso operativo il pulsante che consente di selezionare un altro
nodo
Dopo aver riempito i campi del pannello è possibile utilizzare il pulsante Deploy per avviare il
deployment dell’applicazione. Tale operazione potrà richiedere qualche minuto di tempo. Attendere
il messaggio di completamento.
Dando l’OK verrà visualizzato il log delle operazioni effettuate per fare una verifica del suo
corretto completamento.
NOTA: una volta effettuato il deployment dell’applicazione sarà possibile avviarla dalla
console di WebSphere.
3.4 Registrazione della licenza della framework e inserimento parametri
WebSphere Application Server
Dopo aver eseguito il deployment dell’applicazione web occorre registrare la licenza della
framework, il numero e la chiave della licenza vanno richiesti utilizzando la procedura presente sul
sito http://online.acginfo.it/ sezione password.
che si trova nel pannello di “Login” della console, affianco al bottone
cliccare sull’icona
“Configura” relativo al file system.xml.properties.
12
Verrà visualizzato il seguente pannello:
LA REGISTRAZIONE PUO’ AVVENIRE IN DUE MODALITA’: ON-LINE (CON
CONNESSIONE AD INTERNET) OPPURE OFF-LINE.
PARAMETRI OBBLIGATORI NECESSARI PER ENTRAMBE LE MODALITA’ DI
REGISTRAZIONE
 Cartella di output indica la cartella/directory in cui verranno generati i file relative alla
licenza, utilizzare il bottone “Sfoglia” per selezionarla.
 Licenza nr indica il numero di licenza ricevuto a seguito della richiesta.
 Chiave nr indica la chiave della licenza ricevuta a seguito della richiesta.
 Azione selezionare “REGISTER” per la prima registrazione.
Qualora ci siano future modifiche alla framework che comportino il rilascio di una nuova
versione sarà necessario eseguire l’aggiornamento della licenza della framework
selezionado “UPDATE” anzichè register.
Nel caso si voglia annuallare una registrazione selezionare la voce “UNREGISTER”.
L’installazione di piu’ applicazioni web sullo stesso server comporta
una sola registrazione.
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Se si desidera eseguire la registrazione on-line premere Bottone OK ed attendere il messaggio
di completamento.
NOTA: Si consiglia di mantenere i dati relativi alla licenza (numero e chiave) per poter
eseguire in futuro operazioni di aggiornamento o reinserimento della licenza stessa.
SI CONSIGLIA DI UTILIZZARE LA MODALITA’ ON-LINE
Qualora la registrazione on-line non fosse possibile utilizzare la modalità off-line selezionando
la checkbox Reg. off-line.

La checkbox Reg. off-line consente di eseguire la registrazione della licenza off-line (senza
connessione ad internet) in due fasi, abilitando questa voce vengono visualizzati altri due
parametri:
PRIMA FASE
o
o
o
o
Impostare il campo Cartella di output come indicato sopra.
Impostare il campo Licenza nr. come indicato sopra.
Impostare il campo Azione come indicato sopra.
– Output file con codice licenza: impostare il path della cartella in cui verrà
generato il file “code.txt” contenente i dati necessari per la registrazione della
licenza e premere OK.
Ottenuto questo file sara’ necessario allegarlo alla chiamata per richiesta
password che occorrera’ aprire attraverso il sito http://online.acginfo.it/
RICEVUTO IL FILE (key.txt ) CON LA CHIAVE DI REGISTRAZIONE PASSARE
ALLA SECONDA FASE
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SECONDA FASE
o Impostare il campo Cartella di output come indicato sopra.
o Impostare il campo Azione come indicato sopra.
o - Input file con chiave di registrazione: Ottenuto il file con la chiave di
registrazione (key.txt) e premere il bottone OK ed attendere il messaggio di
completamento.
Terminata la procedura di registrazione (sia on-line che off-line) occorre riportare il percorso
della cartella/directory contente i file con i dati della licenza nel file di configurazione
system.xml.properties, potete utilizzare l’apposita funzione descritta nel capitolo 4.1.2
Configurazione del Server della Framework di sistema (il pannello specifico per tale
funzione è il “License Validation” del tool di configurazione ).
15
3.5 Impostazioni relative alla memoria utilizzata da Websphere
Si raccomanda di modificare i parametri di WAS relativi alla gestione della quantita’ di
memoria riservata alla JVM (Dimensione di heap massima), come indicato nelle immagini
seguenti per evitare di incappare nell’errore :
Exception in thread "main" java.lang.OutOfMemoryError: Java heap space
WAS 6.x
La dimensione impostata è in relazione alla quantita’ fisica di memoria installata nella macchina
ed in particolare una corretta impostazione della dimensione heap iniziale riduce il sovraccarico
della raccolta di dati inutilizzati, migliorando il tempo di risposta e la velocità di elaborazione
del server. Se il valore è troppo basso, il server potrebbe fornire scarse prestazioni dovute al
sovraccarico di un elevato numero di raccolte di dati inutilizzati minori. Se il valore è troppo
elevato, l'utilizzo della memoria verrà sottodimensionato. Una corretta impostazione della
dimensione heap massima riduce il sovraccarico della raccolta di dati inutilizzati mentre si
controlla la capacità del server di soddisfare la richiesta di realizzazione di nuovi oggetti. Se il
server non dispone di ulteriore memoria nell'heap e ciò non è causato da un malfunzionamento,
potrebbe essere necessario aumentare questo valore. Se il valore è troppo basso, il server
16
potrebbe fornire scarse prestazioni dovute al sovraccarico di un elevato numero di raccolte di
dati inutilizzati minori oppure avere spazio insufficiente per soddisfare la richiesta. Se il valore
è troppo alto, la JVM (Java Virtual Machine) potrebbe impegnare della memoria che sarebbe
meglio utilizzata da altri componenti nel sistema.
Salvare le modifiche della configurazione e procedere al riavvio del server WAS.
3.6 Creazione del database
Una volta effettuato il deployment dell’applicazione si devono creare i database utilizzati da ACG
Express.
Prima di ciò è necessario avere a disposizione un’istanza del DB2 in cui creare i database di ACG
Express.
Di seguito vengono riportate alcune indicazioni in merito, per gli ambienti Windows e Linux.
Fare comunque riferimento alla documentazione del DB2 e alle informazioni presenti sui siti
ufficiali IBM per maggiori dettagli.
Ambiente Windows
Di default in windows viene creata un’istanza denominata “DB2” qualora si volesse creare
una nuova istanza di database è necessario utilizzare la console del DB2 e lanciare il
comando db2icrt fornendo in particolare il nome dell’istanza da creare, la porta sulla quale
tale istanza sarà in ascolto e il nome di un utente.
Ambiente Linux
In questo caso DB2 mette a disposizione un tool grafico di creazione di un’istanza. Questo è
attivabile attraverso il lancio dello script $DB2DIR/instance/db2isetup, da root, dove
$DB2DIR rappresenta la directory d’installazione del DB2 (es. /opt/IBM/db2/V8.2).
Durante l’esecuzione di questo tool verrà richiesto:
 Il nome di un utente (per esempio db2acg)
 Il nome del gruppo di appartenenza (per esempio db2grp)
 la home directory (per esempio /db2home/db2acg)
 il numero della porta sulla quale, per quell’istanza, è in ascolto il DB2
In entrambi gli ambienti si consiglia di annotare il nome dell’istanza, la porta di ascolto, il nome e la
password dell’utente, la locazione dell’istanza (nel caso di Windows il disco sul quale risiede
l’istanza; nel caso di Linux il percorso dell’istanza). Tali informazioni saranno utili nei successivi
passi di avviamento di ACG Express.
Una volta creata o individuata l’istanza del DB2 che dovrà essere considerata, si dovranno creare i
database di ACG Express.
Per fare questo si potranno usare due metodi diversi a seconda che il DB2 sia installato sulla stessa
macchina dell’Application Server oppure su una macchina diversa.
I paragrafi seguenti entreranno nel dettaglio dei due casi.
17
Alla fine risulteranno creati i due database denominati LEOSYS e LEONARDO nell’istanza del
DB2 presa in considerazione.
3.6.1 DB2 e Application Server sulla stessa macchina
Nel caso in cui il DB2 sia sulla stessa macchina dell’Application Server si può utilizzare la pagina
DB2 della Console Amministrativa:
In questa pagina:





