10/15 cod. 20105397 rev. 0 RESIDENCE COLONNA CONDENS KV 130 - 30 ISC IT ISTRUZIONI PER L'INSTALLATORE, PER IL Servizio Tecnico di Assistenza Conformità I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS R sono conformi a: −− Direttiva Rendimenti 92/42/CEE −− Direttiva Gas 2009/142/CE −− Direttiva Bassa Tensione (LVD) 2006/95/CE −− Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC) 2004/108/CE −− Direttiva Progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia2009/125/CE −− Direttiva Indicazione del consumo di energia mediante etichettatura 2010/30/UE −− Regolamento delegato (UE) N. 811/2013 −− Regolamento delegato (UE) N. 813/2013 −− Regolamento delegato (UE) N. 814/2013 −− Normativa caldaie a condensazione EN 677 RANGE RATED Il generatore è RANGE RATED, ovvero è munito di un dispositivo di adeguamento al fabbisogno termico dell’impianto che permette di regolare, a seconda della richiesta energetica dell’edificio, la portata massima del generatore stesso. Per la taratura fare riferimento al capitolo “Regolazioni”. GAMMA MODELLO RESIDENCE COLONNA CONDENS KV/130 30 ISC CODICE 20103002 2 Gentile Tecnico, ci complimentiamo con Lei per aver proposto un gruppo termico RESIDENCE COLONNA CONDENS R in grado di assicurare il massimo benessere per lungo tempo con elevata affidabilità, efficienza, qualità e sicurezza. Con questo libretto desideriamo fornirLe le informazioni che riteniamo necessarie per una corretta e più facile installazione dell’apparecchio senza voler aggiungere nulla alla Sua competenza e capacità tecnica. Buon lavoro e rinnovati ringraziamenti Riello S.p.A. Garanzia Il prodotto R gode di una garanzia convenzionale (valida per l’Italia, la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano), a partire dalla data di convalida da parte del Servizio Tecnico di Assistenza R della Sua Zona. La invitiamo quindi a rivolgersi tempestivamente al suddetto Servizio Tecnico di Assistenza R il quale A TITOLO GRATUITO effettuerà la messa in funzione del prodotto alle condizioni specificate nel CERTIFICATO DI GARANZIA, certificato che verrà fornito dal Servizio Tecnico di Assistenza contestualmente alla messa in funzione del prodotto. 3 Indice GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Avvertenze generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Regole fondamentali di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Descrizione dell’apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Dispositivi di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Identificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Targa Tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Dati tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Circuito idraulico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Circolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Posizionamento sonde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Schema elettrico funzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Pannello di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Installatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Ricevimento del prodotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Dimensioni e peso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Movimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Locale d’installazione del gruppo termico . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Installazione su impianti vecchi o da rimodernare . . . . . . . . . 21 L'acqua negli impianti di riscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Collegamenti idraulici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Raccolta condensa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Collegamenti elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Installazione della sonda esterna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Collegamenti combustibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Scarico fumi e aspirazione aria comburente . . . . . . . . . . . . . . 29 Caricamento e svuotamento impianti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Servizio tecnico di assistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Preparazione alla prima messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . 35 Prima messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Spegnimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 Segnalazioni luminose ed anomalie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Impostazione della termoregolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Regolazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Trasformazione da un tipo di gas all’altro . . . . . . . . . . . . . . . 46 Manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 Manutenzione ordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 Manutenzione straordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 Suggerimenti per una corretta eliminazione dell’aria dal circuito riscaldamento e dal gruppo termico . . . . . . . . . . 47 Eventuali anomalie e rimedi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Informazioni utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 In alcune parti del libretto sono utilizzati i simboli: 99ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare cautela ed adeguata preparazione 00VIETATO = per azioni che essere assolutamente eseguite NON DEVONO Questo libretto Cod. 20105397 - Rev. 0 (10/15) è composto da 52 pagine. 4 GENERALE 1 GENERALE 1.1 Avvertenze generali 99Dopo aver tolto l'imballo assicurarsi dell’integrità e 99Verificare periodicamente che la pressione di eser- della completezza della fornitura ed in caso di non rispondenza, rivolgersi all’Installatore/Rivenditore che ha venduto il gruppo termico. cizio dell’impianto idraulico sia compresa tra 1 e 1,2 bar con l’impianto a freddo. In caso contrario contattare il Servizio Tecnico di Assistenza R oppure personale professionalmente qualificato. 99L'installazione del gruppo termico RESIDENCE COLONNA CONDENS deve essere effettuata da impresa abilitata che a fine lavoro rilasci al proprietario la dichiarazione di conformità di installazione realizzata a regola d’arte, cioè in ottemperanza alle Norme vigenti ed alle indicazioni fornite dalla R nel libretto di istruzione a corredo dell'apparecchio. 99Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo pe- riodo comporta l'effettuazione almeno delle seguenti operazioni: −− posizionare l’interruttore generale dell’impianto su “spento” −− chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua dell’impianto termico −− svuotare l’impianto termico se c’è pericolo di gelo. 99Il gruppo termico RESIDENCE COLONNA CONDENS deve essere destinato all’uso previsto per il quale è stato espressamente realizzato. È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per danni causati a persone, animali o cose, da errori d’installazione, di regolazione, di manutenzione e da usi impropri. 99La manutenzione del gruppo termico deve essere eseguita almeno una volta l'anno. 99La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavimento) deve essere effettuata esclusivamente con i kit accessori provvisti di valvola miscelatrice. 99In caso di fuoriuscite d’acqua scollegare il gruppo 99Questo libretto è parte integrante del gruppo ter- termico dalla rete di alimentazione elettrica, chiudere l’alimentazione idrica ed avvisare, con sollecitudine, il Servizio Tecnico di Assistenza R oppure personale professionalmente qualificato. mico e di conseguenza deve essere conservato con cura e dovrà SEMPRE accompagnare il gruppo termico anche in caso di sua cessione ad altro proprietario o utente oppure di un trasferimento su un altro impianto. In caso di danneggiamento o smarrimento richiederne un altro esemplare al Servizio Tecnico di Assistenza R di Zona. 1.2 Regole fondamentali di sicurezza Per la sicurezza è bene ricordare che: 00È vietato l’uso del gruppo termico ai bambini ed alle 00È vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici, fuo- persone inabili non assistite. riuscenti del gruppo termico, anche se questo è scollegato dalla rete di alimentazione elettrica. 00È vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici 00È vietato tappare o ridurre dimensionalmente le quali interruttori, elettrodomestici, ecc. se si avverte odore di combustibile o di incombusti. In questo caso: −− aerare il locale aprendo porte e finestre; −− chiudere il dispositivo d’intercettazione combustibile; −− fare intervenire con sollecitudine il Servizio Tecnico di Assistenza R oppure personale professionalmente qualificato. aperture di aerazione del locale di installazione. Le aperture di aerazione sono indispensabili per una corretta combustione. 00È vietato esporre il gruppo termico agli agenti atmosferici. Esso non è progettato per funzionare all’esterno. 00È vietato spegnere il gruppo termico se la tempe- 00È vietato toccare il gruppo termico se si è a piedi ratura esterna può scendere sotto lo ZERO (pericolo di gelo). nudi e con parti del corpo bagnate. 00È vietato qualsiasi intervento tecnico o di pulizia 00È vietato lasciare contenitori e sostanze infiamma- prima di aver scollegato il gruppo termico dalla rete di alimentazione elettrica posizionando l’interruttore generale dell’impianto su “spento”. bili nel locale dov'è installato il gruppo termico. 00È vietato disperdere nell’ambiente e lasciare alla portata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente. 00È vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di regolazione senza l’autorizzazione e le indicazioni del costruttore del gruppo termico. 5 GENERALE 1.3 Descrizione dell’apparecchio Le principali caratteristiche tecniche del gruppo termico sono: −− accensione elettronica del bruciatore e rivelazione di fiamma a ionizzazione −− modulazione elettronica di fiamma continua in sanitario e in riscaldamento −− scheda a microprocessore con controllo ingressi, uscite e gestione allarmi −− gestione pneumatica del rapporto aria-gas; −− valvola a 3 vie con attuatore elettrico −− pressostato acqua −− display digitale con indicazione della temperatura e dei codici di anomalia −− pulsanti OFF-reset blocco allarmi, funzioni comfort −− encoder regolazione della temperatura acqua dei sanitari e di riscaldamento −− dispositivo di riempimento impianto −− manometro impianto di riscaldamento −− vaso d'espansione sanitario 6 litri −− vaso d'espansione riscaldamento 12 litri −− ventilatore in corrente continua controllato da contagiri ad effetto Hall −− circolatore ad alta prevalenza di serie −− by-pass automatico per circuito riscaldamento −− sonda NTC per il controllo delle temperature di mandata, di ritorno e dell'acqua sanitaria −− campo di temperatura mandata riscaldamento regolabile da 20 a 80°C −− bollitore a singolo serpentino della capacita di 130 litri −− predisposizione per il collegamento a una pompa di ricircolo per il circuito sanitario alloggiata all'interno del mantello del gruppo termico Il gruppo termico a condensazione RESIDENCE COLONNA CONDENS si configura come apparecchio produttore di acqua calda, ad elevata efficienza termica, a bassa temperatura, per impianti di riscaldamento e per uso sanitario, tramite bollitore della capacità di 130 litri. È composto da uno scambiatore compatto in alluminio monoblocco, a basso contenuto di acqua e a bassa perdita di carico e da un bruciatore premiscelato a microfiamme gestito da un quadro di controllo elettronico, il tutto posto all’interno di una solida mantellatura autoportante. L’apparecchio è a camera di combustione stagna e, a seconda dell’accessorio scarico fumi, è classificato nelle categorie B23P, B53P, C13, C23, C33, C43, C53, C63, C83. Il ventilatore, costantemente controllato dalla scheda elettronica, serve a smaltire i prodotti della combustione e ad aspirare dall'esterno l’aria comburente. Le caratteristiche del corpo generatore e del bruciatore consentono prestazioni termotecniche di primo piano. La camera di combustione e lo sviluppo delle superfici di scambio sono progettate per mantenere bassa la temperatura sulla superficie del bruciatore, al fine di contenere le emissioni, ottenere elevati rendimenti di combustione e migliorare l’affidabilità in fase di accensione. Il gruppo termico RESIDENCE COLONNA CONDENS è completo di valvole di sicurezza, valvole di sfiato, vasi di espansione, rubinetti di scarico, rubinetto di carico impianto e circolatore per l'impianto di riscaldamento e per il bollitore. La gestione di più zone di riscaldamento, in alta e bassa temperature, è realizzabile con l'ausilio di accessori specifici presenti a catalogo. 