UNIVERSITÀ degli STUDI di GENOVA Microbiologia Clinica CITOMEGALOVIRUS Prof. Oliviero E. Varnier PowerPoint Slide Presentation prepared by OE Varnier – upgraded Dec 3, 2006! CITOMEGALOVIRUS ! CMV è un virus patogeno per l'uomo che infetta circa lo 0,5‑2,5% di tutti i neonati e circa il 50% della popolazione adulta nei paesi industrializzati. ! CMV è la causa più comune di difetti congeniti ! CMV è un patogeno opportunista nei pazienti immunocompromessi. 2 EPIDEMIOLOGIA e SINDROMI CLINICHE ! CMV può essere isolato da: urine, sangue,l gargarizzato, saliva, lacrime, latte materno, sperma, feci, liquido amniotico, secrezioni cervicali e vaginali e tessuti utilizzati per trapianti ! CMV è trasmesso principalmente attraverso le vie congenita, orale, sessuale e tramite trasfusione e trapianto d'organo. ! La malattia da CMV è un disordine di tipo opportunistico, che causa raramente sintomi in ospiti immunocompetenti, ma è causa di grave malattia in persone irnmunodeficienti, quali pazienti affetti da AIDS o neonati. 3 INFEZIONE CONGENITA 1 ! CMV è la causa più frequente di malattia virale congenita. Una percentuale significativa (0,5‑2,5%) di tutti i neonati è infettato da CMV alla nascita e un'ampia percentuale s'infetta entro il primo mese di vita. ! Circa il 10% di questi neonati (4000/anno) mostra segni clinici di malattia, come microcefalia, calcificazione intracerebrale, epatosplenomegalia e rash (malattia da inclusione di citomegalovirus). ! Sordità mono‑ o bilaterale e ritardo mentale sono sequele comuni nell'infezione da CMV congenita. ! Le madri di quasi tutti questi neonati hanno avuto un'infezione primaria da CMV durante la gravidanza. 4 INFEZIONE CONGENITA 2 ! Il feto può essere infettato dal virus presente nel sangue materno (infezione primaria) o durante il parto dal virus presente nella cervice (dopo riattivazione). ! I sintomi dell‘infezione congenita sono meno gravi o possono essere prevenuti quando la madre è sieropositiva. ! L'infezione da CMV congenita è meglio documentata se il virus viene isolato dalle urine del neonato durante la prima settimana di vita. 5 INFEZIONE PERINATALE ! Circa il 20% delle donne gravide ha CMV nella cervice al termine della gravidanza e può avere riattivazione dell'infezione durante la gravidanza. ! Circa la metà dei neonati nati per via naturale in presenza di cervice infetta acquisisce l'infezione ed elimina il virus alla terza‑quarta settimana di vita. 6 INFEZIONE PERINATALE ! I neonati possono, inoltre, acquisire l'infezione da CMV attraverso il colostro ed il latte materno. L'infezione perinatale non provoca malattia clinicamente evidente nei neonati sani nati a termine. ! I neonati possono acquisire l'infezione da CMV anche attraverso trasfusioni di sangue. II 13,5% dei bambini sieronegativi esposti al sangue di donatori sieropositivi acquisisce l'infezione nel periodo postnatale. ! Nei neonati prematuri che acquisiscono l'infezione da CMV da sangue infetto ci sono importanti segni clinici, soprattutto polmonite ed epatite. 7 INFEZIONE in BAMBINI ed ADULTI ! Solo il 10‑15% degli adolescenti è infettato da CMV, ma questa percentuale aumenta fino al 50% entro i primi 35 anni d'età. CMV è un'infezione a trasmissione sessuale. ! È stato isolato dalla cervice delle donne afferenti a centri di studio per le malattie a trasmissione sessuale. ! il titolo di CMV nello sperma è più alto di quello di qualsiasi altra secrezione corporea. ! CMV è più diffuso tra individui di modesta classe socio‑economica che vivono in condizioni di sovraffollamento e tra individui che vivono in paesi in via di sviluppo. 