Selezionare l’istanza del DB2 che si vuole usare
Immettere il nome dell’utente proprietario dell’istanza ora selezionata
In ambiente Windows: Selezionare il disco sul quale è presente l’istanza del DB2 selezionata
In ambiente Linux: selezionare il percorso in cui si trova l’istanza del DB2 selezionata
Utilizzare il tasto “Crea DB” per procedere alla creazione dei database
In questa fase vengono creati due database:
 LEONARDO, che è il database applicativo
LEOSYS che è il database di sistema, ovvero l’insieme delle tabelle che memorizzano oggetti di
gestione del sistema, quali: code messaggi, code di stampa, code dati, profili utente, etc.
18
3.6.2 DB2 e Application Server su macchine diverse
Se il DB2 risiede su una macchina diversa da quella dell’Application Server è possibile creare i
database di ACG Express attraverso delle operazioni che richiedono qualche intervento manuale da
parte dell’utente, secondo quanto riportato di seguito.
Nella directory “Database” della directory di installazione di ACG Express, sono presenti i
seguenti file:
 Modello_win_createDB.db2
 Modello_runCreateDB.bat


Modello_linux_createDB.db2
Modello_runCreateDB.sh
Questi file devono essere copiati sulla macchina in cui risiede il DB2 e il loro contenuto deve essere
modificato a seconda del sistema operativo installato su tale macchina (i dettagli nei paragrafi che
seguono).
3.6.2.1 DB2 in ambiente Windows
Se il DB2 risiede su una macchina Windows diversa da quella dell’Application Server, allora
bisogna trasferire su questa macchina i file
 Modello_win_createDB.db2
 Modello_runCreateDB.bat
su una directory a scelta dell’utente della macchina dove risiede il DB2, dove devono poi essere
ridenominati come segue:


createDB.db2
runCreateDB.bat
E’ necessario personalizzare il contenuto di questi file modificando alcune informazioni legate
all’installazione del DB2. In particolare devono essere impostati l’utente e la locazione dell’istanza
del DB2 che si vuole usare.
Per fare questo operare come segue:





Editare il file createDB.db2 (come un file di testo)
Modificare l’utente: quello preimpostato nel file è “db2admin”, dunque bisogna effettuare una
ricerca della stringa “db2admin ” e sostituirla con il nome dell’utente usato. Questa
informazione è presente 4 volte nel file
Modificare la locazione dell’istanza DB2 che deve essere usata: la locazione preimpostata è
“C:” e per modificarla bisogna effettuare una ricerca della stringa “C:” e sostituirla con il nome
del disco in cui si trova l’istanza del DB2 che verrà usata (per esempio “D:”). Questa
informazione è presente 2 volte nel file.
Salvare il file con le nuove informazioni immesse
Editare il file runCreateDB.bat (come file di testo)
19


Modificare il nome dell’istanza del DB2 che si vuole usare: effettuare una ricerca della stringa
“DB2” e sostituirla con il nome dell’istanza che verrà usata. Questa informazione è presente 1
volta nel file
lanciare l’applicazone runCreateDB.bat
Il lancio di questa procedura comporta la creazione dei due database LEOSYS e LEONARDO
nell’istanza del DB2 associata all’utente indicato nei file modificati manualmente.
3.6.2.2 DB2 in ambiente Linux
Se il DB2 risiede su una macchina Linux diversa da quella dell’Application Server, allora bisogna
trasferire su questa macchina i file


Modello_linux_createDB.db2
Modello_runCreateDB.sh
su una directory a scelta dell’utente della macchina dove risiede il DB2, dove devono poi essere
ridenominati come segue:


createDB.db2
runCreateDB.sh
E’ necessario personalizzare il contenuto di questi file modificando alcune informazioni legate
all’installazione del DB2. In particolare devono essere impostati l’utente e la locazione dell’istanza
del DB2 che si vuole usare.
Per fare questo operare come segue:









Editare il file createDB.db2 (come un file di testo)
Modificare l’utente: quello preimpostato nel file è “db2admin”. Se indichiamo con “utente” il
nome dell’utente che si vuole usare, bisogna effettuare una ricerca della stringa
“USER db2admin ” e sostituirla con la stringa “USER utente”. Questa informazione è presente
4 volte nel file
Modificare la locazione dell’istanza DB2 che deve essere usata: la locazione preimpostata è
“/db2home/db2admin” e per modificarla bisogna effettuare una ricerca della stringa
“/db2home/db2admin” e sostituirla con il nome della locazione usata. Questa informazione è
presente 6 volte nel file
Salvare il file con le nuove informazioni immesse
Editare il file runCreateDB.sh (come file di testo)
Modificare il nome della locazione dell’istanza del DB2 che si vuole usare. Per modificarla
bisogna effettuare una ricerca della stringa “/db2home/db2admin” e sostituirla con il nome della
locazione usata. Questa informazione è presente 1 volta nel file
Eseguire il login con l’utente proprietario dell’istanza del DB (es. su –db2acg)
Posizionarsi sulla directory dove si trovano i file che si stanno modificando
lanciare lo script runCreateDB.sh
Il lancio di questa procedura comporta la creazione dei due database LEOSYS e LEONARDO
nell’istanza del DB2 associata all’utente indicato nei file modificati manualmente.
20
3.7 Ripristino dei database
Una volta creati i database è necessario creare le tabelle, le viste e gli indici in base alle
informazioni caricate sulla macchina durante la prima fase dell’installazione. Alcune di queste
tabelle presentano dei dati precaricati.
Per fare ciò è necessario:
 Impostare i parametri di configurazione della Framework di sistema, utili per la connessione ai
database, dalla pagina “Login” della Console
 Fare il restore dei database dalla pagina “Restore DB” della Console
3.7.1 Passo 1: parametri di connessione al database
Questa operazione, possibile dalla pagina Login, serve per impostare i parametri di configurazione
della Framework di sistema.
In particolare, la configurazione della parte client della Framework si trova nel file
caravel.xml.properties, mentre la configurazione della parte server della Framework si trova nel file
system.xml.properties.
Dalla pagina Login
21
devono essere effettuati i seguenti passi:
 Ricerca del file caravel.xml.properties tramite il bottone Cerca. Esso si trova nella cartella
classes\com\ibm\leonardo nel percorso dell’applicazione web installata
NOTA 1: in questa fase non è necessario effettuare la configurazione del Client in quanto i
parametri contenuti sono già impostati in modo corretto per la prima installaizone di ACG
Express.
NOTA 2: viene proposto di default il file dell’ultima applicazione di cui è stato effettuato il
deployment.
 Ricerca del file system.xml.properties tramite il bottone Cerca. Esso si trova nella cartella
classes\com\ibm\leonardo\leonardosys nel percorso dell’applicazione web installata
NOTA 2: viene proposto di default il file dell’ultima applicazione di cui è stato effettuato il
deployment.
 Configurazione della parte server della Framework di sistema per la connessione al database del
prodotto tramite il bottone Configura che si trova in corrispondenza di system.xml. properties.
Per questa operazione fare riferimento al paragrafo Server Configuration Viewer
 Ricerca della directory Data che si trova all’interno della directory Database nella directory di
installazione del prodotto. Tale directory contiene il modello del database del prodotto che deve
essere creato nel DB2
22
3.7.2 Passo 2: ripristino dei database applicativo e di sistema
Una volta eseguiti i passi descritti nel paragrafo precedente risulterà operativa la pagina Restore
DB.
Su questa pagina:
 Selezionare la voce DB applicativo per popolare il database applicativo del prodotto, di
default denominato LEONARDO
 Selezionare la voce DB di sistema per popolare il database di sistema/amministrativo
del prodotto. In questa fase esso è denominato LEOSYS
 Utilizzare il tasto Restore DB e attendere che l’operazione termini. Quest’attività
potrebbe svolgersi in un tempo relativamente lungo
Durante questa fase verrà visualizzato una finestra di log, dove si potrà verificare il corretto esito
dell’operazione di restore dei database. A questo punto, dalla pagina “Login” sarà possibile eseguire
il login tramite il pulsante “Login” che consentirà di accedere a tutte le altre funzionalità della
Console.
In particolare, una volta completate tutte le fasi di in istallazione di ACG Express sarà necessario
immettere i codici di autorizzazione dei vari moduli applicativi che fanno parte della suite
acquistata, utilizzando la pagina “Passwords”. Fare riferimento al paragrafo Password
23
4. Le altre funzionalità della Console Amministrativa
In questo capitolo verranno descritte tutte le funzionalità della Console Amministrativa utilizzabili
al di là dell’avviamento di ACG Express descritte nei capitoli precedenti.
4.1 Login
Per poter eseguire le funzioni della console amministrativa è necessario come primo passo
connettersi al database del prodotto ACG Express attraverso questo primo pannello:
in cui è necessario indicare i file che contengono le informazioni della configurazione del Client e
del Server della Framework di sistema.
In particolare la prima volta che si accede sarà necessario impostare tali informazioni utilizzando i
pulsanti “Configura” che richiamano un tool grafico specifico (descritto in dettaglio più avanti).
In ogni caso, ogni volta che si vogliono utilizzare le funzioni della Console Amministrativa è
necessario indicare quali sono i file di configurazione della Framework di sistema.
24
L’identificazione della locazione del modello del database di prodotto (directory Data) consente di
effettuare operazioni con i dati, creazione di librerie, restore di oggetti, etc.
Una volta individuati gli elementi di base sarà possibile effettuare l’azione di Login che abiliterà
tutti i pannelli della console.
Qualora non fosse impostato il campo “directory Data” sarà abilitato soltanto il pannello relativo
al salvataggio del database ed il pannello di inserimento dei codici di autorizzazione (Passwords).
NOTA: In caso di prima installazione di ACG Express il pulsante Login non è funzionante
fino a quando non vengono creati e popolati i database del prodotto (si veda il capitolo
Avviamento di ACG Express).
4.1.1 Configurazione del client della Framework di sistema
Il file caravel.xml.properties contiene i parametri di configurazione della parte client della
Framework di sistema ed è situato al di sotto della directory di installazione dell’applicazione web
Indicando con (Home-Appl-Web) il percorso dell’installazione dell’applicazione web (per esempio
C:\Programmi\IBM\WebSphere\AppServer\profiles\default\installedApps\Node01Cell\acgexpress.ear\acg-j.war) possiamo dire che il file si trova nel percorso
(Home-Appl-Web)/WEB-INF/classes/com/ibm/leonardo
Il pulsante “Cerca” consente di localizzare e selezionare il file attraverso questa finestra:
Il file selezionato verrà riportato con il relativo path nel corrispondente campo della pagina di
Login.
25
Ogni volta che si deve utilizzare la Console è necessario selezionare questo file.
Il pulsante “Configura” consente di avviare la funzione “Client Configuration Viewer” che serve
a configurare/modificare le informazioni contenute nel file.
La configurazione di questo file è necessaria solo la prima volta oppure nel caso sia necessario
modificare i parametri già impostati.
4.1.1.1 Client Configuration Viewer
La funzione “Client Configuration Viewer” consente di configurare/modificare le informazioni
relative al funzionamento del Client della Framewok di sistema del prodotto.
Il pannello che viene visualizzato è il seguente :
Le seguenti immagini raffiguranti i pannelli di configurazione possono differire leggermente
rispetto a pannelli reali in base alle versioni delle framework Caravel in esecuzione, tali differenze
non riguardano i parametri da personalizzare e sono pertanto ininfluenti.
Per fornire alla funzione il nome del file da configurare, selezionare dal menu File, l’opzione Open.
26
Cercare il file caravel.xml.properties che deve trovarsi al di sotto della directory di
installazione dell’applicazione web. Più precisamente indicando con (Home-Appl-Web) la
directory di installazione dell’applicazione web, il file si trova in :
(Home-Appl-Web)/WEB-INF/classes/com/ibm/Leonardo
(Ad esempio, potrebbe essere:
C:\Programmi\IBM\WebSphere\AppServer\profiles\default\installedApps\Node01Cell\acgexpress.ear\acg-j.war \WEB-INF\classes\com\ibm\leonardo)
Una volta selezionato il file, le informazioni in esso contenute vengono riportate sul
pannello che consente la configurazione. In questo rilascio di ACG Express questi
parametri non devono essere modificati.
27