1.4 Dispositivi di sicurezza I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS sono dotati dei seguenti dispositivi principali di sicurezza: po termico in standby che si attiva quando la temperatura dell’acqua scende sotto i 7°C −− Termostato limite di sicurezza che controlla i surriscaldamenti dell’apparecchio garantendo una perfetta sicurezza a tutto l’impianto (segnalazione di allarme su display e ripristino tramite pulsante OFF-RESET). −− Valvola di sicurezza a 3 bar sull’impianto di riscaldamento. −− Valvola di sicurezza a 8 bar sul circuito sanitario. −− autodiagnostica gestita con codici di allarme su display −− controllo con microprocessore della continuità delle due sonde NTC con segnalazione su display −− dispositivo antibloccaggio della valvola tre vie che si attiva automaticamente dopo 24 ore dall’ultimo posizionamento −− dispositivo antibloccaggio del circolatore che si attiva automaticamente dopo 24 ore per 30 secondi dall’ultimo ciclo effettuato −− trasduttore di pressione che impedisce l’accensione in caso di mancanza d’acqua (segnalazione di allarme su display) −− sonda fumi che interviene ponendo il gruppo termico in stato di arresto di sicurezza se la temperatura dei prodotti della combustione supera la massima temperatura di esercizio dei condotti di evacuazione −− sifone per lo scarico della condensa con galleggiante che impedisce la fuoriuscita dei fumi −− sensore di livello condensa che interviene bloccando il gruppo termico nel caso in cui il livello di condensa all’interno dello scambiatore superi il limite consentito −− funzione antigelo di primo livello (adatto per installazioni interne) funzionante anche con grup- 99L’intervento dei dispositivi di sicurezza indica un malfunzionamento del gruppo termico potenzialmente pericoloso, pertanto contattare immediatamente il Servizio Tecnico di Assistenza R. 00Il gruppo termico non deve, neppure temporanea- mente, essere messo in servizio con i dispositivi di sicurezza non funzionanti o manomessi. 99La sostituzione dei dispositivi di sicurezza deve es- sere effettuata dal Servizio Tecnico di Assistenza R, utilizzando esclusivamente componenti originali del costruttore. Dopo aver eseguito la riparazione verificare il corretto funzionamento del gruppo termico. 6 GENERALE 1.5 Identificazione I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS sono identificabili attraverso: -Targa Tecnica Riporta i dati tecnici e prestazionali del gruppo termico. Brandstof: Categoria: Categorie: Kategorie: kW kW kW kW / 92/42/EEC: European Directive / T067745GE Combustible: Brennstoff: European Directive kW °C °C kW bar T = bar T = Pmw= Pms= °C l/min bar T = Pn(max)= kW kW Pn(max)= D= °C Qn(max= kW kW W bar T = kW kW kW kW Pn(min)= kW Pn(min)= Qn(min)= Qn(min)= Qn(max= l/min N° Pms= W Caldaia a condensazione - Chaudière à condensation Brennwertkessel - Condenserende verwarmingsketel Pmw= kW mbar mbar NOx: Categoria: Categorie: Kategorie: P.nom.G20= D= 92/42/EEC: N° 230 V ~ 50Hz Brennstoff: KESSEL GEREGELT FÜR: CHAUDIERE REGLEE POUR: IP Brandstof: NOx: η= Cod. Combustible: η= Caldaia a condensazione - Chaudière à condensation Brennwertkessel - Condenserende verwarmingsketel Combustibile: CALDAIA REGOLATA PER: VERWARMINGSKETEL INGESTELD OP: T067745GE RIELLO S.p.A. Via Ing.Pilade Riello 7 37045 Legnago (VR) - ITALY Combustibile: 230 V ~ 50Hz P.nom.G20= CHAUDIERE REGLEE POUR: KESSEL GEREGELT FÜR: T067745GE CALDAIA REGOLATA PER: VERWARMINGSKETEL INGESTELD OP: IP Cod. T067745GE RIELLO S.p.A. Via Ing.Pilade Riello 7 37045 Legnago (VR) - ITALY -Targhetta gas È applicata vicino alla Targhetta Tecnica e riporta il tipo di combustibile utilizzato dal gruppo termico, ed il paese per cui è destinato. T067745I0 -Targa Matricola È applicata al basamento del gruppo termico e riporta il numero matricola, il modello, la potenza al focolare e la pressione massima di esercizio. RIELLO S.p.A. Via Ing.Pilade Riello 7 37045 Legnago (VR) - ITALY Mod. Cod. Pms N° bar Qn(max) kW 99La manomissione, l’asportazione, la mancanza delle targhette o quant’altro non permetta la sicura identificazione del prodotto, rende difficoltosa qualsiasi operazione di installazione e di manutenzione. 1.6 Targa Tecnica Esercizio riscaldamento Qn Portata termica nominale Pn Potenza utile nominale IP Grado di protezione elettrica P.min Pressione minima Pmw Pressione massima sanitario η Rendimento D Portata specifica NOx Classe di NOx KESSEL GEREGELT FÜR: TTemperatura CHAUDIERE REGLEE POUR: Pms Pressione massima riscaldamento CALDAIA REGOLATA PER: Esercizio sanitario VERWARMINGSKETEL INGESTELD OP: T067745GE 7 Combustibile: Combustible: Brennstoff: Brandstof: Categoria: Categorie: Kategorie: RIELLO S.p.A. Via Ing.Pilade Riello 7 37045 Legnago (VR) - ITALY / T067745GE Caldaia a condensazione - Chaudière à condensation Brennwertkessel - Condenserende verwarmingsketel NOx: European Directive η= Cod. IP 92/42/EEC: N° P.nom.G20= mbar 230 V ~ 50Hz D= W l/min Pmw= bar T = °C Pms= bar T = °C Qn(min)= kW kW Pn(min)= kW kW Qn(max= kW kW Pn(max)= kW kW GENERALE 1.7 Struttura 1 2 3 4 21 21 3 4 29 20 20 5 6 7 40 60 20 22 18 23 17 9 10 15 11 14 13 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 33 24 16 12 120 °C 19 3 8 9 80 100 0 Pannello coperchio Pannello anteriore superiore Valvola di sfiato automatica Collettore di degasaggio Pressostato acqua Rubinetto di scarico gruppo mandata Gruppo di mandata Pannello anteriore inferiore Circolatore impianto/bollitore Valvola deviatrice e by-pass Pozzetto portasonda bollitore Rubinetto di carico impianto Rubinetto scarico bollitore Valvola di sicurezza sanitario (8 bar) Vaso di espansione sanitario (6 litri) Tubo by-pass Collettore scarichi Pressacavi per collegamenti elettrici Valvola di sicurezza impianto (3 bar) Gruppo di combustione Attacco scarico fumi/aspirazione aria (concentrico 60/100) Pannello di comando Diaframma gas Valvola gas Attacco capillare termometro sanitario Anodo di magnesio Flangia bollitore Pannello laterale sinistro 25 10 26 27 32 28 13 12 29 30 21 31 24 15 5 19 6 33 3 29 Vaso di espansione riscaldamento (12 litri) 30 Attacco aspirazione aria comburente (sdoppiato) 31 Tappo presa analisi fumi 32 Pannello laterale destro 33 Rubinetto di scarico 8 GENERALE 1.8 Dati tecnici DESCRIZIONE Tipo apparecchio Combustibile Categoria apparecchio Portata termica al focolare nominale riferita al PCS (PCI) Portata termica al focolare nominale minima riferita al PCS (PCI) Potenza termica utile (nominale) Potenza termica nominale 60-80°C (P4) Potenza termica utile massima (50-30°) Potenza termica 30% con ritorno 30°C (P1) Potenza termica ridotta (50-30°C) Potenza termica ridotta (80-60°C) Classe di efficienza in riscaldamento Classe di efficienza ACS Efficienza energetica stagionale ɲs del riscaldamento d'ambiente Efficienza a portata termica noutile Pn (60-80°C) minale e regime di Alta tempera- ɲ4 tura (PCS) Efficienza al 30% della portata termica nominale e regime di ɲ1 utile 30% di Pn Bassa temperatura (PCS) Efficienza energetica di riscaldaɲwh mento dell'acqua Profilo di carico bollitore Perdite termiche in modalità Pstby Standby Rendimento di combustione Consumo energetico annuo QHE Consumo giornaliero energia Qelec elettrica Consumo annuo di energia eletAEC trica Consumo giornaliero di combuQfuel stibile Consumo annuo di combustibile AFC Rumorosità (potenza sonora) RESIDENCE COLONNA CONDENS KV/130 30 ISC Di riscaldamento misto a condensazione B23P-B53P-C13-C13x-C23-C33-C33x-C43C43x-C53-C53x-C63-C63x-C83-C83x G20 - G31 II2H3P 33,2 (30) kW 6,7 (6) kW 29 29,1 31,6 5,3 6,5 5,9 A A kW kW kW kW kW kW 93 % 87,3 % 98,4 % 75 % LWA Valori di emissioni a portata massima e minima con gas G20 (*) Massimo CO s.a. CO2 NOx s.a. (riferito al PCS) ∆T fumi Minimo CO s.a. CO2 NOx s.a. (riferito al PCS) ∆T fumi Prevalenza residua caldaia con tubi concentrici 0,85 m Ø 60100 Portata aria (G20) Portata fumi (G20) Portata massica fumi (*) Pressione massima di esercizio Temperatura di intervento termostato di sicurezza Temperatura massima di esercizio 9 L 291 W 97 55 % GJ 0,209 kWh 46 kWh 15,9 kWh 12 GJ 51 dB(A) 190 9 56 82 25 9,5 48 58 ppm % mg/kWh °C ppm % mg/kWh °C 50 Pa 37,5 40,5 0,014 - 0,003 3 110 Nm3/h Nm3/h Kg/s bar °C 90 °C GENERALE RESIDENCE COLONNA CONDENS KV/130 30 ISC 20-45/40-80 5 12 1,5 230 - 50 X4D X5D 95 42 15 4 DESCRIZIONE Campo di selezione temperatura acqua caldaia (±3°C) Contenuto d'acqua caldaia Volume vaso di espansione (riscaldamento) Precarica vaso di espansione (riscaldamento) Alimentazione Elettrica categoria tipo B Gradi di protezione elettrica categoria tipo C Potenza elettrica assorbita (max) A pieno carico Elmax A carico parziale Elmin In modalità Standby PSB P sb °C l l bar V-Hz IP IP W W W W (*)Calcolato con curva 90° 24 prolunghe da 1 metro e collettore orizzontale da 1 metro. RESIDENCE COLONNA CONDENS KV/130 30 ISC Vetrificato Verticale Verticale 28 35-60 130 5,5 0,91 15 10 176 229 25,1 8 6 2,5 DESCRIZIONE BOLLITORE Tipo bollitore Disposizione bollitore Disposizione scambiatore Potenza massima assorbita scambiatore Campo di selezione temperatura H2O sanitaria Capacità bollitore Contenuto acqua serpentino Superficie di scambio serpentino Produzione acqua sani∆T 25°C taria ∆T 35°C Prelievo in 10' con accu48°C (**) mulo a 60°C (**) Portata specifica (EN625) Pressione massima di esercizio bollitore Volume vaso di espansione (sanitario) Precarica vaso di espansione (sanitario) kW °C l l m2 l/min l/min l l l/min bar l bar (**) I dati espressi non devono essere utilizzati per certificare l’impianto; per la certificazione devono essere utilizzati i dati indicati nel “Libretto Impianto” misurati all’atto della prima accensione. RESIDENCE COLONNA CONDENS KV/130 30 ISC DESCRIZIONE Parametri per funzionamento a G20 Indice di Wobbe inferiore (a 15°C - 1013 mbar) Pressione nominale di alimentazione Pressione minima di alimentazione Diaframma gas Portata gas massima sanitario/riscaldamento Portata gas minima sanitario/riscaldamento Parametri per funzionamento a G31 Indice di Wobbe inferiore (a 15°C - 1013 mbar) Pressione nominale di alimentazione Pressione minima di alimentazione Diaframma gas Portata gas massima sanitario/riscaldamento Portata gas minima sanitario/riscaldamento 1.9 Accessori Per gli accessori dedicati vedere il Listocatalogo Riello. 10 45,67 20 10 6,7 3,17 0,63 MJ/m3s mbar mbar mm Sm3/h Sm3/h 70,69 37 35 4,7 2,33 0,47 MJ/m3s mbar mbar mm Sm3/h Sm3/h GENERALE 1.10Circuito idraulico 1 13 2 3 11 12 4 6 GAS 12 14 5 8 7 15 9 10 17 16 20 20 Mandata Impianto 19 31 10 18 Ritorno Impianto 24 Uscita Acqua Calda Sanitaria 21 22 32 23 28 26 29 27 30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 25 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Scambiatore primario Sonda di mandata Termostato di sicurezza Ventilatore Valvola gas Sonda di ritorno Sifone scarico condensa Diaframma gas Camera stagna Scarico Collettore di degasaggio Valvola di sfiato automatica Vaso di espansione riscaldamento (12 litri) Circolatore impianto/bollitore Rubinetto di scarico Gruppo di mandata Pressostato acqua Rubinetto di scarico gruppo di mandata Valvola di sicurezza impianto (3 bar) 11 Ingresso Acqua Fredda Valvola di non ritorno Gruppo deviatore e by-pass By-pass automatico Valvola deviatrice Bollitore 130 litri Vaso di espansione sanitario (6 litri) Valvola di sicurezza sanitario (8 bar) Rubinetto di carico impianto Anodo di magnesio Flangia bollitore Rubinetto scarico bollitore Tubo by-pass Attacco per eventuale ricircolo sanitario GENERALE 1.11 Circolatore DATI TECNICI DESCRIZIONE Potenza elettrica EEI Part 3 (*) P L,Avg (**) Minima pressione in aspirazione circolatore (*) (**) ERP ready 2015 53 ≤ 0,20 ≤ 24 0,5 W W bar Indice di efficienza energetica secondo ERP 2015 (regolamenti 641/2009-622/2012) Indicazione annuale del consumo medio di potenza elettrica secondo ERP 2015 (regolamenti 641/2009-622/2012) CURVA CIRCOLATORE Prevalenza residua p [kPa] H [m] 7 60 6 50 5 40 4 30 3 20 2 10 1 0 0 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 2,2 2,4 2,6 2,8 3,0 3,2 3,4 Portata P1 0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 Q [m³/h] 1,0 Q [l/s] [W] 50 40 30 20 10 0 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 2,2 2,4 2,6 2,8 3,0 3,2 3,4 Q [m³/h] Le curve fanno riferimento ad una densità di 983.2 kg/m3 e una temperatura dell’acqua di +20°C e fanno riferimento ad una viscosità cinematica di 0.474 mm2/s (0.474 cSt). 