1 ASTRONOMIA e DIO 1. Nel 1609 GALILEO Galilei

ASTRONOMIA e DIO
1.
Nel 1609 GALILEO Galilei accosta l’occhio ad un rudimentale telescopio.
Vede che la Via Lattea è costituita da migliaia (miliardi) di stelle.
2.
Poi per tre secoli si ritenne che tutti gli astri osservati appartenessero (diciamo così) alla nostra Galassia.
Solo nel 1920 Edwin Hubble dimostra che, al di là della Galassia, ne esiste un’altra altrettanto grande,
distante più di un milione di anni luce: ANDROMEDA, classificata come M31.
3.
Da allora un susseguirsi di scoperte. Questa è una Galassia a Spirale barrata NGC 1672. Dista da noi 36
milioni di anni luce. Si trova nella costellazione del “Dorado”.
4.
Questa è una galassia a spirale vista di taglio la NGC 5866. Lo strano effetto è dovuto alle polveri
interstellari.
5.
Altra galassia simile. È la M104 detta “il sombrero”. È composta da 800 miliardi di stelle ed è contornata da
almeno 2000 ammassi stellari (sono quei puntini luminosi tutto attorno). Ogni ammasso è composto da
migliaia e migliaia di stelle. Dista da noi 28 milioni di anni luce
6.
Le galassie vengono in genere riunite in gruppi, i gruppi in ammassi, gli ammassi in super-ammassi.
Questo è il gruppo HCG87 distante 400 milioni di anni luce.
La galassia a spirale al centro è, però, molto più distante
7.
Questo è un ammasso di Galassie. Molte di queste immagini sono state scattate dal Telespopio Hubble, in
orbita intorno alla terra.
8.
UHDF (Ultra Hubble Deep Field) è il nome di questa immagine. È composta da migliaia di foto ed è la
migliore che si potrà avere fino al 2015, di questa zona del cielo
Infatti, solo nel 2015 dovrebbe entrare in funzione il nuovo telescopio spaziale James Webb, ancora più
potente di Hubble.
I più piccoli puntini luminosi sono galassie distanti da noi 13 miliardi di anni luce
9.
Ma torniamo più vicino a noi!
Vogliamo rifare il percorso a partire dalla terra verso l’immensità dell’universo.
La Terra fotografata di notte da un satellite (da un altezza di circa 300 Km., soltanto.
10.
Immagine della luna. Il nostro satellite dista 384.000 Km. La luce percorre questa distanza in circa 1
secondo. Un missile impiega più di due giorni.
11.
Immagine del sole. Dista circa 150 milioni di Km. La sua luce arriva a noi in circa 8 minuti
12.
Pianeta Mercurio, il più vicino al sole e Venere, il pianeta più luminoso.
13.
Pianeta Marte. Il primo che si incontra allontanandosi dal sole. Le foto del suolo sono state scattate dai robot
americani inviati su Marte, negli anni passati..
14.
Nella fascia fra Marte e Giove sono presenti migliaia di asteroidi. I più grandi vengono ora classificati come
“pianeti nani”.
1
15.
Pianeta Giove.
Notare la famosa macchia rossa. Un enorme ciclone dell’atmosfera di Giove, che dura da secoli (grande
quanto la terra).
16.
Particolare del Pianeta Giove. Questa è la cicatrice lasciata da una cometa caduta su Giove 15 anni prima.
17.
Ganimede, satellite di Giove. Nel riquadro il particolare di un cratere d’impatto di un meteorite.
18.
Alcuni satelliti di Giove. “Europa” un’amante di Zeus
“Io”, un’altra amante di Zeus
In questo satellite è presente un atmosfera molto ricca di zolfo e ci sono vulcani in attività
Callisto, in questo satellite è presente una tenue atmosfera.
19.
Saturno – Tanti anelli e non tre soltanto, e tanti piccoli pianeti.
In basso a destra: Rea – uno dei satelliti di Saturno, completamente ghiacciato
20.
Urano e Nettuno. È tanta la distanza di Nettuno che occorrono alcune ore perché la sua luce (luce riflessa)
arrivi fino a noi.
21.
Oltre Nettuno, in questi, anni sono stati individuati tanti piccoli pianeti, che ora vengono classificati come
“pianeti nani” trans-nettuniani.
22.
Anche Plutone, ora viene classificato come “pianeta nano”. Nel riquadro, Plutone, con le 5 lune, l’ultima
scoperta con il telescopio “Hubble” il 14 luglio 2012.
23
HALE BOPP - cometa apparsa nel 1997. Aveva due code.
Le Comete sono oggetti di qualche chilometro di diametro, formate da ghiaccio e polveri. Orbitano attorno
al sistema solare alla distanza di circa 100.000 volte la distanza: terra – sole. Ogni tanto questi oggetti,
perturbati nella loro orbita, si precipitano verso il sole e diventano splendide comete.
24.
Allontanandoci dal sistema solare, la prima stella che incontriamo è la “Proxima” Centauri. La sua luce
impiega per arrivare a noi 4,2 anni.