System: contiene il nome della directory in cui si trova il file della configurazione del
Server della Framework di sistema (ovvero system.xml.properties). Nel nostro caso
“leonardosys”
Application: contenente il nome della sezione del file system.xml.properties in cui è
descritta l’applicazione “acg-express”, che identifica ACG Express
Server: per indicare se il server applicativo è locale (come nel caso di questo rilascio
di ACG Express), oppure remoto (in questa eventualità la comunicazione
client/server avverà via RMI).
28
Nella sezione “Start” troviamo i parametri:
 User: contiene il nome dell’utente con il quale connettersi all’applicazione web
(viene proposto l’utente di default ACGJUSER)
 Password è la password dell’utente.
Selezionare quindi FileExit qualora non siano state effettuate modifiche, in caso contrario
selezionare prima File  Save e successivamente File  Exit.
29
4.1.2 Configurazione del Server della Framework di sistema
Nel pannello Login è possibile modificare le informazioni relative alla configurazione server per la
connessione al database del prodotto. Queste si trovano nel file system.xml.properties che è situato
al di sotto della directory di installazione dell’applicazione web.
Indicando con (Home-Appl-Web) il percorso dell’installazione dell’applicazione web (per esempio
C:\Programmi\IBM\WebSphere\AppServer\profiles\default\installedApps\Node01Cell\acgexpress.ear\acg-express.war) possiamo dire che il file si trova nel percorso
(Home-Appl-Web)/WEB-INF/classes/com/ibm/leonardo/leonardosys
Il pulsante “Cerca” consente di localizzare e selezionare il file attraverso una finestra di ricerca.
Ogni volta che si deve utilizzare la Console è necessario selezionare questo file.
Una volta selezionato il file è possibile modificare, in base al proprio ambiente, le informazioni in
esso contenute utilizzando la funzione Server Configuration Viewer di seguito descritta ed attivabile
tramite il bottone “Configura”.
La configurazione di questo file è necessaria solo la prima volta oppure nel caso sia necessario
modificare i parametri già impostati.
4.1.2.1 Server Configuration Viewer
La funzione “Server Configuration Viewer” consente nell’impostare/modificare i parametri di
configurazione della parte server della Framework di sistema.
AVVERTENZA: In questo rilascio di ACG Express non sono utilizzate tutte le potenzialità della
configurazione. Si consiglia pertanto di attenersi alle indicazioni riportate in questa guida.
Selezionare il nome del file da configurare dal menu File, opzione Open nel pannello che viene
visualizzato e cercare il file system.xml.properties che deve trovarsi al di sotto della directory di
installazione dell’applicazione web. Più precisamente indicando con (Home-Appl-Web) la directory
di installazione dell’applicazione web, il file si trova in :
(Home-Appl-Web)/WEB-INF/classes/com/ibm/leonardo/leonardosys
(Ad esempio il percorso, potrebbe essere:
C:\Programmi\IBM\WebSphere\AppServer\profiles\default\installedApps\Node01Cell\acgexpress.ear\acg-j.war \WEB-INF\classes\com\ibm\leonardo\leonardosys)
Le seguenti immagini raffiguranti i pannelli di configurazione possono differire leggermente
rispetto a pannelli reali in base alle versioni delle framework Caravel in esecuzione, tali differenze
non riguardano i parametri da personalizzare e sono pertanto ininfluenti.
30
Una volta selezionato il file system.xml.properties, si torna al pannello del Server Configuration
Viewer dove vengono riportati i parametri letti dal file system.xml.properties.
 Nella sezione “System” troviamo tra gli altri i seguenti campi:
31








Name: contiene il nome del tag xml della configurazione della parte server della
Framework
Home Directory: consente di indicare il path di una directory in cui l’applicazione
collocherà una serie di informazioni: l’output dell’applicazione, i log, i file temporanei, i
file di lavoro,…
Resource Path: è il path per risorse esterne. Lasciarlo vuoto in quanto non è utilizzato
dall’applicazione
Storage Mode: serve per indicare il tipo di comunicazione tra l’applicazione ed il
database DB2. Attualmente è implementata la comunicazione via JDBC, quindi lasciare
invariato questo parametro
Admin User: è l’utente amministratore del Server dell’applicazione. Lasciare invariato
tale parametro
Admin Password, che è la password dell’utente amministratore. Lasciare invariato tale
parametro
Check entities version non selezionarlo.
Update entities version non selezionarlo.
NOTA: A parte la home directory impostata dall’utente, in caso di prima installazione, gli altri
campi dovrebbero rimanere invariati.
 Nella sezione “License Validation” troviamo il puntamento alla cartella con i dati delle licenze.

Registration into directory: indica il percorso da impostare per reperire i dati delle
licenze
32
 Nella sezione “JDBC” troviamo i parametri di comunicazione con il DB.
Per questi seguire le istruzioni seguenti:


Driver: contiene il nome del driver JDBC. Non modificarlo
Datasource URL: URL dell’host che ospita il database. Viene proposto
jdbc:db2://127.0.0.1:50000/LEOSYS
Il formato della stringa è il seguente
jdbc:db2:// IP_HOST:PORTA_DB2/database_di_sistema dove:
 jdbc:db2: questa stringa deve rimanere invariata
 IP_HOST: è l’indirizzo IP della macchina in cui è installato il DB2. Nel caso in
cui il DB2 sia installato nella stessa macchina dell’Application Server si può
utilizzare la stringa “localhost” oppure “127.0.0.1”, come proposto di default
 PORTA_DB2: è l’identificativo della porta sulla quale è in ascolto l’istanza del
database del prodotto. Di default viene proposta la porta 50000
 database_di_sistema: è il nome del database di sistema di ACG Express
(LEOSYS)
 User: è l’utente DB2 proprietario dell’istanza che verrà usata. Di default viene proposto
l’utente db2admin
 Password: è la password dell’utente di cui sopra (NOTA: Occorre inserire la stessa
password assegnata all’utente durante la creazione dell’istanza del DB2 per il prodotto
ACG Express) . Di default viene impostata la password db2admin
33