12 GENERALE REGOLAZIONE DEL CIRCOLATORE Il circolatore del bollitore è ERP ready 2015, adatto ad applicazioni in modalità riscaldamento/produzione acqua sanitaria, può essere controllato da un segnale PWM esterno secondo un profilo determinato per le applicazioni in riscaldamento con 4 differenti curve di prevalenza. % di funzionamento LED n. 1 di colore verde Stand- by (solo 0 e lampeggiante se controllata via PWM) LED n.1 di colore verde Basso carico 0-25 e LED n.2 di colore giallo, entrambi accesi LED n.1 di colore verde Carico medio 25-50 e LED n.2,3 di colore basso giallo, tutti accesi LED n.1 di colore verde Carico medio 50-75 e LED n.2,3,4 di colore alto giallo, tutti accesi LED n.1 di colore verde Carico alto 75-100 e LED n.2,3,4,5 di colore giallo, tutti accesi Visualizzazione In presenza di segnale PWM, la pompa varia la sua velocità in funzione della frequenza del segnale PWM ricevuto e modula la prevalenza/portata in funzione della curva impostata . In assenza di segnale PWM, la pompa funziona alla velocità massima e sviluppa la prevalenza/portata in funzione della curva impostata. Ciascuna curva è caratterizzata da una prevalenza massima espressa in metri. Interfaccia utente L'interfaccia utente è stata progettata con un solo pulsante (1), un LED (2) rosso / verde e quattro LED gialli. Indicazione CURVA DI CARICO PULSANTE (1) LED (2) 75 % 100 % 50 % 25 % Modalità Funzionamento Attraverso l'interfaccia utente si può accedere alla: −− Modalità Funzionamento: durante il funzionamento, è possibile visualizzare le prestazioni della pompa. ovvero la % di potenza elettrica assorbita rispetto al carico nominale o l’intervento di un allarme attraverso la differente colorazione dei LED (2). −− Modalità Impostazione: agendo sul pulsante (1), si accede alla modalità di impostazione, ove è possibile selezionare la tipologia di curva della pompa. A) Visualizzazione prestazioni Quando la pompa è in funzione, il LED n.1 è verde; i quattro LED gialli indicano il consumo di potenza elettrica istantaneo come mostrato nella tabella precedente. Quando la modalità di funzionamento è attiva, tutti i LED attivi sono costantemente accesi al fine di differenziare questa modalità dalla modalità selezione. Se la pompa viene arrestata da un segnale esterno, il LED n.1 lampeggia verde. B) Visualizzazione allarmi Se la pompa ha rilevato uno o più allarmi, il LED n.1 passa dal verde al rosso. Quando un allarme è attivo, i LED indicano il tipo di allarme come definit nella seguente tabella. Se più allarmi sono attivi allo stesso tempo, i LED mostrano solo l'errore con la priorità più alta. La priorità è definita dalla sequenza della tabella. Quando non c'è più nessun allarme attivo, l'interfaccia utente ritorna alla modalità di visualizzazione dello stato di funzionamento 13 GENERALE Visualizzazione Indicazione Operazione Azione LED n.1 di colore rosso e LED n.5 di colore giallo, entrambi accesi Il rotore è bloccato. Tentativo automatico di ulteriore avvio ogni 1.5 secondi. Attendere o controllare la rotazione dell’albero. LED n.1 di colore rosso e LED n.4 di colore giallo, entrambi accesi Tensione di alimentazione troppo bassa Sola segnalazione. La pom- Controllare la tensione di pa rimane in funzione. alimentazione LED n.1 di colore rosso e LED n.3 di colore giallo, entrambi accesi Controllo elettronico in errore La pompa viene arrestata Controllare la tensione di perché la tensione di alialimentazione o sostituire mentazione è troppo bassa la pompa o in presenza di errore all’elettronica interna Modalità Impostazione A) Visualizzazione delle impostazioni C) Modifica delle impostazioni È possibile passare dalla modalità di visualizzazione delle prestazioni alla modalità visualizzazione dell’impostazione premendo il pulsante (1). I LED (2) indicano l'impostazione attuale. Per l’interpretazione dei LED si veda la tabella seguente. Tale modalità permette di visualizzare il tipo di controllo o la curva caratteristica applicata alla pompa. Nessuna impostazione può essere fatta in questa fase. Dopo 2 secondi, il display passa di nuovo alla visualizzazione delle prestazioni. Il LED n.1 è rosso ed indica la presenza di un allarme o che il controllo applicato alla pompa è esterno (via PWM) I LED n. 2 e 3 indicano la diversa tipologia di controllo interno ed i LED 4 e 5 indicano la tipologia (1,2,3 o 4) di curve impostata. Tali LED sono tutti di colore giallo. Per accedere alla modifica delle impostazioni premere il pulsante (1) per un tempo compreso tra 2 a 10 secondi, l'utente può selezionare una nuova impostazione solo se la funzione blocca tasti è disabilitata. Le impostazioni disponibili sono visualizzate in sequenza ed in un ordine definito che si ripete, ogni volta che il pulsante viene premuto e brevemente rilasciato. Quando si rilascia il pulsante per più di 10 secondi si esce dalla modalità di modifica e si ritorna a quella di visualizzazione delle prestazioni. L'ultima impostazione viene memorizzata. Per l’interpretazione della sequenza dei LED, vedasi la sopraccitata tabella. PERFORMANCE SETTING >MENU 10 s. > 2 s. X SELECTED SETTING LED 1 LED 2 LED 3 LED 4 LED 5 Rosso ON - - - Curva 1 (4m) - - - Curva 2 (5m) - ON - Curva 3 (6m) - ON ON Curva 4 (7m) - - ON PWM A 2 s. 10 s. B) Funzione blocco tasti Lo scopo della funzione di blocco è evitare una modifica accidentale delle impostazioni ed un uso improprio. Quando la funzione di blocco dei tasti è attivata, saranno ignorate le azioni sul pulsante. Questo impedisce all'utente di entrare erroneamente nell'area "modifica delle impostazioni " ma permette all'utente di vedere solo l'area "visualizzazione delle impostazioni” . Se si preme il blocco tasti per più di 10 secondi, si può passare da abilitare / disabilitare la funzione di blocco. Nel far ciò, tutti i LED, ad eccezione del LED rosso, lampeggiano per un secondo per indicare che la funzione di blocco è stata commutata. 14 GENERALE 1.12 Posizionamento sonde SENSORE CONDENSA (posto interno alla camera stagna) 40 60 20 SONDA NTC FUMI TERMOSTATO SICUREZZA (posto sul tubo di mandata interno alla camera stagna) 80 100 0 120 °C SONDA NTC MANDATA RISCALDAMENTO (posta sul tubo di mandata interno alla camera stagna) 40 BULBO TERMOMETRO BOLLITORE 60 20 80 100 0 120 °C SONDA NTC RITORNO RISCALDAMENTO SONDA NTC BOLLITORE (posta sul tubo di ritorno interno alla camera stagna) BULBO MANOMETRO RISCALDAMENTO 15 nero rosso blu marrone F blu rosa 1 2 3 4 5 VHv marrone CN3 CN1 16 VD nero marrone blu P3 CN5 AD 1 2 3 4 5 arancio FA2 JP4 FA1 giallo/verde P1 X16 CN2 1 2 3 7 6 5 4 3 2 1 X2 X9 X4 8 7 6 5 4 3 2 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 4 3 2 1 R10 Trimmer velocità minima ventilatore R14 Trimmer velocità lenta accensione R19 Trimmer velocità massima ventilatore riscaldamento R35 Trimmer selezione curve di termoregolazione SC Sensore condensa SE Sonda esterna SM Sonda mandata temperatura circuito primario SR Sonda ritorno temperatura circuito primario SW1Spazzacamino TAC Trasformatore accensione TR2 Trasformatore principale SCHEDA COMANDO P2 F1 F2 1 2 3 4 marrone blu 1 2 3 4 5 6 marrone blu M3 APC Allarme pompa condensa CRComando remoto CN1÷CN5Connessioni alta tensione EA Elettrodo accensione ER Elettrodo rilevazione fiamma FFusibile 3.15A F (veloce) F1-F2Fusibile 3.15A T (ritardante) JP4 Ponticello preselezione configurazione gruppo termico (in posizione 2) M3÷M5Morsettiere OPE Operatore valvola gas CICircolatore impianto/sanitario PA Pressostato acqua P1 Potenziometro regolazione temperatura sanitario P2 Potenziometro regolazione temperatura riscaldamento P3 Selettore di funzione R9 Trimmer velocità massima ventilatore M5 nero blu TA marrone CI blu L N grigio rosa marrone marrone PO blu TAC ER SF rosso SB EA bianco bianco TLS VLv PA arancio arancio nero nero SM bianco TLA M4 TBT Termostato bassa temperatura TLA Termostato limite acqua sovra temperatura TLS Termostato limite scambiatore VHv Alimentazione ventilatore 230V VLv Segnale controllo ventilatore VGValvola gas X2÷X16Connessioni bassa tensione VD Servomotore valvola 3 vie SB Sonda bollitore SF Sonda fumi PO Programmatore orario sanitario (accessorio) M4a marrone giallo/verde SC blu VG bianco 3 4 blu rosso 1 2 bianco OPE OPE SR nero rosso Alimentazione 230 VAC N L nero SE CR M3a TBT APC GENERALE 1.13 Schema elettrico funzionale GENERALE 1.14Pannello di comando 1 2 3 4 5 6 7 8 2 40 1 3 0 4 bar 1 60 100 0 120 °C Manometro di caldaia Visualizza la pressione dell’acqua nell’impianto di riscaldamento. 2 . Selettore temperatura bollitore Permette di impostare il valore della temperatura dell’acqua calda sanitaria. 3 Segnalazione luminosa verde Se accesa segnala la presenza fiamma. 4 Display 2 cifre Visualizza le informazioni relative alla caldaia. 5 Segnalazione luminosa rossa Se accesa segnala la presenza di anomalie di caldaia. 6 Selettore di funzione 0 Spento / Reset { Acceso in funzionamento invernale } Acceso in funzionamento estivo 7 / Selettore temperatura riscaldamento Permette di impostare il valore della temperatura dell’acqua di riscaldamento. 8 Termometro bollitore Visualizza la temperatura del bollitore sanitario. 17 80 20 INSTALLATORE 2 Installatore 2.1 Ricevimento del prodotto Il gruppo termico viene fornito in collo unico su pallet in legno, rivestito da una copertura in sfoglia di PVC e protetto da una gabbia in legno. Inserito nella busta di plastica (A), posizionata all’interno del gruppo termico, viene fornito il seguente materiale: −− Libretto istruzioni per l'utente −− Libretto istruzioni per l'installatore e per il Servizio Tecnico di Assistenza R −− Catalogo ricambi −− Certificato di garanzia −− Certificato di prova idraulica −− Kit per trasformazione a G.P.L. (diaframma, etichetta). 99Il libretto di istruzioni è parte integrante dell’apparecchio e quindi si raccomanda di leggerlo e di conservarlo con cura. A 2.2 Dimensioni e peso I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS sono progettati e realizzati per essere installati su impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. DESCRIZIONE L P H Peso netto 600 610 1540 130 mm mm mm kg H L 18 P INSTALLATORE 2.3 Movimentazione Una volta tolto l’imballo la movimentazione del gruppo termico si effettua manualmente procedendo come segue: −− Separare il gruppo termico dal pallet in legno allentando le 4 viti poste nei punti (A) indicati in figura A A −− Rimuovere il pannello anteriore (1) per facilitare le operazioni di presa e movimentazione −− Inclinare leggermente il gruppo termico facendo presa nei punti (B) e sollevarlo impugnandolo nei punti (B) e (C). A richiesta è disponibile il "Kit staffa movimentazione" per agevolare la presa nei punti (B). INCLINARE B APRIRE 99Non far presa sulla mantellatura del gruppo termico B 1 ma sulle parti “solide” quali basamento e struttura posteriore. SOLLEVARE 99Utilizzare adeguate protezioni antinfortunistiche. C C 00È vietato disperdere nell’ambiente e lasciare alla portata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente. 19 INSTALLATORE 2.4 Locale d’installazione del gruppo termico 99Tenere in considerazione gli spazi necessari per I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS possono essere installati in molteplici locali purché lo scarico dei prodotti della combustione e l’aspirazione dell’aria comburente siano portati all’esterno del locale stesso. In questo caso il locale non necessita di alcuna apertura di aerazione perché i gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS sono stagni con circuito di combustione stagno rispetto all’ambiente. Se invece l’aria comburente viene prelevata dal locale di installazione questo deve essere dotato di aperture di aerazione conformi alle Norme Tecniche ed adeguatamente dimensionate. l’accessibilità ai dispositivi di sicurezza e regolazione e per l’effettuazione delle operazioni di manutenzione. 