Mentre un missile mandato dall’uomo impiegherebbe più di 120.000 anni per raggiungerla. Ed è la
stella più vicina!
25.
Piccola costellazione delle Pleiadi (sette stelle - sono visibili a occhio nudo, ma ci vuole una buona vista).
Distano da noi: 440 anni luce (ossia la loro luce impiega 440 anni a raggiungere la terra e quindi le stiamo
vedendo come erano 440 anni fa!)
26.
Nebulosa nella costellazione dell’Aquila. Gas illuminato da stelle giovani che distano da noi 6.500 anni
luce. Fra qualche milione di anni queste stelle saranno di tipo blu, caldissime (10.000 gradi alla superficie)
27.
Diagramma HR, serve per classificare le stelle.
L’Ascissa (la linea orizzontale) riporta la temperatura (in diminuzione verso il rosso) – L’Ordinata (la linea
verticale) riporta la luminosità (la Magnitudine della stella). Andando verso l’alto la luminosità aumenta
anche se i numeri diventano negativi.
28.
2
HELIX (elica) ecco ciò che rimane di una stella del tipo del nostro sole, giunge al termine della sua vita. Dista
da noi: 650 anni luce. Rimane solo gas in espansione. Succederà così anche al nostro sole, però fra 4
miliardi di anni.
V838 è invece una “supergigante rossa” che dista da noi 20.000 anni luce, nella costellazione dell’Unicorno.
Nel 2002 c’è stato improvvisamente un “flash” (un’enorme esplosione termonucleare) ed è diventata 600.000
volte più luminosa del sole.
29.
Questo è il resto di una supernova.
È quello che avviene per le stelle, grandi almeno 5 volte più del Sole.
La stella si trasforma prima in una supergigante rossa, l'elio viene trasformato in carbonio, e finisce
rapidamente.
Il nucleo riprende a contrarsi e si riscalda, riprende la trasformazione e all’interno della stella si formano
sempre nuovi elementi finché, ad una temperatura superiore al miliardo di gradi, il silicio si fonde e produce
ferro-56.
30.
Cosa succede a questo punto non è ben chiaro: la stella collassa improvvisamente, gli strati esterni vanno a
schiantarsi contro il nucleo a velocità di 10.000 km/sec, e la stella esplode in una supernova. Quasi tutta la
massa della stella viene allora espulsa in un'esplosione che la rende brevemente luminosa quanto
un miliardo di stelle normali. (indicata dalla freccia la supernova SN 1994D la cui luminosità è
risultataparagonabile all’intera Galassia)
Durante questa enorme esplosione, gli atomi iniziano a catturare elettroni, diventando sempre più pesanti. Si
formano così tutti gli elementi di peso atomico superiore al ferro. Questo l'unico processo fisico
conosciuto che possa produrli!
31.
Noi viviamo in un ambiente dove sono presente tutti gli elementi, anche quelli più pesanti del ferro. Questo
vuol dire che anche noi veniamo fuori dall’esplosione di una supernova! Ogni atomo del nostro corpo si è
formato, prima nel nucleo di qualche stella, e poi nell’esplosione di una supernova.
Io provo stupore e meraviglia e penso che tutto questo non sia successo per caso.
Val la pena di ascoltare quanto, circa tremila anni fa, la fede del popolo d’Israele affermava:
In principio Dio creò il cielo e la terra. (…)
4
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona (…)
32.
E mentre gli altri popoli credevano a tanti dei e a racconti di creazione strampalati, questo piccolo popolo
esprimeva la propria fede in modo ingenuo e veritiero nella creazione in un modo così alto e solenne:
GENESI cap. 2
7
Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e
l’uomo divenne un essere vivente.
È proprio così. Siamo polvere, “polvere di stelle” oggi lo sappiamo, ma pur sempre “polvere” siamo.
La fede ci dice, però, che la vita non l’abbiamo avuta per caso::
GENESI cap. 1
27
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò (…)
33.
Continuiamo ad approfondire:
dopo l’esplosione di una supernova, il nucleo viene compresso così fortemente che gli elettroni entrano nel
nucleo dell’atomo e si combinano con i protoni, così da formare dei neutroni. Il nucleo diventa una stella di
neutroni, una palla grande solo qualche decina di chilometri ma contenente una massa grande quanto
quella del Sole. La densità è così alta che ogni centimetro cubo pesa centinaia di milioni di tonellate.
Questa è la supernova N49 – Meglio ciò che resta dall’esplosione di una supernova avvenuta varie migliaia
di anni fà. Si trova al di fuori della nostra galassia, nella Piccola Nube di Magellano, a 160.000 anni luce.
3
34.
Nebulosa delle Vele, chiamata Gum 16, tutta la zona è un residuo di supernove.
Nel quadrato piccolo il residuo della supernova SN 1987A
Spesso l'esplosione di supernova non avviene in modo perfettamente sferico. Le grandi masse in gioco
fanno sì che anche una leggera asimmetria ha, come risultato, che il grosso del gas esploso va da una
parte, mentre la stella di neutroni viene "sparata" dalla parte opposta ad una velocità di varie centinaia di
chilometri al secondo. Queste stelle di neutroni "veloci" sono state, in effetti, trovate in gran numero.