8 INFEZIONE in BAMBINI e ADULTI ! Nonostante la maggior parte delle infezioni da CMV acquisite nell'adolescenza sia asintomatica, alcuni pazienti possono presentare una sindrome mononucleosica negativa ad anticorpi eterofili, con sintomi simili a quelli dell'infezione da EBV ma con faringite e linfoadenopatia meno gravi. ! Sebbene l'infezione da CMV promuova un aumento del numero di linfociti T (linfocitosi atipica) simile a quella che si verifica nell'infezione da EBV, qui gli anticorpi eterofili non sono presenti. ! Questo riflette le differenze tra CMV ed EBV in termini di bersaglio cellulare e tipo di meccanismo d'azione del virus. L'infezione da CMV dovrebbe essere sospettata in pazienti con mononucleosi eterofilo‑negativa o con segni di epatite ma con sierologia negativa per i virus epatitici A, B e C. 9 TRASMISSIONE mediante TRASFUSIONE e TRAPIANTO ! La trasmissione di CMV attraverso sangue trasfuso spesso non causa una sintomatologia clinica evidente; se sono presenti sintomi, questi tipicamente riflettono quelli della mononucleosi. ! Febbre, splenomegalia e linfocitosi atipica generalmente iniziano 3‑5 settimane dopo la trasfusione e possono essere presenti polmonite e lieve epatite. ! CMV può essere trasmesso con il trapianto d'organo (ad esempio, rene, midollo osseo) e l'infezione da CMV si riattiva spesso nei pazienti trapiantati durante periodi di intensa terapia immunosoppressiva. 10 INFEZIONE nel PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO ! CMV è prevalentemente un agente infettivo opportunista. Negli individui immunocompromessi causa malattia primaria sintomatica o ricorrente. ! L'infezione da CMV del polmone è la più comune manifestazione in questi pazienti, nei quali può essere anche fatale se non trattata. ! CMV spesso provoca retinite nei pazienti con immunodeficienza grave (ad esempio, nel 10‑15% dei pazienti con AIDS). ! La polmonite interstiziale e l'encefalite possono essere causate da CMV, anche se è difficile distinguerle da altre infezioni da patogeni opportunisti. 11 INFEZIONE nel PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO ! La colite e l'esofagite da CMV si sviluppano nel 10% dei pazienti affetti da AIDS. L'esofagite da CMV mima l'esofagite da Candida. ! Una percentuale minore di pazienti affetti da AIDS riferisce una sintomatologia gastrointestinale da CMV. I pazienti con colite da CMV generalmente presentano diarrea, perdita di peso, anoressia e febbre. ! CMV era e in minor parte è il responsabile del fallimento di molti trapianti di rene. 12 PATOGENESI E IMMUNITÀ ! In generale la patogenesi dell'infezione da CMV è simile a quella causata da altri herpesvirus. Il virus stabilisce infezioni latenti e persistenti, di solito senza causare sintomi specifici renali e cardiaci. ! Il virus iene riattivato dall'immunosoppressione (ad es. corticosteroidi, infezione con virus dell'immunodeficienza umana) e forse dalla stimolazione allogenica (cioè, la risposta a cellule trapiantate o trasfuse). L'immunità cellulo mediata è essenziale per il controllo e la risoluzione dell'infezione da CMV. 13 PATOGENESI E IMMUNITÀ ! Nella maggioranza dei casi il virus si replica ed è eliminato senza sintomi clinici. La replicazione di CMV nelle cellule epiteliali dei dotti promuove l'escrezione del virus nella maggior parte dei liquidi corporei. ! CMV è strettamente cellulo‑associato ed è trasmesso dalle cellule infette, compresi linfociti e leucociti. Il virus può essere trasmesso in cellule a differenti organi del corpo o ad altri individui, mediante trasfusione o trapianto d'organo. ! L'attivazione e la replicazione del virus nel rene e nelle ghiandole secretorie promuove la sua escrezione attraverso le urine e le secrezioni corporee, compresi lo sperma e il latte. 14 STRUTTURA E REPLICAZIONE ! CMV è un membro della famiglia dei betaherpesvirus ed è considerato un virus linfotropo e ha il genoma più grande fra gli herpesvirus. ! Contrariamente alla definizione tradizionale di virus che stabilisce che un virione contiene DNA o RNA, studi attuali indicano che CMV trasporta mRNA nella particella virale per facilitare l'infezione. ! Il CMV patogeno per l'uomo si replica solo in cellule umane. I fibroblasti, le cellule epiteliali, i macrofagi ed altre cellule sono permissive per la replicazione di CMV, che stabilisce un'infezione latente nei linfociti mononucleati, nelle cellule stromali del midollo spinale e in altri tipi cellulari. 