99Verificare che il grado di protezione elettrica dell’apparecchio sia adeguato alle caratteristiche del locale di installazione. 99Nel caso in cui i gruppi termici siano alimentati con gas combustibile di peso specifico superiore a quello dell’aria, le parti elettriche dovranno essere poste ad una quota da terra superiore a 500 mm. IMPORTANTE Prima dell'installazione, si consiglia di effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto onde rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento del gruppo termico. Prima dell'accensione, accertarsi che il gruppo termico sia predisposto per il funzionamento con il gas disponibile; questo è rilevabile dall'etichetta d’imballo e dalla targa di identificazione del prodotto riportante la tipologia di gas. 00I gruppi termici non possono essere installati all’aperto perché non sono progettati per funzionare all’esterno e non dispongono di sistemi antigelo automatici. 4c 15 ≥5 m 20 0c 0 cm m 20 61 ≥5 cm ≥ cm 10 60 ≥ m cm 0c INSTALLATORE 2.5 Installazione su impianti vecchi o da rimodernare Quando i gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS vengono installati su impianti vecchi o da rimodernare, verificare che: 99Il costruttore non è responsabile di eventuali danni −− La canna fumaria sia adatta per apparecchi a condensazione, alle temperature dei prodotti della combustione, calcolata e costruita secondo Norma. Sia più rettilinea possibile, a tenuta, isolata e non abbia occlusioni o restringimenti. −− La canna fumaria deve essere dotata di attacco per l’evacuazione della condensa. −− L’impianto elettrico sia realizzato nel rispetto delle Norme specifiche e da personale qualificato. −− La portata, la prevalenza e la direzione del flusso delle pompe di circolazione sia appropriata. −− La linea di adduzione del combustibile e l’eventuale serbatoio siano realizzati secondo le Norme specifiche. −− I vasi di espansione assicurino il totale assorbimento della dilatazione del fluido contenuto nell’impianto. −− L’impianto deve essere ripulito da fanghi ed incrostazioni. −− Sia previsto un sistema di trattamento dell’acqua (vedere paragrafo “L’acqua negli impianti di riscaldamento”). Per l’utilizzo di prodotti specifici fare riferimento al Listocatalogo R. causati da una scorretta realizzazione del sistema di scarico fumi. 99I condotti di evacuazione fumi per caldaie a con- densazione sono in materiali speciali diversi rispetto agli stessi realizzati per caldaie standard. 99Nella fase di lavaggio dell'impianto utilizzare esclusivamente prodotti che non corrodono l'alluminio. 2.6 L'acqua negli impianti di riscaldamento PREMESSA 99Attenersi alle disposizioni legislative vigenti nel paese di installazione. Il trattamento dell’acqua impianto è una CONDIZIONE NECESSARIA per il buon funzionamento e la garanzia di durata nel tempo del generatore di calore e di tutti i componenti dell’impianto. Questo vale non solo in fase di intervento su impianti esistenti, ma anche nelle nuove installazioni. Fanghi, calcare e contaminanti presenti nell’acqua possono portare a un danneggiamento irreversibile del generatore di calore, anche in tempi brevi e indipendentemente dal livello qualitativo dei materiali impiegati. Per informazioni aggiuntive sul tipo e sull'uso degli additivi rivolgersi al Servizio Tecnico di Assistenza R. 21 INSTALLATORE L’acqua negli impianti di riscaldamento. Indicazioni per progettazione, installazione e gestione degli impianti termici. Caratteristiche chimico-fisiche Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua devono rispettare la norma europea EN 14868 e le tabelle sotto riportate: GENERATORI IN ALLUMINIO con Potenza Focolare < 150 kW GENERATORI IN ALLUMINIO con Potenza Focolare > 150 kW Acqua di primo Acqua a riempimento regime (*) pH Acqua di primo Acqua a riempimento regime (*) 6-8 7-8 pH < 10° < 10° Durezza Conducibilità μs/cm elettrica < 200 Conducibilità μs/cm elettrica < 150 Cloruri mg/l < 25 Cloruri mg/l < 15 Solfuri mg/l < 25 Solfuri mg/l < 15 Nitruri mg/l < 25 Nitruri mg/l < 15 Ferro mg/l < 0,5 Ferro mg/l <0,5 Durezza (*) °fH °fH 6-8 7-8 < 5° < 5° valori dell'acqua di impianto dopo 8 settimane di funzionamento Nota generale per l'acqua di rabbocco: −− se viene impiegata acqua addolcita è obbligatorio verificare di nuovo a distanza di 8 settimane dal rabbocco il rispetto dei limiti per l'acqua a regime e in particolare la conducibilità elettrica −− se viene impiegata acqua demineralizzata non vengono richiesti controlli Gli impianti di riscaldamento 99Eventuali rabbocchi non vanno effettuati tramite l'utilizzo di un sistema di carico automatico, ma vanno realizzati manualmente e devono essere registrati sul libretto di centrale. 99Nel caso siano presenti più caldaie, nel primo periodo di funzionamento devono essere tutte messe in funzione o contemporaneamente, o con un tempo di rotazione molto basso in modo da distribuire in maniera uniforme il limitato deposito iniziale di calcare. 99Una volta terminata la realizzazione dell'impianto provvedere a un ciclo di lavaggio per pulire l'impianto da eventuali residui di lavorazione. 99L’ acqua di riempimento e l’eventuale acqua di rabbocco dell’impianto dev’essere sempre filtrata (filtri con rete sintetica o metallica con capacità filtrante non inferiore ai 50 micron) per evitare depositi che possono innescare il fenomeno di corrosione da sottodeposito. 99Prima di riempire impianti esistenti, il sistema di riscaldamento deve essere pulito e lavato a regola d'arte. Il gruppo termico può essere riempito soltanto dopo il lavaggio del sistema di riscaldamento. I nuovi impianti di riscaldamento Il primo carico dell'impianto deve avvenire lentamente; una volta riempito e disaerato, l'impianto non dovrebbe subire più reintegri. Durante la prima accensione l'impianto dev’essere portato alla massima temperatura di esercizio per facilitare la disaerazione (una temperatura troppo bassa impedisce la fuoriuscita dei gas). 22 INSTALLATORE La riqualificazione di vecchi impianti di riscaldamento In caso di sostituzione del gruppo termico, se negli impianti esistenti la qualità dell'acqua è conforme alle prescrizioni, un nuovo riempimento non è raccomandato. Se la qualità dell’acqua non fosse conforme alle prescrizioni, si raccomanda il ricondizionamento dell'acqua o la separazione dei sistemi (nel circuito caldaia i requisiti di qualità dell’acqua devono essere rispettati). Corrosione Corrosione da sottodeposito La corrosione da sottodeposito è un fenomeno elettrochimico, dovuto alla presenza di sabbia, ruggine, ecc. all’interno della massa d’acqua. Queste sostanze solide si depositano generalmente sul fondo della caldaia (fanghi), sulle testate tubiere e negli interstizi tubieri. In questi punti si possono innescare fenomeni di micro corrosione a causa della differenza di potenziale elettrochimico che si viene a creare tra il materiale a contatto con l’impurità e quello circostante. Corrosione da correnti vaganti La corrosione da correnti vaganti può manifestarsi a causa di potenziali elettrici diversi tra l’acqua di caldaia e la massa metallica della caldaia o della tubazione. Il fenomeno lascia tracce inconfondibili e cioè piccoli fori conici regolari. 99È opportuno quindi collegare a una messa a terra i vari componenti metallici. Eliminazione dell’aria e dei gas negli impianti di riscaldamento. Se negli impianti si verifica una immissione continua o intermittente di ossigeno (ad es. riscaldamenti a pavimento senza tubi in materiale sintetico impermeabili alla diffusione, circuiti a vaso aperto, rabbocchi frequenti) si deve sempre procedere alla separazione dei sistemi. Errori da evitare e precauzioni. Da quanto evidenziato risulta quindi importante evitare due fattori che possono portare ai fenomeni citati e cioè il contatto tra l’aria e l’acqua dell’impianto e il reintegro periodico di nuova acqua. Per eliminare il contatto tra aria ed acqua (ed evitare l’ossigenazione quindi di quest’ultima), è necessario che: −− il sistema di espansione sia a vaso chiuso, correttamente dimensionato e con la giusta pressione di precarica (da verificare periodicamente); −− l’impianto sia sempre ad una pressione maggiore di quella atmosferica in qualsiasi punto (compreso il lato aspirazione della pompa) ed in qualsiasi condizione di esercizio (in un impianto, tutte le tenute e le giunzioni idrauliche sono progettate per resistere alla pressione verso l’esterno, ma non alla depressione); −− l’impianto non sia stato realizzato con materiali permeabili ai gas (per esempio tubi in plastica per impianti a pavimento senza barriera antiossigeno). 99Ricordiamo, infine, che i guasti subiti dalla caldaia, causati da incrostazioni e corrosioni, non sono coperti da garanzia. 23 INSTALLATORE 2.7 Collegamenti idraulici Prima dell'installazione si consiglia di effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto. Collegare il gruppo termico alla rete idrica ed inserire un rubinetto di intercettazione dell'acqua a monte dell'apparecchio. Convogliare il tubo dello scarico condensa verso la rete fognaria secondo la legislazione vigente e nel rispetto di eventuali regolamentazioni locali. 33 65 92 MI RI Le caratteristiche degli attacchi idraulici sono le seguenti: GAS ACS 904 1383 88 GAS Alimentazione gas 3/4" M MIMandata impianto 1" M RI Ritorno impianto 1" M ACS Uscita sanitario 3/4" M AFS Entrata sanitario 3/4" M VSSValvola sicurezza sanitario S Scarico condensa 99La linea di collegamento dello scarico condensa deve essere a tenuta garantita. 99Predisporre un tubo di raccolta della condensa del VSS 106 gruppo termico da collegare all’attacco (S) e convogliarlo nello scarico delle acque bianche, nel rispetto delle Norme Vigenti. 99Il costruttore non è responsabile di eventuali danni AFS 34 causati dalla mancanza di convogliamento del condensato. 99Lo scarico della valvola di sicurezza del gruppo ter- mico deve essere collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed evacuazione. Il costruttore del gruppo termico non è responsabile di eventuali allagamenti causati dall'intervento delle valvole di sicurezza. 99Gli impianti caricati con antigelo obbligano l’impiego di disconnettori idrici. 99La scelta e l’installazione dei componenti dell’im- pianto sono demandate per competenza all’installatore, che dovrà operare secondo le regole della buona tecnica e della Legislazione vigente. 24 S INSTALLATORE 2.8 Raccolta condensa Individuare il tubo corrugato di scarico condensa (S) posto nella parte posteriore del gruppo termico e convogliarlo verso la rete fognaria secondo la legislazione vigente e nel rispetto di eventuali regolamentazioni locali. 99Mantenere l’angolo di inclinazione “i” sempre maggiore a 3° ed il diametro del tubo di scarico della condensa sempre maggiore a quello del raccordo presente sul gruppo termico. 99Il collettoramento verso la rete fognaria deve essere eseguito seguendo la legislazione vigente nel rispetto di eventuali regolamentazioni locali. 99È consigliato far confluire sullo stesso condotto di scarico sia i prodotti derivanti dallo scarico condensa del gruppo termico sia la condensa derivante dal camino. S 99Il basamento del gruppo termico deve risultare orizzontale e piano nella zona del telaio d’appoggio onde evitare difficoltà nell’evacuazione della condensa. 