35.
Ecco due nebulose planetarie.
In basso a destra, invece, la galassia NGC 1068, una delle più brillanti (dista 50 milioni di anni luce).
Al suo centro si trova un grande buco nero (ovviamente non si vede) ma si vede il “vento” eccezionale
generato dal buco nero, che spazza via il gas interstellare alla velocità di oltre un milione di chilometri orari.
36.
NGC 6397 – È un ammasso di stelle della nostra galassia – Distanza 8.200 anni luce
37.
Alcune GALASSIE:
- M33 galassia a spirale - nella costellazione del Triangolo - dista 2.300.000 anni luce
- NGC 1300 splendida galassia composta da 300 miliardi di stelle
- Andromeda M31 la conosciamo. Osservate però G1: un ammasso di 300.000 stelle che dista
300.000 anni luce dal nucleo di Andromeda.
38.
Ecco altri ammassi globulari di stelle.
M80: ammasso globulare di stelle nella costellazione dello Scorpione.
M13 è un ammasso globulare formato da diverse centinaia di migliaia di stelle. La sua età risulterebbe
essere di circa 12 miliardi di anni.
Omega Centauri è composto addirittura da diversi milioni di stelle.
39.
A sinistra un gruppo di Galassie.
A destra una spettacolare visione di un ammasso di galassie
40.
ACO 3627 - ammasso di galassie - dista 250 milioni di anni luce – Vi è la presenza di grande massa che
funge da “Grande Attrattore” e che fa sentire il suo effetto anche sulla nostra galassia
41.
UHDF (Ultra Hubble Deep Field) è un’immagine che abbiamo già visto. I puntini più piccoli sono galassie
lontane più di 13 miliardi di anni luce.
Questo vuol dire che stiamo vedendo un pezzo di universo com’era 13.000 miliardi di anni fa, siamo già
molto vicini al big bang iniziale!
Siamo di fronte ad un universo sconfinato con più di 10 miliardi di galassie: più di 1.000 miliardi di
miliardi di stelle.
42.
Viene spontaneo ringraziare il Creatore con le parole del
salmo 139:
6
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile. (…)
8
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
9
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
10
anche là mi guida la tua mano (…)
4
43.
14
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
15
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
16
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno (…)
44.
Siamo polvere, “polvere di stelle” … e in polvere ritorneremo ...
Ma già nell’Antico Testamento, Colui che ha voluto tutto questo, attraverso le parole di un profeta ci ha fatto
arrivare una promessa:
“io creo nuovi cieli e nuova terra” (Isaia 65,17)
“Cieli nuovi e terra nuova” che nella pienezza della fede, Giovanni, l’apostolo prediletto ci conferma:
APOCALISSE cap. 21
“E vidi un cielo nuovo e una terra nuova (…)
E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”
FINE
GENESI cap. 1
1
2
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo
spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3
4
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle
5
tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
6
7
Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il
firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così
8
avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9
Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così
10
avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa
11
buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla
12
terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse
germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto
13
con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
14
Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per
15
le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E
16
così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la
17
fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la
18
terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona.
19
E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
20
Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del
21
cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque,
22
secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li
benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».
23
E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
24
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici,
5
25
secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame,
secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
26
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
28
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
29
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che
30
produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri
31
che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide
quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
GENESI cap. 2
1
2
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a
3
compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio
benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto
4
creando. Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Nel giorno in cui il Signore Dio
5
fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata,
6
perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una
7
polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere
del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Salmo 139 (138)
e mi afferra la tua destra.
1
11
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
e la luce intorno a me sia notte»,
2
12
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
intendi da lontano i miei pensieri,
e la notte è luminosa come il giorno;
3
per te le tenebre sono come luce.
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
13
4
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Sei tu che hai formato i miei reni
La mia parola non è ancora sulla lingua ed
ecco, Signore, già la conosci tutta.
14
5
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
Io ti rendo grazie:
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
meravigliose sono le tue opere,
6
le riconosce pienamente l’anima mia.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
15
7
quando venivo formato nel segreto,
Non ti erano nascoste le mie ossa
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
ricamato nelle profondità della terra.
8
16
Se salgo in cielo, là tu sei;
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
se scendo negli inferi, eccoti.
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono
9
fissati
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
quando ancora non ne esisteva uno.
10
17
anche là mi guida la tua mano
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
6
quanto grande il loro numero, o Dio!
Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
18
22
Se volessi contarli, sono più della sabbia.
Li odio con odio implacabile,
Mi risveglio e sono ancora con te.
li considero miei nemici.
19
23
Se tu, Dio, uccidessi i malvagi!
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
Allontanatevi da me, uomini sanguinari!
provami e conosci i miei pensieri;
20
24
Essi parlano contro di te con inganno,
vedi se percorro una via di dolore
contro di te si alzano invano.
21
e guidami per una via di eternità.
Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano!
7