Prima Pagina All'Istituto Oncologico di Bari è stato iniettato, in un malato di melanoma, il primo vaccino terapeutico Oggi l’équipe dell’Istituto Oncologico di Bari ha iniettato in un uomo di 50 anni di Bari, affetto da melanoma, il vaccino terapeutico anti-neoplasia preparato appositamente per lui. Le cellule dendritiche del sangue del soggetto sono state prima poste in contatto in laboratorio, con un frammento del melanoma prelevato dallo stesso soggetto. Le cellule dendritiche, rese così specificamente capaci di aggredire quel tumore in quel malato, sono state iniettate nello stesso soggetto (insieme ad Interleukina 2). Si tratta di una metodica originale studiata presso l’Oncologico di Bari dal Dr. M. De Lena, Dr. M. Guida e Dr.ssa A. Casamassima. Precedenti tentativi, con altre procedure, sono stati eseguiti in Italia, a Milano (Istituto Tumori) e Forlì (Ospedale). Presso l’Istituto Oncologico di Bari sono in fase di ultimazione le varie fasi che precedono l’iniezione di vaccino ad altri 20 malati (neoplasie del rene e melanomi). E' stata avviata la sperimentazione di una modalità di vaccinazione terapeutica per il melanoma maligno e carcinoma renale stadio avanzato. Nell’ambito di 2 progetti finalizzati finanziati dal Ministero della Salute, il Settore Immunologia presso il Laboratorio Analisi-Settore Immunologia (Responsabile Dott.ssa Casamassima) che fa capo al “Dipartimento di Oncologia Sperimentale” dell’IRCCS-Oncologico di Bari, Diretto dal Dr. Michele Quaranta, Presidente della Sezione Provinciale di Bari della Lega contro i Tumori, è stato allestito un laboratorio dedicato alla preparazione del Vaccino autologo per pazienti affetti da melanoma maligno e carcinoma renale in stadio avanzato. Essendo fondamentale l’accertamento della composizione e dell’innocuità del prodotto da somministrare che deve seguire le direttive di Good Manifacturing Practice (GMP), l’allestimento del laboratorio è stato eseguito nel pieno rispetto dei requisiti BL3 indispensabili per la preparazione dei vaccini e la loro sperimentazione clinica. Il processo di produzione è stato autorizzato dalle competenti autorità: • Ministero della Salute; • Istituto Superiore di Sanità; • Comitato Etico dell’IRCCS Oncologico di Bari. Saranno allestiti vaccini autologhi costituiti da pugliasalute cellule dendritiche ottenute da aferesi di pazienti affetti da melanoma maligno metastatico e carcinoma renale metastatico, le aferesi saranno eseguite con l’utilizzo di un separatore cellulare di proprietà del Laboratorio di Analisi dell’IRCCS Oncologico di Bari e con la collaborazione del Centro Trasfusionale AUSL BA4 diretto dal Dr M. Scelsi. Le cellule dendritiche vengono ottenute da monociti CD14, fatte crescere in coltura, istruite con lisato tumorale autologo e maturate con un pool di citochine, per poi essere reintrodotte nel paziente al fine di ripristinare l’avvio del meccanismo immunitario, in particolare attivando i linfociti T naive contro la neoplasia. Il nostro interesse per questa innovativa strategia terapeutica antineoplastica mirata a stimolare e potenziare il sistema immunitario, trova il suo razionale sia nell’alta componente immunogenica del melanoma e del carcinoma renale, sia nel ruolo cruciale che le cellule dendritiche svolgono nella modulazione della risposta immune antineoplastica dell’ospite. Le cellule dendritiche sono cellule professioniste che presentano l’antigene ai linfociti del sistema immunitario. Esse sono localizzate in modo strategico nei distretti corporei dove è più probabile l’incontro con i patogeni. Negli ultimi anni le cellule dendritiche hanno suscitato un enorme interesse per la loro capacità di attivare le risposte immuni cellulo-mediate e vengono considerate gli adiuvanti naturali più potenti per l’immunoterapia dei tumori. - due - giugno 2004