Plug-in: permette di specificare il tipo di database utilizzato dal prodotto. Nel nostro
caso lasciare il valore di default “DB2”
Use Connection Pool: abilitare l’utilizzo del pool di connessioni al DB (di default è gia’
abilitato) per avere migliori performance
Connection pool options: consente di personalizzare le connessioni al DB
Index tablespace name e Data tablespace name consentono di utilizzare table space
diversi da quelli di default.
Gli altri parametri non devono essere impostati e lasciati vuoti
 Nella sezione “Applications” troviamo l’elenco delle applicazioni descritte nel file
system.xml.properties. ACG Express corrisponde all’applicazione denominata acg-express
Default Application contiene il nome della configurazione che viene impostata come riferimento
(tramite il tasto “Set as default”: si veda più avanti)
Il pulsante “New” consente di definire una nuova applicazione, ovvero di creare una nuova
sezione nel file system.xml.properties, identificata con il nome assegnato, con le caratteristiche di
questa applicazione. (Non è necessario in fase di avviamento di ACG Express).
Il pulsante “Edit” consente di visualizzare le informazioni presenti nel file system.xml.properties
relativamente all’applicazione selezionata nella lista (più avanti i dettagli).
Il pulsante “Set as default” consente di identificare l’applicazione selezionata nella lista come
applicazione di riferimento per altre applicazioni, che dunque faranno riferimento ai parametri
indicati nella sezione di default.
Selezionando l’applicazione acg-express è possibile modificarne i parametri di configurazione
attraverso il pulsante “Edit”, che mostra il seguente pannello.
34
Qui occorre impostare i percorsi nei due campi “Updatable path” e “Resource path” e “Tape
directory” qualora si sia deciso di utilizzare directories diverse da quelle di default.
Terminata la configurazione di questo pannello selezionare la pagina “JDBC” per inserire i
parametri relativi alla comunicazione con il database:
35


Driver: contiene il nome del driver JDBC. Non modificare il nome proposto
Datasource URL: URL dell’host che ospita il database. Viene proposto
jdbc:db2://127.0.0.1:50000/LEONARDO
Il formato della stringa è il seguente
jdbc:db2:// IP_HOST:PORTA_DB2/database_applicativo
dove:
 jdbc:db2 deve rimanere invariato
 IP_HOST: è l’indirizzo IP della macchina in cui è installato il DB2. Nel caso in
cui il DB2 sia installato nella stessa macchina dell’Application Server si può
utilizzare la stringa “localhost” oppure “127.0.0.1” come proposto di default
 PORTA_DB2: è l’identificativo della porta sulla quale è in ascolto il database
del prodotto. Viene proposto il valore di default 50000
 database_applicativo: è il nome del database applicativo di ACG Express
(LEONARDO)


NON ABILITARE IL CAMPO “Use session user and password”
User: l’utente DB2 proprietario dell’istanza usata
Password: è la password dell’utente di cui sopra. Occorre inserire la stessa password
assegnata all’utente durante la creazione dell’istanza del DB2 per il prodotto ACG
Express.
36

Plug-in: permette di specificare il tipo di database utilizzato dal prodotto, nel nostro
caso lasciare il valore di default “DB2”.
 Gli altri parametri non devono essere modificati
Terminata la configurazione di questo pannello selezionare la pagina “Embedded SQL ”
per inserire ulteriori parametri relativi alla comunicazione con il database.
In questa sezione troviamo altri parametri di comunicazione con il DB::
 Driver: contiene il nome del driver JDBC. Non modificarlo
 URL: lasciare il valore %HOST%
 Default Host: URL dell’host che ospita il database. Viene proposto
jdbc:db2://127.0.0.1:50000/LEONARDO
Il formato della stringa è il seguente
jdbc:db2:// IP_HOST:PORTA_DB2/database_applicativo
dove:

jdbc:db2 deve rimanere invariato
37

IP_HOST: è l’indirizzo IP della macchina in cui è installato il DB2. Nel caso in
cui il DB2 sia installato nella stessa macchina dell’Application Server si può
utilizzare la stringa “localhost” oppure “127.0.0.1”, come proposto di default
 PORTA_DB2: è l’identificativo della porta sulla quale è in ascolto il database
del prodotto. Il valore proposto è 50000
 database_applicativo: è il nome del database applicativo di ACG Express
(LEONARDO)




User: immettere l’utente DB2 proprietario dell’istanza
Password: immettere la password dell’utente di cui sopra. Occorre inserire la stessa
password assegnata all’utente durante la creazione dell’istanza del DB2 per il
prodotto ACG Express.
Plug-in: permette di specificare il tipo di database utilizzato dal prodotto, nel nostro
caso lasciare il valore di default “DB2”.
Gli altri parametri non devono essere modificati
Terminata questa sezione di configurazione dell’applicazione selezionare il tasto “OK” per
ritornare al pannello precedente di Server Configuration Viewer.

Nella sezione “Printing ” troviamo i parametri che riguardano l’impostazione delle stampe. Il
tasto “New” consente di creare una configurazione di parametri di stampa. Non creando una
configurazione di stampe ne verrà utilizzata una di default
38
 Nella sezione “Logging ” troviamo i parametri che riguardano le impostazioni di registrazione
dei log.