99Eventuali dispositivi di neutralizzazione della con- densa potranno essere collegati dopo il sifone. Per il calcolo della durata della carica di neutralizzazione deve essere valutato lo stato di consumo del neutralizzatore dopo un anno di funzionamento. Sulla base di tale informazione si potrà estrapolare la durata totale della carica. i≥3° i uscita fumi GRUPPO TERMICO condensa caldaia condensa camino allo scarico o eventuale neutralizzazione della condensa scarico 25 INSTALLATORE 2.9 Collegamenti elettrici Tutti i collegamenti elettrici dell’apparecchio sono stati collaudati all’origine e sono già precablati. Sono sufficienti i seguenti collegamenti: −− alla rete elettrica con tensione monofase a 230V50Hz, utilizzando il cavo (1) previsto sulla parte posteriore del gruppo termico −− del termostato ambiente (TA) e della sonda esterna (SE). 1 SONDA ESTERNA (SE) E TERMOSTATO AMBIENTE (TA) −− Rimuovere i pannelli anteriori tirandoli verso l'esterno −− Svitare le due viti (A) e ruotare il quadro comandi (B) verso il basso B 40 60 20 120 °C A 26 80 100 0 INSTALLATORE −− Ruotare l'antina (D) per accedere alle morsettiere interne ed effettuare i collegamenti come illustrato nello schema sotto riportato. D TA CR SE nero TBT/ACP M4 M3a PO SB F M5 M3 Legenda CRComando remoto SE Sonda esterna SB Sonda bollitore TA Termostato ambiente FFusibile 3.15A F (veloce) PO Programmatore orario sanitario (accessorio) TBT Termostato bassa temperatura APC Allarme pompa condensa M3÷M5Morsettiere M4a Una volta eseguiti i collegamenti rimontare i componenti operando in maniera inversa a quanto finora descritto. 99È obbligatorio: 1 2 3 4 5 l'impiego di un interruttore magnetotermico onnipolare, sezionatore di linea, conforme alle Norme CEI-EN (apertura dei contatti di almeno 3 mm); rispettare il collegamento L (Fase), N (Neutro); utilizzare cavi con sezione maggiore o uguale a 1,5 mm2, completi di puntalini capocorda; riferirsi agli schemi elettrici del presente libretto per qualsiasi intervento di natura elettrica; realizzare un efficace collegamento di terra. 00È vietato l'uso dei tubi gas e/o acqua per la messa a terra dell'apparecchio. Il costruttore non è responsabile di eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell'apparecchio e dall'inosservanza di quanto riportato negli schemi elettrici. 27 INSTALLATORE 2.10Installazione della sonda esterna Il corretto posizionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico. La sonda deve essere installata all’esterno dell’edificio da riscaldare, a circa 2/3 dell’altezza della facciata a NORD o NORD-OVEST e distante da canne fumarie, porte, finestre ed aree assolate. Fissaggio al muro della sonda esterna −− Svitare il coperchio di protezione della sonda ruotandolo in senso antiorario per accedere alla morsettiera −− Tracciare il punto di fissaggio ed eseguire la foratura per tasselli ad espansione da 5x25 −− Fissare la scatola al muro utilizzando il tassello fornito a corredo −− Introdurre un cavo bipolare (con sezione da 0,5 a 1 mm2, non fornito a corredo) per il collegamento della sonda al gruppo termico −− Collegare alla morsettiera i due fili del cavo senza necessità di identificare le polarità −− Collegare i cavi provenienti dalla sonda esterna al gruppo termico, come indicato al paragrafo "COLLEGAMENTI ELETTRICI" −− Riavvitare il coperchio di protezione della sonda. 99La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso di mattoni a vista o di parete irregolare, va prevista un’area di contatto liscia. 99Il cavo di collegamento tra sonda esterna e quadro di comando non deve avere giunte; nel caso fossero necessarie, devono essere stagnate e adeguatamente protette. 99Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono essere separate da cavi in tensione (230Vac). Tabella di corrispondenza Temperatura rilevata (°C) - Valore resistivo della sonda esterna (Ω). T (°C) -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 R (Ω) 171423 129435 98663 75800 58718 45830 36036 T (°C) 5 10 15 20 25 30 35 R (Ω) 28536 22751 18257 14472 11976 9787 8039 28 T (°C) 40 45 50 55 60 R (Ω) 6640 5513 4600 3856 3247 INSTALLATORE 2.11 Collegamenti combustibile l collegamento del gruppo termico all'alimentazione del gas metano deve essere eseguito nel rispetto delle Norme di installazione vigenti. Prima di eseguire il collegamento è necessario assicurarsi che: −− il tipo di gas sia quello per il quale l'apparecchio è predisposto −− le tubazioni siano accuratamente pulite −− la tubazione di alimentazione gas sia di dimensione uguale o superiore a quella del raccordo del gruppo termico (3/4”) e con perdita di carico minore o uguale a quella tra alimentazione gas ed apparecchio. GAS Si consiglia d’installare sulla linea del gas un filtro di opportune dimensioni qualora la rete di distribuzione contenesse particelle solide. 99L’impianto di alimentazione gas deve essere ade- guato alla portata del gruppo termico e deve essere dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e di controllo previsti dalle Norme Vigenti. 99Ad installazione effettuata verificare che le giunzioni eseguite siano a tenuta, come previsto dalle Norme di installazione. 2.12Scarico fumi e aspirazione aria comburente Il gruppo termico RESIDENCE COLONNA CONDENS è un apparecchio di Tipo C stagno, e deve quindi avere un collegamento sicuro al condotto di scarico dei fumi ed a quello di aspirazione dell'aria comburente che sfociano entrambi all'esterno e senza i quali l'apparecchio non può funzionare. Detti condotti sono parte integrante del gruppo termico anche se vengono forniti come kit separati dall'apparecchio. I tipi di terminali disponibili possono essere coassiali o sdoppiati. 385 115 107 150 29 450 INSTALLATORE C53 C83 C63 C13 B23P B53P C33 C23 C43 C13 C13 B23PVentilatore a monte. Aspirazione aria comburente direttamente dal locale dov'è installato il gruppo termico. Scarico gas combusti a mezzo di condotti orizzontali o verticali progettati per operare ad una pressione positiva, e predisposte prese di ventilazione. B53PVentilatore a monte. Aspirazione aria comburente direttamente dal locale dov'è installato il gruppo termico. Scarico gas combusti a mezzo di condotti propri progettati per operare ad una pressione positiva, e predisposte prese di ventilazione. C13 Scarico a parete concentrico. I tubi possono anche essere sdoppiati, ma le uscite devono essere concentriche o abbastanza vicine da essere sottoposte a simili condizioni di vento. I terminali dei condotti di aspirazione e scarico, se sdoppiati, devono stare all'interno di un quadrato di 50 cm. C23 Scarico concentrico in canna fumaria comune (aspirazione e scarico nella stessa canna). C33 Scarico concentrico a tetto. Uscite come per C13. La distanza tra i piani dei due fori di uscita deve essere minore di 50 cm. C43 Scarico e aspirazione in canne fumarie comuni separate, ma sottoposte a simili condizioni di vento. C53 Scarico e aspirazione separati a parete o a tetto e comunque in zone a pressioni diverse ma mai su pareti opposte. C63Ventilatore a monte. Aspirazione aria comburente e scarico gas combusti senza terminali. I terminali eventualmente installati devono soddisfare i requisiti della norma EN1856. C83Ventilatore a monte. Aspirazione aria comburente a parete e scarico gas combusti verso una canna fumaria. 99Fare riferimento alle Normative vigenti INSTALLAZIONE “STAGNA” (TIPO C) Condotti coassiali (Ø 60/100) I condotti coassiali possono essere orientati nella direzione più adatta alle esigenze del locale, rispettando le lunghezze massime a lato indicate. Lunghezza massima rettilinea condotto coassiale Ø 60/100 (m) 7,85 99Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi Perdite di carico (m) curva 45° curva 90° 0,5 0,85 di 1% verso il gruppo termico. 99L’utilizzo di un condotto con una lunghezza mag- 99La lunghezza rettilinea si intende senza curve, ter- giore di quella a lato indicata, comporta una perdita di potenza del gruppo termico (vedi tabella a lato). minali di scarico e giunzioni. 99Tutte le lunghezze sono riferite alla pressione atmo- 99Il gruppo termico adegua automaticamente la ven- sferica sul livello del mare. tilazione in base al tipo di installazione e alla lunghezza del condotto. Non ostruire né parzializzare in alcun modo il condotto di aspirazione dell’aria comburente. 99È obbligatorio l’uso di condotti specifici per caldaie a condensazione. Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con i Kit. 30 INSTALLATORE Condotti coassiali (Ø 80/125) Per questa configurazione è necessario installare l’apposito kit adattatore. I condotti coassiali possono essere orientati nella direzione più adatta alle esigenze del locale, rispettando le lunghezze massime a lato indicate. Lunghezza massima rettilinea condotto coassiale Ø 80/125 (m) 14,85 Perdite di carico (m) curva 45° curva 90° 1,5 1,0 99È obbligatorio l’uso di condotti specifici per caldaie a condensazione. Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con i Kit. 99La lunghezza rettilinea si intende senza curve, terminali di scarico e giunzioni. Condotti sdoppiati (Ø 80) I condotti sdoppiati possono essere orientati nella direzione più adatta alle esigenze del locale di installazione. 99Tutte le lunghezze sono riferite alla pressione atmosferica sul livello del mare. 99Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi Lunghezza massima rettilinea condotti sdoppiati Ø 80 (m) di 1% verso il gruppo termico. 99L’utilizzo di un condotto con una lunghezza maggiore di quella indicata a lato, comporta una perdita di potenza del gruppo termico (vedi tabella a lato). 30 + 30 99Il gruppo termico adegua automaticamente la ven- Perdite di carico (m) curva 45° curva 90° 0,5 0,8 99La lunghezza rettilinea si intende senza curve, ter- tilazione in base al tipo di installazione e alla lunghezza del condotto. Non ostruire né parzializzare in alcun modo il condotto di aspirazione dell’aria comburente. minali di scarico e giunzioni. 99Tutte le lunghezze sono riferite alla pressione atmo- 99È obbligatorio l’uso di condotti specifici per calda- sferica sul livello del mare. ie a condensazione. Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con i Kit. Il condotto di aspirazione dell’aria comburente va collegato all’ingresso (A) dopo aver rimosso il tappo di chiusura fissato con delle viti. Il condotto scarico fumi deve essere collegato all’uscita fumi (B). Nel caso in cui la lunghezza dei condotti fosse differente da quella riportata in tabella, la somma deve essere inferiore a 80 metri e la lunghezza massima per singolo condotto non deve essere maggiore di 40 metri. B 31 A INSTALLATORE INSTALLAZIONE “FORZATA APERTA” (TIPO B23P/B53P) Condotto scarico fumi (Ø 80) Il condotto di scarico fumi può essere orientato nella direzione più adatta alle esigenze dell’installazione. In questa configurazione il gruppo termico è collegato al condotto di scarico fumi Ø 80 mm tramite un adattatore Ø 60-80 mm. Lunghezza massima condotto scarico fumi Ø 80 (m) 99In questo caso l’aria comburente viene prelevata 47 dal locale d’installazione del gruppo termico che deve essere un locale tecnico adeguato e provvisto di aerazione. 99I condotti di scarico fumi non isolati sono potenziali fonti di pericolo. 99Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1% verso il gruppo termico. 99Il gruppo termico adegua automaticamente la ven- tilazione in base al tipo di installazione e alla lunghezza del condotto. 32 Perdite di carico (m) curva 45° curva 90° 0,5 0,8 INSTALLATORE 2.13Caricamento e svuotamento impianti I gruppi termici RESIDENCE COLONNA CONDENS sono completi del rubinetto di carico impianto. 