ARRIVANO NEGLI STATI UNITI LE RICERCHE NEL FIUME STELLA

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COMUNICATO STAMPA
Iniziativa promossa dal Fogolâr Furlan Southwest
ARRIVANO NEGLI STATI UNITI LE RICERCHE NEL FIUME STELLA
Sabato 25 febbraio il progetto di archeologia subacquea Anaxum
sarà presentato alla Texas A&M University
Progetto realizzato con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del FVG
e il sostegno di Fondazione Friuli e Provincia di Udine
Udine, 23 febbraio 2017 – Sbarcano in Texas, Stati Uniti, grazie al Fogolâr Furlan Southwest, le ricerche di
archeologia subacquea nel fiume Stella, nella Bassa Friulana, condotte dall’Università di Udine nell’ambito
del progetto “Anaxum - Archeologia e storia di un paesaggio fluviale”. Sabato 25 febbraio, alle 15,
Massimo Capulli, coordinatore di Anaxum, presenterà il progetto e i risultati finora ottenuti, al dipartimento
di Antropologia della Texas A&M University a College Station, partner della missione archeologica.
Saranno presenti Gaetano Fabris e Andrea Cudin, rispettivamente presidente e vice presidente del Fogolâr
Furlan Southwest, che copre gli Stati dell’Arkansas, della Louisiana, del New Mexico, dell’Oklahoma e del
Texas.
I partner
Il progetto Anaxum, partito nel 2011, è realizzato da un gruppo di ricerca del dipartimento di Studi umanistici
e del Patrimonio culturale dell’Ateneo friulano con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del
Friuli Venezia Giulia e il sostegno di Fondazione Friuli e Provincia di Udine. La missione si avvale inoltre di
collaborazioni scientifiche nazionali, con gli atenei di Padova e di Trieste, e internazionali, con l’università
tedesca di Kiel, con quella australiana di Sidney e la Texas A&M University, nonché con lo statunitense
Institute of Nautical Archaeology.
Il progetto
Obbiettivo di Anaxum, antico nome latino dello Stella, è lo studio di quanto si è conservato nel tempo
dell’attività promossa dall’uomo nel fiume, sul fiume e nelle aree perifluviali. È prevista inoltre l’ideazione,
insieme alle amministrazioni locali, di un Parco ecostorico (il primo del genere in Italia) per valorizzare i
risultati delle ricerche anche dal punto di vista turistico. Si tratta dell’unica missione archeologica didattica in
ambiente fluviale a livello nazionale e internazionale. Alle ricerche subacquee annuali partecipano infatti
studenti e laureati provenienti da università italiane, tedesche e americane. Il cuore del progetto Anaxum è
costituito da un gruppo di ricerca interdisciplinare e internazionale che utilizza il corso d’acqua come
laboratorio per la formazione di archeologi subacquei, sviluppando al contempo tecniche innovative di
ricerca in un ambiente problematico quale quello fluviale.Dopo le campagne di scavi, il lavoro di studio
prosegue durante l’anno nel Laboratorio di Archeologia delle Acque del dipartimento di Studi umanistici e
del Patrimonio culturale dell’Ateneo friulano.
I risultati
In sei campagne di scavi il gruppo di ricerca guidato dall’Ateneo udinese ha recuperato e documentato sui
fondali dello Stella oltre 1600 reperti di epoca romana, grazie anche all’impiego di sistemi di rilevamento
innovativi per ambienti subacquei in condizioni di scarsa visibilità. Gli archeo-sub dell’Ateneo hanno
esplorato i fondali nel tratto in Comune di Palazzolo dello Stella, in particolare l’area di dispersione di reperti
del sito “Stella 1” e circa 2 chilometri più a nord, dove l’antica via Annia attraversava il fiume.
Università degli Studi di Udine
Direzione centri e servizi - Relazioni con la stampa
via Palladio 8 – 33100 Udine
Simonetta Di Zanutto (0432 556278)
Stefano Govetto (0432 556276), Silvia Pusiol (0432 556271)
e-mail: [email protected]
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«La condivisione della conoscenza – spiega Capulli, docente di docente di Metodologia della ricerca
archeologica, attualmente Visiting Researcher Scholar alla Texas A&M University – è alla base della ricerca
e del progresso umano. La mia presenza qui negli USA è così dovuta alla stretta collaborazione con il
collega Filipe Castro, con cui stiamo studiando la ricostruzione dei relitti del fiume Stella all’interno del suo
avanzatissimo “J. Richard Steffy Ship Reconstruction Laboratory”, un vero e proprio punto di riferimento a
livello mondiale. La mia speranza più alta è quella di trasformare queste ricerche in una risorsa per il Friuli,
realizzando un domani repliche in scala 1:1 che facciano da coronamento al parco eco-storico del fiume
Stella».
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