Log Path: indica il path della directory in cui verrano registrati i log applicativi, cioè
quelli prodotti esclusivamente dall’applicazione
Conversion Pattern: non modificare questo parametro
Trace Options sono i parametri di dettaglio dei log
o Default trace level per stabilire il livello di dettaglio dei log. Per ragioni di
performance è consigliabile lasciare il valore “error”
o Gli altri parametri permettono di stabilire cosa registrare nei log
39
Terminata la configurazione dei vari parametri selezionare prima File  Save e successivamente
File  Exit.
4.1.3 Locazione del modello del database di prodotto (directory Data)
Nella pagina di Login della Console Amministrativa è necessario indicare anche il percorso della
directory contenente il modello del database del prodotto che deve essere creato nel DB2. Tale
directory è denominata data ed è situata nella directory Database della directory di installazione di
ACG Express.
Anche in questo caso la ricerca di tale directory è possibile tramite il pulsante “Cerca” che porterà
al seguente pannello:
40
La directory data verrà riportata con il relativo path nel corrispondente campo della pagina di Login.
Dopo la prima volta che è stata selezionata risulterà già impostata.
4.1.4 Utente per la connessione
L’utente per la connessione indica il nome dell’utente per eseguire la connessione alle funzioni
della Console Amministrativa. Tale utente è fisso e si chiama “ACGMASTER” e corrisponde
all’utente di Modulo Base che amministra i moduli ACG Express.
La password deve essere lasciata vuota la prima volta che si accede alla console, in quanto a
questo stadio non è ancora possibile accedere alle funzioni di Modulo Base. Quando tutte le
operazioni di avviamento saranno concluse, sarà possibile accedere alle funzioni di Modulo Base
che consentono, tra le altre, di modificare la password dell’utente ACGMASTER. Al successivo
accesso alla Console Amministrativa sarà necessario immettere la password definita.
NOTA: In caso di prima installazione la funzione di “Login” non è disponibile fino a quando non
viene creato e popolato il database, come spiegato nel capitolo Avviamento di ACG Express.
4.1.5 Azione di Login
Impostati i parametri della pagina di Login (file di configurazione del client e del server della
Framework di sistema, locazione del modello del database e utente della connessione), se il
database del prodotto esiste ed è correttamente popolato è possibile eseguire la connessione
selezionando il bottone di “Login” .
Nel caso in cui la connessione venga stabilita con successo sarà visualizzato il seguente messaggio
contenente il riferimento al sistema e al database a cui si è connessi:
41
In caso di connessione fallita sarà visualizzato il seguente messaggio di errore:
42
4.2 Restore dei database (Restore DB)
Da questo pannello è possibile effettuare il ripristino di:





database di sistema
database applicativo
database di demo
singole librerie
oggetti
I paragrafi che seguono descrivono i dettagli di utilizzo del pannello.
43
4.2.1 Restore dei database iniziali
E’ possibile selezionare i seguenti tipi di database:
 DB applicativo per creare e popolare il database applicativo del prodotto. In prima installazione
verrà creato il database denominato “LEONARDO”
 DB di sistema per creare e popolare il database di sistema/amministrativo del prodotto. In prima
installazione verrà creato il database denominato “LEOSYS”
 DB Demo per ripristinare e popolare il database di demo costituito dagli “schema” (che verranno
chiamate “librerie”) ACGDATAZA, ACGDATAZB, ACGDATCOM, ACGDATGRPall’interno
del database LEONARDO.
NOTA: qualora l’utente volesse creare altre istanze e altri database dovrebbe comunque utilizzare
le funzioni di DB2 per creare l’istanza, l’utente, i database, e poi, una volta configurato il file
system.xml.properties con i nuovi dati, potrà utilizzare le funzioni della Console Amministrativa
per popolare questi database con le tabelle di ACG Express.
L’opzione “Sovrascrivi dati”, se selezionata in caso di database esistente e carico, permette di
cancellare il contenuto delle tabelle prima di ricaricarle.
Il pulsante “Restore DB” serve per avviare la procedura. Durante questa fase seguire le indicazioni
della finestra di log.
NOTA: E’ possibile selezionare ed installare tutti e tre i tipi di database contemporaneamente.
4.2.2 Restore di una singola libreria applicativa
Questa funzione consente di ripristinare una singola libreria nel database applicativo.
Sono disponibili i seguenti campi:
 Nome della libreria: consente di indicare il nome della nuova libreria che si intende ripristinare
da una cartella di file system in una tabella del database applicativo “LEONARDO” . Il pulsante
visualizza la lista delle librerie esistenti per evitare di specificare un nome già presente
 Descrizione: consente di immettere una descrizione da associare alla libreria
 Dalla cartella: consente di indicare il percorso completo della cartella di file system che
rappresenta il modello da cui creare, nel database applicativo, la nuova tabella. In corrispondenza
di questo campo è messo a disposizione il pulsante “Sfoglia”, che apre la finestra di selezione
della cartella
44
Una volta immesse queste informazioni il pulsante “Restore lib” avvia l’operazione di ripristino
della nuova libreria.
Se per esempio si vuole creare una nuova libreria “MAGAZZINO” che ha per modello la libreria
“MG” dovrò indicare “MAGAZZINO” nel nome della libreria ed impostare nel campo “Dalla
cartella” il percorso …/Database/data/MG (ossia il percorso del modello portato con l’installazione
del prodotto).
4.2.3 Restore di un singolo oggetto applicativo
Questa funzione consente di ripristinare un singolo oggetto (ad esempio un file) in una libreria nel
database applicativo.
Da questa sezione del pannello si devono eseguire i seguenti passi:
 Indicare il nome libreria, ovvero il nome di uno degli schema presenti nel database
LEONARDO, dove verrà ripristinato l’oggetto
 Utilizzare il pulsante “Sfoglia” per selezionare l’oggetto da ripristinare
Una volta selezionato l’oggetto, il suo nome, il tipo e la cartella dalla quale è stato selezionato,
vengono posti nei corrispondenti campi del pannello: Nome oggetto e Tipo oggetto
NOTA 1: gli oggetti selezionabili presentano l’estensione .def.xml.
NOTA 2: E’ possibile selezionare oggetti di tipo *DTAARA (data aree) e *FILE (file fisici e
logici)
Il pulsante Restore obj. avvia l’operazione di ripristino dell’oggetto.
Se per esempio si vuole ripristinare nella libreria “MAGAZZINO” il file “LS95.def.xml” si dovrà
indicare “MAGAZZINO” nel nome della libreria e selezionare, con il pulsante “Sfoglia”, l’oggetto
“LS95” dal percorso /opt/ACG-J/Database/data/MG/df/pf (ovvero il percorso del modello portato
con l’installazione del prodotto).
45
4.3 Salvataggio dei database (Salva DB)
Da questa pagina è possibile effettuare il salvataggio/export dei database del prodotto (sia
amministrativo che applicativo) oltre al salvataggio/export di singole librerie piuttosto che oggetti.
ATTENZIONE
Le funzioni di salvataggio/export non operano su tabelle ed oggetti creati o caricati
senza l’ausilio di questa Console.
46
4.3.1 Salvataggio dei database del prodotto
E’ possibile eseguire l’export dei database in un folder locale.
Nel pannello si deve indicare la cartella nella quale salvare/esportare il database utilizzando, per
individuarla, il pulsante “Sfoglia”.
E’ poi possibile indicare se si vuole salvare/esportare il database di sistema (“LEOSYS”), oppure
quello applicativo (“LEONARDO”) o entrambi.
Il pulsante “Salva DB” avvia l’esecuzione dell’export del database mostrando una finestra di log
con le informazioni sull’esito dell’operazione.
4.3.2 Salvataggio di una libreria applicativa
E’ possibile eseguire l’export di singole librerie applicative in folder locali.
Nel campo “Dalla tabella” si deve indicare la tabella dalla quale salvare/esportare il database
applicativo. Per scegliere la tabella si può usare il pulsante
tabelle/librerie esistenti.
, che mostra la lista di
Si deve poi indicare il nome della directory in cui effettuare l’export della tabella del database
(Campo “Nella cartella”). Per scegliere la directory si può usare il pulsante “Sfoglia”, che apre la
finestra di selezione della cartella.
Il pulsante “Salva DB” avvia l’esecuzione dell’export del database mostrando la finestra di log
descritta in precedenza.
47
4.3.3 Salvataggio di un singolo oggetto applicativo
E’ possibile eseguire l’export di singoli oggetti di librerie applicative in folder locali.
Nel campo “Dalla tabella” si deve indicare il nome della libreria esistente (tabella del database
applicativo “LEONARDO”) da cui si intende esportare l’oggetto. Per scegliere la tabella usare il
pulsante
, che mostra la lista di tabelle/librerie esistenti. ed imposta il valore selezionato per
evitare di specificare un nome inesistente.
Nel campo Nome oggetto si deve indicare il nome dell’oggetto dal salvare e, nel campo Tipo
oggetto si deve indicare il tipo di oggetto da salvare (*FILE per file fisici e logici e *DTAARA
per gli oggetti di tipo DTAARA). Utilizzando il pulsante
sarà possibile visualizzare una lista di
oggetti contenuti nella libreria selezionata ed il tipo; l’utente può scegliere l’oggetto da salvare e
questo viene riportato sul pannello.
Nel campo Nella cartella si deve indicare il nome della directory in cui effettuare l’export
dell’oggetto. Per scegliere la directory si può usare il pulsante “Sfoglia”, che apre la finestra di
selezione della cartella.
Una volta definiti i parametri che identificano l’oggetto di può usare il pulsante “Salva obj.” che
avvia l’operazione di export dell’oggetto.
4.4 Creazione Libreria Applicativa
Da questa pagina è possibile creare una libreria applicativa ovvero un nuova libreria contenente i
file azioni ed i file menu del Modulo Base.
La creazione di una libreria applicativa corrisponde alla creazione di una “schema” del database.
48