15 VIRIONE: MORFOLOGIA nucleocapside Tegumento genoma membrana Complesso glicoproteico I Complesso glicoproteico III 16 CMV: GENOMA 17 DIAGNOSI DI LABORATORIO: ESAMI ISTOLOGICI ! La caratteristica istologica dell'infezione da CMV è la cellula citomegalica, ovvero una cellula ingrandita (25‑35 mm) che contiene una voluminosa inclusione intranucleare, densa, basofila, a "occhio di gufo". ! Queste cellule infette sono reperibili in ogni tessuto, nelle urine e sembra siano di origine epiteliale. ! Queste inclusioni sono facilmente visibili con la colorazione con ematossilina-eosina e con quella di Papanicolaou. 18 CICLO REPLICATIVO: ADSORBIMENTO ! I recettori per CMV sono ampiamente diffusi e sono recettori specifici in quanto non c’è competizione da parte di altri herpesvirus ! Possibile interazione tra gH virale e un recettore cellulare nonidentificato di 92 KD. Gli eparan solfati hanno un ruolo nelle fasi iniziali ! L’adsorbimento è rapido ed efficiente nelle cellule permissive e non-permissive, ma CMV cresce bene solo in un numero limitato di cellule umane per un blocco post-entrata dell’espressione di geni virali 19 CICLO REPLICATIVO: GEMMAZIONE 20 DIAGNOSI DI LABORATORIO: Tecniche immunologiche e sonde di DNA ! Una diagnosi rapida e sensibile è ottenibile in istologia con l'uso di anticorpi (soprattutto monoclonali), sonde di DNA e PCR per identificare direttamente gli antigeni di CMV ed il genoma in tessuti o fluidi. ! La presenza di sequenze virali ibridizzate dalle sonde sono successivamente evidenziate con l’immuno-enzimatica e fluorescenza. 21 DIAGNOSI DI LABORATORIO: ESAME COLTURALE ! L'esame colturale è considerato il test di riferimento per evidenziare l'infezione da CMV. ! È eseguibile in pazienti trapiantati, che hanno un elevato titolo virale: > 106 UI/ml. ! CMV cresce solo in colture cellulari di fibroblasti diploidi e deve essere coltivato per almeno 4‑6 settimane perché si sviluppi il classico CPE. ! si possono ottenere risultati più rapidi mediante tecniche di amplificazione di sequenze virali. ! I campioni sono inoculati mediante centrifugazione su monostrato di fibroblasti in coltura. I campioni sono esaminati mediante immunofluore-scenza indiretta dopo 1‑2 giorni di incubazione ricercando antigeni precocissimi (pp72) o una combinazione di antigeni precoci ed antigeni precocissimi. 22 IMMUNOFLUORESCENZA: ANTIGENE pp72 in FIBROBLASTI 23 DIAGNOSI DI LABORATORIO: TEST SIEROLOGICI ! Un marker dell'infezione primaria da CMV è la sieroconversione. ! I titoli degli anticorpi IgM specifici per CMV in pazienti affetti da AIDS possono essere molto elevati. ! Tuttavia, anticorpi IgM CMV‑specifici possono essere riscontrabili anche durante la riattivazione dell'infezione, per cui non sono buoni indicatori di infezione primaria. 24 TERAPIA, PROFILASSI E CONTROLLO ! Il ganciclovir (diidrossipropossirnetil guanina) e il foscarnet (acido fosfonoformico) sono i due farmaci approvati dall'FDA per il trattamento dell'infezione da CMV e sono particolarmente utili per i pazienti immunocompromessi. ! Il ganciclovir è strutturalmente simile all'ACV (aciclovir); esso è fosforilato e attivato da un enzima del CMV, inibisce la DNA polimerasi e causa la terminazione della catena di DNA. Tuttavia, esso è più tossico di ACV. Il ganciclovir può essere usato per trattare infezioni gravi in pazienti immunocompromessi. ! Il foscarnet è una molecola semplice che inibisce la DNA polimerasi virale mimando la porzione di pirofosfato dei nucleotidi trifosfati. È stato approvato come alternativa al ganciclovir. 25 PROFILASSI E CONTROLLO ! Non è disponibile un vaccino anti‑CMV. 26