1 99Prima dell'inizio di ogni operazione di riempimento o svuotamento, assicurarsi che il rubinetto di carico impianto (3) sia chiuso. CARICAMENTO BOLLITORE −− Verificare che il rubinetto di scarico bollitore (4) sia chiuso −− Aprire un rubinetto in Utenza −− Aprire i dispositivi di intercettazione dell'impianto idrico e caricare lentamente fino ad avere, dai rubinetti in Utenza, un flusso uniforme e senza presenza di aria. 5 6 2 CARICAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO −− Verificare che il rubinetto di scarico gruppo di mandata (5) e scarico gruppo termico (6) siano chiusi −− Allentare il cappuccio delle valvole di sfiato automatiche (1) e (2) per favorire la disaerazione iniziale dell'impianto −− Aprire il rubinetto di carico (3) e caricare lentamente fino a leggere sul manometro (7) un valore a freddo compreso tra 1 e 1,2 bar −− Chiudere il rubinetto di carico impianto (3). 3 4 99Assicurare l'assenza d'aria all'interno del circuito di riscaldamento effettuando con estrema cura le operazioni di sfiato riportate a pag. 47 99Lo scarico delle valvole di sicurezza del gruppo ter- mico deve essere collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed evacuazione. 2 40 1 99Il costruttore del gruppo termico non è responsa- 3 0 bar bile di eventuali allagamenti causati dall'intervento delle valvole di sicurezza. 7 33 4 6 20 0 ° INSTALLATORE SVUOTAMENTO Prima di iniziare lo svuotamento dell'impianto di riscaldamento e del bollitore posizionare l'interruttore principale del quadro di comando e quello generale dell'impianto su "spento". ON OFF SVUOTAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO −− Verificare che il rubinetto di carico (3) sia chiuso −− Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto termico e sanitario −− Collegare un tubo di plastica al portagomma del rubinetto (6) ed aprirlo −− A svuotamento ultimato chiudere il rubinetto (5). 5 SVUOTAMENTO BOLLITORE −− Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto termico e sanitario −− Verificare che il rubinetto di carico (3) sia chiuso −− Collegare un tubo al rubinetto di scarico bollitore (4) ed aprirlo −− A svuotamento ultimato chiudere il rubinetto (4). 6 NOTA: Per facilitare lo svuotamento del bollitore aprire un rubinetto dell'acqua calda. 3 4 34 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3 Servizio tecnico di assistenza 3.1 Preparazione alla prima messa in servizio 99La prima accensione va effettuata da personale autorizzato e competente di un Servizio Tecnico di Assistenza R. Prima di effettuare l’accensione ed il collaudo funzionale dell'apparecchio è indispensabile rimuovere il pannello anteriore del gruppo termico e controllare che: −− −− −− −− il tipo di gas sia quello per il quale il gruppo termico è predisposto i rubinetti del combustibile e dell’acqua di alimentazione dell’impianto termico siano aperti la pressione del circuito idraulico, a freddo, sia compresa tra 1 e 1,2 bar ed il circuito sia disaerato la pressione di alimentazione sia quella per la quale il gruppo termico è predisposto. Per la verifica della pressione di alimentazione: −− Svitare di circa due giri la vite della presa di pressione a monte della valvola gas e collegarvi il manometro −− Alimentare elettricamente il gruppo termico posizionando l’interruttore generale dell’impianto su “acceso” −− Generare la richiesta di calore tramite il termostato ambiente −− Verificare a bruciatore acceso alla massima potenza che la pressione del gas sia compresa tra i valori di pressione minima e nominale di alimentazione indicati nella tabella dati tecnici −− Interrompere la richiesta di calore −− Scollegare il manometro e riavvitare la vite della presa di pressione a monte della valvola gas. Presa di pressione a monte della valvola 3.2 Prima messa in servizio Dopo aver effettuato le operazioni di preparazione alla prima messa in servizio, per avviare il gruppo termico è necessario: ON −− posizionare l’interruttore generale dell’impianto su "acceso" OFF −− quindi posizionare il selettore di funzione su estate "}" o inverno "{" a seconda del tipo di funzionamento prescelto. 2 40 1 3 0 bar 7 35 4 60 80 20 100 0 120 °C SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 99Ad ogni alimentazione elettrica il gruppo termico inizia un ciclo automatico di sfiato della durata di circa 12 minuti. Durante questa fase i due digit si accendono alternativamente. Al termine di questa fase verificare nuovamente la pressione sul manometro (7) e, se necessario, posizionare l'interruttore generale dell'impianto e quello principale del quadro di comando su "spento" e procedere con le operazioni di reintegro seguendo la procedura di carico impianto descritta a pag. 33. Fatto ciò alimentare nuovamente l'apparecchio in modo da consentire l'avvio del ciclo automatico di sfiato. Ripetere la sequenza fino ad ottenere un valore di pressione compreso tra 1 e 1,2 bar. 99Per interrompere il ciclo di sfiato automatico svitare 2 le quattro viti (A), rimuovere frontalino (B) e premere il pulsante analisi combustione (CO). 1 3 0 bar 4 7 A A 36 CO B A A SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA ESTATE (}): con il selettore in questa posizione si attiva la funzione tradizionale di solo acqua calda sanitaria. Il termometro bollitore (1) visualizza la temperatura dell'acqua sanitaria all'interno del bollitore. 2 1 40 3 0 bar 4 60 80 20 100 0 120 °C 99Per un corretto funzionamento, impostare il termostato ambiente al minimo. 1 INVERNO ({): con il selettore in questa posizione si attivano le funzioni di riscaldamento e acqua calda sanitaria. Il display visualizza la temperatura di mandata dell’acqua riscaldamento. −− Regolare il termostato ambiente alla temperatura desiderata (~ 20°C) oppure se l’impianto è dotato di programmatore orario o termoregolazione verificare che sia “attivo” e regolato (~ 20°C). REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA ACQUA DI RISCALDAMENTO CON SONDA ESTERNA COLLEGATA Essendo installata una sonda esterna, il valore della temperatura di mandata viene scelto automaticamente dal sistema, che provvede ad adeguare rapidamente la temperatura ambiente in funzione delle variazioni della temperatura esterna. Se si desiderasse modificare il valore della temperatura, aumentandolo o diminuendolo rispetto a quello automaticamente calcolato dalla scheda elettronica, è possibile agire sul selettore temperatura riscaldamento "/": in senso orario il valore di correzione della temperatura aumenta, in senso antiorario diminuisce. La possibilità di correzione è compresa tra - 5 e + 5 livelli di comfort che vengono visualizzati sul visualizzatore digit con la rotazione della manopola (vedere paragrafo "IMPOSTAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE"). 2 1 40 3 0 bar 4 60 80 20 100 0 120 °C REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA ACQUA SANITARIA Per regolare la temperatura dell’acqua sanitaria (bagni, doccia, cucina, ecc.), ruotare la manopola con il simbolo “.”: in senso orario la temperatura aumenta, al contrario diminuisce. Con la rotazione della manopola compare in automatico sul visualizzatore digit la temperatura desiderata. Il campo di regolazione dell’acqua sanitaria è compreso tra 35 e 60 °C. Durante la scelta della temperatura, sia essa riscaldamento o sanitario, il display visualizza il valore che si sta selezionando. A scelta avvenuta, dopo circa 4 secondi, la modifica viene memorizzata e la visualizzazione torna ad essere quella relativa alla temperatura di mandata o dell’acqua sanitaria rilevata dalla sonda. 2 40 1 3 0 37 bar 4 60 20 0 °C SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA MESSA IN FUNZIONE DEL GRUPPO TERMICO Nel caso in cui siano installati un orologio programmatore o un termostato ambiente, è necessario che questi siano in posizione acceso e che siano regolati ad una temperatura superiore a quella dell’ambiente in modo che il gruppo termico si avvii. Il gruppo termico sarà in uno stato di stand-by fino a quando, a seguito di una richiesta di calore, si accende il bruciatore. Il led verde (3), posto sul lato sinistro del cruscotto, diventa verde fisso per indicare la presenza di fiamma. Il gruppo termico resterà in funzione fino a quando saranno raggiunte le temperature selezionate, dopodiché si porrà nuovamente in in stato di “stand-by” mantenendo comunque visualizzata la temperatura di mandata. 3 2 1 3 0 4 bar Nel caso si verificassero anomalie di accensione o funzionamento il gruppo termico effettuerà un “ARRESTO DI SICUREZZA”: sul pannello di comando si spegnerà il led verde, il display visualizzerà un codice anomalia lampeggiante e, in caso di blocco, si accenderà il led rosso (5). Per l’identificazione dei codici d’anomalia e per il ripristino del gruppo termico vedere paragrafo “SEGNALAZIONI LUMINOSE ED ANOMALIE”. 5 2 1 3 0 4 bar FUNZIONE DI SBLOCCO Per ripristinare il funzionamento è obbligatorio ruotare il selettore di funzione su “0”, quindi riportarlo sulla posizione desiderata verificando che la spia luminosa rossa si sia spenta. A questo punto il gruppo termico, se le condizioni di corretto funzionamento sono ripristinate, riparte automaticamente; all’accensione del bruciatore si illumina il led verde e il visualizzatore digit indicherà la temperatura istantanea di funzionamento. 2 99La sola rotazione del selettore nella posizione “0” 1 3 0 senza riportarlo nella posizione “{” o “}”, non genera lo sblocco del gruppo termico. Se i tentativi di sblocco non attivano il funzionamento, interpellare il Servizio di Assistenza R di zona. In condizioni normali, quando il selettore di funzione è posizionato su “0”, il visualizzatore digit indica “- -” a meno che sia in corso la fase di antigelo (AF) oppure venga attivata la funzione analisi combustione (CO). 38 bar 4 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.3 Spegnimento In caso di assenze temporanee (fine settimana, brevi viaggi, ecc.) posizionare il selettore di funzione su “0“ OFF/RESET. Il display digitale si presenta come in figura a lato. 2 Restando attive l’alimentazione elettrica e l’alimentazione del combustibile, il gruppo termico è protetto dai sistemi: 40 1 3 0 bar 0 4 °C Antigelo: Riscaldamento La funzione si avvia se la temperatura rilevata dalla sonda di mandata scende sotto i 6°C. In questa fase viene generata una richiesta di calore con accensione del bruciatore alla minima potenza, che viene mantenuta finché la temperatura dell’acqua di mandata raggiunge i 35°C. Sanitario La funzione si avvia se la temperatura rilevata dalla sonda sanitaria scende sotto i 4°C. In questa fase viene generata una richiesta di calore con accensione del bruciatore alla minima potenza, che viene mantenuta finché la temperatura dell’acqua di mandata raggiunge i 55°C. 99Durante la fase di antigelo sul display si visualizza la scritta AF lampeggiante. Antibloccaggio circolatore Il circolatore si attiva ogni 24 ore di sosta per un periodo di 30 secondi. Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo periodo comporta l’effettuazione delle seguenti operazioni: −− Posizionare il selettore di funzione su OFF/RESET −− Posizionare l’interruttore generale dell’impianto su “spento” −− Chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua dell’impianto termico e sanitario. ON OFF In questo caso i sistemi antigelo e antibloccaggio sono disattivati. Svuotare l’impianto termico e sanitario se c’è pericolo di gelo. 39 60 20 8 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.4 Segnalazioni luminose ed anomalie PANNELLO DI COMANDO PRINCIPALE Led verde (3) Spento = gruppo termico in stand-by, fiamma assente Acceso = bruciatore acceso, il gruppo termico funziona regolarmente. 3 Led rosso (5) In caso di arresto: visualizzazione del solo codice anomalia lampeggiante sul digit. In caso di blocco: led rosso acceso e visualizzazione del codice anomalia lampeggiante sul digit. Il codice anomalia non si presenta nello stato di OFF/ RESET (0), per renderlo visibile posizionare il selettore di funzione su "}" o "{". 