Libreria applicativa indica il nome della nuova libreria nel database applicativo che si
intende creare.
visualizza la lista di librerie esistenti per evitare di specificare un nome già
Il pulsante
presente.
Il nome della libreria applicativa:
o non deve già esistere nel database
o può essere lungo al massimo 10 caratteri: il primo deve essere una lettera mentre i
successivi possono essere lettere, numeri o i simboli _ # @ $
 Descrizione è la descrizione della nuova libreria. Può essere lunga al massimo 50 caratteri
Il pulsante Crea avvia la creazione della nuova libreria.
49
4.5 Creazione struttura multi azienda (Librerie Dati)
Da questa pagina è possibile creare una terna di librerie che contengono i dati necessari alla
gestione di un’azienda. Tale funzione implementa il concetto di struttura multiaziendale (si veda in
proposito la guida applicativa di ACG Express Gestione Archivi)


Libreria Dati indica il nome della nuova libreria dati nel database applicativo che si
intende creare. Il pulsante
visualizza la lista delle librerie esistenti per evitare di
specificare un nome già presente.
Il nome della libreria applicativa:
o non deve già esistere nel database
o può essere lungo al massimo 10 caratteri: il primo deve essere una lettera mentre i
successivi possono essere lettere, numeri o i simboli _ # @ $
Applicativa: se selezionato rende la libreria dati di tipo applicativo ovvero contenente i file
azioni ed i file menu del Modulo Base. Si consiglia di creare una libreria applicativa
differente da quella Dati (quindi di non selezionare questo campo ma utlizzare la
funzione descritta a pag .45 sez. 4.4) da inserire poi in prima posizione nella lista di
librerie che compongono il sistema informativo in quanto la prima libreria deve essere
50
applicativa. In questa maniera si ha la possibilità per i prodotti verticali e le
personalizzazioni degli utenti di rimanere distinte e separate rispetto ai dati.