5 2 1 3 0 bar 4 Durante le operazioni di analisi combustione e la fase antigelo viene invece visualizzato. Per ripristinare il funzionamento è necessario posizionare il selettore di funzione su “0” (OFF/RESET) e riportarlo quindi nella posizione desiderata: estate "}", o inverno "{". Se i tentativi di ripristino non attiveranno il funzionamento del gruppo termico, interpellare il Servizio Tecnico di Assistenza R di zona. CODICE DESCRIZIONE TIPO ALLARME STATO AL10 Tentativi accensione esauriti (fiamma assente/presenza condensa) Blocco AL20 Anomalia termostato limite Blocco AL21 Anomalia termostato bassa temperatura/sicurezza pompa condensa Blocco AL29 Sovra temperatura sonda fumi Blocco AL60 Anomalia sonda sanitario Segnalazione AL71 Anomalia sonda mandata (aperta/corto circuito) Arresto AL73 Anomalia sonda ritorno (aperta/corto circuito) Arresto AL74 Sovra temperatura per mancanza circolazione acqua Blocco AL91 Pulizia scambiatore primario (chiamare Servizio Tecnico di Assistenza R) Segnalazione AL28 Anomalia differenziale sonda ritorno/mandata Blocco AL26 Sovra temperatura ritorno Blocco AL79 Sovra temperatura mandata/anomalia differenziale sonda mandata/ritorno Blocco AL41 Pressione acqua impianto bassa Arresto AL40 Pressione acqua impianto bassa (dopo 10 minuti) Blocco AL34 Anomalia tacko ventilatore Blocco AL52 Anomalia generica elettronica Blocco AL55 Anomalia per assenza configurazione modalità caldaia (jumper corrispondente assente) Blocco 40 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA Per anomalia AL41 Verificare il valore di pressione sull’idrometro posto sul pannello di comando; se è inferiore a 0,5 bar procedere come di seguito descritto: −− Posizionare il selettore di funzione su “0” −− Rimuovere il pannello anteriore superiore del gruppo termico tirandolo verso l'esterno −− Caricare lentamente aprendo il rubinetto di riempimento (3) fino a che la lancetta dell’idrometro si posiziona tra 1 e 1,2 bar −− Rimontare il pannello anteriore superiore del gruppo termico −− Riposizionare il selettore di funzione sulla posizione desiderata (estate "}", o inverno "{"). Se il calo di pressione è molto frequente chiedere l’intervento del Servizio Tecnico di Assistenza R. 3 3.5 Impostazione della termoregolazione La termoregolazione funziona solo con sonda esterna collegata, pertanto una volta installata, collegare la sonda esterna alle apposite connessioni previste sulla morsettiera del gruppo termico (vedere pag. 27). In tal modo si abilita la funzione di TERMOREGOLAZIONE. SCELTA DELLA CURVA DI COMPENSAZIONE La curva di compensazione del riscaldamento provvede a mantenere una temperatura teorica di 20°C in ambiente per temperature esterne comprese tra +20°C e –20°C. La scelta della curva dipende dalla temperatura esterna minima di progetto (e quindi dalla località geografica) e dalla temperatura di mandata progetto (e quindi dal tipo di impianto) e va calcolata con attenzione da parte dell’installatore, secondo la seguente formula: KT = T. mandata progetto - Tshift 20- T. esterna min. progetto Tshift =30°C impianti standard 25°C impianti a pavimento Se dal calcolo risulta un valore intermedio tra due curve, si consiglia di scegliere la curva di compensazione più vicina al valore ottenuto. 41 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA Esempio: se il valore ottenuto dal calcolo è 1.3, esso si trova tra la curva 1 e la curva 1.5. In questo caso scegliere la curva più vicina cioè 1.5. La selezione del KT deve essere effettuata agendo sul trimmer accessibile sotto la manopola temperatura acqua sanitaria. I valori di KT impostabili sono i seguenti: impianto standard: 1,0 - 1,5 - 2,0 - 2,5 - 3,0 impianto a pavimento 0,2 - 0,4 - 0,6 - 0,8. Temperatura di mandata (°C) CURVE DI TERMOREGOLAZIONE 3,0 100 90 2,5 2,0 1,5 T80 80 1,0 70 60 50 0,8 0,6 0,4 0,2 T45 40 30 20 20 15 10 5 0 -5 -10 Temperatura esterna (°C) -15 -20 T80 massima temperatura set point riscaldamento impianti standard (jumper pos.1 non inserito) T45 massima temperatura set point riscaldamento impianti a pavimento (jumper pos.1 inserito) TIPO RICHIESTA DI CALORE Richiesta di calore da un TERMOSTATO AMBIENTE La richiesta di calore viene effettuata dalla chiusura del contatto del termostato ambiente, mentre l’apertura del contatto determina lo spegnimento. La temperatura di mandata è calcolata automaticamente dal gruppo termico, l’utente può comunque interagire con il gruppo termico. Agendo sull’interfaccia per modificare il RISCALDAMENTO non avrà disponibile il valore di SET POINT RISCALDAMENTO ma un valore che potrà impostare a piacere tra +5 e -5°C. L’intervento su questo valore non modifica direttamente la temperatura di mandata ma agisce nel calcolo che ne determina il valore in maniera automatica variando nel sistema la temperatura di riferimento (0=20°C). CORREZIONE CURVA CLIMATICA Temperatura di mandata (°C) 90 80 70 60 50 40 30 20 10 +5°C 0°C 30 25 -5°C 20 0 -5 -10 -15 -20 15 10 5 Temperatura esterna (°C) Richiesta di calore da un COMANDO REMOTO (tipo REC 08) Quando la richiesta di calore è effettuata da un comando remoto la termoregolazione è gestita direttamente da quest'ultimo (fare riferimento alle istruzioni a corredo del comando remoto). 42 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA LOCALITÀ Torino Alessandria Asti Cuneo Alta valle Cuneese Novara Vercelli Aosta Valle d’Aosta Alta valle Aosta Genova Imperia La Spezia Savona Milano TEMP. ESTERNA MIN. PROGETTO -8 -8 -8 -10 -15 -5 -7 -10 -15 -20 0 0 0 0 -5 TEMP. ESTERNA MIN. PROGETTO -5 -10 -5 -5 -5 -5 -7 -10 -15 -5 -5 -5 -5 -5 -5 LOCALITÀ Bergamo -5 Brescia Como Provincia Como Cremona Mantova Pavia Sondrio Alta Valtellina Varese Trento Bolzano Venezia Belluno Padova Rovigo Treviso Verona Verona zona lago Verona zona montagna -7 -5 -7 -5 -5 -5 -10 -15 -5 -12 -15 -5 -10 -5 -5 -5 -5 -3 Vicenza Vicenza altopiani Trieste Gorizia Pordenone Udine Bassa Carnia Alta Carnia Tarvisio Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Provincia Piacenza Reggio Emilia Ancona Macerata Pesaro Firenze Arezzo Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Siena Perugia Terni Roma Frosinone Latina -10 Rieti LOCALITÀ Viterbo Napoli Avellino Benevento Caserta Salerno L’Aquila Chieti Pescara Teramo Campobasso Bari Brindisi Foggia Lecce -7 Taranto 0 -5 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 0 0 2 Potenza Matera Reggio Calabria Catanzaro Cosenza Palermo Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Ragusa Siracusa Trapani Cagliari Nuoro Sassari -3 -2 3 -2 -3 5 3 0 5 -3 5 0 5 5 3 0 2 -3 Resta salvo il fatto che in base alla sua esperienza l’installatore può scegliere curve diverse. 43 TEMP. ESTERNA MIN. PROGETTO -2 2 -2 -2 0 2 -5 0 2 -5 -4 0 0 0 0 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.6 Regolazioni Il gruppo termico è già stato regolato in fase di fabbricazione dal costruttore. Se fosse però necessario effettuare nuovamente le regolazioni, ad esempio dopo una manutenzione straordinaria, dopo la sostituzione della valvola del gas oppure dopo una trasformazione da gas metano a GPL, seguire le procedure descritte di seguito. 99Le regolazioni della massima e minima potenza, del massimo riscaldamento e della lenta accensione devono essere eseguite tassativamente nella sequenza indicata ed esclusivamente da personale qualificato. −− Alimentare elettricamente il gruppo termico −− Portare il selettore di funzione su OFF/RESET (digit “- -”) −− Svitare le 4 viti (A) e rimuovere il frontalino (B) −− Agire sui trimmer nella sequenza indicata di seguito e regolarli affinché vengano raggiunti i valori indicati in tabella: A B A 1.MAX (1a) Massimo numero giri ventilatore MASSIMO NUMERO GIRI VENTILATORE METANO (G20) PROPANO (G31) 30 ISC 6.0 6.0 x 1000 rpm A 2.MIN (2a) Minimo numero giri ventilatore MINIMO NUMERO GIRI VENTILATORE METANO (G20) PROPANO (G31) 30 ISC 1.6 1.6 x 1000 rpm A 3.HTG (3a) Massimo numero giri ventilatore riscaldamento MASSIMO NUMERO GIRI VENTILATORE RISC. METANO (G20) PROPANO (G31) 30 ISC 6.0 6.0 x 1000 rpm 4.IGN (4a) Lenta accensione 99La lenta accensione deve essere regolata tassati- vamente al termine della taratura di tutti gli altri trimmer. LENTA ACCENSIONE METANO (G20) 30 ISC 3.4 99La taratura non comporta l’accensione del gruppo termico. Con la rotazione del trimmer viene visualizzato in automatico sul display a 2 digit il valore espresso in migliaia (es. 2.5 = 2500 rpm). PROPANO (G31) 3.4 x 1000 rpm 44 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA Il gruppo termico viene fornito con le regolazioni riportate in tabella. E’ possibile però, in base alle esigenze impiantistiche oppure alle disposizioni regionali sui limiti di emissioni dei gas combusti, regolare tale valore facendo riferimento ai grafici riportati di seguito. 30 ISC Curva HTG (Qnrisc) - 30kW Curva COs.a. (Qnrisc) - 30kW 6100 5700 4900 COs.a. (p.p.m.) G20 HTG giri ventilatore (rpm) 5300 4500 4100 3700 3300 2900 2500 2100 1700 1300 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Portata termica riscaldamento (kW) Portata termica riscaldamento (kW) 99La taratura non comporta l’accensione del gruppo termico. Con la rotazione del trimmer viene visualizzato in automatico sul display a 2 digit il valore espresso in migliaia (es. 2.5 = 2500 rpm). TARATURA VALVOLA GAS −− Alimentare elettricamente il gruppo termico −− Aprire il rubinetto del gas −− Portare il selettore di funzione su OFF/RESET (digit “- -”) −− Svitare le 4 viti (A) e rimuovere il frontalino (B) −− Premere il pulsante “analisi combustione” (CO) −− Attendere l’accensione del bruciatore. Sui digit verrà visualizzato “CO” e il gruppo termico funzionerà alla massima potenza riscaldamento. La funzione spazzacamino resta attiva per un tempo limite di 15 min; in caso venga raggiunta una temperatura di mandata di 85°C si ha lo spegnimento del bruciatore. La riaccensione avverrà quando tale temperatura scende al di sotto dei 75°C −− Togliere il tappo e inserire la sonda analisi fumi −− Ruotare il trimmer HTG in senso orario fino al raggiungimento del numero di giri previsto alla massima potenza sanitaria (vedi tabella) −− Verificare il valore di CO2: se il valore non risultasse conforme a quanto riportato in tabella agire sulla vite di regolazione del max della valvola gas −− Ruotare il trimmer HTG in senso antiorario fino al raggiungimento del numero di giri della minima potenza (vedi tabella) −− Verificare il valore di CO2: se il valore non risultasse conforme a quanto riportato in tabella agire Vite di regolazione massima potenza 40 60 20 120 °C Vite di regolazione minima potenza 45 80 100 0 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA sulla vite di regolazione del min della valvola gas −− Riportare il trimmer HTG al numero di giri della massima potenza riscaldamento (vedi tabella) −− Per uscire dalla funzione spazzacamino ruotare la manopola di comando −− Estrarre la sonda analisi fumi e rimontare il tappo −− Rimontare il frontalino (B) avvitando le 4 viti (A). MASSIMO NUMERO GIRI VENTILATORE METANO (G20) PROPANO (G31) 6.0 6.0 30 ISC x 1000 rpm MINIMO NUMERO GIRI VENTILATORE METANO (G20) PROPANO (G31) 1.6 1.6 METANO (G20) PROPANO (G31) 9,0 10,0 METANO (G20) PROPANO (G31) 9,5 10,0 30 ISC La funzione “analisi combustione” si disattiva automaticamente se la scheda genera un allarme. In caso di anomalia durante la fase di analisi combustione, eseguire la procedura di sblocco, come segue: ruotare il selettore di funzione su "}", successivamente posizionarlo su "{", quindi portarlo nella funzione desiderata. x 1000 rpm VALORI CO2 MAX 30 ISC % VALORI CO2 MIN 30 ISC % 3.7 Trasformazione da un tipo di gas all’altro La trasformazione da un gas di una famiglia ad un gas di un'altra famiglia può essere fatta facilmente anche a gruppo termico installato. Il gruppo termico viene fornito per il funzionamento a gas metano (g20) secondo quanto indicato dalla targhetta prodotto. Esiste la possibilità di trasformare il gruppo termico a gas propano (g31) utilizzando l’apposito kit fornito a corredo. Per lo smontaggio riferirsi alle istruzioni indicate di seguito: −− Togliere l’alimentazione elettrica al gruppo termico e chiudere il rubinetto del gas −− Rimuovere il pannello anteriore superiore −− Sganciare e ruotare in avanti il pannello di comando −− Svitare il dado (a), scostare leggermente il tubo (b) e sostituire il diaframma contenuto al suo interno con quello contenuto nel kit −− Rimontare il tutto procedendo in senso contrario a quanto descritto −− Ridare tensione al gruppo termico e riaprire il rubinetto del gas. Regolare il gruppo termico secondo quanto descritto nel paragrafo “REGOLAZIONI” facendo riferimento ai dati relativi al gpl. 40 60 20 80 100 0 120 °C CALDAIA REGOLATA PER: CHAUDIERE REGLEE POUR: KESSEL GEREGELT FÜR G31 - 37mbar PAESE DI DESTINAZIONE: PAYS DE DESTINATION: BESTIMMUNGSLAND : Etichettatura −− Togliere l’etichetta G20 presente all’esterno della pannellatura. −− Applicare l’adesivo G31 nella parte interna della pannellatura sovrapponendola a quello per gas G20. 