Descrizione è la descrizione della nuova libreria dati. Non deve essere superiore a 50
caratteri
Libreria Comune indica il nome della libreria comune nel database applicativo. Questa
libreria può essere nuova (nel qual caso viene creata) oppure già esistente.
visualizza la lista delle librerie esistenti ed imposta il valore selezionato per
Il pulsante
il campo “Libreria Comune”
 Descrizione è la descrizione della libreria comune da impostare qualora si stia creando una
nuova libreria. Non deve essere superiore a 50 caratteri
 Libreria di Gruppo indica il nome della libreria di gruppo nel database applicativo. Questa
libreria può essere nuova (nel qual caso viene creata) oppure già esistente.
visualizza la lista delle librerie esistenti ed imposta il valore selezionato per
Il pulsante
il campo “Libreria di Gruppo”.
 Descrizione è la descrizione della libreria comune da impostare qualora si stia creando una
nuova libreria. Non deve essere superiore a 50 caratteri
 Sistema Informativo è il nome del Sistema Informativo associato alla terna di librerie
indicato nel pannello. Per maggiori dettagli riferirsi alla guida di del modulo Gestione
Archivi.
 ID Azienda è l’identificativo dell’azienda alla quale si riferisce la terna di librerie indicate
nel pannello.
Il pulsante Crea avvia la creazione della nuova terna di librerie
NOTA:
I nomi delle tre librerie devono essere differenti.
ATTENZIONE:
Al termine della creazione di una terna di librerie associata ad un Sistema Informativo
occorre collegarsi con l’applicazione web con utente ACGMASTER e definire un
Sistema Informativo con il nome indicato in questo pannello, che contenga la terna di
librerie appena creata e successivamente un profilo utente da associare a tale Sistema
Informativo.
Fare riferimento alla Guida Applicativa del Modulo base .
51
4.6 Password
I moduli contenuti in ACG Express hanno bisogno di un codice di autorizzazione per poter essere
eseguiti.
Prima di avviare le funzionalità di ACG Express è dunque necessario richiedere tali codici tramite il
sito http://express.acginfo.it/password.asp.
La richiesta dei codici di autorizzazione implica l’invio di un file di testo contenente i codici (le
password) per ciascuno dei moduli acquistati.
La Console Amministrativa mette a disposizione una funzione in grado di recepire questo file e di
memorizzare le password che verranno controllate a tempo di esecuzione.
La pagine della Console interessata è “Password”.
ATTENZIONE:
Per l’immissione delle password eseguire sempre la console nello stesso server in cui si
trova l’applicazione web che dovrà usufruire dei codici di autorizzazione immessi
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Da questo pannello, nel campo ID installazione si può rilevare qual è l’identificativo
dell’installazione di ACG Express, all’interno della macchina sulla quale risulta in esecuzione la
Console Amministrativa. Questo identificativo deve essere comunicato a IBM quando si
richiedono le password,
Il pulsante File: Consente di selezionare il file inviato da IBM con le password dei moduli
appartenenti alla/e suite acquistate. La selezione del file comporta la memorizzazione delle
password lette nel file e la successiva visualizzazione di un messaggio di completamento.
Esiste anche una modalità che consente di immettere manualmente le password.
Questo si può fare immettendo il codice identificativo dei singoli moduli di ACG Express
secondo le indicazioni fornite da IBM. Con il tasto OK viene abilitata la parte inferiore del
pannello dove, se il modulo risulta installato, viene riportato il codice del prodotto e la sua
descrizione.
A questo punto si può immettere il Codice di autorizzazione, l’Anno di validità e il Numero
di utenti da abilitare.
Il pulsante OK consente di visualizzare seguente pannello
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in cui inserire nuovamente il codice di autorizzazione per verifica.
Se i due codici immessi coincidono verrà abilitato il bottone “OK”, selezionando il quale si
termina l’inserimento del codice di autorizzazione e si torna al precedente pannello.
4.7 Installazione delle correzioni (PTF)
Questa funzione consente di applicare le correzioni e le modifiche fatte ai moduli applicativi di
ACG Express.
In particolare sul sito http://express.acginfo.it/ptf.asp verranno pubblicate le modifiche al prodotto.
Queste dovranno essere scaricate dal sito in una cartella denominata PTF (preferibilmente è
opportuno creare tale cartella sotto la directory Database del prodotto ACGExpress) . Dovranno poi
essere applicate utilizzando la Console Amministrativa, la quale sarà in grado di effettuare una serie
di controlli (per esempio su eventuali prerequisiti richiesti dalla PTF in oggetto) e installerà gli
oggetti nelle cartelle opportune.
La pagina della Console Amministrativa che consente di installare le PTF si presenta così:
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E’ necessario immettere il percorso dell’Application Server nel quale si trova l’applicazione web
ACG Express sulla quale si vogliono applicare la PTF.
Inoltre è necessario indicare qual è la directory nella quale si trova il file compresso contenente le
PTF , scaricato dal sito relativo ad ACG Express (la directory Database/PTF della directory di
installazione di ACG Express).
Il pulsante “Carica PTF” avvia la procedura di scompattamento dei file di PTF e la ricerca della
struttura delle applicazioni ACG Express installate. Tale operazione potrebbe richiedere qualche
minuto. Alla fine si giunge al seguente pannello:
Sulla parte sinistra del pannello si ritrova la struttura delle applicazioni ACG Express installate sulla
macchina, all’interno dell’Application Server indicato.
Selezionando un’applicazione sulla parte sinistra del pannello compare, su tre sezioni distinte:
 l’elenco dei moduli installati sull’applicazione selezionata comprensivo delle relative PTF già
installate
 l’elenco di tutte le PTF installabili, caricate dalla directory specificata in precedenza e
selezionabili dall’utente
 l’elenco delle PTF selezionate dall’utente ed installabili e che hanno superato i controlli di
installabilità
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Clickando nel campo “Descrizione” dell’elenco delle PTF installabili si potrà visualizzare la lettera
di accompagnamento della PTF.
Per selezionare una PTF che si intende installare occorre: selezionare, sul pannello centrale, la
check box relativa alla PTF desiderata.
Selezionando le PTF da installare viene effettuato un controllo sulla loro installabilità:
 se la PTF selezionata non supera il controllo sui requisiti sarà visualizzata una finestra con i
requisiti non soddisfatti e, sulla colonna “Status”, comparirà un simbolo rosso. Clickando sul
simbolo rosso verrà visualizzata nuovamente la finestra che elenca i motivi per cui la PTF non
risulta installabile
 se la PTF risulta installabile, nella colonna “Status” verrà visualizzato un segno di spunta verde
 se la PTF selezionata richiede di essere installata insieme ad altre PTF (corequisiti) tra quelle
installabili, allora le PTF corequisite risulteranno selezionate automaticamente (analogamente, in
caso di deselezione di una PTF con corequisiti, verranno deselezionate anche le PTF corequisite)
(Il simbolo di punto interrogativo sulla colonna “Status” indica che per la PTF relativa non è ancora
stato eseguito il controllo sui corequisiti)
Una volta superati i controlli e selezionate le PTF da installare, queste compariranno nella lista della
parte inferiore del pannello.
Per terminare la fase di selezione e passare all’installazione utilizzare il bottone di chiusura
della finestra (x rossa).
Tornando al pannello di installazione si potrà utilizzare il pulsante “Install PTF” che provvederà
all’installazione vera e propria degli aggiornamenti.
In questa fase:
 vengono arrestate le applicazioni interessate dalle PTF
 viene effettuata una copia di backup degli oggetti che verranno sostituiti nella directory indicata
dall’utente come Home directory delle PTF
 vengono posti i file corrispondenti alle PTF selezionate nelle opportune cartelle
dell’applicazione web
 vengono riavviate le applicazioni precedentemente arrestate
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4.8 Migrazione
Tale funzione viene attivata dopo avere eseguito il login dal pannello principale qualora venga
rilevata la presenza dei dati necessari ad eseguirla, in caso contrario il pannello non si abiliterà. Tale
funzione consente di eseguire la migrazione dei dati applicativi da versioni ACGExpress precedenti
all’attuale versione.
La tabella è composta dalle colonne:
Sel.
ID Azienda
Libreria dati
Livello Libreria dati
Libreria comune
Livello Libreria comune
Libreria gruppo
Livello Libreria gruppo
Stato
Consente la selezione dell’azienda da migrare.
Sistema Informativo
Nome della libreria azienda
Livello libreria dati indicato dall’area dati RELMIG
Nome della libreria comune
Livello libreria dati indicato dall’area dati RELMIG
Nome della libreria gruppo
Livello libreria dati indicato dall’area dati RELMIG
Situazione del sistemi informativi come indicato dalle icone
Il bottone “Aggiorna” esegue l’aggiornamento dei dati della tabella ricaricandoli dal database.
Il bottone “Avvia” avvia la procedura di migrazione dati emettendo una serie di avvisi a video.
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4.9 Menu della Console Amministrativa
Dalla barra dei menu è possibile accedere a tutte le funzioni della console.
In particolare selezionando il menu “Help” – Informazioni del prodotto ACG Express si potrà
visualizzare l’identificativo della vostra installazione e il release corrispondente.
5. Commenti e comunicazioni
Per eventuali Commenti e/o comunicazioni volte al miglioramento dell’utilizzo della Guida si prega
di fare riferimanto al sito internet www.acginfo.it nella sezione “Contattaci”.
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