99La trasformazione deve essere eseguita solo da personale qualificato. 99Al termine della trasformazione, applicare la nuova targhetta di identificazione contenuta nel kit. 46 IT T067745I2 A B SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.8 Manutenzione Nel caso di interventi o di manutenzioni di strutture poste nelle vicinanze dei condotti dei fumi e/o nei dispositivi di scarico dei fumi e loro accessori, spegnere l'apparecchio e, a lavori ultimati, farne verificare l'efficienza da personale qualificato. IMPORTANTE: prima di intraprendere qualsiasi operazione di pulizia o manutenzione dell'apparecchio, agire sull'interruttore dell'apparecchio stesso e dell'impianto per interrompere l'alimentazione elettrica e chiudere l'alimentazione del gas agendo sul rubinetto di intercettazione del combustibile. Per garantire il permanere delle caratteristiche di funzionalità ed efficienza del prodotto e per rispettare le prescrizioni della legislazione vigente, è necessario sottoporre l'apparecchio a controlli sistematici a intervalli regolari. Per la manutenzione attenersi a quanto descritto nei capitoli “AVVERTENZE GENERALI” e "REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA". 3.9 Manutenzione ordinaria −− Controllo del consumo di gas alla potenza massima e minima −− Controllo posizione candeletta accensione/rilevazione fiamma −− Verifica sicurezza mancanza gas. Di norma sono da intendere le seguenti azioni: −− Rimozione delle eventuali ossidazioni dal bruciatore −− Rimozione delle eventuali incrostazioni dagli scambiatori −− Verifica e pulizia generale dei condotti di scarico −− Controllo dell'aspetto esterno del gruppo termico; −− Controllo accensione, spegnimento e funzionamento dell'apparecchio sia in sanitario che in riscaldamento −− Controllo tenuta raccordi e tubazioni di collegamento gas ed acqua Non effettuare pulizie dell'apparecchio né di sue parti con sostanze facilmente infiammabili (es. benzina, alcool, ecc.). Non pulire pannellatura, parti verniciate e parti in plastica con diluenti per vernici. La pulizia della pannellatura deve essere fatta solamente con acqua saponata. 3.10Manutenzione straordinaria Sono gli interventi atti a ripristinare il funzionamento dell'apparecchio secondo quanto previsto da progetto e normative, ad esempio, a seguito di riparazione di un guasto accidentale. Di norma è da intendere: −− Sostituzione −− Riparazione −− Revisione di componenti. Tutto questo ricorrendo a mezzi, attrezzature e strumenti particolari. 3.11 Suggerimenti per una corretta eliminazione dell’aria dal circuito riscaldamento e dal gruppo termico pianto (ideale 1 bar). −− Chiudere il rubinetto di riempimento impianto manuale sul gruppo idraulico. −− Aprire il rubinetto del gas ed effettuare l’accensione del gruppo termico. Durante la fase di prima installazione o in caso di manutenzione straordinaria, si raccomanda di attuare la seguente sequenza di operazioni: −− Allentare il cappuccio della valvola di sfiato automatica (3). −− Aprire il rubinetto di riempimento impianto manuale sul gruppo idraulico, attendere sino a quando inizia a fuoriuscire acqua dalle valvole. −− Alimentare elettricamente il gruppo termico lasciando chiuso il rubinetto del gas. −− Attivare una richiesta di calore tramite il termostato ambiente o il pannello di comando remoto in modo che la valvola deviatrice (10) si posizioni in riscaldamento. 3 Attivare una richiesta sanitaria aprendo un rubinetto per la durata di 30” ogni minuto per far si che la valvola deviatrice cicli da riscaldamento a sanitario e viceversa per una decina di volte (in questa situazione il gruppo termico andrà in allarme per mancanza gas, quindi resettarlo ogni qualvolta questo si riproponga). Continuare la sequenza sino a che dall’uscita delle valvole di sfiato fuoriesca unicamente acqua e che il flusso dell’aria sia terminato; a questo punto chiudere le valvole di sfiato manuale. −− Verificare la corretta pressione presente nell’im- 10 47 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA Per effettuare l'analisi della combustione eseguire le seguenti operazioni: −− Svitare le 4 viti (A) e rimuovere il frontalino (B) −− Inserire le sonde dell’analizzatore nelle posizioni previste sulla cassa aria, dopo aver rimosso la vite (C) e il tappo presa analisi fumi (40) −− Verificare che i valori di CO2 corrispondano a quelli indicati in tabella. Se il valore visualizzato è differente procedere alla modifica come indicato nel capitolo “Taratura valvola gas” −− Effettuare il controllo della combustione. A Successivamente: −− Rimuovere le sonde dell’analizzatore e chiudere le prese per l’analisi combustione con l’apposita vite −− Rimontare il frontalino (B) avvitando le 4 viti (A). B A A A 99La sonda per l’analisi dei fumi deve essere inserita fino ad arrivare in battuta. IMPORTANTE Anche durante la fase di analisi combustione rimane inserita la funzione che spegne il gruppo termico quando la temperatura dell’acqua raggiunge il limite massimo di circa 85°C. Il gruppo termico dispone di un sistema di autodiagnosi che è in grado, sulla base delle ore totalizzate in particolari condizioni di funzionamento, di segnalare la necessità di intervento per la pulizia dello scambiatore primario (codice allarme 91). Ultimata l’operazione di pulizia, effettuata con l’apposito kit fornito come accessorio, è necessario azzerare il contatore delle ore totalizzate applicando la seguente procedura: −− Togliere l’alimentazione elettrica −− Svitare le 4 viti (A) e rimuovere il frontalino (B) −− Ridare alimentazione elettrica al gruppo termico tenendo premuto il pulsante analisi combustione (CO) per almeno 4 secondi. C Per verificare l’avvenuto azzeramento del contatore togliere e ridare tensione al gruppo termico; dopo accensione di tutti i segmenti dei digit verrà visualizzato il valore del contatore. NOTA: la procedura di azzeramento del contatore deve essere effettuata dopo ogni pulizia accurata dello scambiatore primario o in caso di sostituzione dello stesso. Per verificare lo stato delle ore totalizzate moltiplicare x100 il valore letto (es. Valore letto 18 = pre totalizzate 1800 – valore letto 1 = ore totalizzate 100). A A 48 40 CO B A A SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.12Eventuali anomalie e rimedi ANOMALIA CAUSA RIMEDIO Odore di gas Perdita dal circuito di alimentazione −−Verificare la tenuta delle giunzioni e gas la chiusura delle prese di pressione Odore di gas incombusti Perdita dal circuito fumi −−Verificare a tenuta delle giunzioni −−verificare l'assenza di ostruzioni −−verificare la qualità combustione Errata regolazione pressione gas −−Verificare regolazione bruciatore Combustione non regolare Bruciatore sporco e/o scambiatore −−Verificare condizioni ostruito −−Verificare pulizia dei passaggi Ventilatore in avaria −−Verificare funzionamento Errata regolazione della pressione −−Verificare regolazione del gas bruciatore Ritardi di accensione con pulsazioni al bruciatore Difficoltà in fase di accensione −−Verificare il posizionamento e le condizioni degli elettrodi Il gruppo termico si sporca in breve Cattiva combustione tempo −−Verificare colore fiamma −−Verificare regolazioni di combustione Il bruciatore non si avvia al consenso della regolazione gruppo termico La valvola del gas è bloccata −−Verificare presenza tensione 230Vac sui terminali della valvola gas −−Verificare cablaggi e connessioni Il gruppo termico non si avvia −−Verificare: Mancanza alimentazione elettrica −−collegamenti elettrici (segnalazione verde spenta) −−stato del fusibile Il gruppo termico non va in temperatura Corpo generatore sporco −−Pulire camera di combustione Portata bruciatore insufficiente −−Controllare regolazione bruciatore Errata impostazione della temperatura −−Agire sulla regolazione della temperatura e verificare il corretto funzionamento −−Verificare temperatura impostata 49 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA ANOMALIA CAUSA RIMEDIO Errata impostazione della tempera−−Verificare temperatura impostata tura di caldaia Errata posizione bulbi sonde −−Verificare posizione bulbi sonde Malfunzionamento/guasto sonde −−Verificare corretto funzionamento sonde e il loro cablaggio elettrico Mancanza acqua −−Verificare valvola di sfiato −−Verificare pressione circuito risc. Presenza d'aria nell'impianto −−Sfiatare l'impianto Il generatore va in blocco di sicurezza termica Il generatore è in temperatura ma il sistema scaldante è freddo Circolatore in avaria Il circolatore non si avvia Circolatore in avaria −−Sbloccare il circolatore −−Sostituire il circolatore −−Verificare il collegamento elettrico del circolatore −−Sbloccare il circolatore −−Sostituire il circolatore −−Verificare il collegamento elettrico del circolatore Errata taratura o guasto valvola di si−−Verificare taratura o efficienza curezza Frequente intervento della valvola di sicurezza impianto Pressione circuito impianto −−Verificare pressione carico −−Verificare riduttore di pressione Vaso espansione impianto in avaria −−Verificare efficienza Eccessiva pressione di rete −−Montare limitatore di pressione Presenza di calcare e/o depositi nel −−Verificare ed asportare bollitore −−Montare riduttore di portata −−Controllare funzionamento pompa circuito sanitario Scarsa produzione di acqua calda sanitaria Eccessiva portata −−Verificare posizione bulbi sonde −−Verificare temperatura di regime caldaia Errata regolazione del gruppo termi- −−Verificare corretto funzionamento co −−Verificare temperatura impostata 50 SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA 3.13Informazioni utili Venditore:............................................................... Installatore:............................................................. Sig.:........................................................................ Sig.:........................................................................ Via:......................................................................... Via:......................................................................... Tel.:......................................................................... Tel.:......................................................................... Servizio Tecnico di Assistenza:................................... Sig.:........................................................................ Via:......................................................................... Tel.:......................................................................... Data Intervento Fornitore del combustibile:....................................... Sig.:........................................................................ Via:......................................................................... Tel.:......................................................................... Data Quantità fornita Data Quantità fornita Data 51 Quantità fornita Data Quantità fornita RIELLO S.p.A. 37045 Legnago (vR) Tel. 0442630111 - fax 044222378 - www.riello.it Poiché l’Azienda è costantemente impegnata nel continuo perfezionamento di tutta la sua produzione, le caratteristiche estetiche e dimensionali, i dati tecnici, gli equipaggiamenti e gli accessori, possono essere soggetti a variazione.